lunedì 27 agosto 2007

FANUM

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Quasi senza pensieri, quasi senza valigia, quasi senza itinerari precisi, quasi senza voglia, quasi …
approdavo a Fano.
Per una campagna semiaddormentata sotto la brina, quasi una trina passavano i
i miei treni, quello partito da Firenze, Santa Maria Novella, e il secondo da
Bologna ed i miei pensieri sono tutti per l ‘incanto del paesaggio per i filari di
viti, completamente spogli, per i colori arancio acceso di un frutteto di piante di
diospiri, per i sempreverdi e per la vista di due cagnolini che scodinzolano
felici.
A Fano non pensavo: questa cittadina delle Marche non avrebbe potuto ancora meravi-
gliarmi dato che c’ero stata altre volte. Mi illudevo, o meglio volevo illudermi: le città,
le persone, non possiamo mai conoscerle, comprenderle; hanno sempre quell'impre –
vedibile imprevisto che ci confonde, che ci …
Mi fa tanto piacere, mi distende questo avere tutto a portata di mano,
passeggiare a Fano, ascoltarmela, guar-
darmela … Piazza XX Settembre che mi riconquista con la sua sobria eleganza
le luci del Natale sull’abete e la vivacità dei suoi giorni di mercato !
Bella da godere questa piazza-salotto circondata come è dal Teatro della Fortuna, dal Pa-
lazzo malatestiano, dai negozi della celebre libreria BAZZANI
www.club-bazzani.net
che stampa anche CHE FIN HA FAT FRUSAGLIA ?
dalla chiesa di San Silvestro ed altri edifici monumentali ...
“Me gusta” Fano per la Casa ENAM, perfetta in tutto per la gentilezza e competenza del personale, per l’animazione vivace di Francesca e Jois, per la
bravura di Patrizia, la direttrice. Come sempre cedo alla tentazione
di frequentare la Federiciana Biblioteca Comunale !
Per poi rincontrare Ambra, conoscere la libreria 77 di Silvia,
parlare con entrambe di spiritualità, di numismatica, di filatelia,
delle novità librarie su e di Fano; poi ritornare a visitare
per la gioia degli occhi e del cuore i Presepi di San Paterniano e San Marco.
Riaccarezzarmi con lo sguardo la vita di Gesù, ascoltare il messaggio di pace e
di Fratellanza Umana.
Questa volta al Cafè Centrale, il mio preferito, a sorseggiare la Moretta.
Ricevo da Sergio, il mitico Sergio Giovanelli, creatore di Fanitudine associazione culturale
una dedica sul volume I MESI di Fabio Tombari
“ A Carmelina da oggi cittadina onoraria di Fano”
Accarezzare con lo sguardo la statua di Fabio Tombari, collocata nei giardini pubblici tra
l’ ex-scuola Luigi Rossi ( che fra poco tutta restaurata accoglierà importanti realtà culturali
fanesi ) e il Centrale.
Un ripercorrere cose note, cose care che mi conduce alla scoperta della FANO Romana nel
grande silenzio ... i resti archeologici mi riportano ai fasti imperiali quando dove era la Caput
Mundi: passeggio sulle mura augustee,
oltrepasso l’Arco di Augusto, ammiro la sezione archeologica al Museo Malatestiano dove è in
corso una esposizione di statue romane ritrovate,
alla Cassa di Risparmio sede centrale ho la buona ventura, per intercessione di Claudio, di entrare con Paola nei suoi sotterranei per un percorso archeologico mozzafiato entusiasmante.
Il tempo ? Siamo cittadine dell’impero romano a conversare della vita
anelli di una catena umana mai disgiunti, esseri umani pellegrini nell’universo spazio
tempo.
L’incontro con Alberto Angelucci direttore de LO SPECCHIO DELLA CITTÁ,
mensile che proprio in questo 2007 compie 10 anni, è eccezionalmente interessante; mi viene da dirgli due persone come noi non potevano non conoscersi.
Le emozioni della Fano romana stemperano con te, mio capitano, nelle passeggiate a Sassonia
a lasciarci lambire dalle onde del mare Adriatico in questa stagione solitario, silenzioso, immenso,
i sassi che mi entrano nelle scarpe …
Mi piace il contatto fisico con la spiaggia.
Seduti a gareggiare lanciando sassi me ne viene uno in mano a forma di cuore che
ti dono e tu, fantastico come sei, ne prendi un altro sempre a forma
di cuore e lo accosti al mio, cuore con cuore.
Non c’è niente: c’è tutto.
Non ho nulla: ho tutto.
Le tue frasi me le ritrovo in dono come un diamante purissimo di tenerezza.
Il mare, la Sassonia, la Fano Romana … tu che mi fai passeggiare in azzurro
nell’azzurro per condurmi fino ai bronzi dorati da Cartoceto di Pergola,
l’unico gruppo di bronzo dorato dell’epoca romana esistente al mondo mi
conquista tutta tanto che mi pare di udire l’imperiosa voce del cavaliere,
l’incedere della Matrona Romana, lo scalpitare dei due cavalli:
un bacio mi riporta alla realtà!
Occhi negli occhi mi ritorna in mente il mare, il cielo, le onde, le stelle.
Questo diamante di tenerezza che mi rende luminosa di felicità.

Mi piace questo viaggio nella Storia,
mi piace viaggiare con te nella luce
del mattino, del pomeriggio, del tramonto,
delle notti per essere
nota dello spartito musicale
che TU fantasioso violinista
fantastico pianista magistralmente esegui

non devo assolutamente chiudere gli occhi
desideriodiTe
C a r m e l i n a
in viaggio.
0No

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