L’ISOLA DEI MORTI
Alla scoperta dell’isola
Era successo d’estate in Agosto,come ben si conviene per una scoperta del genere ; m’ero così rituffata in un quartiere di Firenze,davvero singolare.
Quanti ricordi al tempo del libro sull’Unione Fiorentina commissionato dal senato-
re Luciano Bausi ! Avevo infatti frequentato,intervistato artisti come Bruno Catarzi,
Mippia Fucini Catarzi,Giovanni Cilio,ancora Valerio Valeri… Ognuno mi aveva colpito
per quella originalità di piglio artistico, anche gli studi ( se non fosse azzardato li chia
merei studios ) erano singolari,dagli altissimi soffitti, dalle finestrone che permetteva-
no di catturare la luce del giorno ;….. quello di Mippia che era stato adibito anche ad abitazione .. era piacevole intrattenere dialoghi con gli artisti per un qualcosa che solo il
cuore può ascoltare…
.. poi con Giuse Benignetti,approdata allo storico gruppo Donatello (attuale presidente
Domenico Viggiano) mi ero appassionata all’esposizione all’aperto in Piazza Donatello di
cui la Mippia parlava con poetici accenti : ..” sotto le fronde dei tigli.”
Nel 2004 mi ritrovo d’Agosto in Piazza Donatello . dopo avere attraversato frettolosa-
mente, per timore dell’impetuoso scorrere del traffico,il viale, entro nel “ fossato” (mi
piace chiamarlo così lastricato a grosse pietre squadrate grigio scure , da una parte la
alta corona di ferro, dall’altra la bassa di alloro che non riesce nemmeno a nascondere questo flusso meccanico sul nastro d’asfalto ) faccio un mezzo giro per portarmi davanti
al cancello del Cimitero, per il quale era stato organizzato un eccezionale Convegno al
Gabinetto GiamPiero Vieusseux in palazzo Strozzi nel mese di Giugno.
Oltre l’ ampia cancellata questo luogo dà l’impressione di essere di fronte ad un grande
ambiente : tutto deserto,alle mie spalle il rumore del viale …suono il campanello e mi co-
glie un attimo di panico… non ci sarà nessuno ?… ed ecco allora Giulia Bolton Halloway nel suo abito azzurro chiaro che prontamente spalanca il cancello dandomi il benvenuta ! con un sorriso aperto,spontaneo .
Così in questa giornata di sole fiorentina lascio volentieri alle mie spalle, ogni sofferenza del traffico e del caldo per sedermi nella Biblioteca.
E’ un locale, ampio quanto basta,,arredato con scaffalature di un legno scuro che si incro-
ciano con una stella di ferro, presentando libri ordinati
Una panca,un tavolo,quattro “savonarole”..mi colpisce il fianco delle scaffalature. ornato
con riproduzioni da Benozzo Gozzoli,quel pittore allievo dell’Angelico che affrescò in Palazzo Medici Riccardi la stupenda Cavalcata dei Re Magi,
Mi piace questa “ nuova” disposizione della Cavalcata che attraverso una tecnica di scom-
posizione dell’immagine ne ripropone un’altra lettura. Ho un attimo di esitazione a se-
dermi sulla “savonarola” che Giulia mi leva la spalliera ,poi la ripiega .
“ Vede come è comoda anche da portare via non si preoccupi, si sieda “
Non tardo ad accorgermi che quella donna che mi sta di fronte è eccezionale ( l’avevo intuito già all’epoca del Convegno )
Cimelio degli Svizzeri che va preservato ,per il mondo intero
“ Prima del 1827 i non cattolici, i protestanti e gli ortodossi venivano sepolti a Livorno,
In quella data,il Demanio granducale cede alla Chiesa Evangelica Riformata Svizzera
il terreno oltre la cerchia muraria in prossimità della porta a Pinti
(da cenni storici sul WEB curati da Giulia B:H)
La suora nel 2000 realizza infatti un sito
http:// www florin. ms/ cemetery html ecc.
questo “ecc” me lo spiegherà data la grande quantità di materiale si è reso necessario
formare diverse sezioni anche dello stesso registro alfabetico delle tombe.
Ambedue ci siamo intanto spostate di fronte alla stanza della biblioteca ( i locali sono
appena oltre il terreno a ghiaia prima delle tombe)
Di ogni tomba siamo già sul web
C’ è l’immagine, le informazioni in modo tale che i discendenti possano risalire ai loro antenati.
In questo cimitero c’è un panorama mondiale
Inglesi,Americani,Svizzeri,Russi,Scandinavi,Olandesi, un polacco, un australiano,una
schiava negra della Nubia,in Africa che arrivò a Firenze a 14 anni ed alla quale ven-
ne imposto il nome NADEZDA ( Nadia)
Come ha potuto Giulia Bolton giungere a compilare un elenco così dettagliato ?
Nella biblioteca dove siamo tornate mi porge in mano un libro un registro alfabe-
tico delle persone tumulate nel Cimitero della porta a Pinti
Quando fu edificata la cerchia muraria del 1284 si aprì una porta,proprio fra un
convento dei Gesuiti e un monticiattolo. : quei frati si dedicavano alla fabbricazione
di vetrate colorate e fu così che la porta fu detta “ a Pinti”, Era destino che quello
fosse il luogo prediletto dai pittori.
Dal volume Il Cimitero Protestante detto “degli Inglesi” in Firenze. Dicembre 1981.
Ritorniamo al registro tra le mie mani che risale al 1877: Nel registro con la stessa
calligrafia in inchiostro blu è annotato nome ,cognome , nome del padre,luogo di
nascita,numero della tomba.
Questo registro la Bolton lo ha comparato con un precedente in francese redatto
dagli svizzeri dove veniva segnalato anche il cantone svizzero,l’occupazione,il nome
della madre che permette una ricostruzione dell’albero genealogico. A tutte queste
informazioni,lei, Giulia,va aggiungendo le epigrafi scritte sulle tombe, iscrizioni incise
in diversi alfabeti : ebraico,greco,cirillico ,fractura, romano ed in diverse lingue : ebra-
ica.greca,russa, inglese.francese,inglese,romancia.
Testimonianza di particolare interesse dove confluiscono aspetti culturali, storici, eco-
nomici .
Sempre su sito WEB, Giulia Bolton ha curato una specifica sezione sui russi e sugli svizzeri. Una sezione è dedicata ai saggi elaborai sui convegni,in particolare all’ultimo
in ordine di tempo del Maggio 2004 e alla Mostra di foto su Firenze dell’800.
Una collezione,questa delle foto color seppia unica al mondo creata dalla madre
fondatrice Mother Agnes Mason
( Communithy of Holy family C.H.F. che andava raccogliendo tutte le immagini fo-
tografiche su Firenze per insegnare alle consorelle la bellezza,la storia,la vita di Firen-
ze. Ci sono foto Alinari, Brogi, molte altre anonime che Giulia mi sta mostrando to-
gliendole dalla scatola,anch’essa decorata con rappresentazioni della Cavalcata dei
Magi. Che emozione vederle quelle foto una ad una ! C ‘è la Cattedrale di Santa Maria
del Fiore, quando ancora non era stata realizzata la facciata da Emilio Fabris,
in un’altra si vedono le carrozzelle ed una foto è particolarmente cara a Giulia ( che da
ora in poi mi piace chiamare “Angelo Custode del Cimitero ) quella con cui figura parte
della cantoria di Della Robbia.
Delle immagini sul WEB attualmente sono visibili 28 , ma molte altre sono da inserire .
Una sezione FLORIN A NON PROFIT Guide to Florence - dedicata a Firenze città :
il libero commercio in cui l” Angelo Custode”ha fatto emergere l’operosità,di tanti arti –
giani fiorentini ; per fare qualche nome ,.Enrico Giannini, rilegatore di libri in via Vellutini.
Per asciughini asciugamani in lino con riproduzioni di disegni da Costantinopoli Mealli
per le Savonarole ( le sedie che erano apparse all’inizio della narrazione)Cipriani.
Becocci,cartoline dell’arte fiorentina
Giulia sente tutto questo come un impegno,per dare incoraggiamento agli artigiani in
un mondo dove la globalizzazione non dà il senso delle differenze e delle culture di
Firenze.
Ritorniamo a parlare del Cimitero che, come è successo a Pompei, è divenuto un giar-
dino pietrificato : vedergli mancare nel corso dei secoli tutte quelle piante, di roseti ed
alberi da frutto che lo abbellivano.
Mi viene intanto spontaneo chiedere alla Balton. dei suoi progetti futuri.
“ Scriverò un libro sulle donne nella Bibbia e sull’abuso sui bambini.”
A tale proposito già Halloway sottolinea la dolcezza e la tenerezza di cui hanno bi-
sogno i bambini, sempre più commercializzati, educati ad essere aggressivi e competitivi.
Nelle città sta accadendo che le librerie si svuotano ed al loro posto nascono negozi
sulla moda.
L’ atmosfera che si subisce è quella di buttar via le cose vecchie, anche se fatte a ma-
no per sostituirle con cose fatte dalle macchine ; è cambiato lo stile di vita.
Mi viene spontaneo chiederle :Che cosa l’ha portata a Firenze ?
E lei pronta : L’amore per Dante ! Fin dagli anni ’70 spesso soggiornavo a Firen-
ze : nelle Biblioteche,la Riccardiana, la Laurenziana ,la Nazionale per consulta-
re i manoscritti !
Così appena giunge nel Cimitero nel 2000. attiva la lettura di Dante di tutta la Divina Commedia e la Vita Nova per un ciclo durato due anni . il Giovedì pomeriggio..
Il metodo è quello di mettersi in cerchio ( seguendo anche l’intento di Dante che la
scrisse in italiano ) con l’incontrarsi tutti a leggere invece del Maestro che sa tutto e de-
gli studenti che non sanno per una metodologia dell’apprendere insieme,
Per il futuro, continuerà le letture ,prendendo in esame Santa Caterina da Siena
“ I Dialoghi “ ed ora Giulia mi guarda negli occhi : andiamo a visitare il Cimitero !
Come se leggesse nella mia anima, il desiderio che andavo maturando e che ci porta in
sieme a salire per ammirare le tombe.
Quella di Elisabeth Barrett Browning ( 1806 –1861 )
anzi prima incontriamo quella di G.P.Vieusseux, poi della schiava della Nubia.
In alto vi sono ancora altissimi cipressi, quasi incredibili,al lato gettando lo sguardo in
basso il fiume delle auto sull’asfalto solo, per un attimo,perché mi rituffo tra i cespugli
di alloro, qualche raro roseto e prima di uscire l’incontro con il grande cedro del libano.,
altissimo : mi perderei volentieri tra le sue chiome ; ed a fianco spunta il tasso, una
pianta dal cui legno gli inglesi ricavano arco e frecce.
Nella Biblioteca un attimo ancora “ Erano questi i volumi che usavo per insegnare”.
Giulia infatti che è nata a Londra ha insegnato in America.
Per diventare socio di questa biblioteca basta donare un libro l’anno : il prestito dura
quindici giorni.
Nata nel 2000,la biblioteca parte dall’alfabeto e la Bibbia e termina con piccolissimi
salteri ebraici per bambini .
Secondo lo stile di William Morris alla biblioteche è collegata una bottega dove si
stampano e si rilegano libri e si restaurano tombe
La Biblioteca, la bottega e i convegni “ la città e il libro sono dedicati alla memoria di
Fioretta Mazzei.
Una viva realtà questo giardino pietrificato nell’eternità della morte .
Uscendo dal cancello, mi ritrovo nel fossato a rifare il mezzo giro.
Sarà il caldo,mi ritrovo a camminare con difficoltà su quelle pietre. Queste erbe cresco-
no scomposte e l’alloro è troppo basso per separare quel flusso di macchine .
Riattraversato il viale , mi ritrovo in Piazza Donatello, dove lo sguardo va a rileggere la targa qui affissa a Gianni Vagnetti,di cui avevo avuto la ventura di conoscere la vedova ed il figlio Vieri. appena allora tornato dall’America.
Il tempo eterno della morte sembra avere allontanato ancora di più quei ricordi di vita.
Avevo vissuto il 4 Agosto un’avventura straordinaria in un ‘isola ,provando quel sottile pia-
cere dello scopritore di nuove terre.
Cristoforo Colombo aveva scoperto le terre d’America solo pochi secoli fa., il 12 Ottobre
1492 ; ed ora mi sembrava evidente la transitorietà della vita di fronte all’eternità del
mistero della morte
Firenze si conferma ancora la GRANDE capace di meravigliare. Quando ti sembrerà di
conoscerla.allora sì che ti sfuggirà .
Firenze,l’imprevedibile,l’inafferrabile, come l’arte,come gli artisti che superando quel re-
cinto e quel fossato ritornano attraverso le loro opere a rivivere in una città cosmopo-
lita culturalmente viva.
Firenze.splendida oltre ogni limite di tempo, di provenienza,invita in quell’isola a rivinci
tarci al dialogo per capire e crescere, donare ed essere donati,mi fa venire in mente una
mia poesia . Nessuno di noi morirà
Parlerò col mare,
col cielo e con la terra
racconterò di un cuore .
di un’anima,di un sentimento
di un essere umano, della sua voglia
di vivere e della sua incapacità
Scriverò sulla sabbia ogni parola
e impedirò al mare di cancellarla
segnerò una tacca sulla corteccia di un albero
pianterò un seme sulla terra
lascerò un’orma sulla roccia.
( Da “ Permette una poesia ?”
Cultura editrice – Febbraio 1981.
e il dialogo con l’arte che continua, Guarda caso incontro Amalia Ciardi Duprè.
la grande artista contemporanea - eccezionale nel disegno come nella scultura…
poi un salto da Teresa e Luciano Martini, figlio del grande Quinto, scultore a cui
in vita era stato dedicato il parco Museo a Seano.
Che cosa meravigliosa gli artisti ! Se non ci fossero dovremmo inventarli
Com’ero diventata ricca !
A Giulia Bolton Halloway
l’angelo custode del Cimitero
La forza del silenzio
La forza dell’amore
Più potente della bomba atomica
Quando ce ne accorgeremo
i fiori torneranno a profumare
gli angeli a volare attorno a noi
Silenzio.Amore
per una dimensione nuova
dove il tempo non corre
dove lo spazio non ha limiti
SPAZIO
>>>>INFINITO >> ETERNITA’
TEMPO
anelli di una catena
insieme ed unici
ognuno legato all’altro
e se tutto questo
non fosse che realtà ?
Se non fosse realtà - avrei dovuto inventarlo
questo 4 di Agosto - un’attimo d’infinito
un soffio d’eternità . con gli occhi del corpo
nella realtà per la realtà.
Carmelina Rotundo
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