lunedì 30 giugno 2008

Alla casa d’aste Pananti i dipinti di Anita Tosi:


Dal 1 all’11 luglio una occasione straordinaria per godere della bellezza e della purezza del percorso di un’artista che è riuscita ad integrare nel suo fare arte gli interessi di studiosa (è iscritta alla Facoltà Teologica dell’Italia centrale) e la sua vita affettiva: la famiglia, i figli, il marito, gli amici, la madre, figura che ha segnato, con la sua recente scomparsa, lo spartiacque tra un prima e un presente. Anita Tosi, in verità, è una donna del dialogo. Non a caso è riuscita a riunire intorno a uno stesso tavolo nell’auditorium della Regione, per un incontro culturale, l’imam, il rabbino, personalità del mondo cattolico e laico.
Nei quindici dipinti su tela, dedicati agli amici, prova ulteriore della sua volontà di aprire il dialogo, Anita Tosi racconta dell’essere umano proiettato verso il metafisico. I colori vanno dal blu e dall’azzurro, amatissimo dalla Tosi, all’arancio, al viola, al verde, al perlaceo con tanto oro, colore che per lei rappresenta la spiritualità. Questa volta non mancano le inserzioni di materia come la creta, la terra di Siena, il giornale... Perché ha inserito il giornale, le chiediamo? «Ho pensato all’attualità: l’essere umano visto nel momento, circondato, assalito, ammaliato, angosciato, stupito o sollevato dalle notizie!» Viste insieme le 15 opere, realizzate con l’uso di un grande pennello, di un pastello molto spesso, di una specie di coltellino e soprattutto delle mani, si presentano come un insieme: scultura-pittura. Accompagna questa mostra un catalogo piccolo per dimensione, tiene a precisare l’artista, perché sia agevole da portare, un dono per gli amici, dato che le opere sono dedicate a loro. Un percorso umano-artistico questo di Anita Tosi in continua evoluzione, per cui lei si sente di ringraziare in particolare Piero Pananti, «che ha creduto in me».
La mostra, allestita nella casa d’aste Pananti in via Maggio 15 a Firenze, sarà inaugurata martedì 1 luglio, alle 18, con la presentazione di don Alfredo Jacopozzi, docente di storia delle religioni alla Facoltà teologica dell’Italia centrale, e resterà aperta fino al 15 luglio (orario 9,30-12,30 e 15-18,30).
Carmelina Rotundo
PUBBLICATO DA TOSCANAOGGI N25
29 GIUGNO 2008

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