I nodi del tempo.
un racconto nel diario di Sardegna dell’estate del 2003 che si intitola nodi;
alla mostra .Perù,tremila anni di capolavori , la scoperta che sono i nodi
alla base di un sistema di calcolo e di misura del tempo.
Coincidenze che mi conducono ad intitolare questa storia “quipu”,
un suono-parola che,come per magia mi aiutasse a ricercare nella memoria
i NODI che si sono via via legati su un preciso scenario geografico. quello
di Ponte a Mensola dove tutto accadde e accade.
Dedicato in modo particolare a Voi dell’Associazione Ponte a Mensola
con affetto CARMELINA
Una giornata di quelle in cui ti torna in mente “ agl’irti colli passeggiando” un Sabato del
1995, una piccola spedizione partiva da Badia a Settimo,ponendosi come meta Ponte a Mensola
per una missione davvero speciale : andare a conoscere Sarah che – con la sua venuta al mondo-
aveva allietato la coppia Robert giunti qui a Ponte a Mensola dall’ America.
Una semplice visita, le cui motivazioni avevano radici molto lontane nel tempo e nello spazio al
di là delle colonne d’Ercole. Grazie ad un amico di papà ero stata presentata.;.dovevamo essere ap-
prodati a Firenze da Perugia ( città che era stata per undici anni sede della nostra vita) alla scrittrice
Ester Meschini Gandi che,rimasta vedova, viveva allora nella via Faenza, insieme a Dina Spagnoli
una persona che nel corso degli anni avrò modo di apprezzare per la sua profonda umanità, la sua
“santità” nel quotidiano che la rendeva nobile nell’essere e nell’agire con gli altri e per gli altri.
Di una pura simpatia, oltre alle doti umane, Dina aveva anche quella di rendere prelibato e de-
licatissimo ogni cibo, in modo particolare ( essendo nata a Rocca San Cassiano) tagliatelle, rigorosa
mente fatte a mano e dolci che ha continuato a preparare quasi fino ai cento anni ; sì, perché lei che
era venuta al mondo il 12 Giugno 1900 è salita al cielo nel Maggio 2000.
Una digressione voluta,la mia, perché a Dina resto legata da un debito di infinita riconoscenza :
è stata lei l’insuperabile organizzatrice ,capace di rendere indimenticabilmente dolci i primi comple-
anni di Sara e di Nadia,nate rispettivamente il 20 Dicembre 1989 ed il 22 Ottobre 1991
Ritornando. ad Ester, sebbene ci separassero anni di età ( quasi coetanea di Dina) diventammo
amiche e io la seguivo di buon grado,insieme a Lidia Viviani, anche lei scrittrice di talento.a mostre
d’arte,a conferenze.,
Un evento è rimasto celebre nella mia memoria.
“- Domani sera,cena delle candele a Palazzo Borghese con l’Associazione FIDAPA (Federazione
Internazionale Donne Arti Professioni Affari) non puoi mancare –“
“ –Ma domani mi dovrei laureare !-“
“-Bene !- mi rispose -un motivo di più per venire alla cena, ci sarà anche il Rettore dell’Università”
Era di Novembre del 1978; Fatto sta che andai,rimanendo felicissima della compagnia di tanti artisti
anche se il coraggio di presentarmi al Magnifico Rettore mancò”.
Una frequentazione artistica che mi affascinava,mi coinvolgeva, a cui non mancavano i colpi di scena
tra cui questo che ci riporta alla prima motivazione delle nostre spedizioni verso Ponte a Mensola.
Una lettera ( erano lontani a venire gli e-mail ) di Luciana Damiani Serantoni,( giornalista .nata a
Lucca, ma sposatasi in America, dove a nome suo. e del marito è stata fondata alla Boston Univer-
sity Special Collection Mugar Memorial Library che si trova al 771 Commonwealth Avenue Boston
Massachusetts ) informa Ester che stanno per giungere a Firenze tre carissime amiche, Bert Gold-
berg,Virginia con la figlia Andrea . Luciana nella lettera confidava su Ester perché facesse da guida,
ma, se alla signora Gandi non mancavano conoscenze artistiche culturali,quelle delle lingue mettevano
in difficoltà ; le tre signore non conoscevano l’italiano, occorreva un traduttore..Ester ,che sapeva
che mi laureavo in lingue e letterature straniere inglese e spagnolo ,chiese se mi potessi rendere di-
esponibile per dedicare delle ore alle ospiti ..
La mia accettazione fu immediata sia per rendere un favore a quell’amica così gentile con me ,sia per
la mia passione per le lingue che mi portano sempre a cercare di dialogare ..
Tre pomeriggi da ricordare .
a Palazzo Borghese in via Ghibellina, sede allora della FIDAPA,
il secondo a trovare Pietro Annigoni il grande artista ( appuntamento a cui mancavo dato un impegno
di carattere scolastico .essendo già insegnante alle scuole elementari )
il terzo al Piazzale Michelangelo per rimanere tutte insieme affascinate da Firenze, la bellissima
abbracciata dell’altro con lo sguardo per i suoi coppi color cotto dell’Impruneta e della meraviglia
che è la cupola del Brunelleschi per i suoi marmi vedi e bianchi per poi andare al giardino dell’Iris
e lì ancora rimanere incantate.
Sedute al Bar La Loggia, Bert ,stringendomi la mano, mi disse “Ti farò un regalo”
e da quel giorno le nostre lettere volano dall’Italia all’America, dagli U.S.A. all’Italia ed insieme
pacchi dono .. anche Luciana intensificò la corrispondenza.
Ester ,purtroppo, non potendo più godere del dono della vista,mi chiese per favore di tenere i rap-
porti epistolari. Nasceranno allora amicizie tra cui quelle con direttori di giornali, quali il professor
Carmine Manzi di Fiorisce un cenacolo, il prof. Giuseppe Virgadamo di Palladium ..
Quando Ester si allontanerà dalla nostra vita terrena lei mi chiede che nello scrivere a Luciana
Damiani Serantoni di continuare la nostra amicizia “in tutti questi anni mi si stata vicina più di
altre persone che vivono geograficamente accanto a me. Quell’Oceano che ci divideva non avra
la capacità di separare le nostre emozioni,il nostro desiderio di comunicare “e cosi anche a Dina
continuavano ad arrivare le lettere che puntualmente leleggevo..
Nel 1986 mi sposo. nell’89 nasce Sara ed è di quell’anno una lettera di Luciana dove mi chiede
di diventare una “sorella” ,la zia della prima bimba, poi della Nadia.
Per via mare e per via aerea ogni mese giungevano alla mia casa doni per le piccole e poi bei ve-
stiti, le più belle tutine .i biglietti più originali, le audio cassette.
Le emozioni che viaggiano tra azzurri di mare e di cielo.
Bert Golberg questa volta per telefono mi informa dell’arrivo di uno studente che farà un master
a villa “ I Tatti” figlio di Sally Poster,sua parente.
..ed eccoci tornati a Ponte a Mensola, alla nostra minispedizione, Isabella alla guida della FIAT,
mia madre e le piccole Sara e Nadia
Lo spazio confinante con la chiesa di Ponte a Mensola è adibito a luogo di residenza per i borsisti
della Villa “ I Tatti”
Per abbracciare la piccola Sarah che è appena venuta al mondo anche i nonni ed il marito arrivano
in Italia.Personalmente io non stavo attraversando giorni luminosi :il senatore Luciano Bausi, con
cui avevo instaurato una collaborazione per il Paiolo per la riapertura della Casa di Dante non era
più al mio fianco perché le condizioni fisiche di padre Innocenzo Calosio.fondatore di due grndi
biblioteche fiorentine,la Giacomo Devoto e le Levasti non erano facili
Su questo scenario Sally arrivò , io cercsi di fsrle ds guida,introducendola alla conoscenza di Fi-
renze e di Maurizio Perugi, direttore di Turismo Notizie poiché era di quegli anni la prima propo-
st di un concorso letterario “Quella volta a Firenze a cui aveva partecipato anche Bert , raccontando
del nostro primo incontro a Firenze ( che non ebbi,las fortuna mai di,leggere)
La tempesta doveva continuare:Maurizio Perugi fu sottoposto a durissime prove,durante le quali
sua moglie Angela Giuliani si dimostrò un angelo in tutti i sensi.
Nell’anima mia dolore anche se cercavo di non far mancare a Sally la mia cortesia.0.
Sally dovette percepire perché ,stringendomi la mano, disse :”Ti farò un regalo”
.Una frase a cui,date le mie tristezze, non diedi importanza finchà non giunse per posta
un invito davvero particolare .
SALLY and ROBERT POSNER
dipinti e disegni della Toscana
con poesie di CARMELINA ROTUNDO
CHESTER LIBRARYC
CHESTER CALIFORNIA
dal 1° Luglio al31 Ottobre 1995.
Era la prima mostra dedicata ai miei scritti all’estero
Il tempo degli anni, il tempo delle stagioni .. il tempo galantuomo e passa
senza far rumore ( diceva nonna Tina con cui abitavo al numero 63 di Via Ghibellina)
Nel 2002 il ritorno a Ponte a Mensola ; la mia amica carissima Amelia Ciardi
Duprè presenta nella cripta sculture e disegni dedicati a Rita Adria,la donna
coraggio.
Un pomeriggio quasi sereno che mi porta a salire sull’autobus numero 10.
ed incamminarmi per una stradina poetica che ha il fascino di trasportarmi
in altra dimensione al di fuori dei ritmi meccanici che percorrono il nastro
d’asfalto.
Amalia come la prima volta che mi affascina sempre col suo operare ella
.riunisce abilità tecniche e qualità umane e le sue opere arrivano a parlare al cuore.
All’uscita della chiesetta è un temporale inaspettato a trattenerci più del dovuto nel
chiostro a farmi parlare e incontrare Alessandro e Loriana Ottanelli che mi parlano
della fantastica Associazione Ponte a Mensola nata quindici anni addietro
Nasce così la mia proposta di scrivere dell’Associazione di Ponte a Mensola e di
invitarli a partecipare al Concorso letterario bandito dall’Associazione Lib(e)ramente
“Sulle strade della mia vita”
L’arrivo di Patrizia e di Marco Somigli con Alessia e Riccardo è provvidenziale per un ritorno nel pomeriggio a Badia a Settimo .
Nei giorni a venire scrivendo per Toscana Oggi l’articolo dedicato ad Amalia
Ciardi Duprè,un artista di casa nostra .. mi ritorna quel fluire di emozioni che
mi riportano a Sally
Un fiume di ricordi che decido di raccontare Maurizio Perugi a proporgli
l’articolo su Ponte a Mensola e anche su Sally Posner
Grazie all’ aiuto di Michela Rapi un e-mail vola da Sally, si riallacciano i contatti
e nell’articolo viene pubblicato un dipinto di Sally dedicato a Ponte a Mensola
Una trina di bellissimi ricordi..
una trina attraverso cui Ponte a Mensola mi appare sempre più cara
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