La vita di NICOLA MARTINELLI profuma di ricordi,di paesaggi, di colori,di atmosfere ,una esitenza in cui gioie e dolori hanno determinato il paesaggio della sua anima che ha conosciuto il dono splendido dell'AMORE; amore declinato in amore per i genitori, i fratelli ,la sorella,amore per lo studio, per il lavoro, per gli amici, gli animali,il creato tutto nei suoi silenzi e nelle sue voci ;il libro è dedicato:al padre e alla madre.."son le pietre che
fanno saldo il passo
nel sentiero che sto percorrendo" E PORTA UN TITOLO CHE TESTIMONIA RICONOSCENZA ED AMORE PER UNO DEGLI INCONTRI IMPORTANTI della sua VITA.
Il narrare "FLUISCE" tra il silenzio e i suoni della vita in un gioco dove tutto si "integra: intimo ed esterno ,dove ogni frase è un affresco visivo sonoro bellissimo e sentito tanto da desiderare di lasciarsi "fluire" in queste pagine, Roberto Allegri che le scriVe alterna sapientemente l'uso della prima persona e il narrare cosi' da offrire al lettore momenti di partecipazione attiva e di ascolto,"le parole di Martinelli hanno la dolcezza della brezza.Sanno afferrare,portare via ,togliere peso ,mettere le ali".
"A restare in silenzio, scrive Roberto Allegri si sente la voce del Mincio,pare venire da lontano,come un tuono liquefatto e gentile,lieve come il vento,e cOme il vento porta un carico di altre voci e di odori che raccontano le storie del fiume."....
La storia inizia a" fluire" con la festa che il terzo martedi' di giugno a BORGHETTO SUL MINCIO ...la ricorrenza ,chiamata anche FESTA DEL NODO D'AMORE ...bellissime ninfe talvolta uscivano dal Mincio per cantare e danzare .... assumendo,però sembianze di streghe, fato vuole che il soldato, Malco rimanga affascinato da una stregha che, perdendo il mantello rivela la sua bellezza..... prima del sorgere del sole la ninfa, che deve tuffarsi nel Mincio , fa dono di un fazzoletto di seta dorato,annodato in pegno del loro eterno amore... i tortellini sarebbero nati per ricodare quel nodo e ben SETTECENTOMILA TORTELLINI VENGONO CUCINATI DA CENTOTRENTA CUOCHI E SERVITI DA DUECENTOSETTANA CAMERIERI.......
I NONNI PATERNI,ortolani PROVENIVANo da Isola della Rizza,quelli materni,pastori , da Ferrara di Montebaldo ;il padre Giovanni... faceva il muratore una persona molto creativa...gente che viveva a stretto contatto con la natura..."Conoscevano il linguaggio delle piante e quello degli animali e sapevano quanto bene facevano entrambi all'anima degli uomini.Cosi mi son trovato ad avere un amore profondo per il silenzio dei monti,per il vento,la pioggia,gli animali , Nicola ha un cane ,BIRILLO da cui mai si separa.
"Io son nato a Sandrà.Li' andaron ad abitare i miei genitori quandi si sposarono."..
"ho un ricordo molto vivido.Il paese di notte,sotto la volta delle stelle.......Allora non me ne rendevo conto,ma vivevo in un presepe..... eravamo poveri e i sacrifici erano tanti...
ma NICOLA com'è?
Timido ,intelligente ,volenteroso, ordinato, puntuale, dedideroso di sapere ,studioso a SCUOLA( CONSERVA ANCORA TUTTE LE PAGELLE DOVE SI LEGGE LODEVOLE )e ben disposto ad aiutare la madre nei lavori domestici e nell',allevamento dei bachi attivita' fiorente soprattutto nel nord Italia " bruchi bizzarri che mangiavano foglie di gelso e poi filavano la seta."
La moglie Angela appare come depositaria di una grande saggezza...scrigno di energie a cui attingere nei momenti di sconforto..
... il mestiere del sarto... come si tiene l'ago in mano,come si usa il ditale, che genere di punti di cucitura si devono fare a che cosa servono gli vengono insegnati dalla signora Alda moglie del Negri...." nella bottega di Carlo...il mio impegno la mia voglia di imparare erano totali"
Riguardo alla professione del sarto COSI SI ESPRIME "NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE,non è suffuciente conoscere le stoffe,i loro segreti,le loro reazioni alle cuciture,ai trattamenti, l'imparare a tagliare i vestiti e a cucirli con una giusta tecnica .Occorre mettere insieme intuizioni e sensazioni che derivano dalla persona che si vuole vestire.Bisogna capire le ragioni del suo modo di fare,di camminare,di gesticolare, si deve possedere una perfetta conoscenza dell'anatomia esterna di una persona..." Nel settembre 1939 lo scoppio della guerra un periodo bruttissimo, Nicola ha 15 anni perde il lavoro dal Negri e va da Lino e Vico Recchi che avevano una modesta sartoria- barberia.
Nel 1941 Nicola si iscrive al corso di taglio a Verona,..... la fine del secondo conflitto mondiale, la febbre della musica, la morte del padre ... il viaggio in Belgio del 1948 a cercar fortuna ...., la decisione di trasferirsi col fratello e la sorella a Milano
.....la magia degli incontri che possono trasformare completamente il corso di una vita :" il fatto che nessuno sia riuscito a descrivere in modo perfetto in cosa consista la forza che unisce per tutta la viTa un uomo e una donna..., è la prova di quanto mistero esista in tale rapporto........ un'alchimia del genere è avvenuta anche nella vita di Nicola ... la moglie Angela è stata fondamentale per la realizzazione della famiglia e della sfavillante carriera"...; altro importante incontro quello con Giovannino Guareschi il titolo del volume è infatti a lui dedicato..." non ricordo esattamente la data di quando andai a trovare Guareschi per la prima volta CERTAMENTE IL PERIODO IN CUI SI STAVA ULTIMANDO IL FILM SU DON CAMILLO,IL PRIMO della serie TRATTA PROPRIO DAI LIBRI DI GUARESCHI... Vorrei che tu mi facessi un giaccone...in fustagno,ma FODERATO DI PELLICCIA.Devi trovare un tipo di pelliccia che sia leggero, ma che tenga caldo" nel MARZO DEL 1952 GUARESCHI mi TELEFONò DICENDOMI CHE VOLEVA PARLARMI.NEL FRATTEMOPO ERA USCITO IL FILM DON CAMILLO,tratto DAL SUO LiBRO E STAVA OTTeNENDO UN SUCCESSo STREPITOSO..."A GIUGNO DEVO ANDARE A PARIGI PER LA PRESENTAZIONE DEL FILM MIA MOGLIE E I MIEI AMICI dicono che non posso presentarmi nel mio abituale giaccone perchè i francesi guardano molto all'aspetto esteriore e quindi mi devo rassegnare a indossare dei vestiti come si deve. "Sono a sua disposizione",gli risposi
ho bisogno di almeno tre vestiti"disse lui
"Che genere di vestiti?",chiesi
Pensaci tu,sei il sarto",fu la risposta.
quando furono pronti gli telefonai par consegnarglieli.Mi disse :"Portami anche il conto"..... trasse dal cassetto il libretto degli assegni e mi chiese in quale banca avessi il mio conto...
Nicola non aveva però nessun conto corrente... Guareschi non esitò neppure un attimo e al direttore della banca presentò con parole di lode Nicola:" gli devo dei soldi.Ecco qui un mio assegno .Aprigli un conto .,garantisco io"
l'idea vincente che porta NICOLA MARTINELLI A COSTRUIRE LA SUA FORTUNA ?? "Volevo vedere se fosse possibile applicare ai prodotti di tipo industriale ,che stavamo producendo, il lavoro raffinato che usavamo in sartoria a Milano".
Nel 1961 l'acquisto di un terreno e la costruzione di un capannone di settecentocinquata metri quadrati..il lavoro che cresce tanto da rendere necessaria la costruzione di un secondo capannone..... un ampio terreno sulla strada che da Verona porta sul lago di Garda vicino a Lazise, in una località detta Sacro Cuore e di fianco al capannone una palazzina a tre piani.. Alla domanda qual è stato il segreto?
un uomo semplice dal cuore d'oro ha cosi' creato una delle piu' importanti aziende di confezioni femminili nella provincia di Verona " il segreto di una produzione cosi' valida e fortunata stava anche nella squadra delle mie lavoranti"..
"PER CERTI VERSI SON RIMASTO QUEL BAMBINO CHE AVEVA L'IMPRESSIONE DI VIVERE IN UN PRESEPE."
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