LA PAROLA : IDEE
( Per la Garfagnana )
Ero colpita dalla semplicità della sua anima, anche se spesso non sapevo capire dentro i suoi occhi blu chiaro; ma pensava qualcosa proprio come me, combatteva come me!
Rivedere Tullio era una bella cosa, sempre una finestra aperta su un sorriso ; egli era il genere di uomo vero, profondamente istintuale ; verdi diversi, la luce li toccava illuminandoli, qui un po'meno, lì un po’ più ; Robert,Tullio ed io andavamo attraversando la Garfagnana, parlando delle nostre vacanze.
La prima fermata a Colomini : l’eremo; l’ acqua fresca, fresca e sulla pietra stampata per sempre la parola di San Francesco dal Cantico delle Creature: sorella acqua.
Sulla destra, di lato, stanno in basso nuotando trote ; fresca, molto fresca l’ acqua ; a me piace sentirla con le mie mani mentre entriamo in quel piccolo, insolito, quieto luogo d’incanto.
Il presepe ; alcuni tedeschi sono lì fermi, attenti ascoltando la canzone :Tu scendi dalle stelle”:
i personaggi si muovono sul nastro: piano, piano i pastori portando gli agnellini, i Re Magi i loro doni ; la stanza é scavata nella roccia
A Fornovalasco, il ristorante sotto la pensilina all’aperto; mangiamo ravioli, antipasti, spaghetti, trote ;sotto di noi, di lato, corre il ruscello ; Tullio sta parlando delle sue avventure sulla barca a vela nell’arcipelago toscano fino alla Corsica ; Robert sta guardando la natura intorno, le cose
“ Anche noi in Australia abbiamo molte farfalle” sta dicendo mentre guarda volteggiare le piccole
farfalle dalle ali bianche e marroni sulla grande pianta tra il ruscello e la veranda.
Sulle case di fronte gerani, quasi fossero dipinti : un signore alla finestra sta girando in una pentola capiente rotonda qualcosa : l’alza col cucchiaio di legno, bella gialla : è polenta; lui ci sorride come se volesse offrirci il giallo di uno spicchio di sole ; io parlo delle mie vacanze del blu del mare,del
cielo, del bianco delle casette nelle isole greche.
Per tutto questo vorrei vivere altri cento anni.
Dentro la grotta del vento mi ritornano in mente le storie della regina delle nevi, il suo castello fatato con bianche stalattiti e stalagmiti: qui l’acqua regina della grotta lavora ogni momento: sta creando anche ora.
Le gocce danno forme e colori ; tra i colori più comuni: il bianco, il grigio, il rosso.
Ma quanti bianchi ? Grigi, dal più pallido al più scuro : rossastro leggero, rosso più cupo, rosso arancione e quasi marrone … le scale, le umide pareti della grotta vivono anche loro sotto l’azione dell’acqua. Mi ritornano in mente le esperienze dell’uomo: piano, piano cresce, vive; i pensieri,i sentimenti simili a queste gocce d’acqua sulla caverna dell’anima costruiscono l’essere umano : rispettiamolo, impediamo che qualcuno possa distruggere queste costruzioni,
L’uscita all’aperto: il cielo... la temperatura più calda e il ritorno per i paesini della campagna popolata, popolatissima , ci sta spiegando Tullio, mentre Robert sta ripronunciando, scandendo
bene le lettere la parola italiana; ” idee “.
C a r m e l i n a
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