Il silenzio di Barga che ci accoglie in questa mattina di luglio in una atmosfera di pungente aria fresca, quasi settembrina.
Oltre la porta Reale, le case una abbracciata all'altra, disposte su due file parallele separate da una strada a misura d'uomo, dove per una macchina è difficile, se non impossibile, passare.
Maria Antonietta Lemmi ci accoglie con uno splendido sorriso sulle labbra e negli occhi che spiccano da sotto l'acconciatura dei suoi capelli neri, neri, Maria Pia Pieri che mi lascia la sua maglia di lana, preoccupata per il mio abbigliamento troppo estivo e ritorna fuori dalle mura al piazzale del Fosso, a raggiungere il marito Giuseppe.
Io che sto entrando in casa Cordati.
Poche battute di Maria Antonietta con Giordano per farmi partecipe di questa meraviglia di casa oggi museo con camere ed appartamenti da poter affittare
" non so quanti appartamenti ci sono, se la guarda da fuori, questa casa, si estende per tutta la superficie colorata di rosa..." Giordano, che ha un bellissimo nome che mi richiama quello del fiume, è dietro il computer a registrar la mia venuta;(con la tessera giornalisti, che scopriamo, è un documento riconosciuto dalla questura... e meno male perchè io, dopo lo scippo, non ho ancora messo in borsa altri documenti rifatti, per una sorta di..rabbia, forse?)
Intorno a me quadri, riproduzioni su cartoline e segnalibri, dei lavori realizzati dal pittore Bruno Cordati, nonno di Giordano.
Mi affascina il tratto di questo artista quasi scultoreo, plastico nel realizzare figure di donne che definirei di "possente bellezza", quella bellezza che le rende regali in atti quotidiani: nell' allattare il bimbo al seno, nel lavoro dei campi, a casa, nel riposo...
I colori sono scuri, a decretarne ancor piu', la plasticità!
Saliamo al primo piano, su per una larga scalinata, ancora quadri di Cordati.. .la locandina:
"IL BATTITO DELLA NATURA"
alle pareti gli acquerelli in cui lei, la grande Lemmi, in maniera fine, leggera, tanto che mi verrebbe voglia di prenderle in mano, ha dipinto, in punta di pennello: piattini, teiera e zuccheriera per raccontar del tea- time!
L'ora del te che, immancabilmente, i nonni e i genitori "celebravano", proprio con quel servito.
Un profumo di lilium, la delicatezza e finezza di colori non mi lasceranno piu': splendidi acquerelli realizzati su carta Fabriano, dedicati ai fiori, fiori di campo e del suo giardino a Castelnuovo Garfagnana; alcuni acquerelli sono un omaggio a Venezia: la Regata che l' artista ha reso nel suo ritmo e nella sua sontuosità, un acquerello ci presenta sulla Gondola: Arlecchino e Colombina, "La Genesi" è un suo acquerello itinerante nel mondo, realizzato su carta Fabriano ed esposto nella leggendaria mostra a Fabriano con lavori di artisti di fama internazionale e lei, a rappresentar l' Italia, e... meraviglia delle meraviglie eccolo il capolavoro che riunisce arte e scienza:
l'orologio di Linneo,
dove lo scorrerre del tempo è scandito dall'"aprirsi" dei fiori.
"..Il primo fiore che ho dipinto è la margherita e l'ultimo, al centro, il girasole che ha 24 petali; 24, come 24, sono le ore; gli artisti alla ricerca delle tre dimensioni: lunghezza, larghezza, profondità,( ne avevo seguito le sperimentazioni al Palazzo Strozzi con le rivoluzionarie scoperte dei gemmelli Oakes, che da New York stavano portando nel mondo le loro regole e innovazioni sulla prospettiva disegnando su superfici curve...) Maria Antonietta che, rivoluzionando ancora tutto, andando piu' avanti... ricerca: il tempo, la quarta dimensione? Che l'uomo ha sempre tentato di "afferrare " senza riuscirci, perchè il tempo è galantuomo e passa senza far rumore lasciando, però le sue tracce...modificando tutto e tutti ... in un continuo processo inarrestabile inesorabilmente....; su una parete gli acquerelli di Giuseppe, figlio di Maria Antonietta, il quale esprime le sue emozioni con una forza ed una spontaneità cromatica davvero coinvolgenti; dalle finestre di casa Cordati intanto "passan" paesaggi di verde, di cieli, di comignoli, di tetti color cotto che il tempo ha impreziosito.
l' appartamento al piano terra, che la famiglia Lemmi ha affittato in casa Cordati, è ampissimo, semplice nel suo arredamento, molto funzionale; insieme Maria Antonietta, il marito Francesco un vero gentlman nel modi di fare, gentilezza e cultura trovano in lui unione di armonia che ti fa star e tuo agio e Giuseppe diplomato anche in pianoforte, ci sediamo per gustar specialità che lor han preparato: non mancan i maccheroni con buon sugo di carne, il pollo, le crocchette, l'insalata, la buona frutta e le Befane dolci tipici di qua!
Si' perchè Barga è il paese della Befana.... come avevo potuto dimenticarmelo quando io stessa, tantissimi anni fa, vi approdai per far la befana e girar con un gruppo di arditi di notte per quella città ricevendo doni e una accoglienza strepitosa: tutti, tutti aprivano le porte, dopo aver ascoltato i canti e le stornellate accompagnate dal nostro chitarrista, per rifocillarci con dolci e frutta e anche libri, mi ricordo... quante stagioni son passate?
...scoprirò' ben presto che la città di Barga è la piu' scozzese di Italia, che alla sera si serve, per tutta la stagione estiva, pesce e patate, fish and chips, che per le strade è piu' facile sentir parlare inglese che italiano.
Questa mattina la voglio proprio guadare questa casa che esplode, come un pesco in fiore a primavera, con la sua facciata rosa antico, le sue innumerevoli finestre;
percorrendo via di Mezzo costeggiamo il teatro degli Indifferenti dove domenica ha ricevuto il San Cristoforo d'oro anche il Sindaco di Firenze, il Renzi; nella piazzetta è ancora ben visibile la locandina con l'invito del Sindaco di Barga a partecipare ai festeggiamenti per San Cristoforo rappresentato su una barca, si' perchè qui c'era il mare, e si dice che il nome Barga derivi da barca; sulla sede del comune palazzo Pancrazi, edificato nella seconda metà del 1500, sventola il Tricolore,(celebrazioni in atto dei 150 anni dell' unità);
per una discesa arriviamo alla sede di: "Il Giornale di Barga" fondato da Bruno Sereni nel maggio 1949 .. entrando abbiamo la fortuna di parlare con il direttore attuale di questo giornale, Luca Galeotti, che ci spiega che il mensile è anche consultabile in internet
giornaledibarganews.com
e si propone come voce indipendente di unità ideale con i barghigiani all' estero e, Barga in fatto di internazionalità, ha da dir la sua, essendo gemellata con la Scozia East Lothian ,la Svezia Gallivare e la Francia Hayange.
Per quanto riguarda la Scozia, il nonno di Maria Antonietta LEMMI vi emigrò diventando ricco con fish and chips, la nonna era nata in Scozia, il nome di Maria Antonietta era stato inglesizzato in Memy.. che le mandavano cashimere and kilt elegantissimi molto caldi, capi di abbigliamento che la facevano elegantissima davvero a quei tempi...e in fatto di eleganza la signora Lemmi ancor oggi detiene un primato come nell' operare d' arista e nella vita quotidiana, nell'animo e di fatto lei è nobile....
Ritornar alla mostra è sempre una sorpresa: piu' lo guardo e piu' mi piace questo orologio in un crescendo di ammirazione per un lavoro che unisce perizia del pennello, arte, colore a ricerca scientifica.
Maria Antonietta mi va narrando che la sua decisione di realizzarlo viene da molto lontano nel tempo per un percorso di studio e di ricerca che è iniziato dalla lettura di un libro del pendolo di Galileo, dove questo orologio era menzionato, procedere che si è spinto fino a Londra dove ha trovato una delle 100 "magiche" scatole numerate degli acquerelli: Daler-Rowney artist's water colour (una scatola appartiene al principe Carlo d' Inghilterra,) a studiare di questo botanico svedese che volle cambiare il cognome in Linneo dal grande tiglio vicino alla sua dimora... mi sta leggendo una lettera bellissima che lei stessa ha scritto nel tempo della realizzazione dell' orologio: son tre pagine intense poetiche ..
..."il profumo dell' arte.
Dolci palpiti:il battito della natura.
Ascolto caro babbo, ricordo le tue parole: non farti ricca in sogno.
Ho disteso il pregiato foglio( Maria ha una venerazione per la carta Fabriano,) sulla tavola mi appresto al lavoro timidamente,
predo coraggio, riflessione, misure, prime scansioni, numeri cerchi, piccoli gesti attenti!.." Attraverso le parole l' artista Lemmi riesce ad esprimere il patos e la forza dell' attimo CREATIVO ...
... intanto da tutto il mondo: scozzesi, francesi, olandesi, svedesi... in quelle sale provan ammirazione per i "fini" lavori della Lemmi e, dialogando raccontan della loro vita ... scrivendo, sul registro delle firme, bellissimi pensieri... nel ridiscendere una foto con la locandina della mostra con l' artista ed una pianta di peperoncino, per mandarla a Tina de Fazio l' artigiana-artista dei gioielli che parteciperà alla sagra del peperoncino a Diamante in Calabria; con Tina abbiamo organizzato tanti eventi con abbinamenti delle sue "gioie di Tinde" e mie poesie in un connubio davvero gioioso e, ci auguriamo, interessante.
...sul pianoforte nella stanza, dove è esposto l'orologio, un bellissimo disegno: un violino che " suona fiori", l' ha plasmato lei il
"liutaio dei violini in fiore", Maria Antonietta Lemmi
per un omaggio al suo professore di disegno all' istituto magistrale di Barga, Bruno Cordati, si' proprio nella sua casa oggi l'allieva gli rende omaggio..
Questa facciata rosa di casa Cordati... che appare sulla strada in tutta la sua bellezza come una chioma fiorita di un albero di pesco che te la trovi li' davanti agli occhi, miracolo di colore su grigi asfalti...
di fiori ne parlerem alle prossime puntate.... nientemeno che con Bruna figlia del pittore Cordati.
l'orologio di Linneo sta segnando le ore della notte e devo affrettarmi, prima di andar a letto, a prendermi fish and chips, ormai non posso perdermi questa occasione di gusto e piacere!
carmelina rotundo
NEL TEMPO DI BARGA
2°, decidete voi lettori se giornata, ora, o puntata.
La meraviglia rosa di casa Cordati è attualmente abitata dal "suo" Giordano,
persona unica, votato alla cura della madre e di questa casa in una dedizione che gli fa onore: è infatti visitabile gratuitamente il museo Cordati e tutte le mostre che in esso, con scadenza mensile si tengono. Il periodo estivo, è il piu' frequentato dai turisti da ogni parte del mondo che qui approdano sempre piu' numerosi perchè Barga è una piacevolissima, irrinuciabile "tentazione" per i cittadini del mondo.
Gli emigrati da Barga infatti sono approdati, molti nell' Europa del nord per cercar fortuna, poi tornati vi han costruito o ristrutturato dimore con un amore per i giardini e gli spazi verdi davvero particolare, non si puo' non notare l' eleganza di questa città: nell' architettura di un incantevole borgo medievale si aprono "composizione di giardini" tipiche del nord Europa con fiori però mediterranei; le generazioni nate la' han avuto desiderio di conoscere la terra dei loro avi attratti da questa che è la perla della valle del fiume Serchio, per la sua collocazione geografica tra le Alpi Apuane e la catena
appenninica Tosco- Emiliana, per la sua storia di feudo Longobardo, poi parte del marchesato toscano, di comune libero che ricevette dalla Contessa Matilde di Canossa e dall' imperatore Federico I° Barbarossa ambiti riconoscimenti; dalla seconda metà del XIV secolo Barga si sottopone volontariamente alla Repubblica fiorentina rimanedole fedele nonostante gli attacchi dei pisani e dei lucchesi... a pensarci bene Barga è un po' pisana, un po' lucchese, un po' fiorentina, ma soprattutto è se stessa accogliente- internazionale- unica, chiusa nelle mura medievali, ma con le porte sempre aperte, votata alla sua grande missione di eleganza- bellezza internazionalità, esempio alto d'integrazione e molto di piu' tra storie e culture; tra fish and chips e bisteccata, tra pane con patate e fette biscottate e marmellate; tra una SFILATA in kilt scozzese suonando cornamuse e l' antica processione di San Cristoforo e balli in piazza....come siamo "vicini" noi uomini del terzo millennio "vicini" davvero nello spazio, nel tempo...quell' orologio di Linneo tutto fiorito che cosa stava combinando?
Mi aveva fatto approdare in quel di Barga e mi raccontava di fiori, della dediZione di una artista ad un poeta scienziato svedese, a testimonianza di questo connubio scientifico-artistico le magliette dell' 8°IBRO WORLD CONGRESS OF NEUROSCIENZE INTERNATIONAL BRAIN RESEARCH ORGANIZATION congresso mondiale dedicato alle neuroscienze riportano il capolavoro Di Maria Antonietta..quell' orologio mi riportava alle ore scandite dal fiorire, ai colori, ai profumi...
pause piacevoli le vado dedicando intanto a sfogliare IL GIORNALE DI BARGA dove ritrovo della Fondazione Ricci io, che l' avevo incontrato ...nella sua signorilità con uno sguardo attento sotto una chioma vOlumonosa di capelli bianchI , che mi aveva subito conquistata nella sua cultura, e a Barga sarei ritornata a cadenza biennale per le mostre che la figlia, Cristiana degna erede del padre, organizzava alla Fondazione Ricci in via Roma..
Nel battito della natura ritmico;
nel battito della storia di Barga ritmico,
nel battito di questa meraviglia di mostra di Maria Antonietta Lemmi
nel battito dei cuori, di ogni cuore perchè l'umanità è una grande famiglia e, nella diversità nella conoscenza -dialogo e, se nel riconoscerci, ogni momento battiti di uno stesso Creato .. ci amerem ed amerem forse piu' sereni vivrem
A questo punto, carissimi miei amatissimi, lettori vi devo dire che ho voglia di cambiare il titolo di questo diario, anzi di completarlo
nel tempo di Barga e nell' orologio di Linneo
NEL TEMPO D BARGA NELL' OROLOGIO DI LINNEO
3° parte
l' altro abitante dell' immensa casa Cordati è lei, la figlia dell' artista signora Bruna che ama leggere seduta nel grandissimo salone al primo piano arredato con grandi divani, abbellito da una tappezzeria da favola ..alle pareti, quadri di Bruno il grande maestro.
Per tramandare la memoria del babbo, Bruna ha scritto due libri in un linguaggio, afferma Maria Antonietta semplice, ma d'effetto.... il mio sguardo, che nostante la sontuosità dell' ambiente, è calamitato da lei: figurina esile, dal portamento eretto e dal bel volto incorniciato da una bianca capigliatura .... con Bruna è un piacere dialogare
" ho imparato a leggere sui libri di Lev Tolstoj" è la prima cosa che mi dice spontaneamente. Il Padre lo considerava una figura mitica e tra i suoi libri preferiti c'era: " Guerra e Pace"
"Dove si son conosciuti mamma e papà?"
il babbo conobbe la mamma all' inaugurzione di una mostra... il babbo aveva un carattere dominante ed insieme faceVan scintille, la mamma maestra non era un carattere stabile...un matrimonio infelice .. la mia infanzia è stata funestata dall' urto tra i genitori."
"Come padre come era?"
"Come babbo egli trovava sempre il tempo per stare con noi quando si andava in costume a prendere il sole d'estate sul torrente Corsonna si osservava la natura i girini ...si chiaccherava sempre e le amiche che ci dicevano, ma che cosa vi dite col babbo, sempre insieme?"
"Voleva fare di voi delle pittrici? "
La signora ha come un moto del corpo:
" Mi ha tormentato perchè imparassi."
La famiglia di Bruno vive una vita cosmopolita, lui infatti ha insegnato all' estero: Parigi, Gorizia, Budapest.. poi a Barga all' istituto magistrale.
A Barga di mitico, nel settore della formazione dei giovani c'è anche l' istituto alberghiero che gode di grande fama.
"lei, signora Bruna che cosa ne pensa di Barga?"
" Barga è una città che ti accoglie, tutta aperta.
Barga è bella, ci si sta bene.
La primavera a Barga è un paradiso mimose, camelie, gerani, ortensie..."
Il nostro dialogo che si va allargando ai fiori.
Delle ortensie Bruna dice:
" buone di carattere si adattano anche con poca acqua...
... sa il carattere delle piante è curioso non si sapeva dove avessero il cervello ora lo hanno scoperto: è in punta alle radici
le piante vanno lasciate in pace e loro ti diranno grazie
Leopardi scrive sulla sofferenza di un giardino.... il giardino è il luogo dove noi ci godiamo i colori dove passano le formiche.."
"Il suo colore preferito?"
"Il blu"
Giordano è salito per prepararle il pranzo mi viene spontaneo rivolgere a Bruna la domanda:
"Ad un giovane che volesse intraprendere la carriera d' artista lei che cosa direbbe?"
"Che si faccia coraggio, dipende da lui!"
Il ritornar alla mostra:" IL BATTITO DELLA NATURA" è ancor piu' meraviglioso ed è Maria Antonietta a raccontarmi del suo professore Bruno Cordati, professore di disegno all' istituto magistrale ..vedi, mi dice prendendo in mano il quadro del violino questo è un omaggio a lui... lo donerò a casa Cordati.
Mi ha insegnato come si da' il gessetto ..come si tirano le linee con il lapis appuntito, punta del lapis che lui proteggeva con il cappuccio di ferro.
A Barga stavo bene... si distillavano nel mio cuore scintille di felicità che mi portavano al desiderio di parlare, di riammirare quella casa, di pranzar e desinar seduta con la famiglia Lemmi intorno ad un tavolo tra il poster dove era raffigurato il Pascoli e una grande quadro dl Cordati, quella mostra, quella città aperta, accogliente..
Francesco, consorte di Maria Antonietta e Giuseppe il figlio pittore e musicista, mamma Lemmi ha superato se stessa integrando il figlio nel campo dell' arte "valorizzando" le sue non poche difficoltà, mi portano a Castelvecchio Pascoli per visitAre la casa museo del Pascoli:
visitiamo la cappella dove il poeta riposa , l' asilo fondato dalla sorella Maria, la quale ha vissuto sempre con GIovanni e che, alla sua morte, ha donato tutto al comune di Barga.
La cucina con gli attrezzi per fare i passatelli e la piadina si' perchè venivano dalla Romagna, i Pascoli; il bagno che per i tempi di allora era un lusso perfino con il bidè mobile, il salotto con la bottiglia di vino sulla tavola, quel vino che veniva prodotto direttamente dalla vigna del podere annesso alla casa... alle pareti tante foto che ritraggon il Pascoli in momenti sociali e c'è la foto del fedele cane che per 17 anni visse con loro inseparabile; lo studio con la libreria, mi sorrende scoprire le tre scrivanie dove lui si spostava a seconda se scriveva in latino, in italiano o dei saggi; le camere da letto, i santini che la sorella teneva sul letto...tutto fisso nel tempo come allora grazie alla sorella che nel venerare il fratello alla sua morte addirittura non permise ad alcuno di starci, conservando e mantenendo le opere del fratello,ogni oggetto, ogni piu' piccola cosa quotidiana per tramandarnee il ricordo con rispetto ed amore.
ci concediamo la passeggiata per il podere, la vigna, gli alberi che hanno ai rami copiosa abbondanza di pere, la chiesa, il campanile in fondo a cui non possiamo accedere essendo chiuso anche il cancello.. ci attardiamo mentre sentiamo i tuoni..paesaggi di vallate oltre pampini verdi ..in alcuni filari scopriamo pampini colorati dall' autunno: rossi aranciomarroni, Francesco fa la foto per Maria sicuro che questi miracoli della natura le piaceranno.
Al ritornare incontriamo il parroco, il sindaco, impiegati comunali: son venuti per i lavori che già fervon per celebrare il centenario di Pascoli.
Nel ritornar a Barga la pioggia che comincia a scendere prima a goccioloni e poi scosciante, ma Francesco non vuole che rinunci alla visita al monastero e alla chiesa di San Francesco dove, entrando, vengo colpita dalle bellezza delle invetriate Robbinae una è il presepe: bellezza di invenzioni che raccontan di azzurri e bianchi.
SULL' INTERNAZIONALITA' DI BARGA
Maria Pia Pieri è stata la direttrice dei corsi di aggiornamento per gli insegnanti d'inglese alla primaria, lei in prima persona ha dato un contributo grandissimo alla professionalità di noi insegnati d'inglese che, scherso del ministero, siamo stati licenziati causa crisi economica senza minimamente pensare ai sacrifici, all' impegno dal 1991 al 2011, professionalità uccise in un sol colpo con la sensibilità che conttraddistigue questo momemto politico- storico, ma delusioni a parte Maria Pia è una persona davvero eccezionale di grandissima cultura,
ma anche pratica che ho avuto la fortuna di conoscere.. ed il marito Giuseppe, scrittore contemporaneo di talento che mi invitano alla grande cena in villa, abitazione che si trova un po' piu' in campagna rispetto alle mura... conosco Riccardo il nipote che, guarda caso, dipinge seguendo la plasticità, il disegno di Cordati anche se lui è piu' colorato, Martina troppo simpatica giovane che si è appena diplomata...
... una serata piacevolissima, gustosissima.... il dialogo su San Giacomo e San Cristoforo è molto acceso, il primo è il protettore di Gallicano, l'altro di Barga e le processioni sono in contemporanea... gustiamo soppressate, tipici prodotti calabresi, si' perchè Giuseppe Calabretta e di quella regione d'Italia ed il mare Ionio è il suo preferito... e il peperoncino è arricchimento di ogni pasto Calabria e Toscana unite nel gusto ..il vino rosso buonissimo invece viene dall' Umbria, che bella serata vivace, dilettevole in piacevole compagnia di persone e di cibi ...
La sera dopo,
la cena è a casa di Riccardo grandissima con tavoloni apparecciati con piatti rosso fuoco davvero d' effetto; alle pareti quadri ed ancora quadri dipinti con figure femminili sullo stile del Cordati dotate di "possente bellezza", plastiche, paesaggi di Barga fantastici magici e non poteva mancare lei la befana che sembra voler parlarti tanto è "viva" siamo con ospiti inglesi, scozzesi, irlandesi per una spaghettata ed un buon bicchier di vino che ci riscalda nonostante la pioggia scrosciante e la temperatura che in questi giorni è precipitata, tanto che, pensate un po', io dormivo sotto due coperte di lana.....
Che tempo meraviglioso a Barga,in compagnia di cosi' "nobili persone"; in paesaggi-architetture stupende gustando prelibate pietanze, respirando a pieni polmoni profumi di amicizia dal tempo scandito da quel magico orologio che Maria Antonietta Lemmi avea ideato nel tempo con il tempo della bellezza, tra le mani la preziosa litografia dell''orologio dono regale della Lemmi, il catalogo, le cartoline.... già in valigia i libri di Beppe Calabretta:" il mondo limitato, il cielo senza sole e della collana di narrativa, da lui stesso curata due racconti ed una favola che si intitola: Mollica.... una favola dove non ci son ne' re, ne' regine, ma una mollica appunto, un nonno vasaio, il nipote Simone, il gatto nero tante cose inanimate se pur importanti e la tristezza della perdita della moglie del vasaio, per merito della mollica plasmata in una ...statuetta ..che allegra diventerà, caccia la tristezza da quella casa...potere delle favole!!
grazie per questo tempo a voi tutti grata,
carmelina rotundo.
Nessun commento:
Posta un commento