Non poteva essere che dinamico, in progresss, scientifico ed artistico, interessantissimo, questo ottavo congresso dedicato alle NEUROSCIENZE.
Quasi una settimana per favorire a Firenze, alla Fortezza Da Basso lo scambio dei risultati della ricerca scientifica riguardanti i settori relativi al cervello e, attraverso le presentazioni, workshop e simposi favorire il confronto e il dialogo per far progredire queste ricerche.
Dallo sviluppo del sistema nervoso nel feto, alle cellule staminali e bioetica fino a giungere alla percezione del dolore, alla memoria ed alle emozioni il tutto coordinato da IBRO Associazione che si dedica, a livello mondiale, alla promozione delle neuroscienze.
IBRO
INTERNATIONAL BRAIN RESEARCH ORGANIZATION, nata nel 1961, riunisce 84 società di 61 Paesi e beneficia della collaborazione di 75.000 neuroscienziati, ha dato prova di grande efficienza e professionalità per l' articolazione delle presentazioni, per la qualità delle ditte espositrici, per un abbinamento che davvero le rende onore, la scienza unita all' arte mettendo a disposizione mille magliette firmate da una artista contemporanea: Maria Antonietta lEMMI,la quale, ha realizzato un orologio ad acquerello su carta Fabriano, che scandisce le ore del giorno e della notte attraverso il risvegliarsi dei fiori, fiori che segnano il battito della natura, dato che fioriscon a diverse stagioni tempi atmosferici.
Un orologio davvero particolare che l' artista ha voluto realizzare ispirata dal grande poeta-scienziato svedese Carlo Linneo.
...e se ci fermassimo a pensare un attimo :
Come facevano i nostri avi a sapere l' ORA?
Il loro rapporo diretto quotidiano, con la natura, il cielo, la terra, il mare, ... era diverso da quello che abbiamo noi chiusi nelle nostre abitazioni .. e il "contatto" li metteva in sintonia con il creato tutto ponendoli in condizione di leggere sulla propria pelle le dimensioni spaziali o/ e temporali che oggi noi sappimmo attraverso la tecnologia ..la dimensione tempo, la quarta dimensione, ha attraversato il pensiero umano da sempre.
Sapere dove -quando siamo è stato e, continua ad essere, uno dei temi piu' avvincenti della scienza e, siccome le neuroscienze, si interessano del funzionamento e degli effetti di certe abitudini sul cervello questa dimensione non poteva sfuggire agli organizzatori.
Ringrazio IBRO e la mia amica artista e mi complimento per questo connubio tra arte e scienza; Galileo è stato scienziato, matematico,fisico, poeta, musIcista...
vi consiglierei di leggere il dialogo dei MASSIMI SISTEMI che porta alla fine una immagine poetica quasi un desiderio dello scienziato di alleviare le sue fatiche mentali e, ritorniamo al cervello, per poi volare e tendere a nuovi esperimenti.
Al congresso si è dibattutto molto sugli effetti negativi di una perdita di sonno che, anche se non nell' immediato, portano danni alla memoria ed all' apprendimento...
Nell' augurare buon lavoro, perchè è ora che viene il bello, calare nella pratica le varie ricerche, agli oltre cinquemila partecipanti, moltissimi i giovani anche alla presentazioni di posters, vi raccomando: per non perdere il timone sappiate trovare l' equilibrio tra scienza ed arte, tra ricerca e silenzio, tra il proporre e l' ascoltare nell' umiltà e nella consapevoleza che la scienza offre non risposte ,ma continue domande e che un punto di arrivo è nello stesso tempo un punto si partena...ad eccelse cose siamo destinati perchè qualcuno ha scritto::
"fatti non doste a viver come bruti, ma per seguire virtude e canoscenza...=
e scusate se era Dante..
...ma ora parlando di cose serie dovrei uscire per questa bella città che nonostante tutto, rimane una meraviglia di bellezza e se permettete indosserò la maglietta con l' orologioa di LINNEO quello con i fiori firmato da una donna, da una grande artista che ha dedicato all' arte le sue energie e che contribuisce al progresso dell' umanità:
Maria Antonietta Lemmi
after LINNEAEUS' flower clock
dimeticavo la lingua ufficiale del convegno è stata l'inglese e, piu' vado avanti negli anni, piu' devo dire che piu' la amo e mi rendo conto che è la lingua della scienza..o no? Il primato al tempo di Roma capitale è spettato al latino la scritta sulle due magliette lo testimonia, poi si è parlato spagnolo, francese......
ai posteri la risposta perchè in verità per ora ci sono solo domande e lunghi percorsi da fare .....il lavoro è duro e per fortuna cl sono i fiori e chi pensa a dipingerli per un congresso scientifico.
Se non facessi il mio lavoro di giornalista con grande goia e desiderio di
dialogo-confronto avrei già smesso da lunga data;
l' ape che si posa di fiore in fiore lo fa con estrema leggiadria,..e con questo atto perpetua la vita: bellezza attrae conoscenza, la conoscenza pretende piacere leggiadria per veicolare conoscenza e promuovere avanzamenti
ricordiamo per sempre cio' che ci è piaciuto e lo star bene in un luogo è determinato dalle persone che vi operano.. se è vero che ognuno puo' dare il suo contributo favoriamone l' accoglienza primo step di una buona riuscita di qualsiasi attività od evento, o esposizione che si voglia.
vostra carmelina
Nessun commento:
Posta un commento