martedì 24 gennaio 2012

risposte al dialogo

IL DIALOGO sollecitato dall' articolo pubblicato su ART- ART a firma del suo direttore: Carmelina Rotundo ha portato a queste risposte:

" convinta che il giornalismo debba essere al servizio del cittadino per informarlo, per stimolarlo al dialogo propongo queste prime presentazioni rinnovando l' invito al lettore per altre risposte
.. quali sono per lui-lei le Associazioni, Enti, Istituzioni che contribuiscono a cambiare la città..
a voi la parola in un arricchimento spero reciproco
continuate a dire la vostra VI RACCOMANDO

MISERICORDIA DI FIRENZE

Fin dalle sue origini l’Arciconfraternita, nata nel 1244, si è adoperata per il trasporto dei malati negli ospedali e per i servizi funebri; ma il suo impegno si è profuso in una più vasta opera di soccorso preoccupandosi anche di dotare le fanciulle povere, liberare dalle prigioni i carcerati per debiti, fornire sussidi a malati indigenti e provvedere alla sepoltura dei poveri. Fu sicuramente, però, nel corso delle numerose pestilenze, che dal 1325 in poi colpirono Firenze, che i fratelli della Misericordia fornirono le più grandi prove di carità. Si aggiravano per le vie della città con la caratteristica “buffa” – la parte inferiore del cappuccio che aveva lo scopo di tenere celato il volto del benefattore poiché il bene doveva essere fatto in forma anonima – per dare soccorso agli appestati.
Nel corso dei secoli l’impegno dei confratelli con la veste nera non è mai venuto meno, dimostrando sempre amorevole coraggio nel portare, in qualsiasi condizione, aiuto e conforto. Dagli anni della peste alle epidemie di tifo e colera; ma anche durante la prima guerra mondiale quando la Misericordia provvedeva al trasporto dei soldati feriti e malati. Dall’epidemia di febbre spagnola del 1919 al tragico scoppio della polveriera di San Gervasio, dalle incursioni aree dell’ultimo conflitto ai convulsi giorni della resistenza, in cui si combatteva per le strade e si sparava dei tetti delle abitazioni. Anche in occasione dell’ultima catastrofe che in ordine di tempo ha colpito Firenze, l’alluvione del ’66, la Misericordia , accorrendo con uomini e mezzi nelle zone più colpite dalle acque dell’Arno, ha portato soccorso e sostegno ai fiorentini.

Dall’anno della sua nascita sono passati quasi otto secoli, durante i quali la Misericordia non ha mai interrotto la sua missione di carità e solidarietà, sapendosi attualizzare rispetto al contesto storico e sociale in cui è stata chiamata ad operare, fondendo tradizione e modernità. Dalle emergenze all’assistenza a domicilio di anziani e malati, dal trasporto degli infermi al servizio di telesoccorso, dal prestito gratuito di attrezzature sanitarie alle donazioni del sangue.

Oggi la Misericordia di Firenze è una struttura moderna ed efficiente in grado di offrire risposte concrete ai più svariati bisogni dei cittadini. L'Aiuto Alimentare, la Protezione Civile , il Centro di Ascolto Anti-usura, gli Ambulatori specialistici e di diagnostica strumentale, le Residenze per Anziani e l'Assistenza ai Minorati Gravi parlano di un impegno costante e attento alle moderne esigenze ed emergenze.

Silvia Nanni - Periodico Misericordia di Firenze "San Sebastiano"

Rispondo volentieri alla proposta della Vostra rivista, presentando
l’associazione di cui sono presidente e socia fondatrice assieme ad altre
otto artiste fiorentine. Il gruppo Tabula Picta è nato circa dieci anni fa,
quasi tutte le componenti provengono dall'esperienza dei corsi di
iconografia tenuti presso l'Istituto dell'Immacolata a Firenze dal 1995 al
1997.
Dopo un periodo di "prove tecniche" e ricerca di una sede, il gruppo si è
formalmente costituito in associazione (senza scopo di lucro), e ha trovato
una calda e proficua accoglienza presso la parrocchia di S.Ambrogio. Le
socie si riuniscono una volta alla settimana per lavorare e programmare
l'attività, che consiste soprattutto nel dipingere su tavola opere di
soggetto sacro. Il gruppo Tabula Picta ha all'attivo già diverse mostre, sia
come associazione sia come partecipazione a manifestazioni collettive di
arte sacra. Tavole di alcune socie sono in permanenza stabile in varie
chiese di Firenze e in altre città d'Italia. L’ultimo nostro lavoro
collettivo è la Via Crucis realizzata per la chiesa di Sant’Ambrogio,
collocata in permanenza nel 2010, con la presentazione di Monsignor Timoty
Verdon, Eugenio Giani e la storica dell’arte Elena CAPRETTI. Anche monsignor
Betori (ora Cardinale) ci ha onorato con una visita in una delle nostre
mostre dandoci la sua benedizione. E’ con la consapevolezza di essere in
piccolissima parte, ma anche importante, protagoniste della vita culurale
della città, che vi mando queste righe assieme ai nomi delle componenti del
gruppo. Nel prossimo novembre una mostra sui Santi con opere originali e
copie dai nostri grandi maestri.

Angela Giuliani Perugi (la scrivente) Carla Croci , Francesca Marchi,
Adriana D’Argenio ,Giovanna Pieri, Elisabetta Paci. Paola Gabbanini, Maria
Luisa Pedone








Nascita e breve storia della Fondazione il Fiore.


Sulla collina di Bellosguardo, vicinissimo alla meravigliosa Firenze, nei luoghi cari ad Eugenio Montale ed Ugo Foscolo, nel 1977, nasce la Fondazione il Fiore, la Casa della Luce e della Poesia. Alberto Caramella accoglie la sfida di dare spazio e visibilità alla più discreta delle Arti.
Il luogo, benedetto dalla Bellezza, dalla Storia e dalla presenza salvifica di San Francesco, che vi fondò il primo Convento francescano, affidato a Santa Agnese, ha collaborato strettamente con Alberto Caramella e Lorenzo Papi e la sfida è stata vinta: la Poesia ha una Casa.
In Fondazione si incontrano e parlano fra loro poeti di tutto il mondo, dando modo alla cultura della Poesia di crescere, mediante lo scambio di modi di pensare, di modi di vedere, di modi di vivere, in breve mediante lo scambio e l’incontro di culture diverse. Inoltre, mediante anche il dialogo con il pubblico, s’intende di cercare di diffondere la Poesia, come mezzo per lenire la sofferenza e favorire la crescita personale di ciascuno.
La Fondazione il Fiore continua a mettersi a disposizione della creatività, dell’armonia, della poesia e della cultura evitando ogni potenziale conflitto di interesse: non casa editrice (inevitabilmente condizionata da istanze di tipo commerciale), non tribuna critica (a perenne rischio di schieramento nell’alveo di correnti o mode), ma, invece, sempre attenta a dare alla Poesia pure la sua valenza civile, secondo anche le intenzioni del suo fondatore: Alberto Caramella che ha voluto sempre dare uno spazio particolare alla Poesia che dice verità scomode.
La Fondazione il Fiore è cresciuta su questi binari e continua, nell’oggi, la sua attività, aperta allo scambio e all’incontro con Firenze, con l’Italia, e con il mondo.

Maria Giuseppina Caramella
Vicepresidente Fondazione il Fiore.





Studiare arte a Firenze in un contesto indimenticabile

Studio Art Centers International (SACI) è un istituto universitario americano senza scopo di lucro, riconosciuto negli USA e in Italia. Dal 1975, quando è stata fondata, oltre 9000 studenti (fra studenti del primo ciclo universitario e studenti post-laurea) hanno studiato presso la SACI e hanno portato attraverso il mondo il loro talento e le loro competenze nelle arti visive, nel restauro e nel campo accademico in genere, lavorando in numerose organizzazioni ed università.

SACI ha sempre contribuito molto alla vita di Firenze, ad esempio tramite il lavoro della propria ONLUS che ha organizzato corsi d'arte per bambini o permesso il restauro del tabernacolo di Via Palazzuolo (restituito ai cittadini nel gennaio 2011). Per oltre 10 anni, SACI ha restaurato, con la collaborazione di oltre 100 studenti e sotto la supervisione della Soprintendenza, la bellissima cappella barocca del Conservatorio di Santa Maria degli Angeli. Quattro concerti di musica barocca, sponsorizzati dall'IMAF, sono organizzati gratuitamente ogni anno in luoghi diversi per il pubblico fiorentino, permettendo così la riscoperta di un interessante patrimonio musicale fiorentino del periodo rinascimentale e barocco. Diversi studenti della SACI collaborano inoltre all'insegnamento dell'inglese nelle scuole elementari fiorentine attraverso letture, conversazioni e giochi con i bambini.

SACI offre una vasta gamma di corsi, dalle arti visive al restauro (incluso il restauro archeologico che si svolge in collaborazione con la Soprintendenza), dal design alla lingua italiana e alla cultura in genere, compresi corsi in drammaturgia e storia del teatro italiano. I locali della SACI si trovano presso due palazzi storici rinascimentali ubicati nel centro di Firenze, che ospitano aule di lezione, biblioteche e gradevoli giardini. SACI ha così restaurato due importanti palazzi fiorentini facendone due vitali centri d'arte e di cultura nel centro della città: uno dei palazzi, una volta proprietà dei Del Giocondo, è il celebre Palazzo dei Cartelloni in Via Sant'Antonino, la cui facciata barocca è ornata dal busto di Galileo; l'altro palazzo si trova in Via Sant'Egidio e possiede un bell'atrio rinascimentale.



--
Mary Beckinsale
President
Studio Art Centers International (SACI)
Via Sant'Antonino, 11
50123 Firenze
Italy
Tel: +39 055 289948
Fax: +39 055 2647392
Web: www.saci-florence.edu


Proprio da Firenze, sempre in bilico tra l’essere città viva o solo ‘museo all’aperto’, viene un contributo per un’interpretazione radicalmente nuova del turismo e delle sue potenzialità non solo economiche. Life Beyond Tourism® è un orientamento concepito dalla Fondazione Romualdo Del Bianco® per favorire il dialogo tra culture, promuovendo a livello internazionale una radicale trasformazione del turismo in ‘turismo dei valori’, e non dei soli servizi e consumi. Il viaggio turistico, quindi, come strumento volto a stimolare la reciproca conoscenza e comunicazione tra i popoli. Come sua pratica applicazione, Life Beyond Tourism® ha istituito Life Beyond Tourism Non-Profit Portal®, per comunicare ai potenziali visitatori il carattere di un territorio attraverso le sue espressioni culturali significative: istituzioni (musei, istituti, fondazioni,…) e imprese economiche - anche quelle meno visibili - il cui insieme introduce alla ‘personalità culturale’ di un territorio nell’affrontare i mutamenti nel tempo. Una sintetica ma eloquente pagina per ogni istituzione o azienda ne presenta le origini (il perché è sorta in quel luogo) e l’attività odierna, con spazio per immagini e per notizie su iniziative. Le istituzioni culturali, meno note o più note che siano, presentano in modo semplice e chiaro il patrimonio su cui basano la propria esistenza e insieme il legame profondo con la società cui appartengono. Le imprese economiche rappresentative della storia e delle conoscenze tradizionali del territorio figurano come espressioni culturali alla pari delle istituzioni quali musei, fondazioni, istituti, perché con la loro attività definiscono il patrimonio intangibile di esperienza e di saper fare del territorio stesso. Un rovesciamento, quindi, della concezione e della pratica del turismo, soprattutto quello di massa, da ‘minaccia’ per il Patrimonio a opportunità strategica di dialogo interculturale, grazie alla comunicazione e 'interpretazione non solo del patrimonio tangibile, ma assieme ad esso del patrimonio intangibile, o ‘immateriale’, che gli ha dato vita. Col tempo quanto appare sul Portale potrà essere strumento di indagine per la Fondazione Del Bianco - Life Beyond Tourism, per università, per centri di ricerca; strumento che si aggiunge ad altri per la costruzione di quella che possiamo definire la biografia culturale di un luogo. I luoghi mèta di viaggio, e in particolare i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità come Firenze, possono su questa strada divenire laboratori di conoscenza e di crescita comune nel rispetto delle diversità culturali.

Maurizio Bossi
Fondazione Romualdo Del Bianco - Life Beyond Tourism
Consigliere per le Relazioni istituzionali.

La Brac è una libreria dedicata alle arti contemporenee, uno spazio di pensiero votato all´azione, al consumo dell’arte e del cibo.
Linguaggi e fragranze convivono all’interno della BRAC nata dall’esigenza di esprimere la più naturale funzione del vivere quotidiano: nutrirsi di informazioni e pietanze, di idee ed esperienze al fine di valorizzare la conoscenza e la sensibilità dell’arte, di un´arte in continua espansione capace di tracciare segni profondi.
La cucina della BRAC , aperta dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 24.00 e la domenica dalle 12.00 alle 20.00, propone menù vegetariani e vegani che possono variare a seconda delle stagioni.
Alcuni dei prodotti impiegati per la preparazione delle pietanze somministrate sono di origine biologica o provenienti da aziende locali.
All’interno della libreria è possibile consultare e/o acquistare testi di architettura e design, fotografia, cinema, videoarte, teatro, danza, illustrazione e grafica, pittura, scultura, arti permormative, fumettistica.
Ogni settimana, presso gli spazi della Brac, vengono organizzate presentazioni di libri
Ogni mese sui tavoli della libreria vengono riprodotti ed esposti, sotto forma di tovaglietta "Brac's art on table", 30 opere di giovani artisti.
Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www. libreriabrac.net, scrivere ad info@libreriabrac,net oppure chiamare al seguente numero 0550944877

Melisa


QUESTO ARTICOLO NON è TRA LE RISPOSTE è STATO SCRITTO DA ME E DA PATRIZIA CALBRESI ti ricordi aveva scritto per noi per PALAZZO STROZZI

Nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Farfa, circondata dagli ulivi dei monti Sabini, fondata nel V-VI secolo d.C. e dedicata alla Madonna, è stata organizzata una bella mostra di stampe antiche e moderne esposte in un’ala del monastero.
La mostra è stata curata dalla dott.ssa Angela Abbramo, che ha effettuato un’attenta catalogazione del Fondo Farfense di stampe, consultando anche numerosi repertori italiani e stranieri di incisori, per reperire maggiori informazioni sugli artisti che contribuivano alla realizzazione delle opere.
La dott.ssa Abbramo, che nell’arco di tre anni ha catalogato circa 1.700 stampe, è stata seguita dalla dott.ssa Laura Biancini, responsabile della Sala Romana, della Sezione Grafica e dell’Archivio fotografico della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, e il lavoro si è concluso con la pubblicazione del catalogo “Le Stampe nella raccolta dell’Abbazia di Farfa”, a cura della stessa dott.ssa Abbramo. Durante lo svolgimento del lavoro si è venuti a conoscenza che l’Abbazia possiede un certo numero di stampe tratte da quadri famosi di Giotto, di Tiziano e del Domenichino.
Le stampe esposte nella mostra, di argomento religioso e profano, sono una piccola parte della raccolta, che comprende principalmente incisioni su rame, anche colorate, litografie e un piccolo numero di riproduzioni a stampa e fotografie.
Tutto il materiale catalogato è disponibile per la consultazione degli utenti interessati nella Sala monastica dell’Abbazia mediante le schede catalografiche per autore e per soggetto ed è sistemato nelle apposite cassettiere.
La mostra è stata inaugurata il 21 gennaio 2012 nella Sala Audiovisivi della Biblioteca Statale di Farfa con la presentazione della dott.ssa Biancini e della dott.ssa Abbramo, che hanno illustrato la tecniche incisorie e di stampa, i problemi della catalogazione del materiale grafico e il lavoro svolto per l’organizzazione.
Delle 74 stampe esposte, quelle di argomento religioso raffigurano principalmente la Madonna, alcuni momenti significativi della vita di Gesù e alcune immagini dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che visitò la chiesa di S.Maria di Farfa il 19 marzo 1992. Fra i molti soggetti delle stampe di carattere profano sono state scelte, data la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, quelle raffiguranti alcuni personaggi di casa Savoia: da ricordare in particolare le imprese del Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia e alcuni momenti di vita della famiglia reale.
La mostra ha visto la presenza di numerose persone, che hanno apprezzato l’interessante esposizione, l’inconsueta suggestione dell’ambiente e il profondo misticismo del luogo sacro.

1 commento:

  1. Salve gentile signora Rotundo,
    mi chiamo Simone Neri e sono il rilevatore Istat n.040 del Comune di Scandicci per il 15° Censimento generale iniziato nell'ottobre 2011 e che sta ora per terminare.
    La contatto perchè, se non erro, negli archivi anagrafici comunali lei risulta residente in via Largo Spontini 5 a Scandicci e a questo indirizzo io la ho cercata varie volte purtroppo senza trovarla.
    Il modulo che deve compilare lo ho inserito, visto che non riuscivo a vederla di persona, circa 10 giorni fa nella sua cassetta della posta ma ancora ad oggi ho notato che non è stato ritirato.
    Purtroppo per chi non adempie all'obbligo del censimento entro il 31 gennaio è prevista una sanzione amministrativa che va dai 250 ai 2500 euro quindi le consiglio di contattarmi subito al 3315874148 per regolarizzare la situazione quanto prima.
    Il modulo, debitamente compilato, va consegnato entro e non oltre il 31 gennaio al comune di Scandicci, primo piano ufficio anagrafe.
    Le parrà strano il fatto che la contatti via internet ma davvero non sapevo in quale altro modo farlo...
    Le ripeto che la scadenza del censimento è improrogabilmente il 31 gennaio prossimo.

    Grazie dell'attenzione e arrivederci.

    --
    SIMONE NERI
    NRESMN79A18D612K
    VIA TURRI 29
    50018 SCANDICCI (FI)
    Italy
    +393315874148
    +39055255774
    nerisimone@hotmail.com

    RispondiElimina