Di come la complicità tra curato e curatore possa aiutare a ben stare, di come il rimboccarsi le maniche del dottore e del paziente possa molto contribuire a guarire perché “l’ essere umano ha una capacità intrinseca di
riassestarsi”.
La vis medicatrix naturae ( di cui il dottor Martino
Giorgini è fondatore ) rappresenta la
chiave di volta di una filosofia che da migliaia di anni viene seguita dai
medici orientali verso le terapie naturali. Il concetto di un meccanismo
omeostatico, autoregolante, è centrale per comprendere le idee fondamentali
della filosofia…». Il dott. Martino Giorgini,
laureatosi a Bologna in Scienze
Biologiche fa notare come nella nostra
era si ha spesso
fiducia nei rimedi costosi e rari (o nella novità dell’ultima ora), ma
nell’antichità più una notizia era antica, più era ritenuta valida! Là, si
partiva dalla Verità come origine del tutto e si comprendeva tramite la
Filosofia, oggi si parte dal Caso come origine del tutto e si spera di
raggiungere, un giorno, la verità delle cose tramite la scienza… Dalla
contemplazione (dell’anima) all’osservazione (dei sensi).Se un metodo è vecchio
o antico, ma funzionante è il buon senso
a dire di continuare a praticarlo! Mai come in questo caso, si adatta il
vecchio adagio: la semplicità è il
sigillo della verità! Su queste
“fondamenta”, ognuno può costruire la propria personale “casa”, sfruttando le
conoscenze acquisite e le specializzazioni studiate o che studierà. Così viene
impreziosita l’attenzione dedicata alla psicosomatica, ai modi di sentire, a un
determinato regime alimentare, all’omeopatia, alla naturopatia, all’agopuntura,
all’erboristeria, alla farmacia e ovviamente alla medicina allopatica... Il
Medico può affiancare questo metodo al suo. Quando (rare volte) ci sono delle
interferenze fra piante o altri ingredienti degli Integratori alimentari con
farmaci, queste vengono (obbligatoriamente) indicate fra le avvertenze del
prodotto, come previsto dal Ministero
della Salute ( il bugiardino). Che si abbia a che fare con uno sportivo o con
un anziano a letto, lavare, rinfrescare, calmare, nutrire, tonificare… sono
pratiche di igiene, di intelligenza e di
rispetto verso se stessi. E forse è qui la novità: non è di poca importanza infatti, che l’Interessato non possa delegare
ad altri, ma “arricciarsi le maniche”! In cosa consiste il metodo? Nel partire
col dare primaria attenzione allo stato dell’intestino per capire cosa si deve
fare o produrre per riequilibrarlo (o per dargli quell’equilibrio che non ha
mai avuto). Certamente non è tutto (a volte lo è), ma è sempre un buon inizio. L’attenzione
deve risalire poi dall’intestino crasso verso lo stomaco – intestino tenue e
fegato – cistifellea, per poi proseguire col sistema immunitario e reni-pelle e
polmoni, per completare tutti gli
Emuntori. I sintomatici non sono certo vietati, per Chi se li può permettere. I
nutritivi, specialmente quelli essenziali (necessari per la salute, ma il corpo
non riesce a produrli e dipende per il loro approvvigionamento
dall’alimentazione o dagli Integratori alimentari). I Vermifughi, i Tonici, gli
Antiossidanti, i Depurativi… il Dottor
Martino animato da uno spiccato
interesse per la chimica, coltivata negli studi di Perito Chimico presso
l’istituto Tecnico Industriale di Ravenna, comincia ad interessarsi alla “forza curativa delle erbe” quando lavorava
come tirocinante biologo presso l’ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna. La
scintilla di questo amore, che tuttora
anima Martino Giorgini , era scoccata proprio presso l’ospedale di Ravenna,
allorché una sua collega gli regalò un opuscolo sull’uso delle erbe medicinali.
Un caso ? Il caso non esiste e quel gesto ha dato l’incipit di un disegno del destino che,
anche grazie alla sua formidabile energia e allo straordinario desiderio di
“far star bene le persone”, si è
realizzato appieno. La consapevolezza
del dottor Martino si basa sul fatto che l’uomo è una creatura di per sé
biologicamente perfetta, di cui è necessario avere cura nel modo più naturale
possibile; ciò senza alterare l’alchimia biologica dell’organismo umano e
intervenendo, ove necessario, appunto, con la forza curatrice della natura. È
stata questa sua convinzione, che poi è diventata un’ideale di vita, che lo ha
spinto ad approfondire lo studio delle erbe dal punto di vista chimico e
biologico; è stata la sua consapevolezza circa la forza della Natura che lo ha
indotto a far tesoro anche dell’esperienza vissuta, popolare e non solo, circa
il potere medicamentoso delle erbe. Fu così che ascoltò, con orecchie diverse, i
racconti e le esperienze di chi il “non-caso” volle fargli incontrare in quegli
anni in cui il neolaureato Martino Giorgini cercava di indirizzare i propri
studi : abitava nel paese nativo del
Dottor Martino Castiglione di Cervia, un
farmacista ormai in pensione, il dott. Silvano Cavalli, il quale gli insegnò la
preparazione di molti prodotti a basi di erbe. Il dottor Cavalli, tra l’altro, gli
parlò a lungo dei purganti e dell’importanza primaria di pulire l’intestino; gli illustrò le caratteristiche dei lassativi,
ovvero purganti più miti, come la
Cascara e la Frangula e altri delicati e rinfrescanti come il Rabarbaro cinese
e, infine, di una fibra, o meglio una mucillaggine in polvere, di cui il dottor
Cavalli aveva fatto scorta per sé, nel magazzino della sua farmacia,
attribuendole grandi qualità: l’Agar-agar. «La proprietà dell’Agar-agar è
quella di formare una gelatina delicata nell’intestino, che non impedisce
minimamente alle sostanze nutritive di essere assimiliate dalle pareti
intestinali. Questa gelatina ingloba le feci stagnanti e tiene puliti anche i
diverticoli. Può dare la giusta
consistenza alle feci, insomma, va bene per tutti, dalla stipsi alla diarrea,
se accompagnata da altre piante», spiegava il farmacista. Gli insegnamenti del
dottor Cavalli erano, seppur più empiricamente, confermati anche dagli
insegnamenti del dottor Cavalli erano, seppur più empiricamente, confermati
anche da un’altra persona, tale Signor Giordano Pezza, il quale non era né
medico né farmacista, ma aveva un’esperienza e una filosofia della salute del
corpo che lo avevano reso popolare in tutta la Romagna. Insegnava, il Signor
Pezza: «Tutte le malattie sulle quali puoi fare qualcosa provengono
dall’intestino… se non pulisci l’intestino non puoi guarire perché è lì che il
sangue si avvelena (e con lui si avvelena il corpo) assorbendo le sostanze
della putrefazione intestinale… A volte non basta purgarli, ci vogliono dei
clisteri e poi a volte non bastano neppure quelli perché si formano delle
incrostazioni nere e dure come la lavagna… Se pulisci l’intestino il sangue
prende un altro corso e pulisce lui tutto il corpo da dentro come una doccia.
Il sangue arriva 36 volte, nelle 24 ore, in ogni parte del corpo: se il sangue
è sporco non lo può lavare, così come l’acqua sporca non lava i vestiti, ma se
il sangue è pulito allora pulisce il corpo! Se purghi bene l’intestino guariscono da soli!». E ancora: «Andare di
corpo tutti i giorni non vuol dire avere l’intestino pulito; sono più intasati
degli stitici che ogni tanto sono costretti a purgarsi e a liberarsi degli
accumuli, rispetto a chi è regolare, che non lava mai a fondo l’intestino». Al
Signor Pezza, tale insegnamento era stato trasmesso, a sua volta, da un certo
Zambutè, un famoso erborista romagnolo. Zambutè non usava molte erbe, usava
Aloe e Senna per purgare, polvere di liquirizia composta (liquirizia con Senna,
“fiori” di Zolfo, semi di Finocchio e zucchero) per gli intestini più deboli e
per depurare, Altea per tutte le infiammazioni e clisteri. Il Dr Giorgini,
nel 2015, crea Spagyrica mensile prima, attualmente un trimestrale che tratta
argomenti di fitoterapia e, in generale, di medicina complementare
rivolgendosi agli erboristi e a tutti coloro che conoscono e apprezzano il
mondo del Naturale. Vi collaborano giornalisti, operatori shiatsu, medici e,
come sempre, il Dott. Martino Giorgini. (Spagyrica è un periodico regolarmente
registrato presso il Tribunale di Bologna, con il numero 8414, in data
07/04/2016).
Carmelina Rotundo Auro

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