CARMELINA agosto 2020
NUTRIMENTO CIBO E LIBRI ora si apre al dialogo con voi sia per quelli nominati che per gli altri
NUTRIMENTO
All' educazione data dai Genitori, all' amore per le Figlie, per Cesare e per voi inarrendibili Innamorati della Vita!
Che meraviglia il sole era già lì, rotondo come una frittata!
L' ordine non cercatelo sulla linea del tempo: questi mesi: marzo, aprile e una manciata dei giorni di maggio dell' anno 2020 erano passati confondendosi i lunedì alle domeniche o ai giovedì e tutto vedetelo tra l' alba e il tramonto !
L' alba apparteneva alla stanza di Cesare!
Fugace come l'attimo
eterna per la sua bellezza
l' alba che da' inizio alle danze:
rosa- rosate, bianche- arance
sulle colline ancora azzurre!
Come tutto si concede ai toni caldi,
vi s' abbandona come colui che
ama con 1 fiducia immensa;
vi si abbandona come colui che prega
ringraziando, lodando, rendendo grazie all' Altissimo.
Oggi domenica 26 aprile 2020 ore 6
chiazze di azzurri intensi navigano impercettibilmente
1 che si va trasformando in paperella che corre,
corre dove ?
Dove fra poco il re
del giorno apparirà e sarà impossibile fissarlo
per la grande luce che emana gli occhi si devono chiudere!
Ora, in primo piano dalla camera di Cesare
le vette del cipresso mi riportano dentro casa, dentro l' anima
punte alte, pennelli che ancora
non hanno deciso se azzurre o verde scuro !
Parole e righe
come si ricompongono parole
frammenti di memoria, diffrazioni
della mente; deviate luci còlte
colme d' errore e d' immaginazione.
Come prescelgono l' una o l' altra via
si muovono si fermano ripartono
si guardano allo specchio
sanno dove andare
sono (mi sento)
generato. Alberto Caramella da." Mille scuse per esistere"
NUTRIMENTO
cibo e libri ...
il connubio era stato giocoforza per passare ogni giorno, ogni notte di marzo, aprile e manciate di giornate di maggio come una avventura meravigliosa da vivere e, allo stesso tempo da narrare. Innamoratissima della vita come mi sarebbe piaciuto viverla in maniera totale, ma in quel tempo eravamo tutti, ad ogni latitudine e longitudine del globo terrestre, costretti a star fuori dalla vita forse per guardarla? Meditarci? Rifletterci?
Nel tempo e spazio della vita la partita a scacchi è sempre aperta e, quando ti trovi sotto scacco matto o rispondevi liberandoti o eri perduto.
Il tempo vada dove suole e deve.
Socchiudi la memoria. Chiudi gli occhi.
Quando si può tagliare
(taglia) il filo del telefono
chiudere l' album
(chiudi)
o spengere ogni immagine
(spengi).
E vada il tempo come suole e deve
morto ammazzato come deve e suole.
Alberto Caramella : da tempi dal Il libro liberato.
si avverò
Noi che noi siamo .
Io che io sono .
Io, noi che siamo
talmente soli
con la fantasia !
Alberto Caramella Panorami Il libro liberato.
Scoprii ogni suono-rumore della casa una specie di colonna sonora: l' animarsi delle bollicine a colazione, pranzo e cena era dell' acqua: all' inizio quasi borbotta per… poi unire le bollicine tutte dal fondo fin sulla superficie e le tisane o il riso o la pasta che, distrattamente prima di marzo, buttavo giù incominciarono a destar la mia curiosità tant'è che trascrissi una tabella di tutte quelle varietà di forme o lavorazioni o profumi ( tabella che allegherò tra una giornata e l' altra ) !
Il frigo lui sì era il protagonista n1 della colonna sonora tutto coperto da piccole e grandi coloratissime calamite che lo rendevano "curioso" di tanto in tanto dava singhiozzi a tratti lenti; poi prolungati; poi taceva un po'.... poi riprendeva.....
La lavatrice se accesa "ruoteava" vedevo dall' oblò il cestello girare vum e vum e vam e vuuum e da
fuori?
Il vento che in certi giorni mi sembrava si prendesse troppa libertà….. cito da Cipì…” In primavera, si sa, il vento ha molto da fare per tenere sgombro il cielo da centinaia di nuvolette bianche e di nuvoloni che vengono lì a godersi il sole".....
"e il vento prese quelle voci, e portandole a volo aggiunse anche quella rauca nota alle misteriose armonie del creato da "Primavera" " Le veglie di Neri" Neri Tanfucio pseudonimo anagrammato di Renato Fucini
XXI
Il filar d' un vento quieto
muove appena
pensieri nati or ora,
e come tremule
bolle di sapone,
li accosta l 'uno all’ altro,
e li carezza.
Poi il vento cresce,
smania e sposta
arriccia, sfrangia
l' arroventar dei sogni
che iniziano a stemprarsi.
Ma quando si sprigiona,
il vento, e si fa forte
ammucchia, rompe
e sbatte ovunque,
ricordi e nostalgie.
E questo m' assomiglia,
e sveglia, attizza
e morde a sangue,
la randagia forza
della mia passione.
Elio Mariucci " Dall' orlo del cuore" raccolta di poesie contenute in "Il pozzo in soffitta Elio Mariucci- Chiara Burzigotti- Emilio Rossi”
Il Vento e il Sole
Il Vento e il Sole disputavano sulla loro forza e su chi di loro avesse maggior potere Quand’ ecco scorsero un uomo che attraversava un ponticello e decisero di attribuire la palma a chi fosse riuscito a spogliarlo dei suoi indumenti. Cominciò il Vento a gonfiare le gote e a soffiare con forza. L’ uomo si strinse di più nei suoi panni: il Vento lo assalì con maggior violenza, ma l’ uomo, intirizzito dal freddo, indossò un altro mantello e se lo avvolse ben stretto attorno alla persona. Visto ciò il Vento si dichiarò vinto e consegnò l’ uomo al Sole. Questi dapprima brillò moderatamente, poi aumentò il suo calore, allora l’ uomo si spoglio del mantello che aveva indossato in soprappiù. Poi il sole mandò raggi sempre più ardenti, finché l’ uomo, non potendo più reggere il calore, si spogliò e andò a prendere un bagno nel fiume vicino.
La favola dimostra che spesso la persuasione è più efficace della violenza.
La luce dei raggi del sole la cercavo appena alzata tanto da sembrare di essere divenuta fiore ..
da Cipì "una timida margheritina che allungava la testolina fuori dall' erba per farsi baciare da un raggio di sole..." e... scoprii anche che lui, il re del giorno illumina per prima la stanza di Cesare e mi facea piacere questa predilezione della luce perché sarebbe stato giusto che Cesare ne godesse a piene mani dato che si alzava presto la mattina per andare molto volentieri al suo lavoro a Careggi ! Ante tramvia e il sole, solo ora comprendevo, andava da lui per primo quasi volendo augurargli buona giornata … il sole che meraviglia che intonava la magia delle note di luce su tutte le cose che riuscivo a vedere dalle finestre.
una umana effusione di umanità a kind overflow of kindness per dirla come Shakespeare in "Molto rumore per nulla "
Le voci del silenzio soprattutto la notte aprivano alle strade del sonno dei sogni belli- brutti, pur sempre sogni anticipati dalla recita del Rosario ( nostra mamma e nostro padre si chiamavano Maria e Rosario combinazione ?)... fatto sta che trovai il libro preghiere agli angeli edizioni Porziuncola, noi 4 infatti avevamo vissuto a Perugia ed i nostri genitori avevano eletto a gite domenicali le destinazioni Assisi e Santa Maria degli Angeli e quello del Rosario che mi doveva aver donato la mia amica Maria Giuseppina fervente apostola del Rosario perpetuo conosciuta alla sede di Santa Maria Novella . Avrei voluto allora che i vetri delle mie finestre fossero state vetrate per "ubriacarsi di quella luce fantastica e cangiante; unica e mai vista che cambiava di ora in ora, di minuto in minuto, come un'onda di un inesistente mare, un fluire e defluire impalpabile e lento ..Una luce che infondeva tenerezza, ma dava anche speranza e forza, un senso di pace e di serenità assieme..... dal romanzo
" A Pont-Neuf non c'è il mare "di Francesco De Masi .. (quel libro, donatomi dall' autore per una recensione) l' avevo letto in altri tempi quando andavo da Yvonne di Palma Attanasio che aveva creato per ogni porta una vetrata raccontandovi le maschere napoletane e sul terrazzo in alto aveva “imprigionato” usando quello splendido materiale fragile che nasce ad altissime temperature, un volo di colombe ed io come ho amato sedermi in cucina e guardare e rimirar quel volo che cangiava colore a seconda la luce per donarmi un momento magico bellissimo della vita meravigliose quelle vetrate tutte diverse tutte magnifiche fino alla immensa vetrata:" la danza della vita" per descrivere la quale dedicherò forse un capitolo in onore di lei Yvonne!
Mi resi contemporaneamente conto che la casa, le stanze sarebbero state l' unico palcoscenico di ogni atomo di attimo della mia vita in questi mesi del 2020 e, chiedendo a me stessa, se l' ordine fosse o no un fatto d' intelligenza cominciai a pulire, lavare, spolverare per almeno 20 giorni con gran lena mi dedicavo ad un angolo poi "ricreavo" la stanza :
quella di mio fratello con i caldi colori dell' arcobaleno per coperta sul letto, con cuscini multi- fantasia dove troneggiava la frase:" mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno un giorno possa trovare la sua.." di Antoine De Saint-Exupèry da”Il Piccolo Principe” edizione speciale per i 70 anni della storia più amata al mondo, libro che h donato a Cesare quando sono andata a maggio 2013 in questa casa alla dipartita terrena dei nostri genitori con la dedica che qui riporto:" A mio fratello che chiamo sempre il principe tua sorella" e che leggevamo un po' io, un po' lui in quella triste estate orfani dei genitori ! Sui cuscini ( il letto di Cesare “ucciso alla vita” in una turbinosa quanto orrenda storia perpetrata sotto la luce del sole era vuoto) volavan le rondini, il volto della Venere di Botticelli, i celesti, Topolino con Pluto e un popolo di animali: cani, uno bianco uno nero piccolini, draghetti verdi, le mucchine con il berretto a cow boy, la renna che Nadia aveva comprato ad Helsinki ai tempi in cui come figlia e come alunna mi aveva accompagnato, insieme ad altre 6 insegnati tra cui Claudia Cinciripini, per una fase del progetto Comenius da me organizzato con i maestri del Belgio, della la Finlandia e della la Spagna ( progetto che racconto in un libro copia unica e che con il fotografo Leonardo, passato il corona, vorrei illustrar),renna che Nadia aveva donato allo zio che tanto e tanto cara l' aveva. Non mi ero dimenticata i carillon che Cesare amava come gli orologi che a valanga stavano stretti-stretti sul mobiletto- libreria dove non c' era più spazio libero.. Alla pareti le immagini sacre una bella Madonna dipinta da Carolina Jofrè che lei aveva creato
per :" Non abbiamo altre strade che quelle dell' amore, l' acquasantiera, i crocifissi, il nome Cesare ricamato, il suo bel diploma di compositore, il calendario del 2020 consegnatomi con quello realizzato da Giuseppe nella splendida sede di Gelatarium uno dei più prestigiosi ritrovi d’ Italia calendario tutto fiori dipinto da Maria Antonietta Lemmi con una abilità che la rende grande esperta di botanica; la riproduzione in foto di una opera del Maestro Tocchetti che si ispira alla dedica del mio primo volume di poesie del 1978.... Il poster dedicato agli insegnanti e l’ altro al volo inteso come valorizzazione dei propri talenti è davvero la camera più allegra con il sole che vi entra ogni mattina la prima che bacia!!!
NON HO LA BACCHETTA MAGICA,
MA….
Non ho la bacchetta magica,
ma
ho compreso che le guerre
sono completamente inutili se non terribilmente- irreversibilmente nocive!
Non ho la bacchetta magica,
ma
ho due braccia non atte a usar le armi nella mia giovane età,
ma
atte a soccorrere, sollevare, accarezzare!
Non ho la bacchetta magica ,
ma
ho compreso che coltivar- lavorar-vendere la droga è
da folli, da veri folli!
Non ho la bacchetta magica ,
per fermare il corona virus,
ma
ho la voce per parlare, dialogare,
pregare e, nella preghiera, ringraziare
l' Altissimo per il dono della vita, meravigliosa
per ogni atomo di vita mille grazie!
Innamorata della vita ho un cuore che mi ha permesso, mi permette e mi permetterà di amare ed ancora amare !!! Carmelina
Come aspetto un raggio di sole e
mi siedo di fonte la mattina per goderne a piene mani per vivere
una festa e allora volo, volo vicino a te Cesare .
Passai alla camera dei nostri genitori riuscendo a contenere una valanga di vestiti quasi miracolosamente riuscii a rendere agibile anche questa stanza: i cassetti del comò si aprivano, come le ante dell' armadio e, se si voleva, ci si poteva sdraiar sul bel lettone a riposare nel pomeriggio quando il sole vi giungeva ecco perché papà era solito sedersi vicino alla porta finestra seduto a guardare, a leggere, a pensare.... al sole . Nella Camera misi anche la scatola gialla di velluto con il fioccone che conteneva alcune delle sopravvissute marionette donatemi dalla mia sorella Luciana Damiani Serantoni ( conosciuta per merito di Ester Meschini Gandi, Luciana che viveva a Los Angeles e aveva creato una collezione di opere di autori italiani a Boston tra cui aveva donato i disegni di Cesare, la nostra ventennale corrispondenza ed opere dei mie amici di allora da Andrea Bardazzi, a Daniele Tempesti, Cristina Ciari, a Nobu Tanigawa..) sorella, Luciana volle diventarlo quando nacque Sara 1989 incominciando per mesi a mandarle un guardaroba da favola e giocattoli e anche un teatrino, saputa la mia passione per le marionette, ma teatrino e molte marionette andarono poi persi nelle mie peripezie quelle rimaste sono : Minnie e Mickey, lei con il fioccone rosa in testa, lui elegante con il papillon rosso, l' omino dai capelli neri e la faccia scura, il delfino, il koala, la gallinella rosa, il drago verde e una canina che aveva in testa un cuore rosso con scritto J LOVE YOU! quante storie raccontate a Sara quante storie mai raccontate?!
29 marzo domenica il sole ancora non c'è ed il mio animo anela a lui alla luce al calore
pasquetta
il 29 marzo alle 17,12
Andreadavid, un mio studente alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria, che attualmente è docente d' inglese in due classi V leggendo dal blog dei miei pensieri sul corona….
“Salve professoressa come sta?
Ho letto nel suo blog le sue riflessioni su il corona la corona, la ringrazio sono parole vere nelle quali mi ritrovo pienamente fanno riflettere e donano Speranza. Grazie per tutto quello che fa, ma soprattutto per la persona speciale è. Il Signore la benedica e la sostenga sempre nella sua preziosa missione fatta di parole e di testimonianza vissuta a servizio dei Fratelli.
La stimo tanto con affetto un abbraccio grande in Gesù e Maria
Andreadavid
8 Aprile
La notte prima avevo visto la luna che spettacolo: luna piena che brillava in un angolo a destra del parallelepipedo creato da tre blocchi di case tutte della stessa altezza che stavano intorno a 4 aiuolone fiorite di margherite tanto belle da sembrare di giorno diamanti ( con Tina de Fazio e Nancy Femia avevamo realizzato, proprio nella Casa della Luce, fondata da Alberto Caramella e ora presieduta da Maria Giuseppina la mostra:” fiori e gioielli” in sintonia con i nomi che Tina aveva dato alla sua produzione Le gioie di Tinde e Insolite Scintille il nome dato da Nency Femia) ma ritorniamo con i piedi in terra o meglio sul pavimento della cucina: ai margini le aiuolone avevano siepi di biancospino di questo periodo dell' anno fioriti, qualche alberello e, dato l' isolamento forzato, quasi nessuna persona vi passeggiava se non per condurvi i cani.
Sembrava proprio un cimitero,
il cimitero dei vivi ognuno nei nostri loculi!
Avevamo agito da Padroni quando tutto: la vita ed ogni cosa ci era stata in dono per un tempo determinato che nella luce della fede ci avrebbe portato all' eternità della luce!
13 aprile Pasquetta
E' grigia la giornata! …e quella lieve malinconia arriva; come arriva? Senza vento… arriva!
Il corridoio tutto un dire già popolato di quadri "parlanti" foto e creazioni in ceramica si' parlanti perché mi erano stati dati in dono in cambio di un mio articolo per dimostrarmi riconoscenza o perché erano stati realizzati da amici per varie occasioni mostre compleanni farò i nomi in quanto descrivere le opere mi è impossibile tanta bellezza ed armonia di sentimenti ed emozioni: Giuseppe Tocchetti, Elisa Amerena , Fiorella Santini, Vincenzo Villani, Carolina Jofrè, Quinto Martini, Jakline de Blanck , Valerio Cheli, Paolo Orefice, Giuseppe Da Re, Patrizia Saia, Patrizia della Valle, Mippia Fucini con dedica a Sara e Nadia, Giuseppe Falco, Mirella Caruso, Meraviglia unico volume che raccoglie le illustrazioni di alcune mie poesie ad opera di Ermella Cintelli Molteni, Tina de Fazio...... sulla piccola mensola , la mia collezione di presepi tra cui quelli donati da Maria Patrizia Calabresi , da Lucia Spadi e la bottiglia, ora vuota, del Prosecco Bressan con l' etichetta d' amore sulla frase:” non abbiamo altre strade che quelle dell' amore” creata da Isabella Taddeo; non mancavano i Pinocchi quelli fantasiosi fantastici di Antonio Pinnarò (Pirò), Topolino, Paperino e le bambole anche di queste le sopravvissute: la campagnola dono di un alunno al tempo delle elementari, la bambola ricca di Bruna Nardi de Concilio ... e un mio tentativo pittorico con china ( di quadri o meglio di prove ne ho fatti solo 10 nella mia vita )! Su un filo stavano stesse le calze della befana di cui faccio la collezione, la maggior parte donate dalla signora Meli e la sua famiglia e sotto vasi con i fiori essiccati da me o finti... proprio nell' entrata, accanto alla colonna marmorea su un mobiletto il profumato presepe di cera profumato bellissimo donatomi da Benedetta con la Rosa rosa bellissima profumatissima, i due capolavori di Elio Mariucci, opere di Giacinto Orfanello, amico e collega di lavoro di papà; in alto l' orologio di Linneo dipinto da Maria Antonietta Lemmi la “ fotografa” dei fiori che lei dipingeva con maestria tale da desiderar di raccogliere quei fiori si belli e gentili appaion che si prolungava nella musicalità di note su pentagrammi create da Leonardo Andreucci il regista di ogni cosa collocata in casa! .ù
2 maggio 2020 “Si’ finalmente ho letto. Lo rileggo ancora perché l’ho trovato bellissimo . Si’ ci sono errori di battitura, ma le emozioni non mancano – Marco Faggi - E’ scritto con uno spirito che supera ogni tipo di modernità corrosiva e logorroica infatti leggo tra le righe la voglia di vivere e di assaporare tutto ciò che è meraviglia! I ricordi si ripetono nel presente sfiducia rivolte ad un presente che sa di morte: hai acceso una luce ormai dimenticata, offuscata oggi dalla catastrofe sociale”
Nella sala la parete dedicata alle opere di mio fratello o a lui dedicate da Elisa e Jakline, da Lilly Brogi sul tavolo della scrivania di papà le mie pubblicazioni. libri come le antologie in un dispiegar di del tempo indietro fino agli anni '70. Dopo il grande mobile l' esplosione dell' opera creata ed ideata da Amalia Ciardi Duprè per il racconto:” E' Gioia” che racconta di come e perché il mio amore per i presepi, racconto che ha avuto tanta fortuna essendo tradotto in più lingue ed illustrato da Sergio Seletti, Padre Bruno Segatta allora vice direttore della Gonzaga University, Renato del Bello , Carolina Jofré…….e …sotto il mare: le conchiglie trovate da me e Cesare ad Ostia si sommavano sui due piani del carrello trasparente un tempo accogliente la televisione , foto e le opere di Nadia Berni completavano insieme a quelle di Remo faggi, di Giuseppe Agazzi la parte di fronte disegni di Dario de Blanck e un capolavoro poetico dal titolo Cesare e Carmelina in dialogo creato da Naike Tollari e, nel piccolo mobile- libreria stavo, proprio in questi giorni raccogliendo ed ordinando materiale vario da documentazioni di papà a quelle della didattica e della numerosa corrispondenza con tutto il mondo anti internet quando si scrivevano e si scambiavano idee, auguri, frasi d' amor.... scrivendo a mano o a macchina da scrivere le lettere che si spedivano in buste dove veniva apposto il francobollo! In fatto di corrispondenza molte le storie da raccontarvi la corrispondenza è stata anche alla base di una didattica protesa all' insegnamento delle lingue con le varie classi abbiamo avuto corrispondenze in Alaska, in molti altri stati dell' America in Gran Bretagna questa anche con la Casa Reale la regina madre e la regina Elisabetta, Carlo e Camilla , con Sauthamphon grazie a Pam Cook e a suo marito per la mostra TItanic Corrispondenza protesa a far amare le lingue attraverso il popolo che le parla alunni studenti coinvolti nella corrispondenza ed anche la famiglia indimenticabili tra gli auguri ricevuti da tutto il mondo anche gli auguri della regina Elisabetta per i 18 anni sia di Sara che di Nadia; lettere anche ai due “fantastici” : Babbo Natale e La befana il primo a Rovajemini in Finlandia l’ altra ad Urbania nelle Marche
( qualche lettera se siete curiosi la potrei mettere tra una giornata e l' altra) stava inoltre per essere completato il volume della corrispondenza avuta con Mons Ottolini di Grosseto (io sono nata in Maremma ad Orbetello) con Mons Umberto e con don Benso Benni di Città di Castello iniziò la mia carriera di giornalista).
A Città di Castello ho avuto la fortuna di conoscere sia Don Benso, che un altro grande della cultura contemporanea: Elio Mariucci artista poliedrico e sensibile che crea mobili da sogno tanto son belli che definirei sculture belle da vedere uniche e pratiche che ha illustrato con mio grande piacere alcune poesie con risultati per me divini! Nella stessa città il mio libro di poesie è capitato in mano di Marilù e Walter Cangi che per un natale hanno stampato un cartellone sei metri per tre e mezzo, cartellone stradale che all' uscita dell' autostrada dava il benvenuto a Città di Castello e la stessa mia poesia era stata stampata in centinaia di copie con la danza di Matisse. Che onori ho ricevuto in questo luogo bellissimo dell' Umbria dove son ritornata per presentare il libro di don Benso: “ San Giuseppe uomo del silenzio” di cui lui mi ha onorato di scrivere l' introduzione, volume edito nel marzo 2013. Sul grande tavolo di sala in un vaso i fiori fatti con i palloncini, conchiglie disperse su foglie, la casina creazione di Ugo Ferrari Eqvilibristi che si fronteggiava con l' altra scultura in equilibrio: il pescator di cuori sotto un bigliettino scritto da Michela e a la macchina da cucire l' unico giocattolo dei tanti che s' ispiravano alla casa ed ai lavori domestici piccola, ma funzionante se la sapessi usare.
Cucina dove il sole giunge di pomeriggio sede della preparazione delle colazioni, dei pranzi, qualche volta della merenda e della cena tentativi a cui è venuta in soccorso Sara, sia per la spesa evitandomi quelle interminabili code, sia portandomi le cose preparate domenica: polpettine, divine lasagne ...
E le fragole?
Che fortuna aver avuto in dono la vita ed insieme ad essa la maternità: Nadia era lontana geograficamente a Madrid, ma non nel cuore. La sua salute ? Per ora viveva in una camera con un cane gigante un labrador di 40 kg , Ron che dormiva su una brandina io la pensavo e spesso intonavo una preghiera per dirle che le volevo bene. Sara era tornata in questa casa che l’ aveva vista Bambina con Nadia educate dai miei genitori, da Cesare che suonava la chitarra ora donna tornava in questa casa con la generosità che le avevano insegnato Maria e Rosario e che buone cose Sara portava per impedirmi di uscire a fare la spesa: carote, finocchi, cipolle, patate, arance limoni ….yogurt al mirtillo, fragole profumate che mi facean andare in visibilio. Le comprava da una bancarella che incontrava sul tragitto per andare al lavoro partiva un po’ prima e si fermava là dove la qualità di ogni prodotto venduto in confezioni eleganti e pulite mi riportava con la mente alla dignità del lavoro di queste persone che fanno il mercato che si espongono ad ogni tipo di intemperie per guadagnarsi da vivere il mercato mi è sempre piaciuto per quell’ incontrar incontrarsi per quel magico scambio di parole e desideri che vengon esauditi.. appena potrò uscir voglio passar da li a salutar il Venditore di frutta e verdura: (Pegi Riccardo mercato via Maccari)
In cucina, dato il sole prima e dopo i pasti, leggo; ho letto, prima i libri degli amici, alcuni addirittura riletto e poi altri via via che li trovavo per la casa
Se le stelle e i pianeti non "ubbidissero" alle regole
un disastro, collisioni !
Se le stelle e i pianeti non "rispondessero" all' armonia
un disordine!
Se le stelle e i pianeti,
se l' umanità non riconoscesse di aver avuto tutto in dono
se le stelle e i pianeti, se l' umanità si credesse padrona ed eterna
quel che accade tra il 2019 e il 2020 lo testimonia
la notte e le stelle come sono descritte nel libro: “ Il piccolo principe”
gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri sono delle piccole luci. Per altri che sono dei sapienti sono dei problemi…
…per il mio uomo d' affari erano dell' oro.
Ma tutte queste stelle stanno zitte...tu. Tu avrai delle stelle come nessuno ha .. sarà come se ti avessi dato, invece delle stelle mucchi di sonagli che sanno ridere.... Mi piace la notte ascoltare le stelle Sono come cinquecento milioni di sonagli…
Dalle stelle
alla pasta con un elenco che testimonia la fantasia- l’ estro, la buona volontà- intraprendenza tradizione serietà professionale italiana per questo prodotto apprezzato in tutto il mondo che non teme rivali!
Mezze maniche rigate, ditali lisci di Alica pasta lavorata freddo e trafilata a bronzo,
pasta di semola di grano duro essiccata con metodo tradizionale.
Ziti tagliati lisci di Gragnano,
Italian macaroni spaghettoni primo grano.
TagIiatelline matassa a sfoglia rustica spessa De Cecco fior di semola solo il cuore del grano,
Sedani lisci 56 De Cecco
dal 1886; tagliatelle n 203- 7 cereali grano duro-farro orzo-segale-avena mais -miglio naturalmente fonte di fibre, proteine, fosforo e nuovi sapori lenta essiccazione per una pasta di qualità superiore di padre in figlio sin dal 1886 abbiamo una responsabilità importante quella di conservare senza alcun compromesso la tradizione della pasta di qualità mantenedo gli stessi metodi di lavorazione di oltre 130 anni fa. Questo ci permette di portare sulla tavola di tutto il mondo il piacere autentico della cucina italiana, oggi anche nella gustosa ed esclusiva ricetta ai 7 cereali. metodo DE CECCO lenta essiccazione era il 1889, come attestato anche dall' Enciclopedia TRECCANI, quando Filippo De Cecco inventò il primo impianto di "Lenta Essiccazione" a bassa temperatura.Ancora oggi usiamo lo stesso metodo per meglio conservare i sapori i profumi e il colore naturali dei nostri cereali per una pasta di Qualità superiore.... seguono gli altri 4 punti Selezione delle matarie prime. Semola a grana grossa. Acqua fredda di montegna della Maiella. Trafila ruvida al bronzo.......
Spaghetti pasta di semola di grano duro Mancini pastifico agricolo.
Fusilli 64 coop.
Tripolini n57 Esselunga pasta di semola di grano duro, Conchigliette n40 Esselunga.
la pasta di semola integrale di grano duro coltivato a Maglie in terra d’ Otranto del pastificio Benedetto Cavalieri Casa fondata nel 1872-pastificio dal 1918 da agricoltura biologica di cui riporterò i suggerimenti per la cottura. Scegliendo questa pasta avete premiato le mille cure e fatiche del coltivatore del mugnaio e le nostre. Vi ringraziamo, ma l’ avventura non è finita.. infatti è importante la vostra collaborazione per una cottura perfetta. Per ogni 100 grammi di pasta fate bollire un litro d’ acqua con 10 grammi di sale marino. Quando l’ acqua bolle versate la pasta, mescolate di tanto in tanto e tenete l’ acqua sempre in ebollizione. Questa pasta merita la vostra vigilante presenza durante la cottura: infatti solo l’ esperienza vi dirà quando è giunto il momento in cui è cotta “al dente”! Per ottenere una più gustosa fusione e fragranza con i vostri buoni condimenti, scolate . condite, rimescolate rapidamente e servite subito.. SUA MAESTA’ LA PASTTA non può attendere. Per eventuali informazioni o per darci suggerimenti scriveteci. Tra le informazioni per il consumatore Questo stabilimento fu inaugurato nel 1918 da mio nonno Benedetto Cavalieri col preciso intento di produrre pasta di qualità. La tradizione di famiglia continua e la pasta che vi presentiamo con orgoglio è prodotta ancor oggi nello stesso stabilimento, opportunamente ristrutturato, per conservare lo stesso metodo originale definito “delicato” prolungata impastatura e pressatura, lenta trafilatura ed essicazione a bassa temperatura. Questo assicura alla nostra pasta la sua tipica gustosità, la sua consistenza e l’ integrale conservazione dai preziosi valori biologici e nutritivi del buon grano duro: proteine vegetali e carboidrati, elementi base della Dieta Mediterranea….
Maccheroncini di Campofilone I primi di Campofilone dal 1933 Spinosi… L’impasto a base di sole uova fresche e semola di grano duro viene lavorato lentamente per seguire il naturale processo di approntamento, limitando quindi la quantità ma esaltando la qualità. La trafilatura in bronzo, la cura nella selezione degli ingredienti, le uova rotte a mano e a lenta naturale essiccazione rivelano una pasta dalla consistente ed inconfondibile porosità, che trattiene meglio i condimenti e conserva tuttte le caratteristiche organolettiche… I tagli vengono ancora pettinati sul dorso di un coltello, adagiati a mano sul tipico foglio di carta bianca piegata e messi ad asciugare a basse temperature per almeno 24 ore. La pasta cosi ottenuta, conserva ancora oggi il gusto della pasta fatta in casa .
cappelletti al prosciutto Crudo,
tortellini alla bolognese con mortadella bologne IGP e parmigiano reggiano,
non mancano i BIBANESI ai quali tante poesie avevo dedicato
Quando un cibo diventa mito!! Originali unici
nel gusto ottimimissimissimi
e differenti nelle forme perché fatti a mano creati nel 1989 da Giuseppe Da Re
i Bibanesi se li assaggi ti vien voglia di mangiarne a volontà!
Le stagioni non potendo viverle le descriverò prendendo in prestito da vari autori
Fu in primavera
e una meravigliosa giostra
cominciò a girare
abbagliante e smaniosa
nel cristallino sole del mattino.
Era d' estate, ricordo
e la giostra girava sempre,
spavalda e sognatrice,
nella soffocante calura del meriggio.
E' autunno ormai
e la giostra ancora gira,
memore e assuefatta,
nella sagomante luce vespertina.
Sarà inverno domani
e la giostra si fermerà,
labile e screziata,
nella immobile notte infinita.
Elio Mariucci
Primavera da LE VEGLIE DI NERI RENATO FUCINI
Folta delle sue nuove foglie una VECCHIA QUERCE gode la VITA slanciando al sole di maggio le braccia robuste e il vento canta alla primavera tra le sue fronde sonore. Canta alla primavera che ride intorno odorata e nuota voluttuosa sull' onda delle verdi messi e tra i pampini e tra i fiori ondeggianti a un limpido sole, cullando ne' loro aperti calici l' amore di mille insetti felici e il polline giallo, commosso da tante ebbrezze, vola col vento a preparare altri profumi, altri fiori all' eterna giovinezza dei campi.
le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti Giorgio Vasari Giulio Romano pittore e architetto Roma 1499 Mantova1546 in un' altra stanza del medesimo palazzo Giulio fece le storie dei dodici mesi dell' anno con quello che in ciascun mese fanno le arti più comuni degli uomini, dipinte in maniera non meno capricciosa e piacevole delle altre. Il palazzo è il palazzo Te a Mantova
Sereno e nuvolo di Renato Fucini per l' autunno il primo sole del novembre si affaccia malinconico alle ultime cime della montagna, già biancheggianti per la neve caduta di fresco e mandando i suoi languidi raggi attraverso ai rami brulli dei castagneti, tinge di rosa la croce di ferro del campanile e l' asta della bandiera fitta sulla vecchia torre del castello.
Mario Lodi: "il mistero del cane”
E Rossella gli spiegava che quei piccoli fiocchi volanti erano come tanti baci, che le piante mandavano in giro per il mondo, alle altre piante, e ogni fiocco era un semino che poteva far nascere altre piantine. Silvano non capiva molto rideva. Le piante si danno i baci? diceva e poi rivolgendosi a Febo: guarda Febo quanti baci che volano nell' aria ... E dove lui frugava saltavano fuori dall' erba sciami di moscerini che si mettevano a fare il girotondo al sole, cavallette che facevano salti in lungo, farfalle ballerine che piroettavano contro il cielo azzurro.. su Febo il nome del cane che i due fratelli ritrovano in un fosso in fin di vita mi piace riportare il Vasari che derive la stanza di Amore e Psiche palazzo Te a Mantova Psiche .... la quale vede in lontananza fra i poggi spuntare Febo col suo carro solare guidato da quattro cavalli,...
Da “Lumachino” Novella di Aldo Palazzeschi: “ Tutto intorno era amore, e nelle giornate tiepide di primavera non vedeva che abbracci, non sentiva che cinguettio di baci I giovani s' appartavano lungo viuzze ombrose, solitarie, le strade benedette dove si fa all' amore, fiancheggiate da siepi fiorite, anche i rami si stringevano e si tendevano le braccia, fra canti sussurri, carezze, giuramenti (oh i giuramenti ) sorrisi , profumi”.
Inverno da una pagina di Cipi'... e Passeri'.... insieme fecero un giro esplorativo sulla campagna che, se non fosse stato per la fame che stringeva lo stomaco, a guardarla sarebbe stato uno spettacolo meraviglioso: gli alberi avevano una bianca parrucca, i prati dormivano sotto lenzuola ricamate, certi comignoli avevano messo una ridicola cuffia da notte e i pali avevano un cappellino bianco .
da Viaggi del tempo immobile Roberto Vecchioni
Ferdinand de Saussure ma nella sala centrale della STELLA di Smirne De Saussure, quel ragazzo biondo, sereno, sicuro si se' stava operando un miracolo stava dicendo qualcosa di diverso e più alto, qualcosa di estremamente più grande di quanto avessero mai immaginato tutti i linguisti del secolo.
E per la prima volta la lingua fu "langue" e fu " parole", ma soprattutto fu uomo tempo, comune, civiltà......
E' nell' oggi, in ogni presente e in tutti i presenti che va vista la lingua, la sua simultaneità, il suo intercorrere orizzontale, il suo organizzarsi in sistema : la struttura.....
Questa è la "langue" un foglio di carta che ha su una facciata le parole nell' altra le idee...........
Quando una lingua cambia trascina con se’ le divinità il viaggio, la salute, il lavoro, la forza, la debolezza, l' anima di un popolo: e quando tutto questo si verifica la lingua lo riflette come uno specchio e lo racconta. La facciata delle idee corrisponde alla facciata delle cose e il foglio non ha più niente a che vedere con quello che gli sta sopra o gli sta sotto .
..... si lascia sfuggire un "con la chiave" che è uno strumentale con preposizione, tipico dello slavo un inglese non si sarebbe mai espresso in tal modo perchè è lo stesso verbo "lock" a contenere il concetto di chiusura da Significante significato di Vecchioni
Estate
E' questa la stagione colorata
quando le donne snudano le gambe,
come le bianche spade di una guerra,
che battono e s'incrociano nel sole
ognuna balenando dai sui lampi. di Albero Caramella "Mille scuse per esistere"
5 maggio dalle finestre di Cesare ore 5.
Nuvoloni quasi compatti scuri pochi gli azzurri!
ore 5,30
Quelle nuvole si van contaminando di luce bianca
e lui il sole
sembra stiracchiarsi con i suoi raggi
nell' atto del risveglio dalle colline ancora azzurre
che meraviglia di celesti
su cui ogni nuvola si arrende
penetrata dalla luce!!!
Le Vite
Le vite appena un tocco, uno schizzo
di Amici, delle amiche che considero un dono dal cielo!
.....desiderando che questa mia fatica sia non solo piacevole, ma utile perché leggendo ci si potrà render conto di quante belle persone esistono che operano nel bene con lealtà e gentilezza, coraggio e stupore quello stupore per cui ogni alba è diversa dall' altra e cosi ogni tramonto;
impegnati a entrare nel mistero della semplicità?
a dirla con le parole
del Vasari " Sperando di farlo con molto giudizio e bella maniera ( da Buonamico detto Buffalmacco) e ... aggiungo stimolando il dialogo tra noi attraverso alcune domande una ve l' ho già posta e forse non ve ne siete accorti?
Mark Twain scriveva: continueremo lietamente lo stupendo viaggio di scoperta tra gli innumerevoli mondi turbinati.... i mondi in questo caso saranno quelli interiori (da " Una curiosa escursione di piacere pubblicata al tempo della psicosi della cometa nell' estate 1874 sul New York Herald)
. e in quale adulto vi riconoscete ? da : “Il Piccolo principe" " Ho incontrato molte persone importanti nella mia vita, ho vissuto a lungo in mezzo ai grandi. Li ho conosciuti, li ho osservati proprio da vicino, Ma l' opinione che avevo di loro non è molto migliorata.... e allora non parlavo di boa di foreste primitive, di stelle, mi abbassavo al loro livello gli parlavo di bridge, di golf, di politica, di cravatte e lui era tutto soddisfatto di aver incontrato un uomo tanto sensibile."
....nei giorni, nelle notti nel tempo si colloca questa modesta fatica
come scrive Palazzeschi si era nel vano che lega con un filo bianco le due fatiche . Le stelle che andavano tutte come pecorelle stanche e satolle mentre saliva l' ultima: Venere l' imponente stella del giorno a sospingerle e intimorirle col suo fulgore .."
Maria Patrizia Calabresi "Chi ha talento ed è eccellente in una professione in genere può agevolmente apprenderne altre soprattutto se simili alla prima e derivanti da una medesima fonte parole usate dal Vasari per Andrea di Cione detto l' Orcagna Maria patrizia Calabresi direttrice della sala Bibliografica della Biblioteca Nazionale di Roma aveva respirato "libri" tanto da diventar provetta a scriver filastrocche che rendevano atmosfere di luoghi e di genti; quante belle ne aveva scritte anche per ogni evento fiorentino a cui partecipava sempre di gran lena era proprio una grande inarrendibile innamorata della vita generosa di buona famiglia giungeva carica di doni bellissimi ed utilissimi era lei che mi aveva insegnato la moda di portar il cellulare, dopo i numerosi scippi nelle borsette che lei stessa mi donava e sempre più pratiche eleganti uniche. Persona di grande e profonda cultura ed eleganza si rendeva indimenticabile a lei di cibo piaceva
Isolina Mariotti piacevole, affabile garbata amata da tutti gli artisti che da lei venivano descritti con un genio di penna e di anima che facea meravigliare! La conobbi grazie alla rubrica da lei curata su PUOI DIRLO QUI ed anche io fui tra le fortunate intervistate e devo dire che in quell' ora è poco più a Roma alla Biblioteca Nazionale, ospiti di Maria Patrizia Calabresi è riuscita a trarre fuori da me molte e molte cose belle una intervista veramente riuscita di cui le sono grata immensamente. Se dovessi paragonarla ad uno degli artisti descritti del Vasari ecco la paragono a Giulio Romano (Roma 1499 Mantova 1546).. La prima entrata va in una grande sala, la cui volta è tutta affrescata e nelle pareti son ritratti dal vero tutti i cavalli più belli e favoriti della razza dal marchese, oltre a cani con lo stesso mantello e le stesse macchie dei cavalli con sotto i loro nomi " cosi Isolina "compie un affresco umano" con molta grazia disegnando alla perfezione le persone intervistate le quali appaiono in tutte le loro doti cosa che le viene facile dato che lei eccelle nelle arti dello scriver poesie e nel dipinger!!!
…. da : “Il Piccolo Principe” Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici Se tu vuoi un amico addomesticami !
Daniele e Filippa 2 fratelli di amabil presenza e comportamento che durante le mie visite a Pitti Filati mi attraevano per l' originalità del loro stand sempre ricco di sorprendenti sorprese maglie, o meglio meraviglie da indossare per stile e morbidezza confort e colori e poi al loro stand trovavo le Rossana le caramelle da me preferite in seconda posizione dopo i baci perugina loro incartate in rosso create per una storia d' amore e le sciarpe firmate Pazzi da Filare ? Da regina morbide ineguagliabili proprio uniche ed io posso ben dirlo avendone ricevuta una in dono e che tengo molto di conto ! Per le loro creazioni in cui coniugano la grande tradizione del passato con le più moderne tecnologie, hanno successo in tutto il mondo e molto di dan da fare sia a Milano che a Parigi” .. fe' tutte le cose con amore pensate et in misura fatte con molto giudizio e bella maniera ed han preso l' idea di scriver di poesia su alcune loro maglie dando questo esperimento a Marco Faggi e Giuseppe Tocchetti una maniera antica di coniugar immagini a parole come nell' esempio illustre “poiché le opere di Buffalmacco erano piaciute molto ai pisani ,
l’ Operaio del Camposanto della città gli commissionò quattro storie che andavano dalla creazione del mondo alla costruzione dell’ Arca di Noè .Intorno a queste storie fece una cornice e su certi riquadri dipinse alcuni ritratti tra cui il suo con un cappuccio in testa. E poiché in questo affresco fece Dio Padre molto grande che con le braccia sostiene i cieli e gli elementi, anzi tutta la macchina dell’ universo per spiegare questa storia in versi Buonamico scrisse in basso di sua mano e a lettere maiuscole,come si può ancora vedere questo sonetto…..
Voi che avisate questa dipintura
Di Dio pietoso sommo Creatore, lo qual fe’ tutte le cose con amore
Pesate,numerate etin misura,in nove gradi angelica natura
In quello empirio ciel pien di splendore,
Colui che non si muove ed è motore
Ciascuna cosa fece buona e pura,
levate gl' occhi del vostro intelletto
considerate quanto è ordinato
lo mondo universale, e con affetto
lodate Lui che ha si ben creato,
pensate di passare a tal diletto
tra gl’ angel dove è ciascun beato.
Per questo mondo si vede la gloria
in basso et nel mezzo e l’ alto in questa storia
Jakline Colette Nakash de Blanck
quel ritratto- autoritratto di Sherazade calamitava il mio sguardo spesso in questo periodo di clausura: era lei che esplodeva come una fiaba: sensibile , generosa fantastica artista che aveva scritto la sua biografia in italiano, lei francese e che, alla mia domanda come mai l' avesse scritta in italiano, rispondeva perché l' italiano è la lingua dell' amore è a Roma che ho incontrato il mio amore, il mio maestro Dario De Blanck ....lei che mi aveva dipinto le scarpette per ogni mio evento e che io indossavo sentendomi ogni volta Cenerentola. Jakline scriveva poesie -canzoni che intonava suonando la chitarra il suo strumento preferito ( come lo era anche per Cesare) era chiamata anche la pittrice delle3 religioni perché nata da genitori ebrei in territorio musulmano era divenuta cristiana . e nei suoi quadri questa unione come si vedeva lei riusciva a riunirle e sorretta da una profonda fede pregava . con le sue opere poesie canzoni dipinti o collage tecnica a cui si era avvicinata per le celebrazioni della New York University tenutesi sull' Arengario di Palazzo Vecchio a Firenze. (allegherò articolo) io da parte mia non vedevo l' ora di rivederla ci eravamo conosciute al mare di Ostia nel sole negli azzurri di un mare splendido su una spiaggia allora ben tenuta io e Cesare orfani dei genitori lei vedova e dall’ estate del 2014 Jackline non dimentica mai di venire a trovare o telefonare a Cesare ed ha come lui la passione per la chitarra la musica le canzoni per il futuro?una mostra che porta il titolo in tailandese si perché Jakline hostess di volo sa 8 lingue e ha fatto più volte il giro del mondo TE FARU’ RU’ ( qui si ama)!
Luciana Zanchini una dedizione ed una grande professionalità l’ avevano contraddistinta nel lavoro di infermiera lavoro come arte e nell’ arte eccelea nelle foto dentro le quali ti portava dentro da osservatore diventavi attore vivendo per quelle luci e in quelle atmosfere da lei ricreate ! La devozione per San Marco l’ aveva vista impegnata in prima linea perché la chiesa e il convento, la biblioteca di Spiritualità Arrigo Levasti non fossero chiuse perché le radici di un popolo del popolo italiano non venissero convinta che è dalle radici ben salde che si può costruire il futuro…. dal Vasari le vite…… di Michelozzo Michelozzi.” poi fini il dormitorio a forma di squadra, il chiostro e tutte le comodissime stanze di quel convento che si crede, sia il migliore e il più bello che ci sia in Italia. Questo grazie all’ ingegno di Michelozzo il quale lo consegnò finito del tutto nell’ anno 1458 Si dice che il Vecchio Cosimo spese in questa opera trentaseimila ducati e che, durante tutto il tempo dei lavori; ogni anno dette a quei frati trecentosessantasei ducati per il loro vitto da. per la stia di San marco parlando con Laura la figlia di Ermella la biblioteca di Spiritualità era stata donata per un lascito testamentario dal Professor Levasti e con la chiusura si è venuti meno ad una precisa volontà testamentaria! Luciana aveva creato anche per Cesare una opera sublime mettendo in palcoscenico la Piagnona la campana più famosa del mondo che richiamava a raduno e all’ attenzione sulle problematiche sociali-morali del periodo !! tra i suoi locali preferiti Gelatrium e…
Edoardo Chiari aveva scritto molti libri di poesia e per il volume VERSI CHIARI aveva voluto che io gli scrivessi l’ introduzione per una introduzione in questi giorni di clausura inoltre tra le mani mi era capitato un suo libro dal titolo Otto e subito di rimando avevo pensato al film Otto e mezzo del 1963 di Federico Fellini due grandi!!! Poesie in rima ed ultimamente un diario della sua vita e dei simpatici indovinelli tanto allegri da divertir anche il più triste tant’è che qualcuno me lo anticipava per telefono e cosi dialogando nacque anche una sua poesia dedicata a me che riporto
Carmelina mai non cessa
Di stupire l’ altra gente,
ei è professoressa,
e anche molto intelligente.
Modernissima fatina,
custodirebbe suo fratello
lei con tutti è assai carina
e ciò è molto bello! Edoardo ha collaborato validamente a Scrivere per la rivista Aghi di Pino
Giuseppe Tocchetti
Per lui e non potevo frenare la mia ammirazione era proprio una bella persona che avevo avuto la buona ventura d' incontrare insieme a Clara sua moglie al tempo delle mostre alla galleria Centro Storico di Lucia Mazzetti sorella di Carolina che mi aveva onorato di dirigere Accademia la rivista fondata dal loro impareggiabile indimenticabile papà Giovanni Mazzetti insieme alla moglie Fernanda.
e mi viene spontaneo accostare Giuseppe alla figura del re del "Piccolo principe .. bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare l' autorità riposa, prima di tutto nella ragione e Giuseppe era in grado di cercare col cuore mi faceva capire sempre di più come è inesauribile la vita e come è bello vivere da novelle di Aldo Palazzeschi:" Bistino e il signor marchese ": Sapienza umanistica e scienza si ritrovava in Tocchetti il docente universitario,il manager d’ industria che aveva girato il mondo e che parlava perfettamente l’ inglese e il cantastorie l' uomo capace di cambiare il mondo era infatti un ardito sperimentatore sia nel campo della scrittura sia del dipingere con tecniche e materiali i più disparati partendo dalla tela alla stoffe: sete lana cotone e con lui grazie a Pazzi da FILARE avevamo realizzato il progetto Incompleta con per ora 5 maglie le ultime due portavano le scritte una gioia di stare insieme l' altra per rinnamorarsi della vita. Il connubio artistico tra noi rasentava la perfezione e ne avevamo fatte e ne avevamo in mente di opere da realizzare -Giuseppe aveva collaborato come scrittore anche per ART ART , AGHI DI PINO, per la prestigiosa rivista di Milano Echi LIBERI caporedattore Anitta di Minneo anche lei eccelsa persona docente e giornalista poetessa .
Marco e Remo Faggi ben meritan di essere assai lodati
Lui Marco il più alto con un cuore grande il gigante buono non solo per statura ma per educazione data da due stupendi genitori Remo e
Remo era stato Maestro di Marco..... Dio ha creato gli angeli perché esercitassero la provvidenza sulle cose da Lui create ed ordinate fausto Sbafoni così l' arte Marco l' avea respirata dalla nascita ed ora volava oltre Burri e Fontana di Remo diremmo come scrisse il Vasari per Lorenzo De Bicci eccellente pittore ma anche uomo cortese ed onorato onde a gran ragione si dice che ha tanta velocità nelle mani, tanta pratica nei colori ed è risoluto nel lavoro come mai nessun altro pittore ! Remo è il ritrattista dei Papi e quello dei Santi le sue opere si trovano in ogni parte del mondo e sono molto apprezzate
Anche Marco unendosi al gruppo Innamorati della vita aveva intrapreso da anni un percorso e ha composto, ispirandosi a mie poesie due Maglie che riportan Esitenza cielo e scusate se è poco!
Da sottolineare la lungimiranza di Pazzi da Filare e la perizia professionale dei due artisti che han più volte provato per approdare a soluzioni tecniche di pittura e scrittura su i filati un ringraziamento va a Gelatarium nelle persone di Riccardo e Tiziana per aver permesso l’ esposizione delle maglie in un ambiente veramente elegante bello in cui fa sempre piacere andare e che speriamo presto di rifrequentare passato il corona il più famoso” purtroppo dei virus che ci auguriamo in un battibaleno perda la sua brutta popolarità!!!
A Vincenzo Villani ben si addicon le parole che Vasari usa per Gherardo Starnina... che chi va molto lontano.. frequentando gente di altri paesi migliora il suo carattere nel vedere diversi ,ma onorati costumi le foto i racconti le poesie di Vincenzo ci introducono in "atmosfere" di luoghi e di anime perchè egli fa tesoro delle invenzioni del passato aprendoci a nuovi orizzonti uno dei suoi volumi infatti s' intitola "Passaggi al limite" Come professore eccellentissimo di chimica all' università di Potenza lo avevo conosciuto grazie ad un convegno tenutosi a Firenze dove il Professor Villani presentava n poster e come docente non cessava mai di aggiornarsi per trasmetter conoscenza ed essere di giovamento agli altri
Era stato promotore e firmatario di una lettera a difesa del caso Cesare e molte opere aveva realizzato giocando su quella tecnica fotografica che lo vedeva sperimentatore e creatore di immagini uniche che ti portano dentro la bellezza il patos tra l’ atro citerò la rosa composizione fotografica che richiama alla bella al profumo e alle spine
LIBRI LETTI NEL PERIODO DI CLAUSURA
..... pulisci e ripulisci di gran lena , ordina e disordina cerca e trova o non ritrova un bel giorno l' orologio del tempo segnò stop e il mio sguardo venne calamitato verso i libri quelle copertine sembravano dirmi leggici leggici non te ne pentirai e ben volentieri cedetti a quella tentazione che mi riportava ai tempi della giovinezza quando per parte del tempo insegnavo e l' altra studiavo per preparare gli esami all' università specie sabato e domenica in 1 tour davvero serrato .... la mia partecipazione pubblica si colloca infatti dal 1978 in poi l' anno della mia laurea ricordi a parte mi immersi tra marzo Aprile e maggio ( qualcuno dice prigionia io preferisco usar la parola clausura 9 nelle lettura! Parti leggendo i libri degli amici poi prendendo quello che si trovava in casa .... mi innamorai cosi degli autori del passato e del presente tanto d' ardire di unirli in singolar tenzone decidendomi a scrivere le vite che da una parte testimoniavano nobiltà d' animo e coraggio dall' altra si aprivano al dialogo nella conoscenza reciproca e nel cementare le amicizie che nascevano da un profondo amore della vita che ci aveva portati a denominarci INNAMORATI DELLA VITA e che da tempo percorrevamo un tracciato artistico culturale e sociale che ci aveva visto attori in Oceani dì amore in Desiderio di vivere felici proiettandoci verso gioia di stare insieme a onor della verità acclude elenco dei libri letti
Passaggi al limite storia di un viaggio tra realtà ed immaginazione Vincenzo Villani
Potere e consenso dai Severi a Costantino. monumenti iconografia e ritratti di Giovanni Di Stefano avuto dall' autor con Dedica durante Tourisma 2020 domenica 23 febbraio per Dei ed Eroi a MODICA Palazzo dei Congressi
Il pane dei sogni Ernesto Ciorra donato durante una manifestazione de la Fondazione il Fiore tenutasi all' Auditorium Giovanni Spadolini presentata dalla Presidente Maria Giuseppina Caramella.
I giganti e il peccato degli angeli di Padre fausto Sbaffoni libro avuto in dono dall' autore il primo giorno che è stato edito per una fortunata coincidenza era in visita Markku Laitinen dalla Finlandia per un importantissimo convegno sulle biblioteche del mondo dove lui era anche relatore.
Margherita va in pensione e inizia una nuova missione donatomi dall' autrice Caterina Bellandi
in occasione della manifestazione al Visarno organizzata dalla famiglia Meli
Il libro liberato Alberto Caramella
Mille scuse per esistere Alberto Caramella
Interrogazione di poesia Alberto Caramella
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
Le fiabe della buona notte
Il pozzo in soffitta Elio Mariucci Chiara Burzigotti Emilio Rossi donatomi da Elio
Il terrore viene per posta di Agata Christie
IL GIORNALINO di Gian Burrasca rivisto completato corretto da Vamba .
Le Vite dei più eccellenti pittori, scultori ed architetti da Andrea Orcagna ad Andrea del Sarto riscritte da Giancarlo Dal Pozzo.
Ordine e Disordine Luciano De Crescenzo
Sei personaggi in cerca d' autore Pirandello edizione tascabili Newton
Novelle di Aldo Palazzeschi evergreen grande biblioteca dei ragazzi.
Racconti Edgar Allan Poe.
Il Forattone Forattini
le veglie di Neri Renato Fucini.
La baconota da un milione di sterline ed altri racconti Mark Twain
Molto rumore per nulla Shakespeare edizioni integranle nei tascabili economici Newton
cataloghi artisti: Marco Cipolli, Nino Gorni, Remo Faggi
Il piccolo Principe Antoine De Saint-Exupèry edizione speciale per i 70 anni donata a mio fratello
Cesare con dedica
Cipi' di Mario Lodi
Il mistero del cane di Mario Lodi
Milione Marco Polo
Fellini le parole di un sognatore da Oscar.
A Pont-Neuf non c'è il mare di Francesco De Masi
La tempesta Perfetta il possibile naufragio del sistema nazionale sanitario nazionale: come evitarlo ? Walter Ricciardi, Vincenzo Atella, Claudio Cricelli, Federico Serra
Favole di Esopo Edizioni Ramella Tipografia Torinese Editrice
Poesie Fray luis De Leòn libro che è stato oggetto dei miei studi universitari e che mi fa piacere ricordare il grande ispanista Oreste Macrì che ho avuto la fortuna di avere come professore il libro come la gran parte da me comprati allora appartiene alla Biblioteca sansoniana straniera ideata fin dal 1923, ma uscita per ragioni di guerra soltanto nel 1919,questa collezione ha significato e continua a significare uno dei più considerevoli apporti alla cultura italiana nella prima metà del secolo. Il rigore scientifico e il gusto d' atre dei suoi collaboratori, eleganza e la comodità della sua veste e tipografica, la tenuità del prezzo, la presenza del testo a fronte che, offrendo insieme garanzia delle versioni e godimento di testi originali, segnò a suo tempo una delle più felici novità dell' editoria italiana, spiegano il costante e unanime consenso accordatole cosi dal pubblico come dalla critica italiana e straniera. era stampato a Firenze via Faenza 54 -12 agosto 1950
Sant' Agostino le Confessioni Biblioteca Universale Rizzoli
Illusioni le avventure di un messia riluttante Richard Bach
Einstein dalla relatività dalle onde gravitazionali. Grandangolo scienza le grandi opere del CORRIERE DELLA SERA n 1 del 8 -1 -2020
libro fotografico Officina Profumo farmaceutica di Santa Maria Novella dicembre 2018.
Reparto n 6 di Anton Cechov. Classici moderni Gingko Cuor Ruggenti
Mega eroi della scienza Storie e invenzioni di persone incredibili Salani Editore
Urge diluvio universale Piero Magi Alberto Fremura
Per la seconda parte mi servo per l' introduzione della parole scritte da Poe e di quelle scritte da Isolina Mariotti per un progetto positivo
L' infelicità sulla terra è multiforme. Spingendosi di là dall' ampio orizzonte come l' arcobaleno, le sue tinte sono altrettanto varie quante le tinte dell' arco, altrettanto distinte e nondimeno altrettanto intimamente fuse. Spingendosi dl là dall' ampio orizzonte come l' arcobaleno! Come può essere che dalla bellezza ho tratto un tipo di bruttezza? Da un patto di pace una similitudine del dolore? Ma come nell' etica il male è conseguenza del bene, cosi, nella realtà, dalla gioia è nato il dolore. da Racconto "Berenice" di Edgar Allan Poe .
le parole di Isolina Incontri tra percorsi d' arte individuali
Progetto per una esposizione collettiva
ciò che crediamo di poter dare, come contributo positivo, ai profondi cambiamenti sociali in atto cammini paralleli.
Benedetta il nome è già tutto un programma lei scriveva dei fiori è come a dire la biografa dei fiori che descrive per la loro storia bellezza, colore profumo .. e nel giardino della Santa Maria Novella nel 2020 nasce rosa novella. Benedetta i genitori al suo arrivo in terra esclamaron! E fu luce e bontà generosità e calore! "L' Acqua di Santa Maria Novella scrive Eugenio Alphandery in occasione della presentazione della nuova bottiglia della nostra acqua di colonia, ho pensato di rendere omaggio alla fragranza senza la quale l'Officia Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella non sarebbe nata. Si tratta infatti del Profumo che Caterina de' Medici commissionò ai frati domenicani nel 1533 e fu portato da lei in Francia in occasione delle sue nozze con Enrico De Valois. Per questo motivo è l' unica nostra fraganza che non si identifica come acqua di colonia ma come profumo. Benedetta che ama gli animali ed ha Golia un cane piccolino ma tutto pepe. Benedetta tra gli artisti predilige Klimt ci tiene, però a precisare che ogni periodo ha il suo artista preferito dipende dal tono della vita in quel tempo e nell' arte del gusto predilige la pizza !!!
Benedetta e divento allegra quando la vedo quando odo la sua voce.
Benedetta che mi facea arrivar e sempre le calle i fiori per quel suo amar la poesia e i profumi e come un fiore che s' alza al mattino oggi domenica di aprile di lei intono una lode e una poesia la poesia la prendo in prestito da "Il libro Liberato" di Alberto Caramella
un petalo di rosa ed una spina
hanno scritto d' insieme stamattina
un' ode profumata come te. A lei di deve il progetto editoriale dello splendido libro fotografico che testimonia i più dei 400 anni di attività dell' Officina Profumo Farmaceutìca di Santa Maria Novella in nome della tradizione e dell' innovazione.
Da fiori da Il libro liberato per Maria Giuseppina Caramella:
Fetta di fresco melone
brilla arancione il sorriso di figlia
e foglie anonime
se la finestra s' apre a colazione
gentilmente s' affacciano.
Sono queste
le battute di un dramma?
donna stupendamente dotata di splendente semplicità che avevo avuto la fortunata ventura di conoscere perché il papà il grande unico Alberto Caramella è stato ammirevole mecenate della Poesia che negli incontri veniva recitata nella lingua originale perché la poesia è musica e la musica si ascolta senza bisogno di traduzione e cosi si sentiva vibrare l' anima dell' autore che trasmetteva vibrazioni a chi l' udiva! In una sede la Casa della LUCE che è una meraviglia in quanto le pareti trasparenti permettevano di stare a contatto con l' armonia del creato fuori del verde alberi cielo ascoltando poesia.
Per Maria Giuseppina , dato che in quel tempo stavo leggendo di Einstein poteva valer la formula:
E=E+S+C
dove equilibrio sta ad eleganza come a saggezza come a cultura
aveva ereditato l ' amore e la passione per la poesia e continuava, con l' aiuto di Celeste e di Manuela, amabilissime impareggiabili cooperatrici a presentare la poesia la sede era diversa la Biblioteca Umanistica in piazza Brunelleschi, l' Auditorium Giovanni Spadolini della Regione... una missione che continuava a sbocciare sempre eterna forte giovane amabile poesia e Maria Giuseppina è AMABILE ...
.."se da una parte una teoria deve fare i conti con i risultati degli esperimenti e delle osservazioni dovendo essere compatibile con questi, è anche vero sostiene Einstein, che una teoria non viene imposta in modo necessario o logico da questi risultati, ma viene sviluppata con un processo psicologico di intuizione. Dall' altra parte coincidenza vuole che " interessanti sono gli influssi dell' opera di Einstein al di fuori della fisica sulla filosofia, l' arte e la cultura popolare. L'interesse di Einstein per la filosofia risale agli anni in cui era studente al Politecnico di Zurigo e, insieme agli amici Conrad Habicht e Maurice Solovine, costituì un gruppo che pomposamente si autonominò Accademia Olimpia, nel quale discutere di filosofia di scienza a partire dalla lettura in comune di testi di Kant, Maec, Galileo e altri scienziati e filosofi.
MILLE SCUSE PER ESISTERE.
Infanzia. E poi?
Tutta la vita
seguendo i sogni miei
ricalco i sogni tuoi.
Puerizia. E poi?
I lunghi pomeriggi sotto i tigli
i giochi sciatti tra macchie di sole. E poi?
Guardo la mano che scrive per gioco,
Il cuore pulsa, e ripulsa nel vuoto.
L'io
che sa di non essere
s' inventa mille scuse per esistere.
A Francesca le volevo bene prima di conoscerla personalmente si era interessata alla mia vita riuscendo a farmi dire le cose belle gli amori storie di Roma di Perugia la passione per i baci... di Magisano dove son nati e son tornati nel percorso della luce i miei due genitori di Cesare che amava la chitarra..... La conobbi personalmente a Roma alla giornata mondiale della poesia organizzata da Agnese Monaco. Aveva sacrificato il suo tempo volutamente per conoscermi e parlare prima della manifestazione.
La sentivo leale sincera aperta all' altro, curiosa. Amava la musica e le piaceva suonare la chitarra strumento preferito anche da mio fratello e da Jakline.
A Francesca che veniva da sud piacevano le passeggiate all' aria aperta, il mare respirava cosi del cielo, dei fiori degli alberi e di quel qualcosa di magico che fa d' ogni persona un miracolo.
Francesca snella agile correva nel vento con la sua bicicletta e con la sua bimba e volava volava volava dove ? Nell' infinito dipinto di blu.
Le telefonai per coincidenza il giorno del suo compleanno e seppi così che le fragole sono le sue preferite quel profumo di fragole... buono ....
Maurizia Braga E' bontà e generosità vivacità d' azione e di pensiero è Preziosa come una gemma risboccia ad ogni primavera l' avevo conosciuta per caso alla galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi a Firenze e nacque immediata una sintonia siamo ambedue due inarrendibili innamorate della vita camminavamo per la stessa strada ad "essere laboriose". per mantenersi oneste, ad essere buone per essere amate, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà da Cipì Mario Lodi e i suoi ragazzi. Mi aveva voluto onorare scrivendo il pensiero che le avevo mandato per la sua Madonna che insieme ad altri dipinti andavano ad abbellire le sale e i corridoi dell' ospedale oncologico di Rovigo.... avevo tanta voglia di rivederla di parlale di chiaccherare con lei che sapeva far di tutto dal cucito alla scultura ai dipinti a scrivere a crear gioielli
Alfredo Allegri nel quale incentrò tutto quello che serve per essere degno di essere chiamato divino nella scrittura nella regia, nell' esser attore –personaggio- personaggio attore Alfredo desiderava imparare, viaggiare e studiava senza fatica, nè mai fermarsi e nel fare il regista confluivano le doti di scrittore viaggiatore di conoscitore dell' animo umano riuscendo a trarre fuori il meglio da ognuno e valutava il passato "perché non è male servirsi con intelligenza delle buone cose altrui affrontando con piede fermo le difficoltà non risparmiava alcuna fatica, nè perdeva mai tempo, ma era sempre occupato a preparare o a fare qualcosa e mai lo si trovava in ozio da Le Vite del Vasari Baccio Bandinelli. Per me l' incontro alla Marucelliana per un convegno sulle riviste letterarie del novecento davvero unico e lui che crea il primo film dedicato alla mia produzione poetica il fil la poesia si racconta che tanto successo ha avuto insieme al film oceani d' amore che ripercorre la realizzazione e il dialogo tra artisti da tutta la penisola sulla vicenda Cesare artisti che si riconoscono Innamorati della vita e che nello studio d' arte di Tommaso Brogini hanno organizzato Desiderio di vivere felici e anti corona l' esposizione di ben cinque maglie per il progetto :"incompleta " che ci ha visto ospitati nella splendida location di via Cavour a Firenze e che ha visto il crearsi di un gruppo Pazzi da filare
Daniele e Filippa, Marco Faggi e Guseppe Tocchetti.
Bruno se non era il giornalista perfetto si avvicinava alla perfezione con il suo stile chiaro preciso mi disse una volta che era stato il maestro delle elementari a scoprire e valutare le sue doti lo stesso maestro gli regalò due libri con una dedica di apprezzamento e di stimolo a scrivere! In lui c'è la consapevolezza di essere al servizio della verità e della gente aveva fondato lemeridie un quotidiano online e in tempi attuali creare un giornale è prova di grande coraggio. Scrittore aveva al suo attivo molte pubblicazioni...
una di quelle persone che ti illuminano pensavo alla profondità magica di qualsiasi superficie.
New York è stupenda, un immensa astronave librata nel cosmo..... a NEW York sei come in un futuro lontanissimo,e insieme in un passato dei meno esplorati Federico Fellini.
Aldo Sara..
è un destino il mio di riapprodare con i miei scritti in Maremma e cosi l' originalità, l' eleganza e i contenuti di quel giornale mi colpiva LE ANTICHE DOGANE erano qualcosa che mi affascinava per le sue dimensioni , la carta su cui veniva stampato perché nato e creato per parlar di Maremma una terra che in verità conosco poco, terra i cui nasco con il forcipe che dilaniò mia madre e fece si che battezzata in fretta e furia non conosco la mia madrina probabilmente una infermiera consegnata a mio padre dicendo di andare a seppellirla .. ma perché Dio ha voluto e per il coraggio di mio padre un guerriero della vita sono ancora viva scusate la digressione ma ad Orbetello sono nata dice un posto bellissimo e mi rimane di quella terra l' amore per il mare la salsedine il pesce di cui vado pazza e la voglia sempre di collaborare con un giornale di Maremma l' ho dentro di me nel corso degli anni mi ci sono sempre imbattuta anche tra le mie letture ho divorato letteralmente le veglie di Neri di Renato Fucini un capolavoro che mi riportava alle radici da “Dolci ricordi “ A dodici anni lasciò per gli studi, la casa paterna e , solo, lontano dai suoi, in quella età nella quale, pur vagheggiando lo spazio, sentiamo sempre il bisogno d' essere covati dalla mamma come rondinotti prima di fidarsi al volo, dovette avventurarsi nel turbine della vita e farvi da uomo quasi innanzi d' essere ragazzo. "Ma fu la mia salute e vinsi!", vinsi perché armato, fino dall' infanzia, di quella educazione larga ma onesta, qualche volta romantica ma sempre vigorosa, che i vecchi liberali davano ai figli, allevando uomini forti di animo e di braccio... ci ritrovavo mio padre arruolatosi nel corpo della finanza giovanissimo e che comandava la brigata ad Orbetello; mia madre aveva 17 anni giovanissima ed era della parte alta di Magisano, paese in provincia di Catanzaro dove ambedue sono nati e son lvoluti tornare per intraprendere il viaggio verso la luce. Mia madre la decima di undici figli tutti orti in tenera età e per ringraziare del dono ricevuto i nonni Rosaria e Salvatore regalarono la statua del Santo Salvatore alla chiesa madre statua che porta la dedica dei nonni e che viene ancor oggi portata in processione per la Cumfrunta quando il Salvatore incontra l' umanità la casa di mia madre la ricordo come in un sogno la cucina enorme altissima al piano terra dove nelle elle credenze stavano vasi con le olive di ogni specie e maniera per una ripida scala si saliva alla grande camera che aveva una parete sulla roccia che a me faceva impazzire sottoscala c' erano le galline che mia madre curava e l' orto vicino e la collina di castagne dove è stato costruito il paese nuovo Magisano piccolo paese del sud che tante volte ricordavo per le 27 estati li trascorse in una armonia del creato meravigliosa orti galline il maiale il capillaro che passava per raccogliere i capelli che rimanevano alle donne mentre si pettinavano servivano per fare le parrucche delle bambole ... ma scusate magari riprenderò il discorso insomma io in Maremma nasco fisicamente ,ma anche come giornalista grazie al Mons Umberto Ottolini, Direttore di Rinnovamento di Grosseto di cui ho in preparazione un libro che raccoglie la nostra corrispondenza ed una recensione da lui fatta per il secondo libro di poesie poi ho collaborato con Tuttomaremma per anni ed ora a Le Antiche Dogane come sta come non sta telefonai al direttore e scoprii pur non avendo un dialogo personale che era attento capace un bravo direttore che sapeva in un giusto equilibrio accettare o non accettare l' articolo ancora oggi il dialogo telefonico continua sperando di arrivare ad una conoscenza diretta
Luca Tognaccini e il suo libro:" la splendida storia di Firenze" sono indissolubilmente legati come indissolubilmente anche i mie ricordi sono legati al Luca giornalista che veniva da Cavriglia e con il quale passavamo insieme al folto gruppo di Toscana Oggi almeno un pomeriggio la settimana in redazione allora in via de' Pucci...e in tempi anti internet per correggere a mano le bozze con gli errori evidenziati a margine della pagina un tavolo di lavoro e di scambio reciproco di esperienze una crescita continua del dialogo di persona. A Cavriglia la spedizione dei magnifici di Toscana oggi c' era stata e di essa mi ricordo il parco e l' accoglienza di Luca che è un gran signore un grande giornalista un esimio docente
Alessio Rabatti :…. L’amica Carmelina mi ha chiesto di scrivere di me e della mia vita... Con piacere e stima ho accettato l’invito….Sembra un’operazione semplice ma non lo è perché nessuno di noi è abituato a guardarsi dall’esterno o comunque in maniera “oggettiva” senza lasciarsi influenzare dallo stato d’animo del momento.
Come tutti noi (o quasi), mi sforzo di essere coerente (che poi, cosa vuol dire “essere coerenti”?) ma non sempre ci riesco perché, probabilmente, è intrinseco alla natura umana non esserlo. Sono nato e cresciuto in campagna (che amo moltissimo) ma non so distinguere una zucca da un cetriolo; mi piace vivere in città ma, appena posso, cerco il silenzio delle mie colline; mi piace avere tanti amici ma amo molto la solitudine; adoro i cosmetici costosi ma, se potessi, vivrei in tuta da ginnastica! Credo fermamente nella Vita che non si ferma mai e mi commuovo davanti alla forza di un fiore che spunta sul cemento della strada. Ho avuto la fortuna di crescere in una bella famiglia e sono fiero dei valori che mi hanno insegnato perché è anche grazie a questi che oggi sono quello che sono, nel bene e nel male. Consapevolezza, rispetto e dignità
Pino Martino ama il canto e la sua bella voce impostata rende lodi all' Altissimo è un piacere ascoltarlo incontrarlo io ne faccio tesoro dei nostri incontri e pendo dalle sue labbra tanta verità e giustizia sgorga da quella voce. L' eleganza gli appartiene nel modo di esprimersi ed è caratteristica di ogni suo comportamento cito il Vasari quando scrive di Pietro Cavallini pittore ,romano e maestro di mosaici Né si creda perché non è possibile e la continua esperienza lo dimostra che si possan raggiungere elevate posizioni senza il timore e a grazia di Dio e senza buoni costumi... e Pino fa di ogni luogo un giardino perchè lavora con grande impegno e per lui ricito il Vasari che per Michelozzo scrive:" merita di essere lodato " osservatore amava fare foto che scatta con il cuore tanto che le sue foto parlano fanno entrare in atmosfere ed io tanto lo ringrazio per quelle che ha fatto per gli eventi alcuni dei quali da lui documentati con foto e video una gran bella persona Pino che insieme a sua moglie tengono in maniera egregia il bel palazzo Corsini !
..... quelle immagini della campagna della frutta delle arance di Sicilia dei limoni, ma anche delle distese di cacao erano strettamente collegate ai suoi cibi preferiti: cioccolato e frutta. Quante sperimentazioni avevamo vissuto insieme unite per progetto ministeriale I.L.S.S.E. lei per il francese io per l' inglese e poi in classe le sperimentazioni con la matematica che Marta Binazzi ama.
Come docente è stata un modello per la passione la dedizione, la preparazione sempre aggiornata e ben salda sulle sue radici di studi.
Ci eravamo perse di vista ci siamo ritrovate grazie alla Misericordia a cui lei generosamente ha donato una macchina alla morte del consorte ed avevamo preso la buona abitudine di dialogar di tutto un po' piccole e grandi cose tra una tisana un dolcetto e se il tempo è bello una bella escursione sulle terrazze adorne di piante bellissime di molti vasi di calle che lei curava con amore e dedizione meritandosi il titolo di avere il pollice verde quando vedevo quelle tante calle la mente andava da sir Arold Acton al suo giardino di villa la pietra che ebbi l' onore di visitare con i mie alunni suoi ospiti. eravamo rimaste docenti innamorate dell' insegnamento nobile mestiere che costruisce il futuro facendo volare i piccoli abituandoli a mettere a buon frutto le proprie doti
la musica classica: Verdi, Morzart, ma anche quella moderna Franco Battiato Antonello Venditti e mille altri autori entusiasmano Domenico Fiore; studioso di diritto e organizzatore di eventi sempre di grande successo uomo serio e concreto, ma anche fine apprezzatore della poesia per anni aveva conservato i miei volumi di poesie e me ne aveva fatto dono in copie in una borsetta rosa; eccellente cuoco amava la carbonara i maccheroni calabresi conditi con sugo di carne di maiale. Ci eravamo rincontrati grazie ad una foto uno scatto di carnevale quando giovani partecipavamo a feste in quella lui era vestito da Maragià io da chicco di caffè. L' allegria ci apparteneva data la giovane età
Anna Lodi un antico nostro proverbio dice a goditore non mancò mai roba ed è vero per quelli che , avendo dal cielo benigno e propizio, ricevono continuamente aiuto e sussidio, come sempre capitò a a Giovanni da Santo Stefano al Ponte a Firenze da le Vite di Vasari. E lei è una fata? Anna che legge le favole e le trascrive in gioielli collane orecchini bracciali e tu che li indossi desti la curiosità c'è chi ti chiede scusi posso vedere che c' è scritto nell' orecchino? A me è capitato veramente in tempi anti corona naturalmente ora sono a casa . Le favole appartengono ad ogni età si ascoltano da bambini da adulti si rileggono o si leggono Cenerentola Biancaneve, Cappuccetto Rosso, il piccolo Principe..... e l' estate del 2019 Anna colpita da una mia poesia aveva realizzato la collezione su " noi capaci di attraversa r tempeste per costruir arcobaleni" e come ne ero felice ed onorata quando la indossavo qualcosa succedeva ... su istagram c'è una intervista a me realizzata per caso proprio perché indossavo la collana e gli orecchini da lei creati che suscitaron tanta curiosità ... ve lo scritto prima che le creazioni di Anna LODI portan al dialogo ed anche io più volte mi sono trovata a esprimere la mia meraviglia a persone che indossavano i suoi gioielli come le collane tridimensionali..
ARRTE
-ERASEC
ANILEMRAC riuscite a capire che parole sono e come si sono trasformate?
VI è mai capitato di leggere un libro a dieci anni e poi a 20 o a 30 o a 50 a 60?
Lo avete trovato uguale ?
Nadia Berni Aphrodia
...., le buone maniere e soprattutto la cortesia, servono presto, volentieri e senza errori chiunque abbia bisogno delle loro opere da Le vite di Vasari Lorenzo Di Bicci e lei è proprio cosi dolcissima generosa altruista tanto da essere tra le mie compagne più assidue per andare a trovare Cesare ne aveva studiato il percorso artistico creando per OCEANI D' AMORE la spirale discendente.
ci eravamo conosciute a Villa Salviati in occasione delle giornate europee pitture versi installazioni collage " che piacevan assai.. e le sue opere eran cosi pulite che non si poteva desiderare di meglio in nome di questa bella amicizia aveva creato con foto di varie età di Cesare e Carmelina un fiordaliso fiore simbolo di amicizia ed usato una mia poesia in una manifestazione della folla disegnata con tanta simpatia .
Tiziana
Per scolpirla? un po' di raggi di sole che le brillavan su quelle labbra ogni volta che le apriva al sorriso o per proferir parole positiva e indaffarata . Meraviglia i gelati che potevi gustar da G un luogo che gareggiava tra un parco all' aperto sotto un cielo sereno e gigantografie dei Medici e c' eran persino le altalene che ora ti portan su ora ti portan giù nel gioco eterno di su di giù... di mama non mama nell' alternarsi di tempeste ed arcobaleni filosofia del gusto dell’ eleganza della simpatia ? Cervantes era la storia delle storie, era il suo Qujote popolo e gente vera in perenne stato di sogno un miracolo.
EQVLIBRISTI
Ugo e Michela vengono dall'Appennino Modenese. Le loro opere sono il frutto di una sinergia di intenti artistici e di mezzi tecnici, e si collocano nel punto in cui la fisica incontra la poesia. Ugo Ferrari nasce a Vignola (MO) nel 1970, ed è prima di tutto musicista e cantautore. La continua sperimentazione musicale lo ha condotto ad approfondire, attraverso una linea di studio originale, gli aspetti più sconosciuti dei processi cognitivi-musicali, arrivando a progettare una metodica per il ripristino dell’”equilibrio ritmico”. Michela Donini è nata a Modena nel 1973, maestra d’arte, si è specializzata in cinema d’animazione. Il suo linguaggio spazia dall’illustrazione alla carta pesta, dall’immagine digitale al cinema di “lana cardata”. L’equilibrio, dunque, è l’impronta fondamentale nelle loro sculture, assieme alla cinematica della danza, alle accelerazioni e decelerazioni della musica che incontrano le vibrazioni del colore, ed infine alla poesia, perché l’emozione preannunci la memoria. "Aiutare Carmelina, condividerne lo sdegno e la tristezza, la speranza e la felicità per un amore "grande come un oceano", nonostante gli sia stato negato, significa aiutare un mondo, compresi noi stessi, compreso nostro figlio. Parlare di Cesare e Carmelina è stato per noi una necessità, un bisogno, come lo sono l'amore filiale e fraterno, e non un'opera di carità. MOMENTO, SACRIFICIO di CESARE e ACROBATI UNIVERSALI, sono tre opere nelle quali si racconta che dalla sconfitta e dal dolore di Carmelina e Cesare, emergerà la vittoria dell'Amore sul mondo. "Dice Carmelina:"Il gioco?Il gioco che attraversa le ere dell’ umanità, tutte le età di ogni creatura, perché ti permette equilibrio tra l’incanto e il volo, il corpo e l’anima per godere di ogni dono, dentro e intorno a te quando c’è la luce della luna e delle stelle, del sole e il vento e la goccia... per tutto questo e molto di più nasce la creatura indaffarata, la ballerina, il cavalier del secchio, l'anemometro, il segna vento, la viaggiatrice... strutture realizzate in bronzo, dotate di bilanciere e pesi piombo, in grado di rimanere in equilibrio su un unico punto di appoggio, in un girotondo che invita all’allegrezza: un girotondo in cui manchi tu fratello debole perchè bambino, malato o anziano... Ma al pescator di cuori, al quale han tolto il cuore, manca l’equilibrio!? Con UGO abbiam parlato di educazione all'equilibrio euritmico (Emmi Pikler e Rudolf Steiner), di estetica e di psicologia-cinematica (la “Theorie de la Demarche” di Balzac) di musica, dei burattini e del cinema di animazione di Michela, di aquiloni.....Insieme solo insieme nel girotondo della vita ti è concesso essere felice e far felice. Ugo e Michela, discendenti dagli antichi Frigi tra gli Appennini del modenese, li ho conosciuti da sempre incastonati nel gioco antico e presente, presente ed eterno della vita!"
Lontanissimi nel tempo e nello spazio geografico eppur uniti dall' uso di uno stile che definirei: "quadri" parole non molte per descrivere da una parte meraviglie di un oriente sconosciuto e l' altro vizi e virtù degli esseri umani rendendo attori le piante, gli animali (antesignano di Wald Disney?!)
Milione di Marco Polo- favole di Esopo
"E vi dico ched egli dimorò in quei paesi ben 26 anni.
Lo quale poi, stando nella prione di Genova, fece mettere in iscritto tutte quelle cose a messer Rustico Da Pisa, lo quale era preso in quelle medesime carcere ne gli anni di Cristo 1298.
Qui comincia il libro
di messer Marco Polo da Vinegia, che si chiama Melione, il quale racconta molte novitadi della Tartaria e delle tre Indie e d' altri paesi assai....
X
Come lo Gran Cane mandò Marco figliuolo di messere Niccolò per suo messaggio.
. .. e diventò uomo savio e di grande valore oltre misura E quando lo Gran Cane vide in questo giovane tanta bontà, mandollo per suo messaggio ad una terra, ove penò ad andare sei mesi....
XVI .
in a questa Grande Ermenia è l' arcà di Noè, in su grande montagna, negli confini di mezzodì inverso lo levante, presso a' reame che si chiama Mosul, che sono cristiani, che son iacopini e nestorini........ Di verso a tramontana confina con Giorges, e in questo confine è una fontana , ove surge tanto olio in tanta abbondanza, che cento navi se ne caricherebbero alla volta; ma egli non è buono da mangiare, ma sì da ardere.....
XXIII
DELLI TRE MAGI
In questo reame ha molti belli destieri e di grande valuta,.....
XXV
DEL REAME DI CREMA
Crema (Cheram) è un regno di Persia che soleva aver signore per eredità… E quivi nascon le pietre che si chiamn Turchese in gran quantità, che si cavan dalle montagne; e hanno vene d’ acciaio e d’ andanico assai. Lavorano bene tutte le cose da cavalieri: freni e selle e tutte armi e arnesi. Le loro donne lavorano tutte cose, a seta e ad oro, e a uccelli e a bestie, nobilmente; e lavorano di cortine e d’ altre cose molto riccamente, e cotri e guanciali…. Nelle montagne di questa contrada nascono i migliori falconi e gli più valorosi del mondo……
XXVI
DI CAMADI .
Alla discesa della montagna ha un bel piano, e nel cominciamento hae una città c'ha nome Camadi ......... questo piano è molto cavo, e questo reame ha nome Reobales. Suoi frutti sono datteri, pistacchi, frutto di paradiso...... han buoi grandi bianchi come neve, col pelo piano per lo caldo luogo, le corna corte e grosse e non augute, fra le ispalle hanno un gobbo alto due palmi e sono la più bella cosa del mondo a vedere.........
XXXII
…della città Supunga .. Quando l' uomo si pare di questo castello, l' uomo cavalca per bello piano e per belle coste ov'è buon pasco e frutti assai e buoni..
LXXIII
della festa della natività del Gran Cane Sappiate che tutti i tarteri fanno festa di loro nativitade Il Gran Cane nacque a d' ventotto di settembre.. e ogni uomo in quel di' fae la maggiore festa ch' egli faccia per neuna altra cosa salvo quella che egli fa per lo capo dell' anno...... Ora il Gran Cane lo giorno della sua nativitade si veste di drappi d' oro battuto e co' lui si veston dodicimila baroni e cavalieri, e tutti d' un colore e d' una foggia...
E sappiate che il Gran Cane dona tredici volte l' anno ricca vestimenta a quegli dodicimila baroni , e vestegli tutti di un colore co' lui;...
CIII
Ancora nella provincia di Caragia
.... E in questa provincia si truova l' oro della pagliuola, cioè nel fiume: e ancora si truova in laghi e montagne oro più grosso che di pagliuola,...
CLXXXIII
D’una gran battaglia. Ma credo che fosse piacer di Dio nostra tornata, acciocchè si potessero saper le cose che sono per lo mondo che secondo ch'avemo contato in capo del libro nel titolo primaio, è e non fu mai uomo n cristiano né saracino, né tartero, né pagano che mai cercasse tanto del mondo, quanto fece messer Marco , figliuolo di messer Niccolò Polo, nobile e grande cittadino della città di Vinegia.
Deo gratias. Amen. Amen.
Nel Milione edito dall’ Istituto Geografico De Agostini nel 1982 si accosta la traduzione della
Historia Mongalorum del frate minore Giovanni da Pian del Carpine,
una località non rintracciata in provincia di Perugia, comunque situata in Umbria. Giovanni da Pian del Carpine.. fu uno dei primi seguaci di San Francesco e, dopo aver rivestito incarichi importanti nell’ ordine viaggiando per molti anni all’ estero e dirigendo la custodia di Sassonia, fu inviato da Papa Innocenzo IV come ambasciatore alla corte del Gran Khan dei Tartari. Questo frate ardimentoso, con notevole anticipo su Marco Polo , si spinse dunque in quel mondo d’ Oriente remoto e sconosciuto, in un momento in cui l’ Europa viveva sotto il continuo incubo di una invasione mongolica…. Anche se la missione di pace intrapresa da Giovanni da Pin del Carpine non ebbe alcun successo, di grande importanza fu la relazione in latino che il frate minore stese su quel suo pericoloso viaggio, che è anche la più antica descrizione geografica e storica dell’ Asia Centrale , assolutamente attendibile perché priva di infiorettature e tutta di prima mano, con uno stile sobrio e acuto. Tornato ad Avignone, Giovanni fu nominato arcivescovo di Antivari…..
Favole di ESOPO
LA VOLPE E IL LEONE
C' era una volpe che non aveva mia visto un leone. Un giorno, per caso, ne incontrò uno. Appena lo vide restò tanto sbigottita che poco mancò ne morisse. Quando lo incontrò la seconda volta, s' impaurì di nuovo, ma non come la prima. Quando lo vide la terza volta si fece animo, gli si accostò e attaccò discorso con lui
L'abitudine al rischio rende audaci .
La volpe e il cinghiale
Un cinghiale , appoggiato ad un albero, si affilava le zanne.
Una volpe gli disse: non vedo attorno né cacciatori né pericoli, come mai dunque ti affili i denti? Il cinghiale rispose :"Se il pericolo mi sorprende non avrò più il tempo di prepararmi, ma avrò già pronte le armi per difendermi.
La favola insegna che bisogna prevedere le calamità e prepararsi prima che esse sopraggiungano.
La volpe e Giove.
Giove meravigliato dell' intelligenza e della versatilità della volpe, le conferì la sovranità su tutti gli animali. Tuttavia voleva vedere se la volpe, cambiando condizione cambiasse anche il suo carattere avido. Così , mentre questa nuova regina passava in portantina, liberò sotto gli occhi di lei uno scarabeo. Al vedere l' animaletto volteggiare intorno, la volpe non potè trattenersi, spiccò un salto e , contro tutte le regole dell' etichetta, prese a dare la caccia allo scarabeo.
Giove sdegnato per un contegno tanto scorretto, la fece tornare al suo stato di prima.
Gli uomini da poco rimangono tali, anche se si coprono di vesti splendenti.
L Abete e il Rovo
L abete e il rovo litigavano fra loro, l’ abete si vantava dicendo: “ Io sono bello slanciato, alto servo a costruire i tetti dei templi e le navi, come osi tu paragonarti a me ? Il rovo rispose: “se tu ti ricordassi delle scuri e delle seghe che ti abbattono e ti tagliano, preferiresti la sorte del rovo”.
La favola insegna che non bisogna inorgoglirsi delle proprie doti e che la vita degli umili è più sicura di quella dei grandi
Il viaggiatore e la Verità
Un viaggiatore attraversando un deserto incontrò una donna che sedeva sola e pensierosa sulla nuda terra, Le domandò chi sei?"
ella rispose:" la Verità":
E perché hai lasciato il consorzio degli uomini e vivi in solitudine?" chiese l' uomo "Sono scacciata da ogni parte, rispose la Verità e in mia vece è accolta la Menzogna, che si insinua dovunque e signoreggia i cori e le menti
Fra gli uomini corrotti la menzogna è in grande onore e la verità è bandita e perseguitata.
Il sistema del Dottor Catrame e del dottor Piuma nell’ autunno del 18 durante un viaggio attraverso le estreme provincie della Francia, giunsi a pochi chilometri da una Casa di Cura, o manicomio privato, di cui avevo sentito molto parlare a Parigi da medici mie amici………. Si trattava di un fantastico castello mezzo in rovina e reso pressoché inabitabile dal tempo e dalla negligenza con cui era stato conservato. La sua vista mi ispirò un tale senso di orrore che, fermato il cavallo, stavo quasi per tornare indietro; ma mi vergognai della mia debolezza e decisi di proseguire.
…….Infatti un bel mattino, i sorveglianti si trovarono legati mani e piedi, gettati in celle e sorvegliati, come se fossero dei pazzi, dai pazzi stessi che avevano preso il posto dei custodi. Sembrava che il signor Maillard, parlandomi del pazzo che aveva incitato i suoi amici alla ribellione, non avesse fatto che raccontare le sue gesta. In realtà questo signore era stato , due o tre anni prima , il direttore dell’ istituto, poi era impazzito, passando così nel numero dei pazienti. Fatto, questo, certamente ignorato dal mio compagno di viaggio che mi aveva presentato a lui. I dieci sorveglianti erano stati improvvisamente sopraffatti, poi accuratamente incatramati, cosparsi di piume, infine, rinchiusi nel sotterraneo Vi erano rimasti per oltre un mese e, durante questo periodo Il signor Maillard non solo aveva generosamente concesso loro catrame e piume, ciò che costituiva il suo sistema, ma anche un po’ di pane e acqua in grande abbondanza. Il sistema della dolcezza, con importanti cambiamenti era stato ripristinato nel castello; tuttavia non posso fare a meno di riconoscere, col signor Maillard, che il suo proprio trattamento era, nel suo genere fondamentale. Come egli aveva giustamente osservato, esso era semplice-simpatico del tutto proprio del tutto privo di inconvenienti……. Edgar Allan Poe racconti Nato a Boston nel 1809
La quaterna secca di Luciano De Crescenzo.
E chi se la scorda più la sera in cui Alfonso Pisacane, anche detto Fofò, vinse la quaterna secca sulla ruota di Napoli!............ “Eccolo colui che ha fatto il miracolo, il biglietto vincente: questo è l’ oggetto che ha modificato da così a così il vostro parere nei miei confronti, guardatelo con attenzione: sono solo otto milioni. Domani mi recherò nella sede napoletana dell’ ente Lotto e Lotterie, debitamente scorato dall’ avvocato Gambardella qui presente e i dirigenti dell’ Ente mi addebiteranno in banca l’ intera somma. Otto milioni! Ma a cosa possono servire ,mi chiedo otto milioni? A essere amato? A non ammalarsi? A diventare immortale?..... Non è col denaro che i può comprare la felicità, è solo l’ inaspettato, la sregolatezza, la follia ,il disordine, che può compensarvi dell’ attesa.. Ed è per questo motivo che io, questa sera, ho per tutti gli amici presenti un’ ultima sorpresa. Voi nel frattempo, cercate di praticare l’ akremata, il distacco dalla ricchezza, e non lasciatevi corrompere!”
Il defunto signor Venanzio Maralli era veramente un originale: ma a me non sta giudicarlo, e il mio dovere di notaio è di seguire fino all’ ultimo le sue volontà testamentarie, siano esse espresse per iscritto che a voce. A voce dunque il signor Venanzio mi disse:-io ho qui un involto contente mille lire in tanti biglietti di banca da cinque che desidero, dopo la mia morte, siano consegnati a brevimano e senza che nessuno venga a saperlo, al cognato di mio nipote, Giovannino Stoppani col patto che egli li prenda e li tenga con sé e ne disponga a suo piacere e non dica a nessuno di possedere tale somma……
E’ appena giorno e io sono qui a contare i miei duecento biglietti da cinque lire che mi si parano davanti come duecento punti interrogativi:
-Che ne farò?
Il fatto è che da quando ho tutti questi quattrini non sono più io: ho la testa piena di pensieri, di preoccupazioni, di paure. Stanotte non mi è riuscito chiudere occhio: ogni tanto mi svegliavo di soprassalto perché mi pareva sempre che venissero i ladri a rubarmi le mie mille lire, o il babbo a domandarmi di dove provenivano, ciò che per me , in fondo, rappresentava lo stesso pericolo di perderle.
L’ anno nuovo.
Madonna che bello!
Avere un calendario
Nuovo di zecca
Pieno di giorni
Di un anno intero
Poterlo sfogliare
Liscio e perfetto
Tutto da girare
Davanti a me ..
La ricchezza più grande!
Da a Minori Vincenzo Villani Passaggio al limite
La Santa Patrona di Minori è Trofimena .
….Quando poi per gli amici abbiamo sempre una parola dolce, un gesto buono, Santa Trofimena non è morta invano! Quando sentiamo la nostra responsabilità verso i cari, prima ancora che verso noi stessi, il senso del dovere….Quando il rispetto tra uomini e popoli è un valore. Fino a quando l’ amore sarà Luce, è la Santa-bambina che ci guida “”
XIV
Il settimo pianeta fu dunque la terra.
La terra non è un pianeta qualsiasi! Ci si contano cento e undici re ( non dimenticando , certo, il re negri), settemila geografi, novecentomila uomini d’ affari, sette milioni e mezzo di ubriaconi, trecento dodici milioni di vanitosi cioè due miliardi circa di adulti. Per darvi un’ idea delle dimensioni della Terra, vi dirò che prima dell’ invenzione dell’ elettricità bisognava mantenere , sull’ insieme dei sei continenti, una vera armata di quattrocentosessantaduemila e cinquecento undici lampionari per accendere i lampioni. Visto un po’ da lontano faceva uno splendido effetto. I movimenti di questa armata erano regolati come quello di un balletto d’ opera. Prima c’ era il turno di quelli che accendevano i lamponi della Nuova Zelanda e dell’ Australia. Dopo di che questi , avendo acceso i loro lampioni, se ne andavano a dormire. Allora entravano in scena quelli della Cina e della Siberia . Poi anch’ essi se la battevano dietro le quinte. Allora veniva il turno dei lampionai della Russia e delle Indie. Poi di quelli dell’ Africa e dell’ Europa. Poi di quelli dell’ America del sud e infine di quelli dell’ America del nord. E mai che si sbagliassero nell’ ordine dell’ entrata in scena . Era grandioso. Soli , il lampionaio dell’ unico lampione del Polo Nord e il confratello dell’ unico lampione del Polo Sud menavano vite oziose e non curanti: lavoravano due volte l’ anno.
…Sangue e potere, delitti fratricidi (Caracalla uccide Geta). Il potere mostrerà il suo volto di violenza! Scrive Giovanni Di Stefano in potere e consenso dai Severi a Costantino. Nel 235 d.C. cioè all’ uccisione dell’ ultimo imperatore della dinastia severiana, si apre un periodo di quarantasei anni di anarchia militare caratterizzata da “imperatori soldati”. Molti comandanti militari saranno proclamati imperatori dalle truppe incentivando guerre intensive e favorendo un indebolimento notevolissimo del potere centrale inerme contro le invasioni dei Germani e dei Persiani senza limes sicuro che anzi subiva continui arretramenti che incentivavano insicurezza nei commerci e regressione dei processi produttivi.
Per lui poteva valere per descriverlo, quel tumultar di note della sinfonia n 1 di Tchaikovky ( mi fa venire i brividi di passione ascoltarla, una volta mi disse) Poeta scenografo, attore, commediografo, scultore una fiaba tutta da ascoltare, Daniele Tempesti , come fiabesca era la musica di Tchaikovsky. Tra i pittori il preferito è Tiziano da Cadore, tra gli scultori Michelangelo. L’ arte in generale è bellezza, la bellezza dà emozioni e pure emozioni danno le sue poesie le sue commedie , le sue sculture. Tra i cibi preferisce le arance: sferiche che sembran soli e si benefiche anche per contrastare le infezioni respiratorie( il corona le temeva) Per il futuro? La scrittura delle vicissitudini del suo lavoro da parte di d svolto con buona volontà impegno e passione, ma spesso contrastate da chi troppo è posseduto dal denaro! Tutto ciò porta ad umiliare l’ altro tanto da farlo disamorare dall’ amore per il lavoro e desiderare la pensione come una via d’ uscita
Firmamenti
Di Daniel Tempesti
Di tutte le stelle e di tutti i firmamenti
quando mi guardi con tanto amore
sono i tuoi occhi gli astri più splendenti.
24 11 2008
Compleanno di Carmy Rotundo Firenze .
A te donna
Divina nelle grazie
È fiorenza a stringere
Il tuo alto intelletto
Carmelina Rotundo
Musa di una poesia
Che travalicherà i secoli..
Ti accompagna Beatrice
Che dall’ alto
Legge l’aroma di scritti
Forse dettati da divino Campana che gli riuscì di scorgere
Occhi senza uguali.
Il tuo novembre amica
Avvicinerà fiamme sopite.
E con te, mai poetessa
Non avremmo che un orizzonte
Dove scrivere chi siamo.
Viviamo e pensiamo
Un mondo nostro solo nostro
E qui gli appigli di amore
Ci faranno capire
Che sempre il cuore batterà
Dove ci sarà poesia . Fernando Boaretto Ponte San Niccolò (PD)
IL FUOCO
NON SI accende un fuoco( Carmy e tu lo sai)
Solo per divertimento. solo per vedere le fiamme
E sentire qualche attimo
Il calore che ci investe
E necessario capire
Quale lettera la fiamma
Vuole darci in regalo-
Quale messaggio d’ amore
Che noi per fretta
Cataloghiamo in archivio
Ci sono voci, Carmy, che forse non vogliamo sentire
Una favola di Andresen
Letta senza profondità:
ma tu conosci la parola amore
Fernando Boaretto 14-12-2008
Ulisse ritornò prima di tutti. Sulla sua barca non si faceva che cantare, cantare, cantare. Dopo dieci anni nessuno c e la faceva più Sembrava un miracolo: la guerra finita, il nemico alle spalle, davanti solo mare piatto e speranza.
Erano stati dieci anni tremendi, senza una pausa, senza un attimo di respiro. Ci si svegliava dal poco sonno ed era già un appronta loriche, schinieri, un affilar di spade e tastare elmi criniti.
Ma si era dormito per modo di dire: anche in sogno c’ erano solo nemici e agguati e piani d’ attacco e fendenti e bocche tagliate a mezzo, braccia sparse per il campo, topi , peste, fumo. Neanche in sogno si fermava la guerra, e con la guerra la sfida, l’ eliminazione, la vittoria fulminante, il sangue più veloce, il cuore a martello, la paura di indietreggiare, il terrore della vergogna…..Si combatteva solo perché doveva esserci un nemico, perché senza nemico si era niente, perché doveva esserci un latro per specchiarsi e battersi.
E allora si era passati su tutto per vincere, pur di annientare in sé quell’ ansia di vivere senza dare un senso al tempo che non fosse il senso di superarsi, di poco , di tanto, ma sempre. Da I ritorni di Roberto Vecchioni Viaggi del tempo immobile.
Il circo .
Una specie di riverberazione esaltante, profetica, anticipatrice è quanto ricordo che provai la prima volta che misi piede sotto il pancione respirante, umido silenzioso di un chapiteau. Ero a casa mia in quel gran vuoto incantato, la segatura umida, i colpi di martello, tonfi sordi che venivano da qualche parte, il nitrito di un cavallo. Era il circo di Pierino, che ho raccontato nei clowns, un circo probabilmente piccolissimo che a me parve immenso, un’ astronave una mongolfiera, qualcosa con cui avrei viaggiato. Quando fu l’ ora dello spettacolo, ed esposero intorno a me, che stavo sulle ginocchia di mio padre, le trombe , le luci, gli applausi, i rulli di tamburo, i lazzi gridati dai clowns, la loro ciabattante ,buffonesca stracciona ilare irrazionalità, mi sembrò confusamente di essere atteso che aspettassero me. Fellini le parole di un sognatore da Oscar Il clown incarna i caratteri della creatura fantastica, che esprime l’ aspetto irrazionale dell’ uomo, la componente dell’ istinto, quel tanto di ribelle e di contestatario contro l’ ordine superiore che è in ciascuno di noi. E’ una caricatura dell’ uomo nei suoi aspetti di animale e di bambino, di sbeffeggiato e di sbeffeggiatore. Il clown è uno specchio in cui l’ uomo si rivede in grottesca, deforme, buffa immagine. E’ proprio l’ ombra. Ci sarà sempre’ E’ come c chiedessimo. “E’ morta lì’ ombra’ Muore l’ ombra’”Per far morire l’ ombra occorre il sole a picco sulla testa, allora l’ ombra scompare. Ecco: l’ uomo completamente illuminato ha fatto sparire i suoi aspetti caricaturali, buffoneschi, deformi. San Francesco non si è definito forse, giullare di Dio? E lao Tse diceva: ”Appena ti fabbrichi un pensiero ridici sopra ( Fare un film cit ) Politica- A volte la mia estraneità a una problematica politica, invece di restituirmi un sentimento di disagio e di imbarazzo, mi conforta, me ne sento protetto, penso di essere fortunato, e questo mi succede quasi ogni giorno quando sui giornali, o per radio, o per televisione assisto alla gran sarabanda informativa sulla vita politica italiana ( fare un film cit. )
Los Angeles
E’ acre fuori l’ aria, tremenda respira
Di vita di verità, di tremenda realtà
Ma dentro Los Angeles bambina
Che nel sogno solitaria cammina
L’ aria è magica sospesa nel tempo
Di un ciack, di un sorriso attento
All’ emozione l’ incubo l’ illusione
Di un film una storia una canzone-
E noi viviamo fuori, impegnati a produrre
Una realtà grave solenne ed ufficiale
In cui è importante solo il nostro particolare e reputiamo non giusto farci sedurre
Da quella simpatica ed inutile finzione
Da quella sterile improduttiva seduzione
Tutti riflessi nei giochi dei tempi produttivi
In cui i fannulloni sono i veri cattivi
Veniamo allora a Los Angels, l’ inutile
Viviamo allora quel sogno da vicino.
E la realtà d’ improvviso è gracile
E d’ improvviso ci diamo del cretino
Quanto era sogno cercare di capire
Quanto era folle cercare di sparire
Nel controllo di una realtà che era vita
La magia del sogno era invero svanita.
Questo è l’ amica Los Angeles allora.
Il ritorno dell’ emozione che dura
Vedo ora in cielo vicino un minareto
E non posso tenerlo nascosto o segreto. Ernesto Ciorra
Da Margherita va in pensione e … inizia una nuova missione libro dedicato a tutti i supereroi Che son saliti e saliranno sul taxi Milano 25
E in special modo a quelli che son partiti per un’ altra destinazione.
Una bella simpatica colorata pubblicazione che accompagna il pensionamento di Margherita , il primo taxi Milano 25 guidato da zia Caterina e narra della sua missione a tutti i bambini che verranno a vedere la macchina in esposizione al giardino dell’ orticultura. Caterina Bellandi scrive non una macchina qualsiasi ma la macchina del tempo, la teca piena di storie da conoscere, capire e amare per crescere,, Già i supereroi, anche quelli di Milano 25 per definizione sono super, imbattibili, fantastici, immortali. E ci sorridono sempre. Per contrattar zia Caterina txi@milano25.com
10 maggio.
…. il cielo quasi un arcipelago:
le nuvole a banchi ora lo coprono tutto
tra le poche le smagliature celesti
e lui il re del giorno sorge nitido
mentre le luci dei lampioni si spengono
Ore 6,35
Che spettacolo mozzafiato
rossi aranci fusi insieme e distesi sopra la collina
il sole si stiracchia appena sveglio ?!
Meraviglia di alba bellissimissima
ed io che rimango attonita
non ci si abitua mai alla bellezza ed ogni alba è diversa
Maggio 2020
Notai qualcosa di stano nel libro. "Le pagine non sono numerate Don" "no" disse lui
"Devi soltanto aprirlo!- da Illusioni di Richard Bach
e troverai qualsiasi cosa ti occorra di più.
"Un libro magico!"
"No puoi riuscirci con qualunque libro. Puoi riuscirci anche con un giornale vecchio, se leggi con sufficiente attenzione. Non ti è mai capitato di avere un problema in mente e di aprire un qualsiasi libro a portata di mano per vedere che cosa abbia da dirti?"
Pubblicato da Carmelina a lunedì, maggio 11, 2020
2 COMMENTI:
TOGNAK ha detto...
Grazie per il ricordo dei tempi di Toscana Oggi e del pranzo a Cavriglia con tutta la redazione guidata dal gentiluomo Alberto Migone, sui miei epiteti, bontà sua, Carmelina è stata generosissima ad abundantiam e farò finta di crederci, in tutti questi anni in cui non ci vediamo però Carmelina resta un esempio di coraggio responsabile, poi chiaramente ci vuole lo aiuto di Dio e della poesia per sopravvivere a questi tempi di ferro.
15 maggio 2020
Su argomenti quali la guerra, la giustizia , la legge, lì avidità sconfinata di ammassare denaro, la politica, la psichiatria, ritenendomi IGNORANTE (nel significato di non conoscere) ho disseminato e continuo a seminare le frasi da alcuni autori le stelle che avevano appena acceso il loro lumicino, senza fiatare lo spensero, si chiusero in casa e andarono a letto tremando "Usciremo un' altra sera", pensarono.
Solo una, in un angolino non so decideva a ritirarsi: ma un nuvolone accese all' improvviso un suo potente fiammifero: tutto il cielo per un istante ne fu illuminato. Allora anche l' ultima stella spense il lume ed andò a letto. Che notte! Il nuvolone brontolava: Dove sono i nemici? Buuumm. Se li trovo li accomodo io!-Buuumm. E accendeva un altro fiammifero per scovarli. Cipì osservava meravigliato e tremante. Il cielo era un campo di battaglia: ad ogni lampo si vedevano sempre nuovi combattimenti: svelte nuvole che scivolavano le une sopra le altre nuvoloni neri che si guardavano minacciosi pronti a saltarsi addosso. Per tutta la notte si radunarono suonando trombe e tromboni ed al mattino si lanciarono all' assalto. Passerì, guarda, trottano come cavalli! gridò Cipì indicando nuvole nere che in groppa al vento del mare assalivano il nuvolone venuto dalla collina-.-all' attacco!-Urlava una nuvola alle compagne-Sterminateli tutti! Ordinò il nuvolone con un rombo che fece tremare le tegole. Le nuvole galoppanti si slanciarono alla carica contro il muro nero e ad un tratto partì una cannonata: ma il proiettile rimbalzò a zig zag contro le corazze, crepita e tirandosi dietro il fuoco sbatté contro la terra che sobbalzò........ allora accadde il finimondo. Piccole nubi veloci uscirono dal nuvolone come reattori e lanciarono una mitragliata di proiettili di ghiaccio che crepitarono sui tetti..... la guerra durò tutta la mattina e solo nel pomeriggio Palla di fuoco riuscì a mettere un poco di ordine nel cielo devastato. Ecco che cosa capita a chi si azzuffa! Guardate come siete ridotte1-Esclamò disperdendo le ultime nuvole Poi allungò le sue grandi braccia nel cortile , nel bosco e sui prati a tirar su la testolina dei fiori e a carezzare pietosamente i corpi freddi dei passeri uccisi Infine alzò le sue lance dorate in un arco di meravigliosi colori che abbracciava tutta la terra in segno di pace. Allora gli uccellini uscirono dai rifugi e ripresero la vita interrotta dalla guerra…Chi ha vinto la lotta?- si domandavano .-nessuno. -anche le altre volte? Sempre “E perché lo fanno?”
“Chi lo sa?!”
Da Reparto n 6. Titolo originale Palata n 6.
Anton Cechov scrive il racconto, dopo aver visto l' isola di Sachalin.. è un posto delle sofferenze insopportabili. Noi abbiamo fatto marcire nelle carceri milioni di persone invano, senza ragionare, barbaramente. Abbiamo moltiplicato delinquenti e abbiamo addossato tutta la responsabilità sul sistema d' internamento, e sulla guardia carcerario. Il sistema e la guardia carceraria non sono colpevoli siamo tutti colpevoli.
..il recinto e il padiglione stesso hanno quell’ aria particolare di squallore e desolazione che qui da noi in Russia è una caratteristica tipica degli stabilimenti ospedalieri e carcerari… le pareti vi sono tinte d’ un sudicio azzurro e il soffitto è annerito come in una di quelle isbe fuligginose…Le finestre, dalla parte interna sono deturpate da inferriate.. Nel locale ci sono, poi, dei letti inchiavardati all’ impiantito. Ed è in questi che siedono o stanno coricati degli uomini in camici da ospedale di colore turchino con papaline all’ antica sul capo. Sono i mentecatti….Ivan Dmitric Gromov trentatreenne di nobili origini, già usciere di tribunale e segretario di governatorato, soffre di mania di persecuzione. Egli o se ne sta allungato sul letto, acciambellato su se stesso, o cammina perpetuamente come per fare del moto... Egli parla della bassezza umana, della violenza che calpesta la giustizia, della mirabile vita che, col passar del tempo, si instaurerà sulla terra, di quelle finestre inferriate che gli vengono prospettando, istante per istante, l' ottusità e la ferocia dei prepotenti
…….non per nulla la secolare esperienza del popolo ammonisce sull’ evenienza per la quale dalla sacca del mendicante e dalla galera nessuno può ritenersi giammai al sicuro. E del resto un errore giudiziario, con l’ attuale procedura, può verificarsi benissimo e non rappresenta un caso eccezionale. ..
….Ivan Dmitic sapeva che quel genere di individui per cui la sofferenza degli altri è materia d’ ufficio, di mestiere-giudici, poliziotti, medici-con il passar del tempo, in forza dell’ abitudine, si incalliscono a tal punto che magari vorrebbero( anche se non possono) trattare i loro clienti in altro modo che non sia quello formalistico: e sotto questo rispetto, costoro che non differiscono in nulla dal contadino che nel suo cortile sgozza montoni e vitelli senza far caso al sangue Dato questo formalistico insensibile atteggiamento, il giudice, per poter privare un innocente di tutti i diritti civili e condannarlo ai lavori forzati, ha bisogno di una sola cosa: un po’ di tempo. Solo il tempo sufficiente all’ espletamento di talune formalità per le quali viene pagato a lui lo stipendio-e poi è tutto finito. Prova poi a cercar giustizia e difesa……... e non è addirittura grottesco fantasticare di giustizia quando ogni sorta di violenza viene accolta dalla società come una necessità razionale e giustificatrice e ogni atto di misericordia, come ad esempio un verdetto di assoluzione, provoca una vera e propria esplosione di sentimenti di scontento e di vendetta
.
…. i ricoverati sono condannati a vedere in perpetuo solo Nikita. Solo di recente, nell' ambiente dell' ospedale, si è sparsa una voce, abbastanza singolare, per la quale si sussurra che al Reparto n 6 si rechi tratto tratto, da un po' di tempo in qua il dottore......
Il dottor Andrej Efimyc Ragin è, nel suo genere un uomo comune. Dicono che nella prima gioventù egli fosse cosi' devoto da aver avuto l'intenzione di seguire la carriera ecclesiastica;......... Lo avrebbe di certo fatto se suo padre , dottore in medicina e chirurgo, non lo avesse acerbamente schernito e non gli avesse dichiarato categoricamente che non l'avrebbe più considerato suo figlio nel caso che egli si fosse fatto pope....... dunque, Andej Efimyc giunse in questa città per espletarvi le sue mansioni: l'istituto di carità si trovava in uno stato pietoso. Nelle corsie, nei corridoi e nel cortile dell'ospedale c' era un fetore che mozzava il respiro... era una lamentela generale che scarafaggi , cimici e topi non dessero requie l'ispettore, la magazziniera e l'assistente medico rubavano a spron battuto a danno dei malti e, quanto al vecchio dottore che aveva preceduto Andrej dicevano che si dedicava al commercio clandestino dell' alcool medicinale in dotazione alla struttura e tra infermiere e donne ricoverate avesse messo su un vero pipio harem... Osservato ben bene questo ospedale, Andej Efimyc era giunto alla conclusione che si trattava di un' istituzione immorale e altamente nociva alla salute dei ricoverati.. ama straordinariamente la ragione e l'onestà, ma per dare alla vita che lo circonda una sistemazione ragionevole e onesta gli fa difetto il carattere e la fede nel proprio diritto Nei primi tempi.. lavorava con grande diligenza. Riceveva ogni giorno dal mattino all'ora di desinare, eseguiva operazioni e si prestava perfino all'assistenza -ostetrica..... Schiacciato da queste considerazioni.. si sentì' cadere le braccia e cominciò a non recarsi più all' ospedale tutti i giorni……… Legge moltissimo e sempre con gran piacer la metà dello stipendio gli va nell'acquisto di libri e delle sei stanza del suo appartamento tre sono completamente zeppe di libri e di vecchi giornali…….era come se qualcuno avesse preso un falcino, glielo avesse immerso in corpo e ripetutamente glielo rigirasse nel petto e nei reni. Dal dolore morse il guanciale. arrotò i denti e tutti' a un tratto, fra il caso che aveva in testa, limpido gli balenò il tremendo insopportabile pensiero che appunto un dolore come questo dovevano aver provato per anni, un giorno dopo l' altro, questi uomini che ora, al chiarore della luna nereggiavano come ombre. Come mai per più di vent' anni, era potuto accadere che egli non sapete questo e non volesse saperlo? era rimasto ignaro, non aveva avuto idea di tanto dolore e dunque non gli si poteva imputare a colpa....
Le avventure di Pinocchio nella edizione i libri dell' Unità con la splendida introduzione di Marco Ferrari.. .Gli affanni del fine Ottocento ci hanno certo regalato un universale ed eterno Pinocchio ma hanno cominciato a provocare la scomposizione dell' uomo: dall' esaltato superuomo Claudio Cantelmo di D' Annunzio al remissivo Demetrio Pianelli di De Marchi: all' enigmatico Emilio Brentani di Svevo al vinto Mastro Don Gesualdo. Questo fine Novecento assomiglia al capolinea delle illusioni: non è permesso neppure più sognare. Speriamo che ci salvino i marziani........
…Allora il giudice, accennando Pinocchio ai gendarmi, disse loro: ”Quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete d’ oro: pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione”.
Il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco e voleva protestare: ma i gendarmi, a scanso di perditempi inutili, gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia......., Pinocchio narrerà a papà Geppetto, ritrovato in corpo al Pesce-cane…. Del suo incontro con il giudice--
motivo per cui andai con la Volpe e il Gatto a sotterrare le quattro monete d' oro …
…e viceversa di duemila monete non trovai più nulla, la quale il Giudice quando seppe che ero stato derubato, mi fece subito mettere in prigione, per dare una soddisfazione ai ladri,...
I libri dell’ Unità
Italiana quattordici testi tra la fine del Settecento e del Novecento, lì dove nasce la cultura e si forma l' identità del nostro Paese, rivisitati da scrittori e studiosi. Racconti, romanzi brevi, testimonianze, memorie, invettive, per ritrovar le origini di passioni e di guai che sono i nostri e tutti ancora vivi.
…… E certo il nostro Giannino non poteva capire i misteri della politica per i quali a volte la difesa fatta da un' anima semplice e ingenua può recar più danno d' un' offesa lanciata dall' anima più nera e più perversa...
da qui termina il giornalino di Gian Burrasca; ma non terminano qui, naturalmente le sue monellerie e le sue avventure e a me che ho impresa la pubblicazione di queste memorie corre almeno l' obbligo immediato di completar la narrazione dell' avventura elettorale rimasta interrotta sul più bello.. o sul più brutto, secondo il punto di vista politico-sociale dei miei piccoli lettori.. Infatti proprio in una questione politico sociale andò a incappare il nostro povero Giannino Stoppani e non da far le meraviglia se la sua buona fede fu tradita da tutte le parti e ogni suo calcolo da cima a fondo sbagliato
Da Illusioni Le avventure di un Messia riluttante di Richard Bach il nuovo libro dell' autore del Gabbiano Jonathan Livingston
Notai qualcosa di strano nel libro. "Le pagine non sono
numerate Don:
""no "disse lui. "Devi
soltanto aprirlo e troverai qualsiasi cosa ti occorra di più”
“ un libro Magico!"
"No. Puoi riuscirci anche con un giornale vecchio, se leggi con sufficiente attenzione”.
Non ti è mai capitato di avere un problema in mente ed aprire un qualsiasi libro a portata di mano per vedere che cosa abbia da dirti?" "No."
"Bè, provaci qualche volta”.
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