giovedì 28 dicembre 2023

NARRO di CESARE viaggio nel cielo

Natale 2023 Con Elisabetta visitiamo i Presepi alla Badia: un cielo azzurro stellato e tante stelle di Natale rosso fuoco bellissime; a San Filippo Neri in piazza San Firenze ritroviamo, nello scenografico presepe, accanto al Bambinello, il buon Capriccio in miniatura il cane di Don Carlo a fare buona guardia.
Nella città stamattina lunedi 25 dicembre, non molto affollata, passeggio: spazio e tempo dalla tua partenza da questa terra, amatissimo fratello Cesare stanno cambiando dimensione: guardo più spesso il CIELO! 1°dicembre 2023 Non mi è concesso sapere chi è stato accanto a te prima di esalare l'ultimo respiro, se tu abbia pronunciato una parola, detto un nome; ieri trenta novembre ore 18 (eri nato il 27- 11 -1959); come molto spesso facevo, ti ho telefonato: con voce impastata e a fatica hai pronunciato due frasi: "Come si fa?" " Sto molto male! " Alle ore sei, c'è scritto sul tuo certificato di morte, hai consegnato la tua vita al Creatore e da quell'attimo non mi è dato vederti con gli occhi del corpo. Il medico legale ha ordinato l'autopsia, ma essendo venerdi ti hanno messo in frigo per stabilire che martedi ti avrebbero esaminato. Non sapevo in che cosa consistesse l'autopsia e, solo allora l'ho saputo: apertura del corpo forse dalla testa al tronco per esaminare gli organi, uno per uno, messi su carrelli mobili per poi, una volta analizzati, essere rintrodotti nel tuo corpo. Una vita, la tua CESARE, che ha conosciuto l'orrore di atti di chi si è voluto sostituire a Dio, imbalsamando in vita ogni tuo organo donandogli medicine ed ancora medicine. Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc. 23,33-34). Furono le parole pronunciate da Gesù nell'ora più buia della storia, quando a morire non era Dio, ma una umanità divorata da bocche fameliche di cattiveria. Con questa supplica Gesù ha placato l'ira del Padre e dal cielo, con la potenza distruttrice e ricreatrice di un diluvio, scese una lacrima … Dio piange al vedere suo Figlio, l'Unigenito, l'Amato morire innocente . Avrebbe voluto soffrire, morire Lui al posto del Figlio: mai un padre accetterebbe la morte di un figlio. Eppure per essere fedele al sì all'uomo, Dio dice no a sé stesso!

Dal luogo dove mi trovo, la stanza al piano terra in fondo, entrando della Misericordia in piazza del Duomo, odo campane suonare. Mai una brutta parola, mai un sentimento di odio tu fratello Cesare innocente e puro hai camminato su questa terra! Che bei presepi creavi semplici poetici, ma da 10 anni la scatola con le statuine e la capanuccia che accoglie la sacra famiglia sono rimaste chiuse speravo, ho sempre sperato nel segreto del mio cuore che ritornassi mi ricordo come se fosse ora che a mezzanotte precisa è stata sempre tua cura porre il Bambin GESU' nella capnnuccia. Hai dimostrato fiducia e cercato il dialogo, hai testimoniato amore alla persone e agli animali: i gattini che amavi accarezzare al mattino presto prima di recarti al lavoro a Careggi un lavoro che adoravi, amavi i cani, gli uccellini e il pesce che per un periodo hanno abitato con noi; hai annaffiato amorevolmente le piante in modo particolare l'oretensia." "Hai visto che bella ortensia abbiamo in terrazza?" ti domandai un giorno e la tua risposta: "Certo io vado a salutarla tutti i giorni!" Quella stessa ortensia che il 30 dicembre 2013 quando è stato ordinato il tso che in pratica, con una breve interruzione di nove giorni, è durato fino al 5 ottobre 2014) si è lasciata andare, le mancava il tuo saluto. La cura? 4 donne hanno deciso che ad una persona rimasta orfana dei genitori di togliere lavoro, casa e affetti per farti un tso senza che tu avessi compiuto mai atti violenti anzi eri semore preoccupato di fare del male agli altri Amavi intensamente la vita ti ho visto cercare di resitere alle lusinghe degli psicofarmaci di chi ti ha promesso una guarigione passiva senza renderti partecipe del processo di guarigione, ma la chimica ha avuto il sopravvento ti ha trascinato nel tunnel della dipendenza in un vortice a spirale aiutato e sollecitato da 4 donne unite, donne che occupano un posto alto nella scala sociale tutte laureate e ben vestite. Hanno fatto di te il loro giocattolo con cui tratullarsi con ferocia inaudita a colpi d'ascia hanno abbattuto la grande quercia eri alto 1,75, occhi verdi, capelli castani un fusto si direbbe! https://carmelinablog.blogspot.com/2022/11/cesare.html Sto gustando un fettone di panettone e una torta alle mele favolosa, mi ritorna in mente Padre Giustino che a Natale ti portava il panettone che tu gradivi molto, eri un gran ghiottone un buongustaio ci aveva abituato benissimo la nostra mamma casalinga sempre attenta. Hai amato la musica i tuoi strumenti preferiti la chitarra e la batteria. Hai amato l'ordine le composizioni geometrice gli accostamenti cromatici luminosi vivaci.
Hanno cambiato il tuo corpo hanno spento il tuo sorrisone, condotto all'immobilita dopo la rottura del femore nel 2018 ti ho visitato nudo con i cannelli per respirare, per svolgere le tue funzioni fisiologiche, per mangiare. « E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. » ( Marco) Al tuo funerale nella parrocchia di San Quirico a Legnaia, nonostante che tu mancassi da 10 anni dalla scena sociale e lavorativa la chiesa era piena chi è dovuto venire in taxi per difficolta motorie, ma è venuta, chi ha chiesto il permesso al lavoro per essere presente, chi ti ha portato la rosa bianca con la nebbiolina simbolo di purezza, chi la rosa rossa fuoco, chi il mazzo splendido di rose e gigli, la tua famiglia ha fatto realizzare il cuscino, chi ha scritto telegrammi. "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. [...] Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!». » ( Matteo 27, 45. 51-54) Nessuno ha potuto cambiarti dentro: bello- puro- innocente -semplice. Per seppellirti ti ho accompagnato dove vivono nella luce eterna i nostri cari genitori: mamma Maria Auro e papà Rosario Rotundo a Magisano. E' stato un viaggio nel cielo dove navigavano grandi nuvole e dove il sole faceva da padrone e da Magisano hai voluto che arrivassi dove i due azzurri si congiungono a Simeri dove vivono Stella, Giovanni e Anita mia cugina che mi hanno accolto come una regina facendomi gustare ogni prelibatezza e dandomi un intero apparamento per essere libera di vivere questo tempo abbiamo costruito insieme l'albero posto il bambinello nella mangiatoria; la messa i miei parenti l' honno voluta celebrare a Cropani marina nella parrocchia di San Marco una grande chiesa dove è parroco il cugino don Mario che ha fatto partecipare il coro accompagnato dalla musica delle chitarre propio a sottoilneare il tuo amore per questo strumento. Con Stella al mare abbiamo raccolto le conchiglie come io e te Cesare facevamo sempre quando andavamo al mare, Stella ha interpretato con la sua splendida voce IL Cantico dei Cantici dedicandola, con la musica delle onde del mare d'inverno stupendo- magico; con Giovanni, delicato cantautore che mi ha fatto ascoltare le sue belle e profonde canzoni al mare tutti i pomeriggi ho scritto una due cento volte il tuo nome Cesare sulla sabbia e Domenica 10 dicembre è comparso il grande arcobaleno dalle Castella fino alla Sila immenso, luminoso.
al Vangelo di Marco (15,24-41) «Perciò lo crocifissero e si divisero le sue vesti, gettando sopra di esse la sorte per quel che ciascuno dovesse prendersi. Era l’ora terza quando lo crocifissero, e l’iscrizione con la causa della condanna recava scritto: “Il re dei Giudei”. Insieme a lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra (e si adempì la Scrittura, che dice: “Fu computato con gli iniqui”). Quelli che passavano lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: “Eh! tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso scendendo dalla croce”. Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi si facevano beffe di lui dicendo tra loro: “Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo”. Perfino quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Giunta l’ora sesta, si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona. All’ora nona, Gesù esclamò a gran voce: “Eloì, Eloì, lamà sabactanì”, che si traduce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Allora alcuni dei presenti, uditolo, dicevano: “Ecco, invoca Elia”. Un tale corse a inzuppare una spugna di aceto, la pose su una canna e gli dava da bere, dicendo: “Lasciate, vediamo se viene Elia a tirarlo giù”. Ma Gesù, emesso un grande grido, spirò. Allora il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto fino al basso. E il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare gridando a quel modo, esclamò: “Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!”. Vi erano pure alcune donne che stavano osservando da lontano. Tra esse: Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il Minore e di Giuseppe, e Salome, le quali lo avevano seguito e servito quando era in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.» Amore e Ressurrezione sei tu Cesare! HO avuto in dono il miglior fratello che mai potessi desiderate: un amore eterno il nostro tra fratelli e sorelle ed ora guardo più spesso il cielo.

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