giovedì 20 settembre 2007

LA REGIONE PUGLIA IN POESIA

 


 

 

COME SI PUO’ NARRARE UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE PAROLE.

Dal diario: “In terra di Puglia”

 

GIOCHI

Giardini pubblici

Lecce (Luglio)

 

Un cielo uniforme

celestone.

Chiome di alberi verdi

che fra poco diventeranno nere.

I lampioni, lucciole sparse.

Calzette bianche

triciclo

la mosca ceca

li tuddhi

lu surdatu ntustatu.

Un attimo la luce

illumina i protagonisti dei 4 cantoni.

Un venticello leggero

fiocchetti

la corsa

ricerca un pallone

le comete

le altalene

la rota

nu zzumpassarde.

Fra poco perderanno i contorni

anche le voci.

 

I nomi di alcuni giochi sono

ripresi da disegni realizzati

per il museo cose d’altri tempi

raccolti dal comitato museo

NARDO’

 

 

TIN

 

Tin

tin

tintinnambulo

10 tari

signore.

Ho solo dieci tari

per un

tintinnambulo,

sapeste com’è bello

ha gli occhi neri

tanti riccioli blu.

10 tari

signore

vendetemi

un tintinnambulo.

 

I termini tintinnambulo e tari

conosciuti nella visita

al museo provinciale

Sigismondo Castromevidiano

di Lecce

(Luglio)

 

 

 

 

Sta per iniziare lo spettacolo

 

Teatro romano

Piazza S. Oronzo

(Luglio 1982)

 

Silhouette bianche

brusio.

Ombre sul muro.

Applauso.

 

Raccontare un viaggio attraverso la scrittura di poesie è una pratica che ritengo sia molto importante, perché, a differenza di semplici testi, le poesie esprimono i sentimenti che la persona che le scrive prova in quel particolare momento, ciò che di una situazione colpisce di più e perché. Dalla lettura di poche e semplici parole, si può capire lo stato d’animo e il pensiero di chi scrive.

 


 

Ali azzurre di Porto Selvaggio.

 

L’ho visto

l’azzurro cadere

l’ho sentito

il profumo forte

di pini.

Il mare azzurro

sembra il cielo

giorno alto.

Porto Selvaggio

 

L’ho messe

le ali per volare

l’ho ricordati

sorrisi per

non morire.

L’acqua profonda

sembra cielo

sole alto.

Porto Selvaggio.

 

Divengo cavallo

impazzito per

fuggire al mondo

bagnarmi nel mare

sapore di sale

rubare i raggi di sole.

Porto Selvaggio.

Al posto dei pensieri

Ali azzurre; questo è

Porto Selvaggio.

 

 

Le nuvole no

 

C’è aria di paradiso

la sabbia granelli cristallini

si rincorrono.

Sei già nell’azzurro

nel mare mentre

bevi il sale, godi il sole.

Grande luce.

C’è aria di paradiso

gli archi di sabbia

si susseguono

è l’ora di correre

nel vento di aprire le

tue mani;

sei già in paradiso

a Porto Selvaggio.

Le nuvole NO

le nuvole NO

siamo nel mondo

di Porto Selvaggio.

 

 

Un paese che…

(a piazza Duomo Lecce)

(Luglio)

 

Squittiscono da destra

rispondono a sinistra

ricantano in coro.

Intorno poca gente

si perde nella piazza chiusa.

Zimbalo quanto ti

costò fare

rifare la grande fabbrica

del Duomo.

I lampioni, ormai

solo lo scheletro si vede.

Squittiscono da destra

e intanto ti confondi

le due facciate

del duomo

il grande porticato laterale

il seminario austero

le case basse

di un paese che sa di pescatori

e di terra.

 

 

MAGO MALECORE

 

A Antonio Malecore

Maestro della

Cartapesta

(Luglio)

 

Tocca la carta

la piega, la plasma.

Una “manica”

di pennello la sua

bacchetta magica.

Strappa la carta

taglia la giacca

crea le pieghe.

Ecco il ginocchio

il cappello

e la borsa.

L’anima di ferro

diventa pupo.

 

OTRANTO

(Luglio) ... Se fossi un pittore

colorerei rosso un giaggiolo

disegnerei un albero con la chioma

bassa a cespugli.

Se fossi un musicista

porterei una chitarra

accanto al giaggiolo

e lascerei che il vento la toccasse.

Se fossi un musicista

costruirei tessera per tessera

l’albero della vita.

Poi,

spargerei azzurri tra verdi e

creerei

malie bianche d’Otranto.

 

 

LA VITA OLTRE I CONFINI

(visita alla Cattedrale di

Otranto. Luglio)

 

Le piccole pietre

compatte l’una accanto

all’altra.

Forti, dure

a ricreare

le grandi braccia

dell’albero della vita

dov’è narrato

quello ch’è stato

è, e sarà.

Le tante colonne

della sua cripta.

Le ossa dei grandi martiri.

Qui è narrata

la vita oltre i confini.

 

 

A GALLIPOLI

(Luglio)

 

Mare.

Grande mare blu

blu.

Le alghe.

Nei grandi cesti

i pescatori

stanno dipanando

le reti

vicino al ponte.

Mare.

Grande castello

alti lampioni.

Arrivano le

casse di pesce

al mercato.

Blu.

La grande chiesa e

dentro i dipinti;

vicino

all’angolo

Il Museo Civico.

Mare

Blu.

Nel grande museo

vive la storia.

Prima di Cristo, dopo

retaggi turchi

veneziani

e un mondo

di flora

di fauna:

dalle zanzare

alle balene

dal grande respiro.

Mare blu.

L’amore cantato

in eterno

dalla grande fontana.

Mare

blu.

Nei cesti

i pescatori

stanno preparando

l’esca.

 

 

S. MARIA DE FINIBUS TERRAE

 

S. MARIA DI LEUCA

(Luglio)

 

In quelle grotte

paura dell’ignoto;

terrore di aspri

sconosciuti sentieri;

quelli che la roccia

conserva da secoli.

 

In quelle grotte

fascino dei mari: Adriatico e Ionio

che entrano, invadono,

penetrano a sconsacrare

segreti, i più

interni.

In quelle grotte

colore d’incanto

d’azzurro, verde.

Roccia e Azzurro

Azzurro e roccia

ai confini

dell’ignoto e del fascino.

 

 

UN OBRELLONE AZZURRO

a Porto Selvaggio

Grotta del Cavallo

(Agosto)

 

Corri.

Corri

tra i pini

il vento

l’odore forte

del mare.

Il vento che

fa risuonare

il tuo nome:

Selvaggio.

Il porto

Selvaggio

fughe nel

mare nel

vento

tra profumo

forte di pini

mare cielo

cielo mare

hanno inventato

qui,

un ombrellone azzurro.

 

 

DIVENTERO’…

a Porto Selvaggio Grotta del Cavallo

(Luglio)

 

Regalatemi un ombrellone

azzurro e

fatemi fuggire tra i pini

di Porto Selvaggio.

Regalatemi un ombrellone

azzurro

e lasciatemi libera

nel vento

tra i profumi di terra

Selvaggia.

Regalatemi un ombrellone

azzurro

diventerò Cavallo

con occhio di mare

e uno di cielo

giù, giù

dove si beve l’azzurro

più chiaro

diventerò…

Selvaggia.

 

 

Un’isola dove l’avventura

 

Isola dei Conigli

Porto Cesareo

Luglio

 

Americhe.

Americhe del sud.

Navi di corsari

isole lontane

l’assalto,

rulli di tamburi.

Mai canto d’amore

più bello

 

Torre dell’Orso

Luglio

 

Solo il rumore del

vento nella pineta,

una leggera carezza di sabbia.

 

 

BELLO MARE

 

S. Foca

Agosto

 

La luce

si perde

carezze di vento

libertà di comete.

Bello mare

cupole sparse

su sabbia.

Carezze di vento

Scoglio

Porto

Libertà di comete.

 


TORRE DELL’ORSO

(Luglio)

 

Un azzurro

increspato di

spume bianche.

Un’avventura

Nelle oasi bruciate

di sabbia.

Vento nella pineta.

Forte sapore di sale

sulla pelle più ambra.

Fughe di sogno

di mezz’estate.

 

 

Una. Cento sirene.

Le sirene

trasformate

in spuma

bizzarre schiume di

mare

ribaciano

l’arco di sabbia

mentre la roccia

eterna le guarda.

Anche Nettuno

qualche volta

si ferma

ad ascoltarle.

 

 

Le feste nel sud

 

Fuochi d’artificio che

illuminano le spiagge.

Sipari costruiti da Villari.

 

 

LA CUMETA

 

L’hanno costruita

i bimbi per correre

nel vento.

 

(da un disegno

del museo cose d’altri tempi

raccolti dal comitato museo

Nardò)

 

A PIAZZA SALANDRA

 

(AGOSTO 1982)

 

I balconi

che sogno!

Fughe di archi.

Orologio per tempo.

Campane per suono.

Tendine

che sogno!

In silenzio

Passano passi

Cassette rosse per posta.

Bracci di luce

che sogno!

Il verde forte di porte

la fonte

simbolo Tauro non Bovi.

Tetti di case

che sogno!

 

 

AL CASTELLO

 

Nardò

(Agosto)

 

Si camminava

per gli stretti sentieri

verso la luce

in alto

verso il sole

e

intorno

gemme bianche

di case

dai tetti antichi

di tegole.

 

 

Senza noccioline non è festa

a Lizzanello

(10 Agosto)

 

Giallo rosso bianco

una tromba suona.

Luci accese

il maestro in scuro.

Focacatti dolci

gelati di tartufo e torrone

Festa grande a Lizzanello

Vestiti nuovi

e scarpe.

Il santo di cartapesta,

opera di mago Malecore

saluta tutti

Festa grande.

Banchetti a strisce

Noccioline e birra

Lo scapece.

Arcobaleno di pulcini.

Giallo rosso bianco.

Luci accese.

 

LU GIUSTALIMBURE

 

Alla porta

le massaie

chiacchiere

sorrisi

come state?

Oggi giovedì

passa

lu giustalimbure;

comari di Nardò

preparate lu limbo

da riparare.

Carmelina alla Puglia

 

5 commenti:

  1. sei in cina,o giappone
    perch ci sono tanti bambu
    anche puglia ci sono ?

    nobu tanigawa da giappone

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  2. Qualche anno fa ho soggiornato per due settimane in Puglia e durante quel periodo ho visitato i luoghi che Carmelina Rotundo ci descrive con le sue poesie. Leggendole ho percepito le immagini, gli odori, i suoni, le sensazioni di quei giorni come se fossi dentro un film.

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  3. ci sono stato due anni fa..Lecce, Otranto

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  4. e ritrovo i colori che descrive Carmelina...e lunghe strade nelle campagne..ricordi veloci che rimangono... Gigi

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  5. Meravigliose poesie.....parole che danzano ......che descrivono la terra del mio amore.....dei giochi a cui lui da piccolo avrà giocato.....meravigliose strofe....Grazie Carmelina

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