COME SI PUO’ NARRARE UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE PAROLE.
Dal diario: “In terra di Puglia”
GIOCHI
Giardini pubblici
Lecce (Luglio)
Un cielo uniforme
celestone.
Chiome di alberi verdi
che fra poco diventeranno nere.
I lampioni, lucciole sparse.
Calzette bianche
triciclo
la mosca ceca
li tuddhi
lu surdatu ntustatu.
Un attimo la luce
illumina i protagonisti dei 4 cantoni.
Un venticello leggero
fiocchetti
la corsa
ricerca un pallone
le comete
le altalene
la rota
nu zzumpassarde.
Fra poco perderanno i contorni
anche le voci.
I nomi di alcuni giochi sono
ripresi da disegni realizzati
per il museo cose d’altri tempi
raccolti dal comitato museo
NARDO’
TIN
Tin
tin
tintinnambulo
10 tari
signore.
Ho solo dieci tari
per un
tintinnambulo,
sapeste com’è bello
ha gli occhi neri
tanti riccioli blu.
10 tari
signore
vendetemi
un tintinnambulo.
I termini tintinnambulo e tari
conosciuti nella visita
al museo provinciale
Sigismondo Castromevidiano
di Lecce
(Luglio)
Sta per iniziare lo spettacolo
Teatro romano
Piazza S. Oronzo
(Luglio 1982)
Silhouette bianche
brusio.
Ombre sul muro.
Applauso.
Raccontare un viaggio attraverso la scrittura di poesie è una pratica che ritengo sia molto importante, perché, a differenza di semplici testi, le poesie esprimono i sentimenti che la persona che le scrive prova in quel particolare momento, ciò che di una situazione colpisce di più e perché. Dalla lettura di poche e semplici parole, si può capire lo stato d’animo e il pensiero di chi scrive.
Ali azzurre di Porto Selvaggio.
L’ho visto
l’azzurro cadere
l’ho sentito
il profumo forte
di pini.
Il mare azzurro
sembra il cielo
giorno alto.
Porto Selvaggio
L’ho messe
le ali per volare
l’ho ricordati
sorrisi per
non morire.
L’acqua profonda
sembra cielo
sole alto.
Porto Selvaggio.
Divengo cavallo
impazzito per
fuggire al mondo
bagnarmi nel mare
sapore di sale
rubare i raggi di sole.
Porto Selvaggio.
Al posto dei pensieri
Ali azzurre; questo è
Porto Selvaggio.
Le nuvole no
C’è aria di paradiso
la sabbia granelli cristallini
si rincorrono.
Sei già nell’azzurro
nel mare mentre
bevi il sale, godi il sole.
Grande luce.
C’è aria di paradiso
gli archi di sabbia
si susseguono
è l’ora di correre
nel vento di aprire le
tue mani;
sei già in paradiso
a Porto Selvaggio.
Le nuvole NO
le nuvole NO
siamo nel mondo
di Porto Selvaggio.
Un paese che…
(a piazza Duomo Lecce)
(Luglio)
Squittiscono da destra
rispondono a sinistra
ricantano in coro.
Intorno poca gente
si perde nella piazza chiusa.
Zimbalo quanto ti
costò fare
rifare la grande fabbrica
del Duomo.
I lampioni, ormai
solo lo scheletro si vede.
Squittiscono da destra
e intanto ti confondi
le due facciate
del duomo
il grande porticato laterale
il seminario austero
le case basse
di un paese che sa di pescatori
e di terra.
MAGO MALECORE
A Antonio Malecore
Maestro della
Cartapesta
(Luglio)
Tocca la carta
la piega, la plasma.
Una “manica”
di pennello la sua
bacchetta magica.
Strappa la carta
taglia la giacca
crea le pieghe.
Ecco il ginocchio
il cappello
e la borsa.
L’anima di ferro
diventa pupo.
OTRANTO
(Luglio) ... Se fossi un pittore
colorerei rosso un giaggiolo
disegnerei un albero con la chioma
bassa a cespugli.
Se fossi un musicista
porterei una chitarra
accanto al giaggiolo
e lascerei che il vento la toccasse.
Se fossi un musicista
costruirei tessera per tessera
l’albero della vita.
Poi,
spargerei azzurri tra verdi e
creerei
malie bianche d’Otranto.
LA VITA OLTRE I CONFINI
(visita alla Cattedrale di
Otranto. Luglio)
Le piccole pietre
compatte l’una accanto
all’altra.
Forti, dure
a ricreare
le grandi braccia
dell’albero della vita
dov’è narrato
quello ch’è stato
è, e sarà.
Le tante colonne
della sua cripta.
Le ossa dei grandi martiri.
Qui è narrata
la vita oltre i confini.
A GALLIPOLI
(Luglio)
Mare.
Grande mare blu
blu.
Le alghe.
Nei grandi cesti
i pescatori
stanno dipanando
le reti
vicino al ponte.
Mare.
Grande castello
alti lampioni.
Arrivano le
casse di pesce
al mercato.
Blu.
La grande chiesa e
dentro i dipinti;
vicino
all’angolo
Il Museo Civico.
Mare
Blu.
Nel grande museo
vive la storia.
Prima di Cristo, dopo
retaggi turchi
veneziani
e un mondo
di flora
di fauna:
dalle zanzare
alle balene
dal grande respiro.
Mare blu.
L’amore cantato
in eterno
dalla grande fontana.
Mare
blu.
Nei cesti
i pescatori
stanno preparando
l’esca.
S. MARIA DE FINIBUS TERRAE
S. MARIA DI LEUCA
(Luglio)
In quelle grotte
paura dell’ignoto;
terrore di aspri
sconosciuti sentieri;
quelli che la roccia
conserva da secoli.
In quelle grotte
fascino dei mari: Adriatico e Ionio
che entrano, invadono,
penetrano a sconsacrare
segreti, i più
interni.
In quelle grotte
colore d’incanto
d’azzurro, verde.
Roccia e Azzurro
Azzurro e roccia
ai confini
dell’ignoto e del fascino.
UN OBRELLONE AZZURRO
a Porto Selvaggio
Grotta del Cavallo
(Agosto)
Corri.
Corri
tra i pini
il vento
l’odore forte
del mare.
Il vento che
fa risuonare
il tuo nome:
Selvaggio.
Il porto
Selvaggio
fughe nel
mare nel
vento
tra profumo
forte di pini
mare cielo
cielo mare
hanno inventato
qui,
un ombrellone azzurro.
DIVENTERO’…
a Porto Selvaggio Grotta del Cavallo
(Luglio)
Regalatemi un ombrellone
azzurro e
fatemi fuggire tra i pini
di Porto Selvaggio.
Regalatemi un ombrellone
azzurro
e lasciatemi libera
nel vento
tra i profumi di terra
Selvaggia.
Regalatemi un ombrellone
azzurro
diventerò Cavallo
con occhio di mare
e uno di cielo
giù, giù
dove si beve l’azzurro
più chiaro
diventerò…
Selvaggia.
Un’isola dove l’avventura
Isola dei Conigli
Porto Cesareo
Luglio
Americhe.
Americhe del sud.
Navi di corsari
isole lontane
l’assalto,
rulli di tamburi.
Mai canto d’amore
più bello
Torre dell’Orso
Luglio
Solo il rumore del
vento nella pineta,
una leggera carezza di sabbia.
BELLO MARE
S. Foca
Agosto
La luce
si perde
carezze di vento
libertà di comete.
Bello mare
cupole sparse
su sabbia.
Carezze di vento
Scoglio
Porto
Libertà di comete.
TORRE DELL’ORSO
(Luglio)
Un azzurro
increspato di
spume bianche.
Un’avventura
Nelle oasi bruciate
di sabbia.
Vento nella pineta.
Forte sapore di sale
sulla pelle più ambra.
Fughe di sogno
di mezz’estate.
Una. Cento sirene.
Le sirene
trasformate
in spuma
bizzarre schiume di
mare
ribaciano
l’arco di sabbia
mentre la roccia
eterna le guarda.
Anche Nettuno
qualche volta
si ferma
ad ascoltarle.
Le feste nel sud
Fuochi d’artificio che
illuminano le spiagge.
Sipari costruiti da Villari.
LA CUMETA
L’hanno costruita
i bimbi per correre
nel vento.
(da un disegno
del museo cose d’altri tempi
raccolti dal comitato museo
Nardò)
A PIAZZA SALANDRA
(AGOSTO 1982)
I balconi
che sogno!
Fughe di archi.
Orologio per tempo.
Campane per suono.
Tendine
che sogno!
In silenzio
Passano passi
Cassette rosse per posta.
Bracci di luce
che sogno!
Il verde forte di porte
la fonte
simbolo Tauro non Bovi.
Tetti di case
che sogno!
AL CASTELLO
Nardò
(Agosto)
Si camminava
per gli stretti sentieri
verso la luce
in alto
verso il sole
e
intorno
gemme bianche
di case
dai tetti antichi
di tegole.
Senza noccioline non è festa
a Lizzanello
(10 Agosto)
Giallo rosso bianco
una tromba suona.
Luci accese
il maestro in scuro.
Focacatti dolci
gelati di tartufo e torrone
Festa grande a Lizzanello
Vestiti nuovi
e scarpe.
Il santo di cartapesta,
opera di mago Malecore
saluta tutti
Festa grande.
Banchetti a strisce
Noccioline e birra
Lo scapece.
Arcobaleno di pulcini.
Giallo rosso bianco.
Luci accese.
LU GIUSTALIMBURE
Alla porta
le massaie
chiacchiere
sorrisi
come state?
Oggi giovedì
passa
lu giustalimbure;
comari di Nardò
preparate lu limbo
da riparare.
Carmelina alla Puglia
sei in cina,o giappone
RispondiEliminaperch ci sono tanti bambu
anche puglia ci sono ?
nobu tanigawa da giappone
Qualche anno fa ho soggiornato per due settimane in Puglia e durante quel periodo ho visitato i luoghi che Carmelina Rotundo ci descrive con le sue poesie. Leggendole ho percepito le immagini, gli odori, i suoni, le sensazioni di quei giorni come se fossi dentro un film.
RispondiEliminaci sono stato due anni fa..Lecce, Otranto
RispondiEliminae ritrovo i colori che descrive Carmelina...e lunghe strade nelle campagne..ricordi veloci che rimangono... Gigi
RispondiEliminaMeravigliose poesie.....parole che danzano ......che descrivono la terra del mio amore.....dei giochi a cui lui da piccolo avrà giocato.....meravigliose strofe....Grazie Carmelina
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