ALINARI
Affascinante coinvolgente in una parola sola straordinaria destinata a diventare mitica questa mostra dedicata all’attività di una “impresa” che non teme confronti nel mondo :fratelli alinari ( 1852-2002)
f o t o g r a f i in f i r e n z e.:
Per un percorso lungo..150 anni, è infatti nel 1852 che Leopoldo Alinari, con l’aiuto finanziario di Giuseppe Bardi.il
calcografo presso il quale fin da giovinetto aveva svolto il suo apprendistato impianta in via CORNINA ( odierna via del Trebbio) un piccolo laboratorio fotografico, gli Alinari raccontano per immagini del mondo, nel mondo giocando
su un binomio vincente . professionalità e gusto estetico riuscendo a comporre una significativa e splendida pagina
di storia fiorentina di grande successo nel mondo,
Un happening la mostra che ,attraverso 680 capolavori fotografici si sviluppa dal cortile alla sale del 1° piano del
Palazzo Strozzi coinvolgendo il visitatore che si trova no solo “immerso”tra le immagini appese o sospese alla parete
( come in tutte le mostre) ma anche a camminare sulle gigantografie che a mo’ di tappeti coprono per tutta la loro amp0iezza i pavimenti delle scale del 1°piano di Palazzo Strozzi grazie ad un suggestivo allestimento scenico curato da Giuseppe Tornatore
Oltre le fotografie il visitatore potrà vedere macchine d’epoca e le attrezzature tecniche per la sala di posa per una mostra che val la pena di visitare perché non solo celebrativa e retorica, ma attualizzata,viva, propositiva.
Un investimento culturale voluto e promosso dal Comune di Firenze (Assessorato alla cultura -- Firenze Mostre s.p.A.-) Fondazione Fratelli Alinari per la Storia della fotografia ( con il contributo di Salvatore Ferragamo s.p. A
che si immerge nella quotidianità grazie a Poste Italiane con l’emissione di un francobollo celebrativo con gli sponsor
quali Kodak, Trenitalia ( sconto sui prezzi dell’ingressone sul catalogo ai possessori di un biglietto Eurostar) con la collaborazione dell’ATAF che ha prodotto una serie speciale di biglietti raffiguranti indagini della Mostra, della Confesercenti . che attraverso il CAT (Consorzio Ambulanti Trippai) della Confesercenti ha offerto trippa alla serata
inaugurale nel rispetto della più tipica tradizione fiorentina dell’APT Firenze che ha pubblicato un simpatico libretto
con la Confcommercio Firenze,.Hewlett Packard,Robert Glass.
Mostra a cura di Arturo Carlo Quintavalle e.Monica Maffioli
Visibile dal 2 Febbraio al 2 Giugno n 2003.
Tutti i giorni con 0rario 9 –20
in Piazza Strozzi 1 -Palazzo Srrozzi Firenze
i ntero € 8 ridotto € 6.50
residenti € 5,50 scuole € 4
Informazione,prenotazione scuole.
gruppi con visita didattica
Coop s.c.
Sigma da Lunedì al Venerdì 9-13 14-i8
Tel.055/2469600 Fax055/244145
escsigma@ tin.it.
Carmelina Rortundo
0 P R O G E T T O A G R E S T I
ovvero quando quotidianità e grandiosità
quando cultura,economia ,occupazione
ben si coniugano.
E’ il particolare che può fare la differenza,qualcuno dice l’eleganza ed è il colore del tetti di una città a parlare di lei.
a raccontare,
Dal piazzale Michelangelo,dal Forte del Belvedere.
dal giardino Bardini e dintorni la distesa dei coppi color cotto al
di là dello sguardo conquista il pensiero ed il cuore, mirabilmente unendo quotidianità a grandiosità sono infatti ricoperti di tegole
i tetti di ogni nostra dimora e tra i monumenti testimonianza
del genio umano ;prima fra tutte la Cupola che Brunelleschi innal-zò , le cupole del complesso laurenziano, quella del Cestello.
Un elemento visivamente di impatto.il cotto dalle cal-
de tonalità le cui radici nel territorio dell’Impruneta risalgono ad
epoca etrusca
Tra MedioEvo e Rinascimento i fornaciai dell’Impruneta
sono attivissimi. impegnati a realizzare ,sia oggetti di uso comune
quotidiano :catini ,brocche ,stoviglie ,siano i contenitori per conser-
vare i prodotti alimentari , gli orci ,sia materiali per l’edilizia;
mattoni,tegole,usate anche per la Cupola di Santa Maria del Fiore
per la facciata di Palazzo Grifoni in piazza S.M.Annunziata, per la
baulustra ornata di vasi e statue del principesco palazzo Corsini
Neil’Ottocento all’Impruneta la manifattura delle Forna-
ci è talmente importante da superare l’agricoltura ; sono infatti
commissionati ai Fornaciai nuove opere per Firenze Capitale,
Una storia, un mito le terrecotte e il cotto dell’ Impruneta
Non dimentichiamo la invenzione robbiana che va proiettandosi
verso un luminosissimo futuro con il progetto Agresti che fa parte
del programma
FORNACI ,ARTE E FABBRICHE DI TERRACOTTA IMPRUNETA
1308- 2008
sette secoli di tradizioni, creatività ,invenzione che prevede fra
l’altro il restauro della settecentesca Fornace Agresti. la più antica
manifattura del cotto della Toscana, edificio in cui si collocherà il
Museo, visto sia come vetrina di promozione e documentazione dei prodotti delle manifatture storiche locali.sia come laboratorio
per conservazione. nel campo dei materiali tradizionali di Firenze e di tutta la Toscana.
Attraverso l’importante ricupero di questo monumento di ar.
cheologia industriale una serie di iniziative tendenti a promuovere
il territorio dell’Impruneta insieme a quello di Firenze e del Chianti
attraverso un itinerario che racconti la secolare storia delle terre-
cotte e del cotto , legandola a monumenti , chiese ,palazzi. opere
d’arte , luoghi di produzione
; L’itinerario consultabile su www .fabbricaimpruneta.it
parte dalla cupola del Duomo di Firenze , conduce alle balaustre
in terracotta di Villa Corsini sul Lungarno, ai tabernacoli dell’,Erta dei Catinai e della Cinque Vie .a Greve ,nel territorio dell’’Imprune- ta.la chiesa di San Miniato a Quintole, quella di San Pietro a Ger-
solé la Basilica di Santa Maria con il suo prestigioso Museo dì arte sacra ;le fornaci siano quelle a ridosso della centrale Piazza Buon- delmonti ancora attive e a conduzione famigliare altre da scoprire attraverso un percorso creato per ville,giardini aree,case coloniche
e aziende per lo più a carattere industriale con una vasta gamma
di produzioni tradizionali e avanguardistiche
In questo percorso che si snodava a sud dell’Impruneta tra le località del Ferrone e dei Falciani si trova una cava di argilla
ancora in uso visibile dalla strada che conduce a Greve
L’itinerario ali’Impruneta ,città che fa fa parte dell’Associazione
Città delle ceramiche provvede inoltre tra case coloniche testimonianza che la terracotta ha trovato impiego nell’edilizia
rurale.
Il progetto generale firmato dalì Associazione PARUSIA e quello
di recupero dallo studio Guicciardini e Magni si inspira allla
strategia tra cui cultura ed economia ben si coniugano per lo
sviluppo tra le ricadute significative quella sull’occupazione che prevede cento posti di lavoro all’anno
tra Firenze Impruneta e Chianti
Grazie al Contributo dell Ente Cassa di Risparmio di Firenze,
il Comune dell’Impruneta ha chiesto il finanziamento
alla Regione,
E’ il colore dei tetti di una cittò
così vicino al cielò
bello è parlar di lei
parlar di lei e di lei a raccontare
di meraviglia.,di creatività, di bellezza,di poesia di .
CARMELINA ROTUNDO
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