GLI ARCIVESCOVI
di Firenze.
La serie degli Arcivescovi di Firenze si inizia con Amerigo figlio di Filippo,di Tommaso CORSINI. , nipote del Cardinale Pietro.
Dapprima fu arciprete a Poggibonsi, e poi fu mandato presso lo zio,in Avignone,
Ottenne subito l’ufficio di Arcidiacono della chiesa di Bayeux,suffraganea dell’Arcivescovado
di Rouen.
Ebbe nel 1411 la nomina di Vescovo di Firenze dal Pontefice Giovanni XXIII che volle aderire
alle preghiere della Repubblica,
In quel tempo, veramente calamitoso per la Chiesa romana, tre Pontefici si disputarono la Catte-
dra di S.Pietro lo scandalo non cessò fino a che non vennero accettate le decisioni del Concilio
di Costanza.
Come è noto, il nuovo Papa Martino V° non potendo trovare una tranquille residenza a Roma
( dove realmente la condizione del Capo dei fedeli era molto spinosa e non gli era garantita ne’
la sicurezza,ne’ l’indipendenza ) trasportò a Firenze la sede papale.
Per atto di cortese gratitudine verso la città ospitale ,il papa elevò la Chiesa Fiorentina alla digni-
tà di Metropolitana,nel 1420 e concedè agli Arcivescovi della nostra città di indossare la porpora
al pari dei cardinali.
Al cardinale Corsini furono assegnate,come suffraganee , le chiese di Firenze e di Pistoia.
La Repubblica domandò ,nel 1422,che l’Arcivescovo fosse elevato alla dignità cardinalizia.
Ma la Curia pontificia m che non era più così benevola verso questa città , non aderì a tale
desiderio.
Il nome dell’Arcivescovo Amerigo Corsini è legato alla Storia di Firenze e dell’Arte,
essendosi,durante il tempo del suo episcopato , incominciati i lavori pel la cupola di Santa
Maria del Fiore –
Secondo le testimonianze di uno scrittore del tempo . Amerigo Corsini morì il 18 Aprile
1433,
Nella Curia arcivescovile vi ha il suo ritratto con questa iscrizione .
Americus Corsinus, Archiepiscopus Florentinus ( Primus) Anno Domini MCCCCXX.
Fu sepolto in Duomo, senza nessuna iscrizione,
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All’arcivescovo Corsini succedé Giovanni Vitellesco,,di Corneto,patriarca di Alessandria.
Nominato cardinale nel 1437 rinunciò alla sede.
Come prefetto delle armi pontificie domò e distrusse i briganti che infestavamo la campagna
romana e il popolo riconoscente volle che fosse il suo onore elevata una statua il 12 Settembre
1436 con una iscrizione nella quale era chiamato il “ terzo liberatore di Roma”
Ma,insuperbitosi della vittoria e della popolarità acquistatasi , commise atti di efferata cru-
deltà che gli attirarono l’odio dei romani.
Il castellano di Roma, Antonio Rido,padovano lo arrestò e,avendo il cardinale fatto resistenza,
fu ferito mortalmente.
Soccombé dopo pochi giorni, il 2 Aprile 1440 e il suo cadavere,come leggiamo nel Ciacconi,,
fu esposto nudo nella chiesa della Minerva,per condannalo al ludibrio del popolo.
Ad occupare la sede vescovile di Firenze venne, dopo il Vitelleschi, Ludovico Scarampi , di
Padova, che appena nominato cardinale nel 1440. lasciò l’ufficio episcopale,
Durante la sua dimora in questa città,furono trasportate le ceneri di s. Zanobi sotto la cappella
del Sacramento ,nella cattedrale e fu tenuto il concilio ecumenico in Firenze , per l’unione delle
due chiese .latina e greca.
L’arcivescovo Scarampi che ,oltre ad essere molto versato nelle discipline ecclesiastiche e nella
medicina, conosceva bene anche l’arte militare, fu chiamato dal Papa al posto del Vitelleschi nello
ufficio di soprintendente generale delle truppe pontificie.
Guidò la battaglia di Anghiari contro Niccolò Piccinino e lo sconfisse..
Poi fu scelto dal Pontefice come capitano nella campagna contro i turchi che distrusse Belgrado.
. Creato cardinale, fu cancelliere della Chiesa e vescovo di Albano.
Nel suo soggiorno a Firenze, il vittorioso cardinale abitò nel palazzo in Via del Parione che nel
1649 fu comprato dalla famiglia Corsini
Morì il 27 Marzo 1465 e fu sepolto nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, dove si legge una
iscrizione che esalta le virtù militari dell’antico arcivescovo di Firenze..
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Dopo l’arcivescovo Zabarella , che fu successore dello Scarampi, resse la Chiesa di Firenze
S. Antonino Pierozzi . del quale sarebbe superfluo ricordare le glorie ben compendiate in quei
versi che furono posti sulla sua tomba in S,Marco .
Hic est ille tuus Pastor,Florentia, pro quo
Non cessas maesto spargere rore genas
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Vennero quindi gli arcivescovi Orlando Bonarli,,Giovanni Neroni, trasferito da Volterra.
Pietro Riario di Savona,, cardinale che é sepolto nella chiesa dei Santi Apostoli in Roma,
Rinaldo Orsini,romano della nobilissima famiglia che fu richiesto dalla Repubblica.
Cosimo Pazzi fu nominato arcivescovo di Firenze ,dopo l’ Orsini.
Resse dapprima la Chiesa di Arezzo e poi fu trasferito a Firenze nel 1508.
Diplomatico accortissimo ,fu ambasciatore presso Massimiliano e Lodovico XII con molto
profitto della Repubblica,
Nel 1512 i fioentinigli affidarono una ambasceria presso il viceré di Napoli. che con un
formidabile esercito, spagnolo,si era accampato nel territorio di Prato.
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Fu poi a capo della Chiesa di Firenze Giulio Medici cardinale che, alla morte di Adriano VI
nel 1523 fu nominato Papa nel nome di Clemente VII e cessò di vivere nel 1534,.
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