lunedì 17 marzo 2008

La notte entra in scena nella mostra «Luci della città»

Una Firenze diversa ed inusuale le cui immagini ci appaiono attraverso fantasmi e giochi di luce e di parole. «Luci della città» è il titolo della mostra allestita fino al 29 marzo (tutti i giorni ore 17-19) nello Spazio incontri di arte contemporanea del Museo diocesano di arte sacra di Santo Stefano al Ponte Vecchio a Firenze. I giochi di luce e i fantasmi sono quelli che Francesco De Masi ha raccolto con il suo obiettivo fotografico e che gli orafi Ugo Bellini, Gianni Testi e Paolo Venturini hanno tradotto in monili d’argento e pietre. Come vento percorrono le strade notturne, i monumenti e le piazze i versi di Carmelina Rotundo, posandosi con leggerezza di piuma nell’allestimento quasi da sogno di Nicoletta Perrone. Versi intensi e pieni di amore che Carmelina pare sussurrare: «Ho voglia di abbracciarti/le mie braccia aperte/sentono il tuo cuore/Come se alba e tramonti/fossero in me/Dentro di me».
Da Toscanaoggi n. 11 del 16/03/2008

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