mercoledì 23 aprile 2008

COREGLIA UNA VISITA A COREGLIA ANTELMINELLI

E’ un modesto paese questo che chiamiamo “ capitale,” In provincia di Lucca, a quaranta chilometri dal capoluogo, per raggiungerlo in ferrovia, occorre scendere alla stazione chiamata Ghivizzano-Coreglia della linea Aulla-.Lucca e percorrere altri dieci chilometril Ad essere esatti,.il viaggio in treno sarebbe così composto, Da Firenze S.M.N. a Lucca Km 78. (Tempo ,circa 90 minuti) Da LUCCA A Ghuvuzzano,Coreglia Km 29 ; minuti 30 Con quale mezzo ? E’ preferibile un autobus da Lucca . Da Lucca a Coregllia autobus della Lucca C,I,A,P, Agenzia ,Tel, 0583-5411. Vi abitano poco più di cinquemila abitanti ed, oltre a tutti i servizi, fruiscono anche di una PRO LOCO ( telefono 0583/ 78082 ) Ma è un paese che ha una storia anche nobilitata da un doppio nome :Coreglia si riferisce ad una origine latina ,Antelminelli appartiene al lustro medievale. Anche Dante all’inferno incontra un certo Alessio Interminel da Lucca. Le guide turistiche abbreviate lo definiscono un Centro di villeggiatura della valle del Ser- chio contenente una parrocchiale fondata nel secolo XIII ( dotato di una croce processio- nale quattrocentesca ) un palazzo comunale con facciata del rinascimento un’antica chiesa di San Martino ed una collezione etnografica- Ed eccoci arrivati, dopo un viaggio non privo di avventura ,in questo paese secondo la su detta descrizione e l’invito che tu. nostro caro turista hai ricevuto. Forse sei uno sportivo amante della buona tavola Forse sei una ragazza innamorata che va tanto in estasi per i giardini fioriti .luminosi e profumati. Non sarai deluso. Sei nella media valle del Serchio,poco lontano dalla Barga di pascoliani ricordi,almeno quanto basta per veder i fuochi d’artificio delle feste di colà. Per la tua buona tavola,c’é qui un piattoripico che chiamano ” l’infarinata “. Ma tutta un’altra sorpresa è quella che ti attende Non avertene a male ,se bruscamente ti infliggo una lezione di storia dell’arte di cui potresti essere ignaro,, In quali modi l’uomo è un artista, un produttore di opere d’arte ? L’antichità ha definito l’arte come “il Regno delle Nove Muse” Queste si valgono di quanto la natura offre per essere esaltato, ma la materia è assai v variabile Per le più belle immagini l’artista ha lavorato sin dall’antichità il marmo e il bronzo, Attraverso i secoli la pittura si è svolta attraverso la calcina e ne sono venuti fuori gli. affreschi..Poi essa si è applicata ai tessuti e ne sono venute fuori le tele.;Prima dell’invenzione della stampa doveva essere inventata la carta , prima della quale anche il poeta doveva servirsi dei papiri e in odo definitivo delle pergamene. Così l’era delle pergamene è stata oltrepassata dall’era deo bei fogli di carta e dai libri delle ricche biblioteche. Attraverso i secoli anche i materiali più morbidi giunsero ad essere valorizzati.Antonio Canova di Possano nel ‘700 si rivelò scolpendo un leone addirittura di burro.,Anche la carta venne ricuperata e trasformata in cartapesta. Anche ,la terracotta, da materiale in origine “grossolano”raggiunse i vertici del’arte- sino alle robbiane invetriate,una autentica era del nuovo rinascimento. E’ appunto al termine di quest’era che arriva quella del gesso ! Anche gli antichi conoscevano la manifattura del gesso, tanto che ne parlò anche Plinio il Vecchio che fa risalire l’inizio di tale manifattura al quarto secolo a,C. Ma volle appunto il destino che nascesse proprio in questi luoghi della Provincia di Lucca! l’arte delle figurine di gesso, E non fu un caso.Essa diventò una risorsa per aiutare questa popolazione avente necessità di emigrare all’estero e andava a rivendere le sue“figurine”povere per la materia del gesso,ma preziose come gioielli creati da geniali artisti. Appunto le FIGURINE DI GESSO.

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