martedì 1 aprile 2008

FILIPPINO LIPPI



Filippino lippi,
raccontato alla scuola media
da Carmelina rotundo

Preambolo per i miei racconti
La scuola è un grande scaletta,su cui il bambino si arrampica per diventare ragazzo e uomo.
E’ il mondo delle scoperte e delle esplorazioni. Inizia alla scuola materna, prosegue alle scuole elementari e quando si affaccia alle medie ,si apre dinanzi a lui tutto il panorama dello scibile umano.




Già nel Medio Evo. quando ancora non era stata inventata la carta , i nostri scolari accedevano alle conoscenze del trivio (grammatica,dialettica e rettorica ) e del quadrivio(aritmetica musica,geometria, astronomia) Sono i due antagonismi , tra poesia e realtà .
E’ il momento della scelta in cui si rivelano le preferenze, le vocazioni, un ragazzo che ammira i pupazzetti dei cartoni animati, alle volte o si sente allievo di Archimede Pitagorico, oppure si commuove per le vicende di un padre di famiglia come Paperino.




Alla scuola media chi è più bravo in geometria e sa tutto sui triangoli e c’è chi declina e coniuga sostantivi e verbi. Andiamo oltre e sentiamo distinguere le Scienze, da una parte quelle morali dall’altra quelle fisico -matematiche e naturali.
Si comincia a conoscerle attraverso una introduzione, un catechismo ,operato dall’insegnante.
E fra tutte le scienze, quella che io prediligo, perché oltre che morale e poetica è una applicazione tecnica in cui sono privilegiati solo uomini eccellenti. : è la Storia dell’Arte ,
E appunto sulla soglia di questi templi dell’arte che sono i Musei che io accompagno i miei ragazzi ad imparare, prima di smarrirsi nelle dotte conferenze dei professori e dei letterati le semplici definizioni, le classifiche delle opere d’arte di cui si innamorano le tele, gli affreschi,i mosaici..
le tavole. Ogni secolo ha una sua gloria , vi sono anche i pittori manieristi gli impressionisti, i futuristie così via
Questo è appunto il compito dell’ insegnante.







Oggi andremo a conoscere FILIPPINO LIPPI
Le enciclopedie dicono “ Pittore italiano “ (1457 – 1504 )
E’ dunque vissuto nel secolo dell’Umanesimo (anche questa è una parola da spiegare).
E’ nativo di Prato, un pratese, della terra di uomini geniali e quanto basta per trovarlo
simpatico.
Chi raccontò per primo la storia della sua vita fu Giorgio Vasari, pittore e scrittore toscano ( 1511 – 1574 ) un artista che pure un giorno dovrà essere raccontato
Come nacque questo Filippino, figlio del pittore Filippo. sarebbe una storia,o leggenda
che pure meriterebbe di essere raccontata altrove.
La più bella notizia dei suoi giorni è la precocità delle sua opera di pittore, a quindici anni era già collaboratore ed allievo a Spoleto di fra Diamante ed ultimava gli affreschi incompiuti lasciati da suo padre. Nel 1472 stava a bottega di Sandro Filipepi, detto il Botticelli ( 1445 – 1510 ) e ne divenne discepolo con le sue opere giovanili :
le Madonne ( oggi a Berlino,Londra Washington)
“Tobia”ed i Tre arcangeli oggi a Torino)
le “storie di Ester”.
Più tardi, fra il 1480 e il 1483 ,opera a Firenze : completa gli affreschi del Masaccio nella cappella Brancacci alla chiesa del Carmine con alcuni episodi della storia di san Pietro.
Gli anni dopo realizza due pale per Palazzo Vecchio e la Chiesa di Badia.
Già al vertice della sua genialità, assimila le opere di suo padre,di Leonardo da Vinci, del Verrocchio,del Pollaiolo ,dei fiamminghi.. Così nel 1487 si fa affidare gli affreschi per la cappella di Santa Maria Novella a Firenze con le Storie di San Filippo e San Giovanni.
Si rivela anche ritrattista con la figura di un Musicista. oggi a Dublino.
Di quegli anni sono :
Madonna e santi
Apparizione della vergine a san Bernardo (Firenze,Chiesa di Badia)

Annunciazione nel museo di San Gimignano.
A Roma, Affreschi alla Cappella Caraffa in Santa Maria sopra Minerva.
Nel 1496 ,Adorazione dei Magi, Firenze, agli Uffizi,
Nel 1497 Incontro di Giovacchino ed Anna oggi a Copenhagen
Terminato nel 1502 Incontro di San Giovanni Evangelista con san Filippo nella
cappella Strozzi a Firenze, chiesa di Santa Maria Novella .

Durante la lezione ( con la collaborazione delle mie colleghe Patrizia
Acquafredda e Michela Rapi )di alcune di queste opere di Filippino sono state
proiettate delle diapositive con molto interesse dei giovani per alcune spiegazioni.
…………………………
Ecco quanto meritava Filippino Lippi di essere conosciuto dai nostri giovani studenti.
Per gli adulti che vorranno saperne di più vi sono le enciclopedie,
Meglio ancora le opere degli studiosi,i cataloghi delle esposizioni
L’opera più recente di cui raccomando la lettura è questa :
FILIPPINO LIPPI
di Patrizia Zambiano e Jonathan Katz Nelson
Editori ELECTA 2004
E’ un volume di 672 pagina con 660 illustrazioni
Stralcio della prefazione :
La qualità e la consistenza della sua opera,l’importanza delle commissioni e dei committenti,l’ eminenza della collocazione delle sue opere ,i contatti con gli artisti più significativi del suo tempo,la considerazione nella quale venne tenuto dai suoi contemporanei,la profonda connessione con gli sviluppi dell’arte fiorentina del suo tempo e il ruolo che la sua arte ebbe per gli esiti cinquecenteschi di quella che Vasari definisce la “Maniera
moderna” sono solo alcune delle specificità che fanno di lui non solo,un protagonista,ma uno dei “costruttori” della Firenze del primo Rinascimento e del suo mito.

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