lunedì 5 maggio 2008

PERSONE'

PERSONE’
Il desiderio di incontrarlo personalmente era scattato con me dopo un mio “lontano nel tempo”indimenticabile, più che straordinario viaggio in terra di Puglia,da Santa Maria di Leuca,a Nardò a Lecce, perché al mio ritorno avevo avuto incarico dal vicesindaco di Nardò,Mimmo Caputo di portare delle foto del prof. Luigi Maria Personè a Firenze dove egli tuttora risiede,.

All’epoca dell’uscita di Giovinezza, quant’è bella -edizione Il Cardo 1992 Viareggio –l’avevo poi “seguito” continuando a leggere i suoi fantastici pezzi sull’Osservatore Romano ,i suoi libri decidendomi a riallacciare i contatti per offrirgli in dono per i suoi cento anni tutta la mia ammirazione.
CARMELINA ROTUNDO
a quattr’occhi con
LUIGI MARIA PERSONE’


Lo studio dove mi riceve insieme al fedelissimo,impareggiabile Emilio, segretario più che perfetto,che avevo battezzato fin dalla prima volta “ il pittore degli alberi” è lo stesso immutato nel tempo. Nessuna cosa ha osato cambiare di posto ; un unico particolare diverso accenna alla festa : su un vassoio d’argento una piccola montagnola di cioccolatini incartati in carta d’oro,i gianduiotti,in rosa accesso , i “mon chery “,da dove ne spiccano altri in carta verde intenso per una composizione di effetto coloristico davvero particolare.
Alle pareti il ritratto di lui,il professore,realizzato dall’amico Luciano Guarnieri nel 1968 che ha ai lati due dipinti :l’uno più giovanile,l’altro più tardo realizzati da Primo Conti ; alla parete di lato rispetto alla poltrona dove siedo un antico dipinto porta ai lati due grandi specchi incorniciati con antiche cornici color oro;
Di fronte al divano la scrivania regalatagli dalla Tittì . la cara Tittì ,figlia di Giosuè Carducci Che raccoglie sul ripiano tra le altre cose un piccolo dipinto del conte Camillo Benso di Cavour e una foto di Personè all’età di ottant’anni
Ritorno con lo sguardo sul mobile sotto il “Guarnieri” per scoprire una deliziosissima porcellana :
un “damino” realizzato dalla figlia di Papini. A casa di Papini Personè per vent’anni è andato tutti i Lunedì.
Incastonato in questa scenografia, lui,il professore,mi parla del primo articolo scritto sulla scrivania di Papini e dedicato a 50 anni dalla scomparsa di Gino Capponi..
Aldo Borelli, allora direttore de “La Nazione”senza leggerlo diede fiducia a quel giovane diciottenne offrendogli la collaborazione per due articoli al mese “ se l’ha mandato Papini”!
La collaborazione di Personè si allarga ad altri giornali italiani : il Piccolo di Trieste il Corriere di Milano La Gazzetta di Venezia Il giornale di Brescia , L’Osservatore Romano e su quest’ultime testata Personè a cento anni continua a scrivere
Emilio,il segretario,entrato all’età di 17 anni in casa Personè che allora ha scritto, sotto dettatura prima a mano poi alla macchina da scrivere gli articoli di Luigi Maria Personè “ lui,il professore non ha mai battuto a macchina un articolo”.
Attualmente sono cinquemila gli articoli catalogati da Emilio ai quali si vanno ad aggiungere i carteggi tenuti da Personè con i grandi di questo secolo :era un bambino di quattordici anni quando andò a trovare Eleonora Duse, la quale appena lo vide voleva buttarlo fuori,ma un “provvidenziale” temporale la convinse ad avere il colloquio con questo giovane che poi ebbe la fortuna di incontrarla altre due volte.
“Il segreto dei miei articoli ?"
Il desiderio di conoscere le persone che hanno una scintilla, a quattr’occhi perché se ce ne sono più di due allora quelle persone possono anche recitare"
Saper scoprire dentro il segreto della freschezza degli articoli firmati da Personè una“piacevolezza”leggerli così tutti d’un fiato dall’inizio alla fine che egli riesce a riproporne nei suoi libri ; trentacinque per l’esattezza, l’ultimo uscito nell’Aprile 2002 dal titolo A quattr’occhi ; incontri con gente famosa ( edizione Polistampa) dove sono quarantadue i personaggi che danno vita ad un ciclo, un
affresco di parole e frasi ricco di umanità e che continuerà con altri due tomi in programmazione per una trilogia da leggere e rileggere appassionatamente perché le parole di Personè raccontano descrivono, tratteggiano la forma.tinteggiano di colore i protagonisti della letteratura.dell’arte e della politica del ‘900.
“Sono nato nel 1902, lavoro ancora !” scrive Personè che ha deciso di donare all’archivio storico di Prato ,attraverso don Fantappiè libri,foto,carteggi. la prima corrispondenza a soli quattordici anni Personè la tiene con Benedetto Croce : le due cartelle più voluminose sono quelle della corrispondenza avuta con Spadolini.
“Duecentosessanta casse piene di libri sono già partite: io mi sono tenute solo quello di lavoro da consultare”Giornalista d’avanguardia in prima linea sempre scrittore di libri che egli definisce tutti autobiografici ad eccezione di due :
Il cappello rosso
Amore e morte
romanzi che egli scrive per diletto e prendendo spunto da fatti realmente accaduti
A Firenze,( a cui ha dedicato un libro edito nel 2001 da Polistampa “ La Firenze che ho visto”),
giunge a 18 anni nel 1920 dopo aver frequentato la facoltà di lettere per un anno a Bologna,città che resterà per la sua amabilità nel cuore di Personè.
Una mattina mi svegliai col pensiero di trasferirmi a Firenze.
O che sarà stato ? L’avrò vista in sogno?
Ne scrissi al babbo. Il babbo mi concesse di andare a Firenze,
Ma perché ? Non sapevo.
Eppure Bologna l’amavo.
Presi ad accomiatarmi dai professori: Puntoni,Albini,Galletti.
Con parole diverse mi dissero che erano sorpresi e dispiaciuti per la mia decisione
Ma perché ? Già,perché ?
Oh,la retorica ne combina di tutte,anche quella di indurmi a trasferirmi a Firenze
Ma sull’anima combatte sino ad un certo punto.Non le resiste
Mi arresi. Scrissi a mio padre che ci avevo ripensato; sarei rimasto a Bologna
Il babbo fu implacabile, Non ammise il mio ripensamenti. Non era da persona seria
Da persona serie,andai nei giardini Margherita, dove nelle belle giornate leggevo e sognavo
A quei giardini dissi addio come ad una persona cara quando si sta per lasciarla Addio per
Firenze ….
Per papà Luigi Maria arriva a Firenze e ,dopo avere cambiato diverse dimore, arriva in quella via Giambattista Vico dove l’alluvionedel 4 Novembre 1966 trascina nel fango biancheria,libri, foto. Emilio riordinerà tutto, mentre il professore è ad Helsinki per una conferenza.
Dietro consiglio di Emilio Guarnieri trova un appartamento in affitto dalla “Fondiaria” in via S.Gallo.
….
Tornando indietro sull’onda delle modulazioni di frequenza di Personè è piacevole ascoltare di quando a Nardò, dove è nato ,va a scuola a 4 anni ed è seguito a casa dalla maestra Teresa De Metrio una persona dolce di cui il professore conserva ancora la fotografia accanto a quella dei suoi cari.
A otto anni tutta la famiglia si trasferisce a Lecce dove quel figlio unico frequenta il ginnasio e il liceo classico. ; anni indimenticabili che rendono Lecce la città più amata e desiderata .
Alla mia domanda di esprimere un desiderio per il suo centesimo compleanno la risposta è chiara.
Desidero la pace,la quiete,la serenità...a Lecce vorrei tornare !
Davanti alla vetrina di unalibreria di Lecce in via Templari e di cui Personè ricorda il nome del proprietario Gastone Martello per andare durante l’intervallo dalla scuola nel retrobottega di una farmacia a mangiare il pane imburrato Luigi Maria si ferma sempre affascinato per vedere esposti come gioielli i libri di Benedetto Croce . Il padre,saputo il fatto,gli comprerà tutta la collezione.
D’altra parte egli era abituato ad assecondare questo unico figlio che bambino si metteva a leggere, si metteva alle sue spalle per leggere anche lui il giornale.

Lecce,la Firenze del Sud , Firenze ,la città del fiore“ Che cosa vorrebbe dire a questa città dall’alto dei suoi cento anni ?”
“ Di essere più generosa,perché non lo è .” e poi continuando a parlare della sua famiglia, Personè aggiunge” se avessi avuto solo la dolcezza di mia madre non avrei fatto quello che ho fatto ; è stata la severità di mio padre a spronarmi.Appena laureato mi scrisse :”la laurea è uno strumento di lavoro; fra due mesi cesso di mandarti il mensile .Provvedi !”

Giornalista, scrittore di libri, conferenziere,ambasciatore nel mondo della cultura e della lingua italiana. Personè promuove Firenze nell’Europa ed anche come conferenziere parte dal Palazzo della Arte della Lana dove si ricorda un aneddoto : aveva parlato a lungo e tantissimo e ad un certo punto si spense la luce e sentì un grande rumore. Approfittando dell’oscurità tutti erano andati via meno quattro anziane signore che non potevano muoversi.
La prima conferenza aggiusterà il tiro delle successive tenute in giro per l’Europa come ambasciatore della Dante. della lingua e della cultura italiana
Andavo a Parigi. A poco a poco ho visto,non per turismo,ma per tenere corsi di lezioni e conferenze,tutta l’ Europa : da Helsinki a Siviglia, ma Parigi mi sembrò la più bella,la più gradevole,la più suggestiva città d?Europa
Continuavo a Parigi a frequentare i Caffè come a Firenze, Non si chiamavano Bottegone o Digerini Marinai, ma Cafè de la Paix,Madrid, Cardinal,Montparnasse. Eppure io sentivo la nostalgia di Firenze
Il professore va sempre a braccio non seguendo una scaletta su fogli scritti


Soggiorni da sogno nella caliente terra di Spagna, Siviglia --nel Nord d’Europa da Helsinki a Stoccolma.
Unico attore,”lui” Luigi Maria Personè con le immagini e le sensazioni create dalla sua voce sa come catturare l’attenzione e arrivare al cuore,
Scrittore,conferenziere,professore di latino e greco al “Cicognini”di Prato al collegio “La Querce” di Firenze, al Dante,rifiuta la cattedra all’Università di Sicilia per rimanere a Firenze dove insegna al Conservatorio Cherubini letteratura,poetica e grammatica.
File PERSONE’
ULTIMA PARTE
30 Giugno 2003
Lui,il professore,ha insegnato al Conservatorio Cherubini quaranta anni lettere e storia dell’arte.
il giornalista , collabora due volte la settimana con i suoi elzeviri al Giornale di Brescia,all’Osservatore Romano tutti i Mercoledì con scritti biografici o ricordi di personaggi di varie provenienze culturali e al Gazzettino con articoli vari.
Ambasciatore della cultura italiana in Europa ( senza traduttori ha tenuto ed è riuscito a conquistare il pubblico ad Helsinki,parlando in italiano su Dante)
Luigi Maria Personè ha compiuto CENTOUNO anni.
Una festa tra intimi brindando a spumante e gustando lo zuccotto a cui non sono man-
cati gli innumeri biglietti augurali,lettere e telegrammi , fiori e tantissime piante.
E’ proprio in occasione dei 101 anni che il professore ha ultimato di correggere le
bozze del prossimo libro che sarà edito ad Ottobre da Polistampa., curato da Roberto
Mascagni.
La sua 34.ma fatica porta il titolo
Le donne della belle epoque
e raccoglie numerosi articoli scritti su donne celebri,raccontate sulla scena,ma anche dietro le quinte.
Il libro presenta una novità assoluta: l’intervento di quattro pagine firmate da
Emilio Lanzini (Emi,come usa chiamarlo il professore) .
Lanzini vi racconta per la prima volta dell’arrivo in casa Personè. “Avevo 17 anni
ed i miei genitori per guadagnare qualcosa per le mie piccole spese mi consigliarono
di andare dai Personè per battere a macchina gli articoli ;”
Maria Risolo,moglie di Luigi Personè,discendeva da una nobile famiglia pugliese
--ricorda Emilio mi dimostrò subito la sua simpatia cercando di farmi trovare le
cose che più mi piacevano.
Dopo la morte della moglie (che aveva 52 anni ed era coetanea del professore) il
professore e il segretario saranno destinati a diventare inseparabili
“Mi chiese subito di non guardare l’orario perché ,quando gli veniva il bisogno di
scrivere , io dovevo essere disponibile.
Con la Dante,Associazione Nazionale per la cultura italiana nel mondo, intrapren-
dono viaggi in tutta Europa dai paesi scandinavi alla Spagna, la splendida Siviglia
dove Personè terrà un corso per un mese, Inghilterra ,Francia.
Oltre ai bellissimi ricordi europei quello vissuto a Bologna è indimenticabile,
Moglie ,marito e segretario vi andarono, per 5 anni, tre volte la settimana in via
Codivilla partecipando alle lezioni tenute nella scuola salotto da Lilla Lipparini
una delle più belle donne di Bologna.
Nel grande salone di casa Lipparini c’era anche un palcoscenico dove sono passati
grandi giornalisti.. attori quale Vittorio Gasmann che ha tenuto un corso di recitazione
“ Ti sarà molto utile.” furono le parole di Personè dirette a Emilio il quale a distanza di anni riconosce di aver avuto sì la possibilità di conoscere personaggi,ma di non avere vissuto la sua gioventù; il suo rammarico oggi è di non aver avuto per compagni dei coetanei.
Bologna –racconta Emilio –è la città più amata dal professore per la gente, per quel-
la simpatia calorosa che gli avevano dimostrato durante il 1° anno di iscrizione al
primo anno della Facoltà di Lettere
Per Maria Risolo la città più amata, Roma e Venezia.
L’altra preziosità del libro è che si conclude con un saggio scritto dalla docente del corso di laurea in cultura stilismo della moda Facoltà di Lettere a Firenze,presidente della Società del Costume professoressa Cristina Giorgetti

- Un articolo che potrà costituire un valido strumento di studio anche perché non
dimentichiamo che è stata istituita all’università la Facoltà del Costume. e che esiste a Palazzo Pitti la Galleria del Costume ; a Prato dal 5 Maggio 2003 il Museo
del tessuto, PITTI IMMAGINE con le sue manifestazioni pone Firenze tra le
vetrine più prestigiose del mondo per la presentazione delle nuove tendenze nel
campo della moda e del tessuto.


Come vive il professore a 101 anni ?
“ Con tanta serenità. Grazie a Dio,non soffre alcun dolore:Ho solo il peso de 101
anni che non è poco.”
La notte come in un film,ricordando il passato: la madre Giulia e il padre Giuseppe
la canina Nina che da bambino Luigi Maria teneva in braccio per sentire caldo,quando
non c’era riscaldamento ; del suo matrimonio a Tricase con Maria Risolo.,della
maestra Teresa Demetrio di cui conserva gelosamente la foto..
Personè frequentò solo quattro anni la scuola elementare saltando le classi (la ferrea disciplina paterna gli imponeva anche di alzarsi alle quattro del mattino per studiare)
Delle antiche passioni ,la pasta asciutta ( il professore è vissuto di pastasciutta )
pomodoro,basilico tanto parmigiano …
i dolci ora molti cream caramel. Tra i frutti :macedonia di fragole e banane, e quando non era stagione ,succo di mirtillo.,,,
e la sera un dito di Whisky (“ brucia i grassi “ diceva il. dott.Pecchioli)
Il professore è un astemio particolare; non beve vino perché da piccolo quando il padre glielo fece assaggiare per uno starnuto il vino uscì dal naso e da allora non l’ha più bevuto.
Il professore beve spumante e un goccio di Whisky
Delle tante persone che ha conosciuto oggi ,accanto a lui ,è rimasto “Emi” che continua a battere a macchina gli articoli.
L’ho spedito ieri AL GIORNALE
Titolo ?
Centouno anni.
Centouno moltiplicato 365-366 giorni !
Quante cose ancora da raccontare,da scrivere : chi non ha conosciuto Personè ?
Papini, D’Annunzio Tittì Carducci, Primo Conti,Baccio Maria Bacci,Eleonora
Duse. …
la lista sarebbe interminabile.
Carmelina Rotundo
Luglio 2003 --

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