lunedì 30 giugno 2008
B..COME DONNA
DONNA
B…..come Donna
C’era una volta…dodici lettere appena capaci di evocare ricordi immagini di un mondo senza limiti dove tutto è possibile,un mondo di fate,maghi streghe,stregoni,di principesse, principi azzurri folletti…burattini.soldatini sensazioni.. delicate,forti ,allegre che confortano il cuore a tutte le età
Ma allora chiederete non divaghiamo troppo c’era una volta,due,tre ,ho perso il conto ,
Milioni di bambole e questo è appena un frammento di una storia- avventura che le ha portate in giro per il mondo.
Indietro,indietro col cannocchiale del tempo ecco le bambole in antichissime tombe peruviane e ,da
Babilonia ci pervengono quelle di alabastro con le braccia mobili Bambole con le membra snodabili ve n’erano nell’antico Egitto ricavate da assicelle di legno dipinte a simulare le vesti
I greci e i romani facevano bambole usando vari materiali, dall’argilla,al legno,al cuoio, di osso di stoffa
Dal Medio Evo pochi gli esemplari pervenutici perché, essendo realizzati con materiali fragili,
andarono purtroppo distrutti.
Nel Rinascimento la produzione di bambole raggiunge livelli di raffinatezza ed eleganza tali
da rendere ogni pezzo un esemplare unico .
I conti delle varie Corti,specialmente di Francia. spendono cifre da capogiro per acquistare spedire,donare bambole di lusso.
Negli anni a venire profondi mutamenti nel sistema economico-produttivo danno origine a quello che è conosciuto come rivoluzione del produrre su grande scala e a buon mercato.
Di ciascun secolo ( specchio del modo di vivere. di abbigliarsi ed anche di pensare ) sono oggetto di continue modificazioni ad alcune delle quali accenneremo.
Della fine del sec. XVIII
è la grande novità di provenienza inglese : bambole ritagliate nel cartone con vestiti anch’essi di cartone.
Verso il 1860 a Norimberga si comincia ad usare la cartapesta ed il francese Jumeau introduce le bambole con la testa di biscuit o di porcellana, iniziandone la produzione nel 1862 e ,correndo, correndo sino alla fine del nostro secolo in Italia a Torino nel 1919 si registra un grande avvenimento : l’apertura della fabbrica Lenci
E’ uno stabilimento che produce bambole interamente di feltro formate e cucite a macchina .
.Una produzione industriale su grande scala quella delle bambole, ma anche un’attività che continua ad essere artigianale , negozi di bambole se ne trovano un po’ dappertutto ; un passatempo piacevole di mamme,donne e bambine ; un fine lavoro di ricercatori,artisti tra i quali una ha aperto, per noi il suo magico scrigno : Deanna Mordini Borselli delle Creazioni DL a Modena , dove ha brevettato una procedura di porcellana unica al mondo . Per realizzare i volti delle sue bambole si ispira a noti personaggi ,o meno tali o persone care.Così sono state riprodotte anche le sue nipotine e persino il volto della regina madre Elisabetta I.a di Inghilterra., bambola questa che le ha spedito per i suoi cento anni. Deanna crea anche bellissimi e particolari presepi e addobbi natalizi
C’era una volta una poupèe , la mùneca , una, puppe , la doll...
no, non vi preoccupate, non sto raccontando a voi una nuova storia, alla vostra curiosità e buona volontà , la pazienza di scoprire cose sempre nuove. aprendo lo scrigno dei sogni dove tutto è possibile.
Dedicato a tutte le donne, eternamente Bambole, alle mie figlie SARA e NADIA, a mi DEANNA,carissima .
Carmelina.
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