Spumeggianti alberi di fiori bianchi, chiome argetee-verdi di ulivi danno il benvenuto alla Certosa in questa meraviglia di pomeriggio iniziato in piazza Duomo con un sole che fa sfavillare i marmi verdi, bianchi, rosa della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, del campanile di Giotto sotto cui siamo in attesa di salire sul pulmino...e al nostro gruppetto dei nove capita quello traballante, pilotato alla grande dal Mazzuoli.
All'interno della Certosa la temperatura glaciale è riscaldata dalla bellezza degli alti sedili di legno tutti intarsiati, dai marmi verdi, bianchi, verdi, rosa,bianchi dall' affresco ;
i giovani componenti del coro indossano eleganti vesti di velluto rosso con collettoni bianchi e divinamente intonano canti.
Padre Rufino ."La Passione -la Morte- la Resurrezione, la potenza dell' amore..."
il pensiero va all' Abruzzo colpito dalla calamità sismica e alla soloidarietà dei cuori delle persone subito accorse in aiuto.
Essere capaci di riversare amore
L' incontro conviviale ci vede riuniti nella meraviglia del coro:Andrea,
Giovanna ,Cristina , Nada,Alessandro,Marcello, Giancarlo,Maria,Chiara,Roberto,.....
e i cibi son talmente prelibati e serviti con gentilezza da soddisfare ogni palato insieme nell' amicizia ,nell' amore , nella gioia serena.
Il ritorno mi trova con Giorgia a discendere dalla Certosa per godere di una Firenze illuminata da luci artificiali in un aria primaverile ed in una calma che induce a ringraziare il Signore di questo stare insieme noi pellegrini in terra verso il divino.
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