martedì 9 giugno 2009

ETRUSCHI E MAREMMA

Viaggio nei luoghi, nei tempi,nelle bellezze , della terra dove nasco e da dove provengono ancora echi di amore per il mare, la campagna ,la laguna, i sapori del pesce, del cinghiale, di quel qualcosa che è difficile da spiegare...
...tra personale e storico in un itinerario che, fin dalla prima proposta della professoressa Carolina Mazzetti, mi ha,come sempre,piacevolmente intrigato...,
con la speranza che il viaggio intrighi-affascini anche voi lettori...


Maremma e... subito tornano alla mente i verdi dei prati, campagne fiorite,le distese di girasoli; l'animosità della caccia al cinghiale; i butteri e i cavalli maremmani da loro utilizzati (si dice che siano stati gli etruschi i primi a selezionare una razza adatta a queste terre e i romani ad introdurre i cavalli berberi provenienti dalla
Numidia. ,)le mandrie di vacche e buoi maremmani derivati da incroci con antiche razze di origine asiatica(è in MAREMMA la piu' alta concentrazione di maneggi e centri ittici d' Italia );
il parco regionale della Maremma esteso da Principina a Mare a Talamone;
quel poter essere tra campagna, (una particolarità i campi di carciofi moretti)e... mare;
tra celesti di cielo e azzurri di mare su spiagge d'argento, o d'oro dove a Marina di Alberese si possono trovare, passeggiando sulla spiaggia, rami dalle forme piu' diverse,qui condotti dallo scirocco,
o scogliere, o affascinati in escursioni,sport subacquei, safari fotografici;
stormi di uccelli acquatici in volo su lagune;
le terme, nate nella notte dei tempi, sembra che Saturnia sia stata culla della civitltà italica,fiorita prima dell' arrivo del popolo etrusco,
l'"apparizione dal tufo" di città come Sovana,Pitigliano e Sorano;
mi ritornano in bocca sapori , odori , l'invenzione dell'acquacotta, la torta con acciughe, il brodo di fagiano, i tortelli ripieni di bietola e ricotta, conditi con con sugo di carne ,profumi del cinghiale lasciato,almeno una notte in infusione nel vino con odori e aromi;
dei vini ,la strada dei vini Colli di Maremma che interessa storiche produzioni DOC: Morellino di Scansano, Bianco di Pitigliano..... la strada del vino Monteregio di Massa Marittima con otto tipologie :Rosso( Novello e Riseva) Rosato, Bianco , Vermentino ,Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice;
colori, dolcezze, tempeste,salsedine sul corpo abbronzato;
i bagni, le passeggiate,le corse...
Tra le foci dei fiumi Cecina e Flora il parco della Civiltà Etrusca dove reperti archeologici monumenti e testimonianze artistiche rivivono nel loro contesto ambientale, espressione del livello culturale e delle capacità tecniche degli etruschi dediti alla cerealicoltura alla viticultura e allo sfruttamento di materie prime di pregio che alimentavano rapporti commerciali con Fenici e Greci.
Sulla fascia costiera Orbetello , città dove io nasco, città lagunare,antico scalo etrusco, insieme a Talamone che mi ha lasciato dentro l'amore per le lagune ( e cosi' amo Venezia sopratutte), per i suoi muggini da cui si ricava una bottarga esportata in tutta Italia, le rane fritte in olio o, con aromi cotte in umido;
Orbetello con la sua ben conservata cinta muraria e i materiali esposti nel museo archeologico presso la polveriera Guznam....
di un mio ritorno in Maremma restano,a testimonianza, prose e poesie nel sito accessibile direttamente dal blog
carmelinablog.blogspot.com

L'UOMO E LA NATURA- LA NATURA E L'UOMO.

La natura per gli antichi è "sacralizzata". Per gli Assiri, come per i Babilonesi, gli Egizi, i Greci, gli Etuschi, i Romani( che romanizzarono l'Italia ed il bacino del mediterraneo) ,la natura è il campo delle forze che non sono umane, a volte sono divine altre volte demoniache.
Gli antichi ,verso la natura, hanno diversi atteggiamenti: rispetto ,timore,paura, fiducia... dalla natura l'uomo ha il nutrimento, costruisce gli archi, le frecce,le armi, ricava materiali per edificare le sue dimore, per coprirsi e proteggersi dal freddo o dal caldo, per fabbricare mezzi di trasporto.
L'uomo è immerso nella natura che, per il suo aspetto sacro e sovrumano, va assolutamente rispettata.
GLI ETRUSCHI,che sono stati fortemente influenzati dalla CIVILTà GRECA, avevano gli AURUSPICI ,gli AUGURI che coglievano i segni , guardando il volo degli uccelli o le viscere degli animali.
In India constatiamo la sacralità della mucca ;
Nell' Odissea le sventure di Ulisse iniziano quando i suoi compagni uccidono le vacche sacre di Apollo.
Chi non ha ricordo della religione greca dove la natura era popolata da ogni sorta di divinità dei boschi, delle sorgenti, dei fiumi come le ninfee,le nereidi...
Nella concezione Ebraico-Cristiana la natura è creata da Dio per l'uomo che n'è padrone- tutore.
Nel paradiso terrestre chi era Adamo?
Il giardiniere che doveva aver cura del Creato.
Nella Genesi 1,28 Dio creò l'uomo a sua immagine,a immagine di Dio li creò.
Dio li benedisse e disse loro:"siate fecondi e moltiplicatevi,riempite le terra;soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente,che striscia sulla terra...."
Nel Cristianesimo il Cantico delle Creature di San Francesco ci presenta una natura buona e santa specchio della bontà di DIO in cui l'uomo è INSERITO come in una meravigliosa famiglia dove l'uomo è padrone,ma la natura è creazione di Dio
La scienza moderna, inestandosi nella tradizione Ebraico- Cristiana, desacralizza la natura che diventa oggetto che si puo'studiare, manipolare e l'uomo si sente sempre piu' il padrone.
Ma è proprio vero che l'uomo puo' fare della natura quello che vuole e come vuole?

Nessun commento:

Posta un commento