venerdì 12 marzo 2010

ORGANI che passione

A Firenze spetta ancora un primato.

Avevo passato pochi attimi,cosi' mi erano seembrati, ad ascoltare quello strumento "toccato" da Gustav Leonard eppure...

Quasi cinquecento anni or son veniva commissionato al Magister Domini Laurentii de Baldis de Luca un organo.
Fin qui niente di di piu' se non ci fossero da aggiungere particolari di una certa importanza, primo fra tutti la grandezza del personaggio che nel 1509 appone la firma al contratto accetando l'incarico: Domenico di Lorenzo da Lucca (1542-1525)
è uno dei capistipiti dll' arte organaria.
L'organo di Domenico,voluto dai SERVI di Maria per la SS.Annunziata in Firenze e terminato nel 1521 doveva, nel corso dei secoli, aggiungere primato a primato: è l'unico tra i molti costruiti dal Maestro di Lucca giunto a noi intatto nella sostanza dei suoi elementi costitutivi, sugli altri anche in quello realizzato per San PIETRO in VATICANO, le vicessitudini del tempo e delle circostanze hanno avuto il sopravvento.
L'organo della SS. Annunziata è il piu' antico in Firenze, città che vanta in ITALIA Il piu' ricco patrimonio di organi rinascimentali ed , in fatto di età, l'organo di Domenico di Lorenzo, è secondo in Europa preceduto solo dal LOrenzo di Prato datato 1475, del San Petronio a Bologna.
Opera eccellentissima, destinata a tramandare ai posteri piu' che degnamente la fama del suo artefice, l'organo di Domenico ben si merita la qualifica di monumento sonoro un monuento che, seguendo il restauro, avvenuto tra l'ottobre del 1991 e l'ottobre del 1992, radiograficherò per il piacere di chi vorrà ascoltare o, meglio ritrovare indietrom indietro nel tempo straodinarie, antiche armonie
"In quindici anni di attività abbiamo restaurato circa 16 organi, ma questo della Basilica della SS. Annunziata costituisce in assoluto, il monumento sonoro piu' antico,piu' importante -ha dichiarato Pier Paolo Donati., allora Direttore del Gabinetto restauro organi palazzo Pitti, ed ha aggiunto... E' la prima volta che possiamo ascoltare un suono che è cosi' addentro nel '400."

Domenico di Lorenzo, il quale è attivo tra Padova e Lucca assimila una cultura tardo quattrocentesca animata da un a forte sensibilità e diretta alla scoperta di colori e timbri negli organi, alla creazione di piani sonori rapportabilissimi a quella rivoluzione che nel campo pittorico è la nascita della prospettiva
sotto la direzione di Pier Paolo Donati hanno lavorato: Paolo Ciabbatti, Francesco Colonnelli e Roberto Cavosi.)

l'organo in coru epistola di Domenico di Lorenzo è giunto fino a noi quasi integralmente nei suoi elementi costitutivi: le canne piu' di 500;
il somiere a vento realizzato con liste di rame Per i registri e che rappresenta una rarità, in Italia ne esistono solo tre o quattro altri esempi il crivelli, il cavallo di sostegno di tutte le strutture, parte dalla catenacciatura e la cassa di stile tardo quattrocentesco intagiata da Giovanni d' Alessio con lesene, paraste, festoni, con putti e grottesche e dorata da Andrea di Biagio.
Alle piccole " manomissioni" operate sull' organo accenerò citando le tre piu' "famose"
nel 1620 l'aggiunta del MI RE UT ad opera di Agostino Vasconi limitata alle canne del principale con rinforzo in ottava;
nel 1763 l'abbassmento del corista di mezzo tono da parte del padre Vambrè e,
verso la metà dell' '800 l'aggiunta di contrabbassi con Ottava di rinforzo ad opera dei Poli di Campi Bisenzio.
Quello che realmente impediva il recupero del' organo di Domeico di Lornzo era , però lo scorrimento del flauto trasformato da una Quintadecima in Ottava dal Vambrè e la tastiera uso pianoforte del primo decennio di questo secolo.
Il flauto è stato ripristinato in Quintadecima secondo l' originaria disposizione di Domenico di Lorenzo e la tastiera ricostruita nei materiali secondo i criteri del tempo.
Una curiosità, prima di procedere al restauro effettivo è stato necessario quasi un mese per ripulire ogni parte del' organo, nel tempo la polvere, il fumo dellecndele avevano " anchilosato" le grandi ossa dello strumento.
La riacquisita funzionalità dell' organo rinascimentale rappresenta un evento memorabile, un evento che si coloca nella linea di sensibilizzazione che da tempo caratterizza l'azione dell' amministrazione comunale a difesa dei tesori d'arte di Firenze..linea che continuamente si scontra con la dura realtà dell limitatae disposizioni finanziarie.
IN questo resatauro fu determinante l'intervento della Banca TOSCANA dei suoi organi dirigenti, che, ancora una volta hanno sostenuto una iniziativa promossa dall' ASSESSORATO ALLA CULTURA.
Una prova tangibile, dunque il restauro del monumento sonoro della SS. Annunziata che dimostra i profondi legami che uniscono la Banca Toscana alla città
Perla rarissima l'organo di Domenico di Lorenzo è in grado di restituirci oggi un mondo sonoro del passato E costutirà, in prospettia futura, un polo di grande attrazione per musicisti e musicologhi di tutti i paesi ed una meta irrinunciabile per ascoltare o studiare gli organi rinascimentali italiani.

Nessun commento:

Posta un commento