Nell' immensità dello spazio, nell' attimo del tempo, da ogni parte del mondo...
Son poco piu' dell 9 quando entriamo in questo fazzoletto di terra delimitato dallo splendore della facciata di Santa Maria del Fiore e dalla preziosità della porta del Paradiso...
...io ed Iole ( che viene da Este, Padova) abbiamo alle spalle il campanile di Giotto...
...il rullar di tamburi preannuncia l'arrivo dei figuranti, che al completo son 1500 e, davanti ai nostri occhi una parata di colori a dir poco meravigliosamente meravigliosi: gialli accesi, rosa, azzurri intensi e chiari, verdi scuri e brillanti, marroni autunnali, grigi, neri opachi e lucidi, aranci cupi e brillanti: velluti, sete, merletti... copricapi ornati da piumaggi variopinti, perle ad ornar capelli e volti di madonne fiorentine, gli archibugeri, il camarlingo, gli sbandieratori.... sul carretto adorno di fiori e ramoscelli di ulivo c'è un cesto ricco di uova che aspettan di essere benedette, contadinelle generose lo affiancano; tutti del corteo che muovon i piedi a passo cadenzato, seguendo il ritmo dato dai tamburi, l'arrivo dell' Arcivescovo di FIrenze Mons Giuseppe Betori, i canti, le chiarine, i tamburi, voci e suoni che si armonizzano, mentre gli occhi ed ogni altro senso vengon calamitati verso lui il
CARRO
che"vive" solo una volta l'anno nel giorno di Pasqua, lui unico a gareggiar in altezze con la facciata della Cattedrale, col campanile, il carro realizzato da mani sapienti in legno, decorato in oro.
Fumo rosso, poi nero che sale accarezzando quei marmi rosa, bianchi e verdi, leggerezza nella bellezza, verso il cielo e subito dopo, ad ogni livello del carro che scoppiettano i fuochi d'artificio, bellissimi, luminosi trasparenti come pietre preziose...
la colombina
che compie perfettamente il suo tragitto, auspicio di buone e belle novità.... fino al dispiegarsi, nel punto piu' alto del carro, degli stendardi:
bianco azzurro, rosso bianco
I cuori all'unisono; veniamo da parti diverse del mondo, prima sconosciuti ora uniti nei colori, dai suoni, nel calore, da quel non so che che ci rende amici...
Franca Enrico, Roberto, Benito, Giuliana, Andrea, Silvia, Carla, Giovanna, Nada, Sara, Nadia, Giovanni, Paolo, Maurizio, Vittoria, Yvonne, Giuseppe, Alessio...
Iole non crede ai suoi occhi... tornerà...
i miracoli della PASQUA
ognuno di noi in una
bolla di felicità cristallina trasparente
a formare un insieme palpitante nell' attimo del tempo nella immensità dello spazio!
Domenica di PASQUA
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