Partecipata e sentita la giornata di sabato 17 settembre per tutta la parrocchia della Sacra Famiglia di via Gioberti: la comunità si è voluta stringere, nella solenne celebrazione eucaristica presiediuta dall’ Arcivescovo Giuseppe Betori, a don Gianni D’Alessandro, il parroco che per 9 anni ha guidato la comunità parrocchiale dei Salesiani di Firenze, ed al nuovo parroco don Adriano Moro, già da ragazzo missionario in Libano, che ha compiuto gli studi teologici in Iran ed a Gerusalemme ha celebrato la sua prima messa sul Calvario.
Una partenza ed un arrivo vissuti nel nome di Maria Ausiliatrice, alla quale sempre Don Bosco si rivolgeva e la cui statua è, da questo 17 settembre, visibile all’ interno della chiesa, di fianco all’entrata. Il grande gruppo scultoreo in marmo alto piu’ di due metri, che dal 1940 era collocato all’altezza di piu’ di 30 metri sulla cuspide più alta della facciata della chiesa della Sacra Famiglia, restaurato dalla Soprintendenza, in tutta la sua bellezza sarà così fruibile, mentre nella nicchia della cuspide, in occasione delle celebrazioni del centenario l’8 dicembre 2011 sarà collocata una copia in vetro resina.
Nel suo discorso di saluto, don Gianni ha dato il benvenuto al suo successore, presentandogli la parrocchia. «Quella della Sacra Famiglia - ha affermato - è una comunità viva e ricca di risorse: sono le persone che la abitano: dai bambini, ai giovani, alle famiglie, ai sani, ai malati, agli anziani.L’Oratorio è attivissimo, a partire dal giardinetto fiorito di bambini bellissimi, fino agli animatori più grandi».Don Gianni ha parlato anche della chiesa,«bellissima e dove si prega bene». E proprio in questi anni (mentre la comunità si prepara a festeggiare il centenario della fondazione della parrocchia) si stanno ultimando i restauri.Infine, le persone: «Non è facile convertire i cristiani a partire da noi stessi! Ma la bontà del Signore, la sua parola efficace, lo stare con la gente alla fine porta i suoi frutti».
Da parte di don Gianni (che andrà a La Spezia) anche un ringraziamento al Vescovo e al presbiterio fiorentino, alla comunità Salesiana, agli operatori pastorali, ai giovani dell’oratorio, ai bambini e alle giovani famiglie, agli anziani, ai malati, a tutti i parrocchiani, compresi i «lontani».
Carmelina Rotundo
Pubblicato su Toscana Oggi n. 33 del 25/09/2011
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