“ Da Fattori la
Novecento”
Villa Bardini
(fino al 4 Novembre
2012)
Una gita a Firenze, città museo di
eccezionale atmosfera e suggestione, che ospita sempre grandi ed
importanti mostre, è un’occasione da non perdere, specialmente se
si vuole incontrare una carissima amica fiorentina,Carmelina. E così il 2
giugno un nutrito gruppetto di amici romani, sbarcato dal treno
“Frecciarossa”, si è avviato per ammirare due interessanti
esposizioni di pittura allestite a Villa Bardini e a Palazzo Strozzi.
Un giardino meraviglioso, dove i
colori e il profumo dei fiori inebriano la vista e l’olfatto, un
panorama mozzafiato su Firenze e sui suoi principali monumenti
rendono gradevole persino la ripida salita che conduce alla Villa
Bardini, che ospita fino al 4 novembre la mostra “Da Fattori al
Novecento”.
Oltre 100 dipinti di pittori noti e
meno noti, mai esposti prima, fanno parte della collezione di
Giovanni Del Greco (1841-1918), medico, scienziato e patriota seguace
di Garibaldi, amico di Giovanni Fattori, al quale commissionò 5
dipinti di soggetto garibaldino con lui stesso protagonista.
La raccolta passò poi ad
Alessandro Roster (1865-1919), genero di Del Greco e appassionato
collezionista di opere dei Macchiaioli, e successivamente ad altri
membri della famiglia Olschki, che implementarono la collezione con
opere dei post-macchiaioli, tra i quali fu apprezzato in modo
particolare Llewelyn Lloyd, autore di opere di carattere marinaro
ambientate all’isola d’Elba.
La collezione, messa insieme da
persone diverse, ma unite da un’unica passione per la pittura del
periodo che va dalla fine dell’Ottocento ai primi del Novecento,
comprende opere di Giovanni Fattori, di Giovanni Mochi e di Llewelyn
Lloyd, ma anche di Odoardo Borrani, Silvestro Lega, Giovanni e
Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Vito D’Ancona, e degli allievi
di Fattori Cesare Ciani, Ruggero Panerai, Plinio Nomellini ed altri.
Si passa così dalle scene di carattere patriottico e risorgimentale
a quelle che propongono i paesaggi dolci della Versilia o le spiagge
dell’isola d’Elba, tanto amata dalla famiglia dei collezionisti,
che vi trascorrevano le vacanze.
La mostra, articolata in cinque
sezioni, ripercorre anni densi di cambiamenti nella società
italiana, che porteranno poi alle soglie della 2° guerra mondiale e
che anche nella pittura mostrano innovazioni e mutamento di tecniche,
di soggetti e di interpretazioni: dalle celebrazioni patriottiche del
Risorgimento, attraverso le esperienze impressioniste, dei
Macchiaioli e del Divisionismo, per arrivare alle rappresentazioni
paesaggistiche intese come descrizione della natura ed espressione
del sentimento dell’artista.
“Americani a
Firenze. Sargent e gli Impressionisti del Nuovo Mondo”
Palazzo Strozzi.
3 marzo – 15 luglio
2012
Nel quinto centenario della morte
di Amerigo Vespucci la Fondazione Palazzo Strozzi ha organizzato
questa interessante esposizione di opere di pittori americani che
soggiornarono a Firenze e in Toscana tra la fine dell’Ottocento e
gli inizi del Novecento e rimasero irresistibilmente attratti dal
dolce paesaggio toscano che vollero rappresentare nei loro dipinti.
Divisa in sei sezioni, la mostra,
oltre ai quadri di John Singer Sargent e di William Merrit Chase,
presenta i dipinti di trentadue artisti americani poco noti in Italia
e vicini agli Impressionisti francesi, affiancandoli a quelli degli
italiani Signorini, Corcos, Boldini, Lega, ecc.
Paesaggi e ritratti pieni di un
fascino d’altri tempi, quasi di sogno, una pittura luminosa, dai
toni chiari e pastellati, dove le figure femminili sono predominanti,
inserite in ambienti familiari, giardini o paesaggi delicati e
freschi dei colli fiorentini. Una pittura ricca di suggestione e di
intensità psicologica che gli artisti sentirono di acquisire nel
loro viaggio in Italia e che costituì un legame tra Vecchio e Nuovo
Mondo.
Dopo la visita alla mostra di
Palazzo Strozzi e alcune foto scattate a ricordo della bella giornata
toscana, il gruppetto dei golosi romani poteva ristorarsi e gustare
un ottimo gelato offerto nel Palazzo della Provincia di Firenze,
dove, in occasione della Festa della Repubblica, erano stati
organizzati anche un paio di concerti, molto apprezzati dal pubblico
fiorentino e dai turisti: arte, cultura e intrattenimento
mirabilmente fusi in un ambiente particolarmente gradevole ed
attraente.
Patrizia Calabresi
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