domenica 1 settembre 2013

Tra le ROSE di NICOLA CAVINA

Esiste, appena discosto dalla via di Scandicci, nella via Guardavia un' oasi di pace incastonata come preziosa gemma verde tra l' ospedale di Torregalli , il centro Don Gnocchi  ed il cimitero di Soffiano: l' area non ampia appena mezzo ettaro, ai piedi della collina di Marignolle presenta 4 capannoni- serra ed il resto del terreno è ornato da rose in vaso, sempre in vaso alberi da frutto particolarissimi che hanno il tronco piegato a mo' di candelabro, alberi di limoni  ed oggi, 31 agosto, una bella mostra di ortensie del vivaio Borgioli; il cielo è celeste  con appena qualche  nuvola bianca soffice, soffice che si va sfilacciando: lo sguardo va  dalle ortensie a monte Morello per poi, dalla parte opposta, scopire gli olivi le cui foglie oggi risplendono al sole tanto da sembrare argentate. Il dialogo con Roberto prende direzioni diverse arriva ad Este dove i Cavina hanno contribuito alla nascita della manifestazione ESTEINFIORE  ed alla quale partecipano, ora  con le rose nella chiesa di San Rocco ad Este,  i Cavina hanno  provveduto a suo tempo a piantare nel giardino del Castello tante rose, molte Inglesi profumatissime, che fiancheggiano il viale di ingresso, le rampicanti all'ingresso laterale, oltre naturalmente alla aiuola di Beatrice d'Este, addirittura scopro che
Roberto Cavina ha selezionato la rosa di Beatrice l' unica al mondo gialla e profumatissima ed ad Este,  fra le creazioni della ditta G. Delbard francese e si è adoperati  per far sì' che l'azienda francese accettasse di dedicarla ad una cittadina Italiana, anzichè a qualche VIP francese ed ad Este , come sapete, miei appassionati lettori, è avvenuto l' incontro  e da quel momento è in atto il DIALOGO dialogo profondo tra  creature e creato tra la vita del- nel giardino e i pensieri e le emozioni più intime e pure,  farfalle e  voci di fagiani che qui numerosi passeggiano in un silenzio azzurro  mi portano ad  entrare nella serra dove mi trovo piacevolmentw in un corridio:  alla mia destra  con lo sguado tocco rose rosa,  boccioli viola fino poi alle rose arancio- acceso, nel ritornare indietro ancora boccioli rossi damascati fino alle bianche rose che sfioro come per portarmi via per sempre quel magico profumo di rosa troppo, troppo fantastico...
 con Nicola che scopro musicista di un gruppo che si chiama AMISTADE........
 parliamo delle origini di questa attività vivaistica piuttosto casuali , ma che si sono radicate profondamente nella famiglia che ora è completamente dedita alla cura ed alla creazione di nuove rose Roberto
tenta infatti la produzione di nuove varietà utilizzando i frutti di piante madri di sua scelta, ma dalla paternità lasciata alla libera scelta degli insetti, degli uccelli del vento, cosi' come avveniva nei secoli passati; Roberto ha cosi' creato la rosa Giuppi ed oggi ha battezzato in grande stile  con brindisi e poesie la rosa Rosaria
nome della poetessa  che ci ha intattenuto con la lettura di sue poesie.
Grazia Maria  mi narra di aneddoti storici di Ghislllaine De Feligonde una donna che avendo il marito ferito e prigioniero  riusci' a salvarlo dimostrando un coraggio che Turbat onorò con  la dedica di una rosa la Ghisllaine appunto.  Roberto mi  narra ancora della proposta di mettere una rosa davanti ai filari che prende  la sua imporanza dai tempi antici perchè la rosa che si ammala delle stesse malattie della vite in anticipo  permette al coltivatore di prendere  i dovuti accorgimenti per curare  la vite stessa.(Progetto riportato  di seguito)
 Le rose vogliono il sole
e d' estate vanno annaffiate tutti i giorni, in questo vivaio vengono coltivate 300 varietà di rose con la vasta collezione delle rose americane, le rose rampicanti inglesi, rose anTiche  botaniche e frutti del re Sole che risalgono all' epoca della costruzione della reggia di Versailles quando Luigi XIV affida a Baptiste de la Quintinie l' incarico di sovraintendere alla realizzazione e cura del frutteto e dell' orto che avrebbe dovuto fornire le mense reali di  di ortaggi , legumi e frutti anche fuori stagione. gli alberi da frutto specie meli e peri sia per ragioni produttive che estetiche assunsero forme plastiche, adatte a formare cornici alle aiuole di ortaggi come ai viali percorsi dalle dame della corte francese.... fascino e bellezza di cieli dialogano oggi in questo lembo di terra per donarci
emozioni da custodire nel cuore per ricordarci la bellezza e la poesia della natura per ricondurci all' armonia tra cerature e tra creature e creato per un inno di gioia cosi dolce ....... da suonare d' azzurri, da profumare di rose... e tornando a casa ho ritrovato queste poesie che vi dono scritte in periodi ed in luoghi lontani nel tempo e tra loro anche nello spazio rimandano alla rosa

HO RUBATO IL MIO BOCCIOLO DI ROSA
Il cielo sopra di noi,
il cielo e poi, le stelle
e poi il mare
e poi …una scala di legno.
Uno, due ,tre pioli
quattro, cinque e al sei,
oltre il muretto, un

bocciolo di rosa.
Lo guardo, lo colgo
e discendo dal sei

giù, fino a terra .
    Anch'io ho rubato
    il mio bocciolo di rosa
             alla vita che scorre


LONDRA E FIRENZE

FIRENZE ?

+ VOL ARE “ nella Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli +
Il rosso dei cappelli del corteo che ci fa impazzire; tutti insieme
verso la Natività !
La Madonna col Bambino di Filippo Lippi porta sul retro un disegno ;
forse l’autoritratto dell’artista ?

LONDRA 1

Post cards from LONDON

June
1994
July

-It was quite expensive but so exciting to travel in a black Taxi .

- Magic London, wonderful London,
- How can J live without London ?
- The city has conquered me !

J ‘m a queen ?
Sitting in a Garden with a tea cup in front of me,
What more can J want ?

Some sort of things are good
some are bad, some are stupid and this
coming to London is great !

The tube between earth and sun and
J am looking for blue sky.

The perfume of roses and birds
singing in a London garden
far away from the city

Bring a thoot brush and make
yourself at Home

In London J am struck
by contrast between
different ways of life..

Carmelina Rotundo

L o n d r a 1994
Ritrovarsi donna
sotto il tintinnio di foglie
ultime,fra margherite
piccole, piccolissime.

* * * * * *
Che cosa c’è esattamente
tra un mazzo di rose rosse
e un pomeriggio sui prati
verdi di Londra ? anche
il mio cuore non è riuscito
a saperlo.
Ahimè, soffio di vento ed oltre.
al di là, una carezza.

Queste margherite piccolissime
sembrano aver raccolto
l’incanto del sole
e la purezza della neve e a me
piace da morire guardarle senza
toccarle per amare ancora, ancora di più.
 carmelina rotundo
WINE & ROSES

Nei secoli passati, e anche fino a qualche decennio fa, era consuetudine piantare nei vigneti,in testa ad ogni fila di viti, una pianta di rosa; lo si faceva perchè la rosa va soggetta allo stesso tipo di avvversità e malattie della vite, ma più rapidamente della vite stessa. In questo modo, l'apparizione sulle foglie della rosa dei segnali caratteristici di una malattia consentiva ai viticoltori ad intervenire rapidamente, consentendo loro di curare bene i filari dei vigneti.

Oggi questa funzione è svolta da macchinari complessi, centraline che rilevano umidità, temperatura, quantità di luce, etc.,certamente molto più funzionali, ma qualche cosa di romantico si è dovuto abbandonare.

Quello che propongono i CAVINA è qualcosa di simile, ma più specifico, e precisamente, creare ua rosa da battezzare con un nome che richiami il  vino, e quindi piantarla, sia in testa ai filari nei vegneti, sia in prossimità delle cantine, etc.
In questo modo, la rosa si trasformerebbe in una specie di segno distintivo, che dice a chi passa: “Qui c'è il nostro vino”.
 sede delle ROSE di NICOLA CAVINA via Guardavia1/a 50143 firenze
 tel/ fax 055 704217 cell 3355398949
 email rosenic@tin.it
 web: www.lerosedinicolacavina.it

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