venerdì 30 marzo 2018

PIER DELLA FRANCESCA a SAN SEPOLCRO


  Continuando a parlare di miti:

 un genio ed una città

il Palazzo dei Conservatori,

      dove ha sede l’attuale Museo Civico di Sansepolcro  presenta al mondo

                    la Resurrezione di Piero della Francesca ,

                                               dopo un  lavoro di restauro   curato  dall’'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e in collaborazione con la Soprintendenza di Arezzo durato tre anni, dal 24 marzo 2018 l'opera è nuovamente visibile  grazie al la generosità dell'ex manager della Buitoni, il dott. Aldo Osti,  il quale  ha fatto si che gran parte della realizzazione del restauro avvenisse assicurandone anche  il suo futuro dato che  con  l'intervento è stato  possibile salvare la Resurrezione dai segni del tempo che stavano rischiando di comprometterla definitivamente.  CAPOLAVORO Realizzato tra il 1450 e il 1465 circa, su un muro poi tagliato e spostato nel Palazzo del Governo di Sansepolcro, il restauro ha permesso agli studiosi di rivelare nuovi tasselli della sua storia.  Affresco  simbolo stesso della città che  faceva da sfondo agli incontri cittadini ha un  soggetto e uno  schema compositivo estremamente semplificati che si rifanno al più antico prototipo eseguito da Niccolò di Segna nel Duomo di Sansepolcro. La costruzione è piramidale e presenta al vertice la testa del Cristo e in basso i quattro militi assopiti ai piedi del sarcofago in-per un messaggio chiaro e forte:
                                                              la vita vince la morte .

 Ogni opera ha limiti spaziali linee che racchiudono la composizione ;

                                                            eppure……
                                                     qualcuno è riuscito a superare  limiti di spazio e di tempo  assegnando contemporaneità si parla di capolavori realizzati da geni che hanno permesso all’ umanità di progredire  in un saggio operar di persone  che si congiungono le une alle altre anelli  di una catena giammai disgiunti nel bene e nel male.   

…… è stato, è, e sarà Piero della Francesca un mito ancora tutto da scoprire  un genio consapevole  del dono della vita  dell’ essere e dell’ esistere  dell’  armonia che è dentro ed intorno a noi quella che si vede con gli occhi del corpo e  quella che si sente  con il cuore.  l’ uomo, il pittore,,  l’ architetto il matematico che  percepisce  gli influssi vive respirando sia il fermento culturale  della Toscana: Siena e Firenze   vede e “sente” le opere  di Masaccio  del Ghibertii,  di  Donatello  quel genio che "inventò"  lo stiacciato, Piero è influenzato da artisti della terra dell’ Umbria delle Marche   dove egli  è il ritrattista eletto di Sigismondo Malatesta, a Rimini, e di Federico da Montefeltro, a Urbino. Piero dipinge e  scrive  mosso dal desiderio profondo  di divulgare, di far conoscere, di aprire il dialogo di essere di aiuto, come fa il vero MAESTRO, agli altri e, con stile chiaro e sobrio compone tra l’ altro; ” de prospettiva pingendi”   focalizzata sugli aspetti matematico-geometrici, con specifiche applicazioni pratiche che  fa meritare all’ artista  di poter essere  tra i  padri del disegno tecnico.  I problemi affrontati? Il computo del volume della volta e l'elaborazione architettonica della costruzione delle cupole. L’ importanza di tale opera  fece si che  Leonardo da Vinci scrivesse poi il Trattato della pittura.  Oltre a poter godere di questo capolavoro universale  per cui sono state studiate due  illuminazione particolari quella del giorno per i visitatori del museo  e l' altra  di notte  che   permetterà, a coloro che si trovano a passare per la via, grazie all' apertura di una" finestra", di ammirarlo vivendo  in -di una suggestione dove spazio e tempo all' infinito coincidono ...  fino al 6 GENNAIO sarà fruibile,  sempre nel Museo civico  la mostra:

                 Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva"

                                curata da Filippo Camerota e Francesco P. Di Teodoro  promossa dal Comune di Sansepolcro in un progetto del Museo Galileo di Firenze con la collaborazione della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia ed è organizzata da Opera Laboratori Fiorentini.  Mostra straordinaria ricca di sorprese e di stimoli in un equilibrio tra antico e futuristico che per otto sezioni fa conoscere   le due anime di Piero della Francesca: raffinato pittore e grande matematico. Oltre ad essere Maestro d’abaco, geometra euclideo, studioso di Archimede, Piero è stato anche un innovatore nel campo della pittura poiché per lui, quest’ultima, nella matematica e nella geometria, trovava il suo sostanziale fondamento. I suoi scritti, infine, soprattutto il " De prospectiva pingendi", composto in volgare per gli artisti e in latino per gli umanisti, hanno dato inizio alla grande esperienza della prospettiva rinascimentale.


  La composizione  della locandina e manifesti  è un “gioco” sapiente:
 al volto del  soldato dormiente visto di fronte ( si pensa ad un autoritratto dello stesso artista)  si affianca il contorno tracciato di quello stesso volto con numeri,  diviso in paralleli e meridiiani  che   rimanda alla costellazioni  allo spazio:  noi piccoli piccolissimi eppur parte di una  immensità lui  Piero  l’ uomo del futuro muore il 12 ottobre 1492, lo stesso della scoperta dell'America e da qui si riparte;  nella storia come nella vita non c’è un punto d’ arrivo fisso, ma tante tappe da cui sempre ripartire anche  in questa cittadina ai piedi dell'ultimo tratto dell'Appennino toscano, Sansepolcro domina l'Alta valle del Tevere, che si apre in un vasto anfiteatro montano e collinare, delimitato dall'Alpe della Luna, dalla Massa Trabaria, dalle colline della vicina Umbria e dai monti dell'Aretino e dell'Alpe di Catenaia. ,,,,,
 E se di mito continuiamo a parlare anche la tradizione attribuisce a Sansepolcro un'origine mitica per opera di due Santi pellegrini, Arcano ed Egidio che, di ritorno dalla Terra Santa, si fermarono in questa valle dove, per un segno divino, decisero di restare e costruire una piccola cappella per custodire le Sacre Reliquie, portate da Gerusalemme e, intorno a questo primo oratorio, si sviluppò il Borgo che fu detto, proprio per questa  origine, del Santo Sepolcro negli antichi annali del Comune gli storici chiamarono Borgo Sansepolcro "novella Gerusalemme". e la  sua  la sua ricca storia artistica e culturale  lega Sansepolcro a Dionisio Roberti, a Luca Pacioli ( uno dei massimi matematici del Rinascimento, allievo di Piero della Francesca e amico di Leonardo da Vinci), Matteo di Giovanni, Raffaellin dal Colle, gli Alberti, Santi di Tito, ….
Carmelina Rotundo

 

 

 

lunedì 26 marzo 2018

ISOLINA MARIOTTI intervista CARMELINA ROTUNDO


ISOLINA MARIOTTI


                                  INTERVISTA



                           
                            CARMELINA ROTUNDO

 
 


                                                    A  ROMA


sabato 17 marzo 2018

Welcome to Madame Tussaud's, where the people meet the people!


E SOTTO SOTTO UN ALTRO CIELO
 Vi ero penetrata attraverso cieli azzurri, nuvole a bambagia, a pecorelle, bianche nevi,
 l'azzurro della Manica.
Questo mio taxi nero non vuol proprio saperne  
di regole e controregole, ha deciso:
immersione nel tempo 400 anni indietro in the spirit of london.
Welcome to Madame Tussaud's,
 where the people meet the people!

Questo mio taxi nero non vuole proprio saperne
di seguire una traiettoria rettilinea; si agita e mi agita come se fosse lui un bussolotto, io un dado; su e giù, giù e su, up and down piacevolissimevolmente mi conduce per itinerari di immagini, personaggi, profumi,
                                                                                atmosfere di Londra.
MIND THE DOORS!
Madame Tussaud's, Museo, Party, esposizione circo, spettacolo; avventurosamente coinvolgente, divertentissimo, specialmente favoloso.
Avete mai provato a chiudere gli occhi per ascoltare un concerto a St. James Church a Piccadilly?
Questi miei attimi a Londra non vogliono proprio saperne
 di regole e controregole,
 hanno deciso: immersione nelle carezze di vento, nella luce del sole per le strade percorse da folle di:
taxi neri, di red buses, di double dockers
"Avete mai pensato a ritrovare il piacere e l'orrore della solitudine in mezzo alla folla nel penetrare nelle viscere della terra sulle linee della efficientissima underground londinese ?"
Mind the Gap!
Queste mie amicizie a Londra non vogliono proprio saperne di noia e di tristezza, hanno
deciso: immersione nella gentilezza e signorilità, nell'educazione e nella continua sorpresa,
Joyce e Arthur Chown, Bronwen Davies, Margaret e Bill Stallybrass Martin Reid, Lady Reid, Pam Cook,Yvonne Harper Scholar, Lena Mc.Gee, Mrs Forrester G.Beach, Sheena Hamilton, Fiona Gow, Mariella Riccucci, Angela Rugani, Mario e Barbara Campanale, Ann Samson, Stefania, Franco e Audrey Marihi, Bob e Muriel Riddell. Charles Lowe.
"Avete mai provato a vivere nel brulicare dei colori, odori, voci l'animazione per Camden Market?
Queste mie passeggiate sulle rive del Tamigi non vogliono proprio saperne
                                     di routine e di confusione;
 hanno deciso: immersione nei ritmi dello scorrere delle acque argentine e plumbee del Tamigi, su rive baciate da fronde di salici piangenti .
Ora nella Little Venice tra Regent's Canal and the Grand Union Canala Hampton per itinerari seminascosto su tappeti principeschi di fiori appena caduti da grandi chiome verdeggianti.
Avete mai provato a godere della conversazione di un gruppo di persone che credono nel valore della pace nel mondo a Westminster Theatre al 12 di Palace Street ?
Queste mie incursioni nelle cose di Londra non voglio proprio saperne
 di regole e controregole
hanno deciso: immersione nel fascino dell'invenzione nel mistero di Sherlock Holmes, i suoi ritratti sulle mattonelle dell'Undergrund a Baker Street, The Sherlock Holmes memorabilia Company al 230 di Baker Street.
" Avete mai pensato a risolvere l'enigma sul conto delle tessere di mosaico sui pavimenti dell'International House o a guardare i soffitti decorati di quell'edificio antichissimo, il più antico che esista a Piccadilly? "
Questa mia voglia di correre a Victoria Station per ritrovare l'Orient Express, in partenza per Venezia e stemperare su quelle carrozze di lusso i miei miti, i miei sogni di un viaggio europeo da mille e una notte..
" Avete mai pensato a viverla una giornata italiana sul suolo inglese, in compagnia di duecento bambini meravigliosamente coinvolti in un'avventura che li porta a cantare:
O sole mio. La porti un bacione a Firenze a cucinare pizza, tagliatelle, spaghetti, a creare gioielli da vendere a Ponte Vecchio, a cucire bandiere verdi, bianche e rosse, a disegnare la cupola del Brunelleschi, o il Campanile di Giotto ?"
Questi miei indimenticabili attimi a Westwood Infant's School nel Kent per perdermi nell'innocenza di occhi di bimbi, e desiderare di avere accanto a me anche le piccoline Sara, con Nadia e Sayed il loro papà.
" Avete mai pensato di inebriarvi dei gialli di girasoli di Van Gogh, dell'oro di Giotto o di Duccio dalla luce radente dei dipinti di Turner o di Caravaggio o nella plasticità dei disegni di Michelangelo ?"
Queste mie piacevolissime soste-respiro nei giardini di Londra, oasi di pace non vogliono proprio saperne di appiattimento di tinte, di profumi, hanno deciso: immersione nella natura nel mondo dell'arte popolata di forme e colori, costruito oltre l'egoismo e la disperazione.
Bianchi di margherite con le sculture in legno di Arthur Chown, rossi di gerani a Springwell Avenue con i coniugi Mc.Gee rossi, gialli, rosa di rose, rosso di papaveri a  Carson Road con la pittura di Margo e Martin con Bill
" Avete mai goduto della bellezza dei dipinti di Poussin, Rubens, Van Dyck, Murillo, Rembrandt Tiepolo, Canaletto a West Dulwich Picture Gallery e toccato con mano l'efficienza di un progetto ideato allo scopo di avvicinare all'arte ogni fascia di età ? "
Questa mia toccata e fuga per Londra-mostre: Royal Academy of Art.Summer exhibition, la mostra di Manet e Gauguin, l'indimenticabile immensa National Gallery, Trafalgar Square .. piccioni, leoni, cabine rosse del telefono, cassette postali rosso fuoco.Fish and chips, Jacket potato …
"Avete mai pensato ad immergervi nella vastità e misteriosità degli spazi celesti, degli universi di stelle nella lotta dell'ingegno umano per penetrare i segreti del cosmo al Planetario di Londra ?"
Questo mio distendermi sulle radici de 44i grandi platani nel parco tra Buckingam Palace e Piccadilly, ubriaca di verdi, out del mio ruolo di madre, moglie, figlia, sorella, cercando quegli azzurri dove ero penetrata attraverso cieli, nuvole a bambagia,….
Lovely people- Lovely weather. Lovely days deeply in myself 
carmelina rotundo auro

martedì 13 marzo 2018

FANO AVERLA CONOSCIUTA CHE FORTUNA!


Carmelina Rotundo - Viaggi in Europa e Poesie:
 Fano  dal sito web di carmelina accessibile dal blog

 FANO ! AVERLA CONOSCIUTA CHE FORTUNA !

IMMERSIONI NELLA MUSICA



Ovvero: Quando i ritmi delle note scandiscono le tue giornate...

 

 Di Carmelina Rotundo

 Questo primo diario è stato splendidamente illustrato con una varietà di immagini

 dove alla tecnica del pastello si uniscono invenzioni a rilievo e collages con differenti tipi

 di carta e foto in un libro unico cartonato a colori firmato dalla fantastica classe elementare di APPIANO GENTILE per un percorso didattico dove gli allievi sono stati guidati dalla mitica maestra DONATA ARNABOLDI PAGANI. Il commento dei lettori :
                            “ come se ci fossero stati”.



A Fano, nel momento magico del passaggio tra il 2001 e il 2002,perché nessuno sa che cosa avverrà nel tempo che ci porta dentro tempeste ed arcobaleni, mareggiate ed approdi sicuri

 

Il viaggio

Il manto di neve rende i campi invisibili e morbidissimi, soffici.


 Nel silenzio dell'anima: come mi piace lasciarmi dondolare da questi ritmi di treno.

 Vedo dai finestrini gli alberi che tendono rami ingentiliti ed impreziositi da delicatezze di neve che ora si adagia in strisce, ora scende ora sale in arabescate strutture che si divertono un mondo a giocare trasparenze d'azzurro: Il cielo che sta per specchiarsi nel mare, il mare,il cielo e noi tra azzurri.. Sara,nel suo giubbotto Jeans Nadia nella sua morbida pellicciotta bianca stanno per discendere alla stazione ferroviaria di Fano per la prima volta.


 Di fronte alla stazione , eccolo diritto e soleggiato il viale che ci condurrà alla meta ; sfioriamo col corpo i grandi capannoni dove fervono i preparativi per i carri del Carnevale : per l'esattezza,ne scopriremo quattro tra cui uno dedicato al Grande Fratello , l'altro di satira politica , carri che qui a Fano circoleranno per ben tre sfilate dal 27 Gennaio, per tutte le strade cittadine e a Sara e Nadia è lo “spazzacamino” ad annunziare che di fronte al giornalaio , attraversato il semaforo c'è la grande pineta del convitto Colonna ( impariamo questo nome per la prima) volta ovvero la famosa Casa ENAM di Fano.


 L'accoglienza è delle migliori per gentilezza e cortesia .Luigina e le altre sono simpaticissime

 A pranzo il nostro tavolo è il numero dieci “ the top” anche per compagnia : Donata,Giorgio,Marta,Matilde e il più piccolo di tutti “ il Dario” sul seggiolone che vengono tutti da Como..

Fano

 

 Questa voglia di andare per Fano,senza meta, sentire il rumore dei nostri passi sulle strade tutte lastricate di pietra L'uscita degli “otto”,dei fantastici “otto”: cinque lombardi e tre toscani, ci porta al mercato, colorato, bellissimo dove tutto è da scoprire e da toccare, animatissimo,divertentissimo per poi calare al mare sulla battigia ,a guardare questa meraviglia di mare Adriatico, quest'oggi solitario. Il mare a Dicembre è quasi una poesia da ascoltare.


 Il chiassoso e gioioso lancio dei sassi da parte dei bimbi. Le onde. all'orizzonte azzurri, che felicità stare insieme

così liberi nel mare nel cielo.

 Al ritorno alla casa del maestro la scoperta dei pasti abbondantissimi serviti con gentilezza dai camerieri pilotati dal “maitre” Stefano.



 Con Donata pensiamo che parte di quel cibo potrebbe essere regalata alla mensa dei poveri che c'è proprio qui a Fano alla chiesa di San Tommaso,potrebbe essere una proposta ..un invito a condividere l'abbondanza.




 L'animatore Roberto ce la mette tutta per unirci e sollecitarci , lui è pianista e cantante appassionatissimo è lui a donarci queste immersioni nella musica

 Nei pomeriggi godiamo con la simpaticissima Rita da Bari,con Pia da Ercolano,con Cora da Treviso ,di Fano che ci mostra le sue vetrine illuminate, ricche di bellezze di ogni genere ; in alto per tutto il Corso ci guidano stelle luminose.

 Al concerto degli auguri del 30 Dicembre
al teatro della Fortuna noi che siamo i più alti nel loggione, possiamo tendere le mani e toccare il soffitto bianco tutto decorato con stucchi dorati..Davanti a noi “otto” la corona delle statue tutte bianchissime ( mi viene in mente che anche loro non siano state sotto la nevicata ? ) ogni statua tiene in mano una maschera

 Le scelte e gli interpreti musicali rallegrano i cuori , da Patrizia Macrelli,soprano , all'orchestra “Pro Arte Marche”diretta da Giorgio Leardini al coro di voci bianche le allegre note Riccione diretto da Fabio Pecci al piccolo coro di voci bianche dell'A.Ge.Fano, direttore Salvatore Francavilla.

 La scoperta della parrocchia di San Parterniano
( protettore di Fano) in piazza Sansovino, una

parrocchia davvero particolare dove vivono ed operano i frati cappuccini ed il 1° dell'anno ci conquista il suono del grande organo dalle vibranti sue canne toccate dal giovane organista.


 Nel chiostro grande, giocato su colonne ed archi il tendone bianco che accoglie il presepio diviso in quattro quadri:

 1° quadro l'annunzio della nascita di Gesù





 2° quadro la nascita di gesù

 3° quadro il battesimo di gesù

 4° quadro la trasfigurazione di gesù .

 Salendo per le scale la scoperta della mostra permanente di pittura di Giustino Jacopini. un sacerdote .cappuccino che dal 1965 si dedica con amore e passione a dipingere ; mi affascina la serie dei grandi dipinti sulla vita del Santo Poverello di Assisi. Una interpretazione particolarmente sentita in cui si avverte che la vocazione francescana è nel cuore di Padre Giustino. Starei lì per ore.

 Ridiscendendo uno sguardo al campanile che saprò che è l'unico rifatto come era.dopo che i tedeschi nel 1944 in ritirata minarono i campanili delle chiese di Fano. Insieme alla “Casa del Maestro”giochiamo a tombola, partecipiamo al torneo di scopa (la coppia io e Rita Marinelli da Bari) arriviamo seconde su 78 giocatori ; la Sarabanda, la Corrida. Che spasso !

 Roberto è l'animatore che cerca di coinvolgerci ancora in questa vacanza musicalissima .

Piazza XX Settembre



Piazza XX settembre
con la fontana della dea Fortuna in posizione laterale ,fontana

 tutta giocata su elementi del mare : delfini, conchiglie,teste dalla cui bocca escono gelidi zampilli d'acqua. dietro di essa albero su cui giocano a scintillare piccole lucine, lampadine più grandi, fiocchi bianchi : mi piace girargli attorno, alzare gli occhi al cielo e sfiorare con lo sguardo la punta del gigantesco abete,poi mi diverto un mondo a toccarle le mura di questi palazzi che tutta la circondano la piazza XX Settembre insieme alla chiesa Incastonata come gemma preziosa anche in essa splende il presepio , poi lo sguardo torna all'abete di Natale che di lato ha il neoclassico teatro della Fortuna e dietro il Museo archeologico e la Pinacoteca del Palazzo malatestiano.

 Come mi piace entrare nella cerchia del centro storico di Fano e ripercorrere le


 vie che ricalcano i tracciati a scacchiera degli antichi cardi e decumani.

 

Il CENONE di fine anno

E' un bellissimo colpo d'occhio
la grande distesa bianca e rossa dei tovaglioli che a ventaglio sono disposti nei bicchieri.


 La sfilata di gustose portate ,servita con gentilezza, soddisfa i palati, la musica e la voce di Roberto rallegrano i cuori.. e tutti in pista,ospiti e personale con l'elegante ed efficiente maitre Stefano. L'Italia si è unita in questa magica notte ed ognuno di noi , portando in testa, come portafortuna,cappellini coloratissim, lancia stelle
filanti ad allacciare Fortune che ritornino !

 Che meraviglia di festeggiamenti ! ed è questo inizio del 2002 che conduce i “fantastici otto”alla scoperta del presepio di San Marco ; angeli luminosi ci guidano e l'incontro con don Marco Polverari è davvero festoso !

 

La preghiera del presepio

“ Da piccolo come mi divertivo nell'andare
 
 
con mamma a cercare il muschio per far il presepio” desiderato e attesissimo era per Marco bambino andare all'Istituto Don Orione in via IV Novembre 47 a Fano ( istituto ideale per trascorrere delle vacanze serene ed economiche)- tel 0721 803742 - Fax 830111 - ( erano gli anni 70 / 75 ) retto allora da don Gentile, perché ogni anno veniva organizzato un grandioso ed eccezionale presepio ricco di effetti speciali e di ornamenti tanto meravigliosi da richiamare gente da tutta la regione.

 Don Orione stesso venne ad ammirarlo e si narra che mentre i fanesi erano alla stazione per accoglierlo con tutti gli onori, egli arrivava a piedi in incognito.

 Marco,divenuto quindici anni addietro sacerdote, realizza il primo presepio nella Cattedrale di Fano (era allora vice parroco). Purtroppo sfortuna volle che per un incendio causato dalla carta occia,il fuoco invase tutto il presepio .

 Nel 1987 il grande incontro tra don Marco e don Arturo a villa San Biagio ;sarà proprio lui ,quel sacerdote di Don Orione animato da una profonda passione per il presepio.ad insegnargli dal 1987 al 1990 tanti segreti e realizzare movimenti

“ era un appassionato dei motorini che facevano muovere i giocattoli”

Don Marco Polverari a Montemaggiore al Metauro, allestisce negli anni '90 il primo Presepe stabile in un locale di fronte alla chiesa parrocchiale. Dal 1996,divenuto parroco della parrocchia di San Marco, realizza sotto un tendone a fianco della chiesa, nel giardino della scuola materna retta dalle suore un presepio su una superficie di cento metri quadrati.

 L'interesse intorno al presepio è grande, partecipano in tanti; tutti grandi e piccini accorrono ad ammirarlo. L'unica difficoltà è che, con l'arrivo della primavera , deve essere smontato, per per mettere ai bimbi della scuola di giocare all'aperto….

A Natale 2001 il miracolo ; grazie all'interessamento del Comune e dell' istituto delle case popolari , vengono date alla chiesa di San Marco ( parroco don Carlo) in comodato per vent'anni le cantine per una superficie di 350 mq, del settecentesco palazzo Fabbri

 ( cantine dove si raccoglieva tutto il vino dei 150 fondi di proprietà del Comune.ma che da vent'anni erano state abbandonate).

 Il comodato è concesso con l'impegno di realizzare tutti i lavori necessari al fine di rendere

 agibili questi spazi.

“ Non può immaginare che cosa c'era qua dentro, ma la Provvidenze è venuta in soccorso e non sono mancate. ne' le braccia volonterose, ne' gli aiuti economici”

Per il Natale 2001 nascono così le grandiose scene della Natività (che si sviluppa su una superficie di 60 metri quadri, cui si aggiunge la scena del cammino dei Re Magi.

 Vediamoli da vicino insieme questi capolavori ., per scoprirne gli angoli più lontani , le tecniche. le fasi di lavorazione per conoscere i personaggi che vengono comprati dai Fontanini di Bagni di Lucca e che poi vengono messi in movimento dall'ingegnoso Ennio Boffi di Sinigallia .

 Naturalmente, per il rispetto della prospettiva, ve ne sono di diverse dimensioni, da 5 a 30 centimetri di altezza

 Lo stile del presepio è palestinese e gli sfondi e le pareti di cartongesso sono dipinti con grande maestria dal decoratore Maurizio Romagnoli di Pesaro. A guardare questi dipinti si av- verte che nascono in perfetta armonia con il presepe. Per la scenografia sono stati utilizzati 20 quintali di scagliola.

 Curatissima è la capanna con quattordici statue in movimento.. Tra gli effetti speciali , la

 cometa, la neve.le quattro fasi del giorno ( alba,giorno,tramonto,notte) apparizione dell'angelo ;tutti gli impianti elettrici sono sotto traccia ; una singolarità è data dal fatto che tutto il presepe è ispezionabile : vi si può entrare e verificare il buon funzionamento di ogni cosa, intervenendo prontamente a riparare ai danni.

 Dietro la capanna scorre copioso ed allegro ,il grande fiume, sulle cui rive dieci pescatori stanno pescando con la canna e il “ quadro”.un antico sistema usato nelle Marche

 Nel giro di dieci anni questo presepio è destinato ad ampliarsi caratterizzandosi come presepe dei diorami in movimento. Don Marco,rifacendosi alle parole di San Francesco d'Assisi ;“ affinché con l'occhio del corpo possiamo contemplare le meraviglie dello spirito” ha la precisa finalità di fare della catechesi visiva.

 Per il futuro l'ardimentoso gruppo di volontari, oggi più di venti, ha un progetto di realizzare la scena dell'Annunciazione a Maria,il sogno di Giuseppe, seguendo così il vangelo di Luca e quello di Matteo,sarà realizzato anche il lago di Galilea, con onde vere che si infrangono e con un dipinto che illustra tutto quello che Gesù ha fatto sul lago di Galilea e poi proseguire con la Visitazione..il censimento ( non c'era posto per loro nell'albergo.) la presentazione di Gesù al tempio, la strage degli Innocenti,. la fuga in Egitto e il ritorno.

 Per un itinerario fra presepi

 L'intenzione è di mettere a disposizione di tutti un itinerario sorprendente per presepi nella valle del fiume Metauro e nel raggio di quindici chilometri da Fano: Visitare anche altri presepi della zona a Montefelcino, a Serrungarina, a Montemaggiore al Metauro.

 Per il presepe di Fano dal 2001 gli orari sono dal Natale all'Epifania,mattina e pomeriggio ; dall'Epifania al 2 Febbraio solo pomeriggio ; fino a Pasqua domenica pomeriggio. Per prenotazioni : 0721/ 807892.

 Per il Natale 2001, oltre al presepio nei locali delle antiche cantine ( via Nolfi) è stata allestita una mostra di immaginette sacre sul tema Gesù Bambino  di proprietà di Giancarlo De Leo.

 Due giorni prima della partenza scopriamo una vera perla di Fano : dietro la chiesa di S;Pietro in Valle, in via Castracane 1 la Biblioteca Comunale Federiciana ( diretta attualmente dal prof. M a r c o F e r r i )

 Lara Castrucci e Silvana Nespolo ci rivelano storia,prospettive,vivace ed interessante at-

 tualità di questa biblioteca che nasce nel 1681 ,quando l'abate Domenico Federici, accolto nella Congregazione dei padri Filippini dell'Oratorio di San Pietro in Valle porta con sé la sua ”libraria”,preziosissima raccolta di volumi che egli sistema a sue spese proprio sopra il nuovo oratorio e di cui si occuperà fino al 1720,lasciandola per disposizione testamentaria ai padri dell'Oratorio a due condizioni :

 1.di tenerla aperta al pubblico un'ora al giorno
 
 


 

2.di incrementarne il patrimonio librario con il ricavato di una rendita poderale di proprietà del donatore.

 

 Dal 1720 al 1797 ( anno dell'invasione francese) e successivamente fino al 1808 (anno della prima sospensione delle congregazioni religiose ) spetta ai Filippini di occuparsi della Federiciana, di redigerne l'inventario e di provvedere all'acquisizione delle opere .Nel 1881 con l'annessione delle Marche al Regno d'Italia ed in seguito alla seconda soppressione delle corporazioni religiose la Biblioteca viene reclamata dal Municipio che ,ottenuta la proprietà legale, l'affida alle cure di un “custode” ,affiancato da due bibliotecari, Luigi Masetti, l'orientalista Michelangelo Lanci ed il filologo Filippo Luigi Polidori.

 Nel trascorrere degli anni la biblioteca si arricchisce di numerosi volumi,si consolida nelle

 sue funzioni di promozione culturale,grazie anche alla sapiente premura dei vari direttori, dal prof. Adolfo Mabellini al prof. Cesare Moreschini . Nel 1958 l'amministrazione comunale i lavori di ristrutturazione che durano fino al 1970.

 Tra le sale di particolare pregio artistico ed anche di interesse scientifico :

 la Sala dei Globi, dove si possono ammirare le scansie lignee intagliate dal bolognese Maestro Francesco e i due preziosi globi ( che hanno dato il nome alla sala) due mappamondi, uno celeste ed uno terrestre, realizzati in coppia nel 1668 dal cosmografo veneziano Vincenzo Coronelli. Nella stessa sala è conservato il Portolano di Vesconte Maggiolo risalente al 1504, una carta nautica assolutamente particolare di mm. 920 x 1390, d'inchiostro acquerellato raffigurante il mondo come era conosciuto immediatamente dopo la scoperta del Nuovo Mondo

 Vedere queste carte mi affascina  un mondo ; è un momento di storia che insieme a Donata e ai bimbi viviamo intensamente pensando a quei tempi in cui le carte venivano tracciate a mano riportando notizie dai viaggiatori che vedevano con i propri occhi….” I continenti e le isole oceaniche sono rappresentati nei loro limiti costieri,mentre le indicazioni di carattere fluviale ed orografico sono parziali e spesso riportate con prospettive di fantasia..I nomi presenti sono scritti in latino in italiano.in spagnolo ed in maniera promiscua in nero o in rosso o in caratteri differenti” ( Daniele Diotallevi )

 Che fortuna poterle vedere queste rarità.

 Nella Fredericiana scopriamo anche la sala cinema , nata per accogliere e valorizzare lo

 straordinario fondo del professor Fiorangelo Pucci, fondo che con i suoi materiali.diversi ( volumi films, manifesti. diapositive, depliants, cataloghi, diplomi, cataloghi di mostre, sceneggiature originali offre una presso che completa rassegna di cultura cinematografica dalle origini ai tempi attuali … e la storia sotto la direzione del professor Marco Ferri continua perché il 14 Novembre 2001 è stata inaugurata la Biblioteca dei Ragazzi , dove Sara, Nadia, Marta e Matilde e il “Dario” si trovano a loro agio assai bene , Che felicità !

 Siamo riusciti alla fine a coniugare con questa biblioteca gli interessi dei grandi e dei piccini.

 

 

Fano,averla conosciuta che fortuna
 
 
 
 

 
 


 

 

 
 
 



Mi piace un mondo questa città di Fano,con le sue casine, con i suoi terrazzini ricchi di fiori

 Mi diverte un mondo conoscere le sue strade,stradine,stradelle,lastricate di pietra.

 Mi piace un mondo passare sotto le sfilate delle stelle del Natale per il corso e ammirare i suoi bei negozi. Mi diverte un mondo tuffarmi nell'animazione del mercato di Fano

 Mi piace un mondo scoprire e riscoprire la bella piazza XX Settembre che ha a lato la fontana della Fortuna .Mi diverte un mondo toccando le mura delle case che circondano la piazza , scoprire la chiesetta incastonata.. il Museo archeologico, la pinacoteca malatestiana,il neoclassico teatro della Fortuna.

 Mi piace un mondo visitare il Museo Civico e la Pinacoteca ammirarne le bellezze e godere della gentilezza del personale. .

 Ci divertiamo un mondo a scoprire e frequentare la biblioteca comunale Federiciana, via

 Castracane 1 a conoscerne storia .attività presenti e prospettive.

 Come ci affascina coniugare l'interesse artistico a quello scientifico nella sala dei Globi dove è concesso vedere il Portolano di Vesconte Maggiolo,preziosissima carta nautica che risale al 1504 poco dopo la scoperta dell'America !

 Come mi piace questa cittadina ancora a misura d'uomo!

 

Averla conosciuta Fano Che Fortuna !.............Carmelina 

 

Tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002

 nel tempo magico, perchè nessuno sa

Brani di questo diario sono stati pubblicati sulla rivista “ IL PRESEPIO”,

 sul settimanale

IL NUOVO AMICO   e su   D.N.A.