venerdì 31 agosto 2018
sabato 25 agosto 2018
servzio di TOSCAN WEB TV LA MISERICORDIA FA GLI AUGURI DI NATALE 10 dicembre 2010
il video è stato commentato dal direttore di tocanweb tv MAURO POGGI
https://www.youtube.com/watch?v=DCiWEkxt1kI
https://www.youtube.com/watch?v=DCiWEkxt1kI
fraterni auguri dicembre 2010 al CORPO GENERALE MISERICORDIA piazza del DUOMO FIRENZE
https://www.youtube.com/watch?v=CPFk8rz6OGU
link video che presenta l' esposizione del telo 10 dicembre 2010 maurizio martini direttore overthe sky
https://www.youtube.com/watch?v=wVikaizohcY
venerdì 24 agosto 2018
giovedì 23 agosto 2018
biografia LUCIANA ZANCHINI
LUCIANA ZANCHINI INFERMIERA PER PREDISPOSIZIONE GENETICA
Passione dedizione rispetto le vengono dall' esempio dato da nonna Lia (1915-1991)
la grande Lia che diceva sempre pane al
pane, vino al vino e che era cresciuta con la famiglia nella parrocchia di
Argenta al servizio di don Minzoni. Un
esempio fulgido di una generazione che ha visto la
morte in faccia e che aveva perso, a
causa dei bombardamenti, i propri cari e
ogni bene materiale: Argenta, in provincia di Ferrara, nel ' 45 veniva rasa
al suolo dai bombardamenti , Lia, che nel frattempo col marito aveva trovato
lavoro in ferrovia a Russi, in provincia di Ravenna, fu avvertita dello
sterminio della sua famiglia, da un conoscente, che l’aveva raggiunta in
bicicletta(60km) per darle la notizia. Lia e Nino con coraggio si rimboccarono le maniche e superarono il
dolore prodigandosi in ogni modo per i
più deboli , specie per i malati, consapevoli che è donando che si riceve e trasmettendo
con convinzione questi valori alla nipote Luciana alla quale è venuto naturale svolgere la professione
infermieristica.
Le foto di Luciana
Zanchini fanno pensare, commuovono,
stimolano e più si guardano e più si scoprno dettagli
particolari, trasparenze, giochi per intonare il ” suo” cantico delle creature lodando il Creatore,
ponendoci di fronte a qualcosa
che non è solo immagine e tecnica, ma sentimento per coinvolgerci ancora. Il poster che dedica alla vicenda Cesare-
Carmelina mette insieme arte e storia,
passato e presente in una attualità sconvolgente: la Piagnona
richiamava a raccolta i seguaci
del Savonarola, la Piagnona dava l'
allarme e radunava per mettere a conoscenza e riunire nel dialogo.
VIVA SAN MARCO ESEMPIO FULGIDO PER L' UMANITÀ !
Carmelina Rotundo Auro .
martedì 21 agosto 2018
lunedì 20 agosto 2018
REMO FAGGI pittore PAVESE
Al tramonto sfogliando il volume
REMO FAGGI
pittore pavese
tutto
ciò che è scritto avverrà…
19 agosto 2018
L’ arte ?
su una
superficie piatta creare volumi e profondità altre “dimensioni “ riuscire a far LUCE
sulla
bellezza a far vedere quello che c’è di profondo in noi
dove e quando
tempo e luoghi sorrisi e lacrime all’ infinito coincidono !
l’ arte ?
Rendere tangibile
l’ amore per il Creatore, il creato le
creature,
REMO FAGGI scolpisce con la matita, affresca con la
sanguigna, trasparenze e riflessi con l’ acquerello e noi
spettatori ci ritroviamo nel
cascinale assolato; al tramonto sul lago
d’ Orta; sui colli Euganei, al lago Trasimeno, o per la sua città, Pavia e nella campagna pavese…
… li guardo quei fiori che Remo col pennello con
il colore ti invita ad accarezzare vien
voglia di distendermi tra papaveri, tra
girasoli…. nel bosco brinato mi sono
svegliata e sotto i platani mi son
riposata per ammirare la bellezza
regale dei fiori di campo, dei rosolacci
delle peonie, delle magnolie…… e ho
conosciuto gli affetti; i figli: Marco,
Alberto, Francesca i quali partendo dal fulgido esempio di Remo si sono incamminati in percorsi artistici…. la moglie
Piera musa ispiratrice e compagna fedele dell’ avventura della vita, gli
amici e i commitenti, professionisti
avvocati e professori, conti e contesse sono da Remo ritratti in maniera
intensa dialoganti
La
preghiera Remo l’ intona nelle figure dei Santi dei Monsignori per
ricordarci la pietà e il dolore,
l’ amore nella deposizione, la misericordia
nella Madonna, l’ accoglienza nell’
opera
Gesu’ e i Fanciulli..
a
freso nel 1971 esegue la “Sirenetta “ a
Gabicce Monte
REMO
luoghi, tempo, gli sguardi nell’ eternità dell’ arte e ho capito la tua
gioia per il dono della
vita una esistenza che ha
conosciuto ha vissuto la guerra e il
campo di concentramento, guerra questa
strana invenzione degli uomini che nega
la felicità a vinti e vincitori che ha
come trofeo la morte e la distruzione ..
meriggio
d’ aprile cascinale assolato come mi
perdo cuore e mente, controluce, riflessi sul Garda … abbiamo
tutto per essere felici REMO ce lo
ripete …….” A 11 anni mi appassionavo a
curiosare su tutto ciò che poteva essere arte illustrata……. Dopo un po’ di tempo appresi tutti i misteri
della tecnica interessante dell’ affresco"( dal diario autobiografico della
vita e delle opere primi contatti con il colore
Carmelina
Rotundo Auro dedica REMO con l’ auspico di conoscerlo
personalmente e se è scritto avverrà..
Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e
non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma
anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. E
tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».
venerdì 17 agosto 2018
nomi INNAMORATI DELLA VITA
Oceano e la mente va oltre i confini del tempo e dello spazio.
Oceano e il cuore va verso le mille e più varietà di azzurri dove quando intorno a chi soffre per calmità naturali o violenze si formano oceani d' amore come per Carmelina e Cesare
Alfredo ALLEGRI
Giuseppe TOCCHETTI
Marco FAGGI
Claudia CINCIRIPINI
EQVILIBRISTI:Michela Ugo e Leone
Maria Antonietta LEMMI
Giuseppe Agazzi
MARIA PIA PIERI
Giuseppe Calabretta
Elisa AMERENA
MAURO MURRI
Giancarlo Bianchi
Maria Giuseppina CARAMELLA
Nikla SALSETTA BALESTRA
Antonio PINNARO'
LA PERGOLA ARTE: SaraPeterLilly
Carolina e LUCIA MAZZETTI GALLERIA CENTRO STORICO
RIVISTA ACCADEMIA IL MARZOCCO
Carla Brizzi
Edoardo CHIARI
Luca
Leonardo ANDREUCCI
MARIA PATRIZIA CALABRESI POESIA
MARCO TULIPANI POESIA ANNITTA DI MINERO
Benedetta ALPHANDERY
Rosa della Monica
Vito
Mirella caruso
Giuseppe Falco
Angela Palaia
Stella feroleto GIORNALISTI MARCO LAPI
DANIEL MEYER
LUCA LAZZERINI FRANCO MARIANI
Anitta di Mineo POESIA
Arianna Sonia Scollo poesia
ASSCIAZIONI UHRTA Diego CERVAI NOTE
Luciana Zanchini
Remo FAGGI
Vincenzo VILLANI
Umberto
Jakline Colette Nakash de Blanck
Isolina MARIOTTI
NAIKE TALLARI
Elisa Amerena
Rocco Ugo Conte
Riccardo
Francesca
Maurizio
Cloude
Simone
il filo rosso dell' amicizia ci unisce :
non abbiamo altre strade che qelle dell' amore
noi capaci di attraversar tempeste per costruire arcobaleni
UNITI TESTIMONIAMO CHE LA VITA È UN DONO MERAVIGLIOSO DA CONDIVIDERE SECONDO I PROPRI TALENTI
quando ci alziamo la mattina muoviamo le mani camminiamo vediamo qualcuno di noi è forse passato alla banca per versare una quota per questi doni?
La mostra evento:
OCEANI D' AMORE
innamorati della vita DAL 29 NOVEMBRE AL 12 DICEMBRE 208
Oceano e il cuore va verso le mille e più varietà di azzurri dove quando intorno a chi soffre per calmità naturali o violenze si formano oceani d' amore come per Carmelina e Cesare
Alfredo ALLEGRI
Giuseppe TOCCHETTI
Marco FAGGI
Claudia CINCIRIPINI
EQVILIBRISTI:Michela Ugo e Leone
Maria Antonietta LEMMI
Giuseppe Agazzi
MARIA PIA PIERI
Giuseppe Calabretta
Elisa AMERENA
MAURO MURRI
Giancarlo Bianchi
Maria Giuseppina CARAMELLA
Nikla SALSETTA BALESTRA
Antonio PINNARO'
LA PERGOLA ARTE: SaraPeterLilly
Carolina e LUCIA MAZZETTI GALLERIA CENTRO STORICO
RIVISTA ACCADEMIA IL MARZOCCO
Carla Brizzi
Edoardo CHIARI
Luca
Leonardo ANDREUCCI
MARIA PATRIZIA CALABRESI POESIA
MARCO TULIPANI POESIA ANNITTA DI MINERO
Benedetta ALPHANDERY
Rosa della Monica
Vito
Mirella caruso
Giuseppe Falco
Angela Palaia
Stella feroleto GIORNALISTI MARCO LAPI
DANIEL MEYER
LUCA LAZZERINI FRANCO MARIANI
Anitta di Mineo POESIA
Arianna Sonia Scollo poesia
ASSCIAZIONI UHRTA Diego CERVAI NOTE
Luciana Zanchini
Remo FAGGI
Vincenzo VILLANI
Umberto
Jakline Colette Nakash de Blanck
Isolina MARIOTTI
NAIKE TALLARI
Elisa Amerena
Rocco Ugo Conte
Riccardo
Francesca
Maurizio
Cloude
Simone
il filo rosso dell' amicizia ci unisce :
non abbiamo altre strade che qelle dell' amore
noi capaci di attraversar tempeste per costruire arcobaleni
UNITI TESTIMONIAMO CHE LA VITA È UN DONO MERAVIGLIOSO DA CONDIVIDERE SECONDO I PROPRI TALENTI
quando ci alziamo la mattina muoviamo le mani camminiamo vediamo qualcuno di noi è forse passato alla banca per versare una quota per questi doni?
La mostra evento:
OCEANI D' AMORE
innamorati della vita DAL 29 NOVEMBRE AL 12 DICEMBRE 208
mercoledì 15 agosto 2018
THE FLORENCE EXPERIMENT PALAZZO STROZZI ferragosto 2018
è nelle mie mani lei la piantina di fagilo piccola verde con tanta voglia di vivere ricominciare da lei mi sembrava propio una buona idea
cosi indifessa piccola eppur parte di un creato che è meraviglia di esseri umani di fiori e frutti di animali
tutti con una propia funzione mi dava allegria quel verde e sopratutto quella esperienza che il giorno di ferragosto del 2018 mi aveva portato li dentro PALZZO STROZZI .
Ad essere sincera ero salita al secondo piano ed avevo fatto la fila diligentemente per provare la discesa 20 metri in un attimo di tempo, ma quella paura non sentirmi sicura non sparivA e sono tornata indietro
avevo poi visto comodamente seduta i film dell' orror prima,poi quelli della comicità spezzoni isolati da film che se da una parte colpivano nella loro violenza dall' altra non riuscivano pienamente a farmi ridere Mr bean e si anche lui fagiolo il mitico ingegnere collezionista di Ferrari che sembrava sparito nel nulla nessuno sapeva niente di lui mi ....mancavano Stanlio ed Olio gli intramontabili.... i comici li avevo rivisti due volte per cancellare quella violenza fatta con i guanti bianchi gratuita.
Mi ritrovo nella stanza dove è indicato che si può prendere la piantina di fagiolo poi a dialogare con Antonella il discorso vola la comicità l' orror la mia paura che mi aveva frenato a lascaiarmi scivolare sullo scivolo anche da bambina ora che mi ricordo preferivo l' altalena allo scivolo quel precipitare giù ....... e nel mentre arriva iil chimico colui che analizza le paintine di fagiolo quelle che sono state ferme, quelle che hanno viaggiato nello scivolo con una persona e quelle che hanno viaggiato da sole su carrelli i dati usciranno alla fine della mostra divisi per fasce di età
Antonella che mi narra a tratti del DEL MAGICO Fagiolo ... gli era rimasta solo una mucca ..figlio e madre non avevano di che vivere ....... l' incontro che cambierà la vita propio per una pianta di fagiolo...... che li farà diventare ricchi .. la galinna dalle uova d' oro la favola la relatà che stavo vivendo l' incontro dovevo solo curare aiutaRE A FAR CRESCERE QUELLA PIANTA DI FAGIOLO ora piccola e tutto..... CESARE una madre e il propio figlio una sorella e suo fratello ..... LEI PER TUTTO IL TEMPO ERA RIMASTA LI tra le mie mani .....
La pianta di fagiolo continua ad essere MAGICA intorno a lei, propio alla pianta di fagiolo è nata a FIRENZE in Palazzo STROZZI THE FLORENCE EXPERIMENT dove quando ti lasci andare in uno scivolo alto 20 metri con lei per poi lasciarla al laboratorio dove vengono analizzate piante di fagiolo che hanno fatto il viaggio con un essere umano nella discesa nello scivolo o piante che hanno fatto il percorso su carelli o piante che invece sono rimaste calme .... sui risultati ?..... alla fine
dell 'esperimento dal 26 agoto in poi. Arte - scienza-Scienza- arte l' uomo che si interroga sul suo esitere e sul suo convivere con le creature ed il creato tutto PICCOLA PIANTA DI FAGIOLO diveterai grande alta e..... chissà quante storie ancora ci racconterà!!!
cosi indifessa piccola eppur parte di un creato che è meraviglia di esseri umani di fiori e frutti di animali
tutti con una propia funzione mi dava allegria quel verde e sopratutto quella esperienza che il giorno di ferragosto del 2018 mi aveva portato li dentro PALZZO STROZZI .
Ad essere sincera ero salita al secondo piano ed avevo fatto la fila diligentemente per provare la discesa 20 metri in un attimo di tempo, ma quella paura non sentirmi sicura non sparivA e sono tornata indietro
avevo poi visto comodamente seduta i film dell' orror prima,poi quelli della comicità spezzoni isolati da film che se da una parte colpivano nella loro violenza dall' altra non riuscivano pienamente a farmi ridere Mr bean e si anche lui fagiolo il mitico ingegnere collezionista di Ferrari che sembrava sparito nel nulla nessuno sapeva niente di lui mi ....mancavano Stanlio ed Olio gli intramontabili.... i comici li avevo rivisti due volte per cancellare quella violenza fatta con i guanti bianchi gratuita.
Mi ritrovo nella stanza dove è indicato che si può prendere la piantina di fagiolo poi a dialogare con Antonella il discorso vola la comicità l' orror la mia paura che mi aveva frenato a lascaiarmi scivolare sullo scivolo anche da bambina ora che mi ricordo preferivo l' altalena allo scivolo quel precipitare giù ....... e nel mentre arriva iil chimico colui che analizza le paintine di fagiolo quelle che sono state ferme, quelle che hanno viaggiato nello scivolo con una persona e quelle che hanno viaggiato da sole su carrelli i dati usciranno alla fine della mostra divisi per fasce di età
Antonella che mi narra a tratti del DEL MAGICO Fagiolo ... gli era rimasta solo una mucca ..figlio e madre non avevano di che vivere ....... l' incontro che cambierà la vita propio per una pianta di fagiolo...... che li farà diventare ricchi .. la galinna dalle uova d' oro la favola la relatà che stavo vivendo l' incontro dovevo solo curare aiutaRE A FAR CRESCERE QUELLA PIANTA DI FAGIOLO ora piccola e tutto..... CESARE una madre e il propio figlio una sorella e suo fratello ..... LEI PER TUTTO IL TEMPO ERA RIMASTA LI tra le mie mani .....
La pianta di fagiolo continua ad essere MAGICA intorno a lei, propio alla pianta di fagiolo è nata a FIRENZE in Palazzo STROZZI THE FLORENCE EXPERIMENT dove quando ti lasci andare in uno scivolo alto 20 metri con lei per poi lasciarla al laboratorio dove vengono analizzate piante di fagiolo che hanno fatto il viaggio con un essere umano nella discesa nello scivolo o piante che hanno fatto il percorso su carelli o piante che invece sono rimaste calme .... sui risultati ?..... alla fine
dell 'esperimento dal 26 agoto in poi. Arte - scienza-Scienza- arte l' uomo che si interroga sul suo esitere e sul suo convivere con le creature ed il creato tutto PICCOLA PIANTA DI FAGIOLO diveterai grande alta e..... chissà quante storie ancora ci racconterà!!!
FIRENZE PARIGI ANDATA E RITORNO MARIA LETIZIA GANGEMI
FIRENZE
PARIGI ANDATA E RITORNO
MARIA LETIZIA GANGEMI ci siamo conosciute nel
C'è un po' di tutto
come
in una ottima ricetta da gustar immersa nella lettura in questo
ferragosto fiorentino piovoso nel volume appena edito da
Pubblicazioni Italiane ; c'è matematica: la torre Eiffel è sta
realizzata in due anni 2 mesi e 5 giorni tanto è il tempo intercorso
dall' ultima volta che si sono visti CAMILLA e LEON PROTAGONISTI DI
UNA STORIA D' AMORE e non solo.
Il
loro viaggio è un viaggio profondo alla ricerca-scoperta di se
stessi e dell' altro attraverso-per un gioco il gioco dei tarocchi
... Firenze e Parigi la Francia la Normandia sono con loro
protagonisti ne determinano stati d' animo e risposte.
Mi
piace molto questo connubio personaggi e paesaggi che noi vediamo e
sentiamo secondo il nostro stato d' animo O......sono i paesaggi a
determinarli ??? UNA SIMBIOSI uno scambio piccoli piccolissimi eppur
parte di una immensità pulsanti all' unisono nel dolore e nella
gioia.
Città
ma anche il bosco la casa di San Romolo del padre chirurgo "all'
esterno piante aromatiche profumavano l' orticello,maggiorana timo
basilico cespugli fioriti allietavano le aiuole, insieme alla lavanda
che spargeva il suo profumo .." nulla è lasciato al caso tutto
è lasciato al caso !... e l' ambiente la sua tutela viene messa in
risalto anche dal fatto che dopo aver toccato il fondo della caduta
nelle dipendenze alcool gioco d' azzardo, sesso, Leon diviene
attivista dell' associazione GREENPEACE : anche San Paolo da
persecutore a paladino della cristianità Maria LETIZIA richiama a
FRANCESCO al SANTO ed al PAPA
L'
avvio della narrazione guarda caso è dal fisioterapista un ambiente
dove bene o male tutti poi andiamo e Camilla è un avvocato
divorsista ...... che ascolta e partecipa a queste storie di donne
rimanendone influenzata??? tanto che è single e uno dei suoi
avversari più temibili è un avvocato Del Giovine anche lui dal
fisioterapista .. " non si fermava di fronte a nulla e nessuno
pur di raggiungere i suoi scopi Esperienza si ma sopratutto
espedienti al limite del codice colpi bassi ..."
Romanzo
coinvolgente che rivela le molteplici doti di MARIA LETIZIA GANGEMI
con la quale nel tempo abbiamo condiviso eventi ed avvenimenti Maria
Letizia oggi matura nello stile e nella ricchezza cromatica delle
parole che ha ancora vivo il
ricordo
di una Firenze salotto al tempo dei suoi studi universitari che l'
hanno portata ad una laurea in filosofia e guarda caso CAMILLA ama l'
ARTE la LETTURA ..
Quanto
c'è di autobiografico in questo romanzo e quanto è inventato ?
perché
la scelta del nome Camilla ?
" forse prima di arrivare a Firenze potrei passare da ROMA...
Camilla
ha ritrovato se stessa e nel viaggio l' incontro con EDOARDO cosi per
caso a SAINT -MALO, lui è un geofisico ed è giunto lì per un
convegno sulle MAREE. Ancora una volta la cultura complice dell'
incontro, Leon infatti lo aveva conosciuto al vernissage di una
mostra contemporanea allo storico caffe' GIUBBE ROSSE in piazza della
Repubblica perché Leon vi approda con la volontà di aprire una
galleria d' arte ...
L'
ARTE LA VITA ? LA VITA L' ARTE che dono meraviglioso la vita il
dialogo la conoscenza LA RICERCA SCOPERTA DI NOI STESSI E DELL' ALTRO
LA TUTELA DELL' AMBIENTE .. c'è un po' di tutto in questo romanzo di
cui MARIA LETIZIA GANGEMI cura anche la copertina
"
squarcia splendente il buio la signora dalle eleganti forme luminosa
la Torre EIFFEL ACCENDE di TRAPUNTE LUCI LA NOTTE della VILLE LUMIERE
e lei
CAMILLA come nel viaggio ritrova scopre ....... che la vita è
mistero l' amore è mistero lasciarsi andare?
Carmelina
Rotundo Auro
giorno
di ferrAGOSTO 2018 piovoso e guarda caso anche Camilla arriva con la
pioggia alla torre costruita nel 1889 per l' Esposizione Universale
..
” l'
ombrello rosso amaranto con la torre stilizzata dipinta sopra "
martedì 14 agosto 2018
GUCCI GARDEN GALLERIA
una dimensione diversa una Firenze diversa
il palazzo della mercanzia tutte le arti
quel palazzo che ritorna pieno di colore di originalità fantasia
i pavimenti sono dipinti un nastro rosso e lo sguardo è attratto da T shirt selvaggie cappotti il personale indossa una veste color saCCO RAVVIVATA da line rosse tutti si prodigan per rendere l' ambiente accogliente unico l' incontro con Piero l' uomo della fantasia della passamaneria con il figlio che studia all' istituto d' arte primo anno sono unici e da anni li conosco perchè han partecipato a pitti il video la canzone racconta di un amore schintillii gesti l' arte la storia d' amore che si fa musica vi ero entrata con un cielo che stava diventanto grigio ma il temporale non ,lo avevo sentito tutto qui richiama al colore e alla fantasia gentilezza del personale gli occhi amaliati dai foulard che rivelano vastita del mondo naturale animali fiori che si trovan a conviver in una armonia che cante il de rerum natura la camicetta fantasia inconiciata in giallo il mio cuore percorre altezze e ritona a Cesare perchè lui non deve non deve partecipare all gioai della condivisione del bello e del buono ? la camicetta rossa il rosso è sempre di moda il respiro dell' anima ritorna la video ho la fortuna di dialogare con una addettaa di grande sensibilità che ama ognuno di quegli oggetti ridiscendendo ancora il colloquio in italiano pochito en spagnolo la ceramica Ginori le fini tazzine i piatti regali i libri che ti racconta del pane e della cucina del cinema e della musica le borse regine le ts che narran di firenze piazze e vie che narran di animali nella giungla di tutta la meraviglia della natura mondo vegetale ed animale monili e quell' accoglienza elegante che ti fa sentir a casa al dila dei vetri fervon i preprarativi per la cena tutto è fantasia o realtà?? UNA DIMENSIONE DIVERSA
il palazzo della mercanzia tutte le arti
quel palazzo che ritorna pieno di colore di originalità fantasia
i pavimenti sono dipinti un nastro rosso e lo sguardo è attratto da T shirt selvaggie cappotti il personale indossa una veste color saCCO RAVVIVATA da line rosse tutti si prodigan per rendere l' ambiente accogliente unico l' incontro con Piero l' uomo della fantasia della passamaneria con il figlio che studia all' istituto d' arte primo anno sono unici e da anni li conosco perchè han partecipato a pitti il video la canzone racconta di un amore schintillii gesti l' arte la storia d' amore che si fa musica vi ero entrata con un cielo che stava diventanto grigio ma il temporale non ,lo avevo sentito tutto qui richiama al colore e alla fantasia gentilezza del personale gli occhi amaliati dai foulard che rivelano vastita del mondo naturale animali fiori che si trovan a conviver in una armonia che cante il de rerum natura la camicetta fantasia inconiciata in giallo il mio cuore percorre altezze e ritona a Cesare perchè lui non deve non deve partecipare all gioai della condivisione del bello e del buono ? la camicetta rossa il rosso è sempre di moda il respiro dell' anima ritorna la video ho la fortuna di dialogare con una addettaa di grande sensibilità che ama ognuno di quegli oggetti ridiscendendo ancora il colloquio in italiano pochito en spagnolo la ceramica Ginori le fini tazzine i piatti regali i libri che ti racconta del pane e della cucina del cinema e della musica le borse regine le ts che narran di firenze piazze e vie che narran di animali nella giungla di tutta la meraviglia della natura mondo vegetale ed animale monili e quell' accoglienza elegante che ti fa sentir a casa al dila dei vetri fervon i preprarativi per la cena tutto è fantasia o realtà?? UNA DIMENSIONE DIVERSA
venerdì 10 agosto 2018
ritorna quella voglia ..... a SIENA inaugurazione pavimento
SIENA
ritorna quella voglia pazza di
camminare a piedi nudi su PRATI INTARSIATI :
filosofi e
bestie, fiori e composizioni geometriche, architetture e simboli
nuove date 29 novembre 12 dicembre entro 20 settembre materiale
la mostra OCEANI D' AMORE si svolgerà
dal 29 novembre
INAUGURAZIONE al 12 dicembre
SMONTAGGIO IL 13
nella sala auditorium consiglio regionale via
Cavour 4 FIRENZE
NON ABBIAMO A LTRE
STRADE CHE QUELLE DELL' AMORE NOI CAPACI DI ATTRAVERSAR TEMPESTE PER COSTRUIRE
ARCOBALENI
dedica a CESARE.
In vista della stampa
BIGLIETTI D' INVITO e CATALOGO
entro
il 20 settembre al massimo
2 foto delle opere
complete dimensioni e materiale
10 righe al massimo
di biografia, nella biografia se 3 righe
le prenderete da biografie o commenti che ho scritto io citandole
uniformiamo seguendo un filo conduttore ( per chi non avessi scritto biografia)
resto disponibile
Inviare 3 righe al massimo per rispondere alla domanda
LA VITA
?
non saprei per la firma in originale diventa complicato ? al gruppo degli
artisti ci terrei ad aggiungere i
giornalisti che da sempre ci seguono
Riccardo Bigi, Marco Lapi la
REDAZIONE AL COMPLETO ,Luca
Lazzerini, Aldo Sara, Marco Taffuro ( ANCHE VOI SE VI FA PIACERE MANDATE
BIOGRAFIA e risposta a LAVITA?) e cosi tutti
della MISERICORDIA Centro Missionario Medicinali , il Bisonte
esaminare e valutare
il progetto trousse cm 25 X 25 un bell'
oggetto da utilizzare praticamente e
nella prospettiva future invogliare la
casa che le stampa a seguirci con altre proposte di opere portando in
giro per il mondo le vostre opere PER tenerci UNITI PER FAVORE ANDATE
DI TANTO IN TANTO SU etichette oceani d' amore nel mio blog
carmelinablog.blogspot.com
anche direttamente
nel blog potete mettere commenti consigli
http://carmelinablog.blogspot.com/search/label/OCEANI%20D%27%20AMORE
mercoledì 8 agosto 2018
martedì 7 agosto 2018
bozza libro ROSETTA DELLA MONICA
7 ottobre 2017
Le tende di
questa stanza bianche su bianco ricamate traforate con il tocco allegro di due
girasoli a mò di fiocco che le tengono raccolte, al di là rosa su celesti,
celesti con bambagie di nuvole.
COSI ERANO TRASCORSI I GIORNI SERENI
DEI DIALOGHI CON LEI ROSETTA
Il taglio
dei capelli nero ebano “scolpito” che molto bene incornicia un volto aperto con
un sorriso che dice la vita è bella nonostante tutto!
ROSA –
ROSETTA – ROSETTINA
una rosa che
ha profumo e spine, ha petali delicati … sospiri, voli di una donna :
mamma –
moglie – nonna – docente
“La finestra
un momento di fiducia, il cuore si apre verso una nuova vita”
…”mi
piacciono le rose” così si esprime Rosetta parlando della sua pittura e dei
suoi fiori preferiti.
Le chiamano macchine e queste servono a spostarci
fisicamente: la luce del giorno che cede il passo a quella della notte una
temperatura quasi calda che si sta abbassando per effetto del forte vento e per
il temporale improvviso violento intenso, i primo di una lunga serie di questa
sesta notte di ottobre.
una macchina niente più dove i pensieri si vanno
staccando da CESARE per entrare in SARA e in NADIA.
Figlie, giovani promesse che si trovano ad affrontare
percorsi irti di pericoli tanti, tantissimi: inganni false promesse che tentano
di negare il futuro, la felicità ai giovani…
… avrei
voluto piangere, ma il tempo atmosferico lo faceva per me:
gocce di
pioggia a ripetizione che creano su vetri tic – ticchettio, i silenzi per
ascoltare don Chisciotte di Francesco Guccini
“…. Nel
mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia,
ma di eroici
cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per
questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto
d’uno
slancio generoso, fosse anche un sogno matto……
L’ingiustizia
non è il solo male che divora il mondo,
anche
l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo
fare presto perchè più che il tempo passa
il nemico si
fa d’ombra e s’ingarbuglia la matassa…
Il “potere”
è l’immondizia della storia degli umani
e, anche se
siamo della storia degli umani
e, anche se
siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il
cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte:
siamo i
“Grandi della Mancha”,
Sancho Panza
… e don Chisciotte !
….. e
l’arrivo di notte in una città che è stata la caput mundi :
il sorriso
di Rosetta e Franco cancellano ogni pensiero legato a Cesare, a Nadia, a Sara,
ai giovani così osteggiati nella realizzazione di un futuro sereno.
Rosetta l’ho
ammirata grazie alle mostre a cui mi ha sempre invitata ed alle belle poesie
che mi ha donato (una di queste fa parte dell’antologia “Pianeta donna”,
promossa dalla PERGOLA ARTE), perché io le leggessi; un artista della quale amo
il tratto, il colore, che mi meraviglia per la padronanza dell’uso delle
tecniche: dalla grafia, al pastello, alla china, all’acquarello, all’olio su
tela, o carta, o carta vetrata, alla pittura su stoffa, per il collage su legno
di monete ( le vecchie lire) e rame a comporre fiori o “preziosi” grappoli
d’uva con i lor pampini, opere dove traspare una fede salda in CRISTO e la
fiducia nella MADONNA, madre di tutti noi non manca una vasta produzione persin
d’arazzi.
Accanto alla
testimonianza di una profonda e sentita fede, Rosetta narra e dipinge il
rispetto per il diverso con opere in cui affronta temi sociali dove le persone
in difficoltà, pur con le loro diversità, giocando al pallone sono integrate in
contesti di giochi….
Amore per il
Creatore e il Creato tutto nella sua arte
Ad Angri,
nella diocesi di Nocera dei Pagani, le radici di ROSETTA.
La vita di
Lei attraversa i territori dove ha vissuto don Alfonso
Maria Fusco (1839 – 1910), sacerdote fondatore
della Congregazione delle Suore di san Giovanni BATTISTA.
(Rosetta è la prima bambina da destra mentre al centro è Monsignor Vincenzo
del Pezzo
e al suo fianco destro la signora Maria, nipote del fondatore)
(Monsignor Vincenzo Del Pezzo)
La via
Campanile, che dal 16 ottobre 2016, viene intitolata a don Alfonso Fusco,
orgoglio di tutta Angri, innalzato agli onori di Santità, proprio quel 16 ottobre.
In quella
Via, in quella casa Rosetta gioca con Antonietta, figlia di Maria pronipote del
Monsignor don Vincenzo del Pezzo. Con loro gioca anche Alba la sua amica del
cuore…
Le bimbe
giocano, si divertono nei luoghi dove Monsignor don Vincenzo del Pezzo ha
dedicato la sua vita all’educazione e alla cura spirituale del corpo dei
bambini e dei giovani prevalentemente poveri e bisognosi. La Sua finalità era
dar loro una formazione non solo culturale, religiosa e professionale ma anche
una preparazione alla vita futura.
Nella casa
dove vive Monsignor don Vincenzo Del Pezzo c’è la cappella.
Cappella,
appartenuta al Reverendo Alfonso Maria Fusco, fatto Santo da Papa Francesco nel
2016.
Stiamo
costeggiando il Colosseo, che non avevo mai visto di notte. I fori, i ponti di
una Roma ancora imperiale…
Boccea, il
quartiere raggiunto a notte inoltrata – quando la Pioggia è cessata !
Entriamo
nella casa di Rosetta ricevendo un’accoglienza principesca in una camera
azzurra: lenzuola, settimino, quadro di dune e palme dell’uomo in viaggio sul
cammello.
Un veloce –
intenso (sono le una di notte) passeggio nel salone di casa.
DELLA MONICA
– MANZO
salone che
ha accolto ed accoglie le riunioni conviviali di famiglia, feste di compleanno,
anniversari: le tende qui son rosso imperiale e bianco papali, il divano rosso
ed arancio per toccata e fuga all’esposizione dei quadri, in questo salone
appesi, che negli anni ROSETTA ha realizzato…
atmosfera
d’artista
“mia mamma
Maria Rosaria, una colonna ionica elegante slanciata,
mio padre
Alfredo, una colonna dorica salda robusta.
A mio Padre
|
A mia Madre
|
A mio Padre
Oggi ti ho svegliato.
Ti ho stretto a me così forte !
Eri immobile e non hai sentito
Le mie mani accarezzarti ?
Si, t’ho accarezzato dolcemente
come quando, bambina, mi
accarezzavi
posando le tue ruvidi mani
sul mio viso ingenuo.
Quante volte t’ho visto
Preoccupato per me, per la mia
salute !
Ora temo, ho paura. Si, ho paura
Di quella maledetta, che tutti
temono
E che chiamano Morte.
|
C’è una fievole voce
Che canta.
Essa è dentro di me!
Ho qualcuno che mi ascolta,
riempie i miei vuoti,
la mia solutine.
Sei tu mamma !
Il tuo calore mi riscalda
Ancora Oggi,
come Ieri.
Quel calore che solo tu mamma,
riesci a trasmettere
e placare il mio animo inquieto.
|
Rosetta,
l’ultima di sei figli.
I genitori
svolgono importanti attività lavorative :
la mamma,
maestra di tessitura;
il padre,
nell’industria conserviera con particolari mansioni. Infatti, solo lui sapeva
far funzionare quella macchina che provvedeva …
Le sorelle
Angela, Sofia, Anna, Gianna, e l’unico fratello Vincenzo seguiranno gli
insegnamenti dei genitori svolgendo attività socialmente utili.
Alla sorella
Sofia era affidato il compito di prepararci per andare a scuola.
Era lei che
provvedeva a mandarci a scuola in modo ordinato e pulito con i capelli lunghi
raccolti a trecce e fiocconi;
Giovanna,
risponderà alla vocazione prendendo l’abito delle Suore Battistine, fondato dal
Santo Monsignor Alfonso FUSCO, prendendo il nome di Suor Maria Rosaria ed attualmente
insegna presso l’Istituto delle Suore Battistine di San Benedetto del Tronto.
In passato aveva anche insegnato pianoforte.
Angela,
prenderà il posto della mamma tessitrice nella cotoneria meridionali di Angri
(SA), oggi deceduta.
Anna, ha lavorato
presso la società Marzotto in qualità di cucitrice.
Vincenzo, ha
svolto attività di infermiere professionale.
C’è la
guerra, la terribile guerra inventata dagli uomini per morire e far morire, ma
non solo quella del 1940 – 1945.
La guerra
non riesce a distruggere l’amore tantè ci sono famiglie unite come quella di
Della Monica; nella famiglia unita e i genitori si amano, dice Rosetta.
La vittoria
insieme come la gioia aumenta
Allo chalet
vanno le bimbe perché qui ci sono le primizie più gustose:
l’uva, i mandarini,
i cachi perché qui don Vincenzo legge il breviario felice di aver la gioiosa
compagnia delle piccole che ne compivano di birichinate, ma chi non le ha fatte
a quell’età andando a prendere il chicco d’uva, frutto proibito…
Birichinate,
che don Vincenzo con pacata calma sottolineava insegnando con l’esempio la
dolcezza persino nel rimproverarle. Rosetta ricorda in modo particolare che per
scoraggiare don Vincenzo diceva con tono ironico e divertito “non andate allo
chalet che c’è il serpente…” ma i bimbi si sa hanno tanta incoscienza da
sfidare i pericoli più grandi!
Durante i
primi anni della frequenza alla scuola elementare, si manifestano sempre più i
piccoli problemi motori che non poco preoccupano la maestra durante le ore
dedicate all’educazione fisica. Infatti, notava che Rosetta cadeva spesso in
quanto non riusciva a restare in piedi… i genitori, al terzo anno delle
elementari, che all’epoca c’erano gli esami, consigliati da un grande
professore di bologna nel campo ortopedico consigliava di far operare la figlia
presso l’Ospedale di Salerno.
Era il mese
di maggio del 1950
“Mi ritrovai
avvolta in un lenzuolo di gesso”
Alba,
l’inseparabile amica, va la mattina e torna di pomeriggio. Legge e recita le
favole, s’inventa di tutto e di più per distrarre Rosetta.
L’intervento
non ebbe l’esito prefissato in quanto gli procurò uno scompenso alla colonna
vertebrale, nonostante l’uso della scarpetta ortopedica ed il tutore
consigliati dall’ortopedico. In più rischiò di saltare gli esami se non fosse intervenuta
la brava e dolce maestra Maria Concetta ROBERTAZZI che Rosetta descrive :
“””alta,
formosa, capelli sul rosso, vestita di nero; veniva da Milano ed era rimasta
vedova con due figlie; una maestra che capiva le doti di ognuno di noi e le
portava a fiorire. Di me apprezzava la capacità di
disegnare ed una volta per un mio disegno, ricordo che la maestra, fece fare
l’applauso.
Anche il padre
era solito dirle “sii tenace” ed
aggiungeva la vita si combatte vengono i momenti brutti e quelli belli…””””
Mentre
frequentava la quinta elementare, il padre la porto per una visita ortopedica
di controllo presso l’Ospedale di Napoli ove consigliavano una nuova
operazione.
Per la
seconda volta ROSETTA FU OPERATA
…..non fu
possibile a Rosetta di andare a scuola media e i saggi genitori misero la
piccola dalle Suore Battistine dove imparava ogni piccolo segreto del ricamo e
del cucito.
Ancora oggi,
infatti, all’attività pittorica Rosetta affianca dei lavori a maglia, ad
uncinetto, pittura su stoffa e creazione di originali uniche maglie e borsette
da favola che alla praticità aggiungono il tocco della maglia di originalità:
belle, pratiche e leggere.
Di quel
periodo le passeggiate nel Viale tra il Palazzo d’Oria e la Villa D’ORIA
Il Palazzo,
da sede dei Principi è diventato Palazzo Comunale ed oggi è un Centro
Congressi; anche il Viale se l’è portato via la modernità con le sue romantiche
panchine di legno.
Nel Viale
allora le corse e pur con i suoi limiti per prima al traguardo arriva anche lei
Rosetta perchè tutti ce la possiamo fare, tutti anche i diversi se insieme e
nella gioia del dialogo e del rispetto dei diversi….. Rosetta quel dialogo e
quel coraggio l’aveva ben imparato dai genitori; infatti, il padre era solito
ripetere:
SII TENACE
Insegnamenti
arricchiti dagli esempi di un sacerdote grande nella vocazione come nella
missione di educatore dagli amici da chi si incontra in questo cammino di
nostra vita.
Gli studi a Napoli, i viaggi all’alba su treni e le
volte che Rosetta ritardava
Ecco c’era
sempre qualcuno che apriva gli sportelli del treno perché non partisse finchè
lei rosetta arrivava. Lei, La diversa, Amata, era la Principessa. Il treno, non
partiva senza di Lei tant’è che molte volte era lo stesso capotreno a
controllare, prima di dare il fischio della partenza che Rosetta fosse salita.
Sono gli
anni di un grande amore
L’amore per
quel giovane educato gentile SALVATORE che gli porta ogni giorno una rosa con
il quale progettavano un villino dove poter condividere la gioia del matrimonio
e la ventura se Dio lo concedesse dei figli.
Sono
passeggiate di innamorati che si siedono sulla panchina per scambiarsi le prime
carezze, i primi baci, …. Ma tornato dal militare SALVATORE si ammala e muore.
Muore tra lo
scoccare dell’ultima notte del 1968 a l’alba del 1969 tenendo la sua mano in
quelle strette dell’amata Rosetta che avrebbe dovuto sostenere di li a pochi
giorni il concorso per l’insegnamento.
Si chiude
nel dolore, ma la notte prima del concorso …… un sogno, le coperte si alzano
quasi ad invitarla ad alzarsi e una voce sembra dirle che deve andare…. per
amore, per amore Rosetta si veste e appena scesa come nei sogni passa
quell’autobus che la porterà a Napoli.
Il concorso
verte sulla progettazione di un villino di millecinquecento metri quadri con un
angolo per i giochi…
I sogni la
realtà? Quante volte si uniscono si
confondono si sovrappongono perché la vita è avventura, è dolore e gioia, è
speranza e disperazione, è…? Quello che tu vorrai seguendo sinceramente il
cuore.
La vincita
del concorso vede il salpare, accompagnato dal fratello Vincenzo, in terra di
Sardegna precisamente ad Jersu (NU).
……nuovi
orizzonti, nuovi paesaggi, la gente le vuole bene…… alloggia a casa di una
vedova, parrucchiera, madre di tre bimbe che diventeranno per Rosetta come dei
figli.
Intanto, da
Pompei è arrivato Franco che lavora alle poste, anche lui giovane.
I due si
innamorano e costruiscono una vita insieme.
La Sardegna
ha rappresentato per Rosetta quell’insegnamento da lei tanto desiderato e l’ha
portata a saper conciliare l’insegnamento dei genitori e l’esempio di don
Vincenzo accanto alla pittura dei paesaggi dell’Isola tanto da conquistarla nel
“ritrarre paesaggi” in un anelito di speranza.
JERZU
I tuoi monti
sembrano castelli fatati.
Li guardo,
li ammiro,
mi soffermo,
mi dispero,
sognando, mi
addormento.
Un tintinnar
di campanelle
Fa svenire i
miei sogni,
sei tu
pastore che
con le tue
pecorelle,
mi risvegli,
riportandomi
ad una
triste “ realtà “.
Rosetta
viene trasferita a Roma
dove insegna
presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maccarese per 35 anni. E’
madre di due figli: Annalisa e Gianluigi.
Annalisa, docente
presso l’Istituto Comprensivo Via Boccea, 590, Roma.
Gianluigi,
impiegato presso l’aeroporto Leonardo da Vinci.
Il ritorno
nel salone
dove
paesaggi della Sardegna dipinti o disegnati sono accanto a scorci di Roma, a
scorci di mare e fiori: i tulipani, i girasoli, le amatissime rose, i papaveri
nella loro esplosione di rossi dove le maternità raccontano di Rosetta del suo
essere insegnate – madre.
Madre
insegnante con lo stesso alito anelito a dare, a dialogare, ad insegnare e ad
imparare sempre come la prima volta facendo anche perché no birichinate tanto non
diventeranno mai grandi le insegnanti per quel stare con chi ha negli occhi
sincerità e fiducia, incoscienza e coraggio per quel accogliere la mano di chi
più debole la tende per chi non sa scrivere e leggere e l’insegnante lo porta a
saper essere indipendente a volare, a essere libero, a seguire la luce sempre e
comunque.
Anche a Roma
il critico d’arte Sergio LINCHE’, nel 1973, organizza una personale per Rosetta
nella Galleria “IL PENNALLACCIO” sita in Roma, Piazza dell’Accademia di S.
Luca.
Il treno è
in fuga
Corriamo
Tutti
insieme dobbiamo salirci.
La gioia non
aspetta nessuno
Ed è troppo
veloce a passare.
I temi
sacri, la maternità, la crocifissione, i ritratti delle sorelle mentre una
ricama, l’altra cuce gli storpi che giocano a pallone, le piante, l’albero
piangente che “piange” con l’umanità, tutto sperimenta Rosetta in vista anche
di quella che è stata la sua professione:
dalla
grafica all’uso della china che con il pennello, il pennellone, i pastelli in
una suggestione scenica che sa di favola.
“Il sorriso
di don Vincenzo è stato lezione di vita !!”
11° giornata
al mare
chi può
impedire al mare di baciare la sabbia, di bagnarla?
chi può
impedire a questo sole di ottobre di riscaldarci il corpo e il cuore?
chi può
impedire di raccogliere conchiglie?
Rosetta è
seduta non può camminare con me sulla spiaggia tanti e tanti anni fa…
“ero avvolta
in un lenzuolo di gesso”
“nei miei
sogni correvo sui prati, nel mare”.
Come vorrei
che Rosetta corresse con me in questa 11° giornata di ottobre;
come vorrei
che Cesare fosse con me d’estate nel 2014 a raccogliere conchiglie,
lui si che
le sapeva trovare
ci sono
esseri umani che tentano di fermarti nelle corse
che ti
tolgono un fratello, negare l’amore
voglio
negare al mare di baciar la sabbia, di bagnarla
ed io mi
fermo a piedi nudi nell’acqua di questo mare di Roma
ed abbraccio
Rosetta per dirle che le voglio bene.
In questi
giorni abbiamo imparato a conoscerci di più seguendo lo stesso percorso
incoraggiate dai genitori, insegnanti, da amici … perché vogliono correre
insieme sui prati a piedi nudi nel mare.
7 ottobre
2001
Papa
Giovanni Paolo II proclama Beato Don Alfonso, che confidando nella Divina
Provvidenziale, fonda la Congregazione delle Suore di San Giovanna BATTISTA.
Fin da
piccola le problematiche dovute alle gambe ad interventi inopportuni avrebbero
dovuto limitare Rosetta nella voglia di correre ma …. amici molto intelligenti
e sensibili un’eccellente sacerdoti, una brava maestra …. un bravo marito, di
avere in dono due stupendi figli, ha permesso la realizzazione del diverso
tutti diversi ed uguali ed abbiamo sempre molto da imparare dall’altro….
Carmelina a Rosetta
20 ottobre 2017 nel giorno de suo compleanno
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