mercoledì 26 dicembre 2018

NATALE 2018 CESARE TI TRAMONTI LO SCIPPO LA LUCE DELLA FESTA DELLA MATTINA IN PREGHIERA

Natale
            una parola, una sola parola capace di
                                accendere il cuore riportandoti alla nascita a quel miracolo della vita per cui entriamo unici ed irrepetibili primi attori sul palcoscenico di questa terra per una manciata di attimi correndo, gridando,     in silenzio, piangendo, sorridendo per condividere idee, emozioni, per dormire, per ferire e ferirsi per amare e gioire, soffrire, del poter interpretare la vita !

 NATALE  magia di luci e di colori, di auguri  e di abbracci
                     Natale
sempre diverso come ogni giorno che vien alla luce....
                           lo troviamo seduto su una sedia a rotelle: gli  psicofarmaci l' hanno forgiato sull' incudine a colpi decisi taglienti senza speranza di ritorno al dono della vita: al lavoro, all' impegno quotidiano di andare a CAREGGI,  di incontrar PERSONE
     imbalsamato vivo in una dimensione di sudditanza dove tutto è delegato agli pscicofarmaci nel deserto della non identità!
     Riusciamo a fare alzare CESARE che cammina a passi lenti lentissimi, si trascina su quelle gambe che gli fanno male; la tecnica dell' imbalsamazione dei vivi  affonda le sue ragioni sul possesso del denaro ed è merito dell' impegno di un gruppo di professionisti molto coesi.
  La  notte  aveva avuto la febbre  ora smorzata dalla tachipirina.

  BELLE BELLISSIME le  DECORAZIONI NATALIZIE APPESE o ATTACCATE ai vetri: Babbi Natale simpaticissimi, pupazzi di neve sorridenti
" l' albero di Natale è finto o vero?"
 Cesare  questa volta è orgoglioso di poter rispondere lui lo sa "è finto" questo,  mentre nella tradizione di famiglia l' albero fatto da CESARE era vero  e faceva sempre lui il presepe e l' albero la risposta mi fa piacer, ma è solo una parola  diversa tutto ritorna al dolore, allo stare male, al desiderio di essere ricoverato in un ospedale psichiatrico la sua visione dell' ospedale psichiatrico  è costante  come se trovasse in esso il toccasana alla sua non vita  abbandonarsi agli psciofarmaci da anni è divento l' unico porto sicuro e nello  stesso tempo la sua disperazione ne è dipendente come per il cibo in cui letteralmente si tuffa come un nuotatore olimpionico; dalla veranda della Casa famiglia il cielo che, con i suoi azzurri e celesti fa da scenografia, si va tingendo di rosa bellissimi  rosa pacati poi accesi quasi viola
  tramonto del Natale
se Cesare lo guardasse: io e Cesare avevamo trascorso l' estate 2014 a vedere tramonti sul mare  conoscendo persone come noi animati dal desiderio di godere di semplici, ma fantastici  spettacoli!

   Nel pomeriggio verso le 15,50 due giovani mi erano letteralmente saltati addosso, uno aveva violentemente aperto lo zaino l' altro lo aveva coperto tutto nell' indifferenza dei pochi passanti che non si erano accorti di nulla o che avevano fatto finta ?'
 IL FUOCO BRUCIA SOLO SE È SULLA PROPIA PELLE

  LA MIA MENTE RITORNAVA  CON FIDUCIA ALLA MATTINA

 VOCI NOTE
  VESTI CELESTI MANTELLI BIANCHI
 QUELLA LUCE CHE ENTRAVA dlala  FINESTRA
 SAN GIOVANNI BATTISTA il  BAMBINELLO È NATO,
 AMOREVOLMENTE  LO CUSTODISCON GIUSEPPE E MARIA
nessun tesoro avrebbe potuto scintillare cosi :
felicità nel cuore  gioia per la venuta del SALVATORE
   Percorro il chiostro degli aranci per tutto il suo perimtro scoprendo la pianta di limoni belli nella loro luce gialla mi vien da accarezzar le foglie poi gli stemmi;  scopro le inferriate alle finistrelle, la tegola dipinta  a sfondo oro con la MADONNA e il Bambinello, le porte di legno;
 al centro l' albero delle arance porta in alto un solo pomo arancio acceso   nessuno è riuscito a prenderlo e lui come scintilla tra la moltitudine di foglie verdi;  il pozzo gioiello inastonato tra giochi di archi e lesene ,di colonne...  quali opere mirabili l' uomo compie per il dono dell' intelletto e del cuore, dell' ingegno e della mano.... in alto una luce che, come riflettore, illumina il Bargello le mura della Badia e il campanile lanterna magica appesa al celo che svetta:  l' aspirazione al cielo che l' uomo ha da sempre avuto per scopire lassù per dialogare preghiera che sgorga  preghiera di ringraziamento per essere qui a NATALE ..la campanella ci richiam tutti al desinar riunendoci di ogni provenienza da vari paesi d' Europa; il priore siede con la Madre Superiora a capotavola dietro il CROCIFISSO GESU' che ci richiama al valore  della Croce con cui ci ha salvati  e noi tutti ci disponiamo a corona le mani giunte per  la preghiera   lo sguardo è calamitato dall' armonia che nel silenzio si è creata  anche noi seduti al desco siam entrati in scena nel presepio che è stato realizzato in un angolo del refetterio stiam godendo del  convivio e rendendo lode a Dio dei frutti della terra; le composizioni  NATALIZIE  disposte  sul  grande  tavolo a  distanza ritmica come note sul pentagramma che parte dla PRESEPE  si arricchisce del nostro stare insieme; belli questi rami d' abete  tra cui spiccano rose bianche o rossi di palle di Natale o ori;  i vassoi portati con  cibi divinamente cucinati  sapori naturali esaltati dalla bravura  dei cuochi  il dolce ricco di panna e cioccolata  il vino ottimo  persin l' acqua  ha sapor divino prima d' alzarsi il canto:" Tu scendi dalla stelle" in italiano in francese in tedesco in spagnolo  mi fermo ammirata con Fratel Giustino  al presepe  dolcezza poesia d' amore  dialogo con due sorelle una del Veneto l' altra di Città di Castello e nel ripassar dal chiostro degli aranci  un saluto al tavolo della abbondanza  dove vascelli -ceste portan cere a forma di candele e stelle foglie di alloro e di limone  rami d' abete
 luce pace   quella mattina la brina copriva il prato incolto  che attraverso ogni matina  brina che come diamanti scintillava e che ostentava brillantezza  pur  destinata  a scogliersi  a quei raggi di sole
il FIGLIO DI DIO È NATO HA SCONFITTO LE TENEBRE
 MAGIA DELLA REALTÀ  dove quando tutti  potremmo essere felici
 Carmelina dedica 

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