giovedì 5 marzo 2020

Intervista a Bertolino Diego e Bruno Renato, fondatori della Tobin S.r.l.s., effettuata durante il 14esimo Forum Risk Management in Sanità, svoltosi in Firenze dal 26 al 29 Novembre 2019.


Per una vita di qualità: evitare gli errori in sala operatoria, in relazione al posizionamento dei pazienti sul tavolo operatorio, è non solo un beneficio personale, ma sociale

 

Intervista a Bertolino Diego e Bruno Renato, fondatori della Tobin S.r.l.s., effettuata durante il 14esimo Forum Risk Management in Sanità, svoltosi in Firenze dal 26 al 29 Novembre 2019.

Intervistatore: Sig.ra Carmelina Rotundo – Lemeridie.it

 

Rilevate, secondo la vostra esperienza, pratiche che erroneamente rivestono ruoli di secondo piano nell’ambito della sala operatoria?

Nella totalità delle pratiche afferenti all’ambito di sala operatoria riveste un ruolo fondamentale il posizionamento del paziente sul tavolo operatorio. Tale pratica, troppo spesso relegata ad un ruolo di secondo piano, è fondamentale allo scopo di prevenire danni da malposizionamento oltreché di favorire il compito del chirurgo. Le conseguenze di errori nel posizionamento del paziente sono un carico economico sociale assolutamente non trascurabile, principalmente in virtù del fatto che, se gravi, possono ledere in maniera perenne la qualità della vita dei pazienti.

Quali sono le conseguenze di un errato posizionamento sulla salute del paziente?

Il posizionamento dei pazienti anestetizzati o sedati, per procedure chirurgiche o diagnostiche, è una pratica clinica spesso sottovalutata che può drammaticamente impattare sugli outcomes chirurgici e del paziente (Rebecca L. Johnson et al, 2015). Con l'aumento delle tipologie di interventi, sempre più complessi ed articolati, il posizionamento del paziente in sala operatoria si è ritagliato un importante ruolo per prevenire danni iatrogeni di lieve, media o forte entità che possono portare a disabilità transitorie o permanenti. Inoltre, l’identificazione e riconoscimento dei fattori di rischio permette agli operatori di mettere in pratica strategie per la prevenzione delle lesioni (Dana Tschannen et al, 2012). Il corretto posizionamento è importante per tutte le procedure chirurgiche, soprattutto nel caso siano richieste multiple posizioni (Byron L. Burlingame, 2017). L’uso della tecnologia di assistenza sanitaria elettronica potrebbe fornire un'analisi qualitativa e quantitativa delle cure e contribuire a migliorare le tecniche di prevenzione (Sharon Bouyer-Ferullo,2013).

Come intende la vostra società far fronte a tali necessità?

Allo scopo di far fronte a tali necessità, la Tobin ha sviluppato un sistema integrato costituito da applicazioni mobile per schermi tattili aventi valenza di prevenzione e valutazione del rischio di causare lesioni iatrogene da malposizionamento.

Nello specifico, Il software PosPa contiene circa 400 tipologie di interventi suddivise in specialità quali chirurgia generale, urologia, ginecologia, chirurgia toracica ed ortopedia.

Mediante modellazione 3D è possibile avere la visione a 360° sul posizionamento del paziente sul tavolo operatorio durante le fasi dell’intervento, con focus sulle caratteristiche specifiche del singolo posizionamento. Vengono inoltre indicate tutte le zone anatomiche e plessi nervosi a rischio di danno iatrogeno. GesAt è lo strumento che permette un allestimento immediato del tavolo operatorio e favorisce la creazione di eventuali kit mono-intervento, nonché un catalogo di devices minimi per sostenere gli stessi. Mediante detto applicativo il professionista è in grado di allestire con il 100% di successo il corretto tavolo operatorio per ogni singolo intervento, evitando ritardi nella preparazione ed errori che possano mettere a rischio il paziente. DatPo è un software deputato alla raccolta dati rispetto al posizionamento nel perioperatorio, suddiviso in 3 fasi: preoperatorio, con dati anagrafici del paziente e valutazione dei fattori di rischio; intraoperatorio, con il controllo delle zone a rischio di lesione e punteggio sullo sviluppo delle stesse; postoperatorio con campi inerenti alla valutazione del danno da posizionamento (Munro Pressure Ulcer Risk Assessment Scale for Perioperative Patients).

In accordo con l’AST (Association of Surgical Technologist) nella Standard of Practice III (2011) si ritiene che, sulla base della valutazione del paziente preoperatoria e della procedura chirurgica, l'operatore preposto dovrebbe anticipare il tipo di tavolo operatorio e le apparecchiature necessarie. Si evince che, data la complessità del posizionamento del paziente in sala operatoria, il raggiungimento di una pratica corretta e priva di rischi, sia necessariamente un target da raggiungere. Ad oggi gli strumenti a supporto dei professionisti, nell'individuazione precoce dei fattori di Rischio legati al periodo perioperatorio, sono ancora scarsi, in assenza di formazione specifica.

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