…”
viaggiando col vento tra i capelli sospesi nell' aria tra le nuvole verso il
sole “
I libri
giungono spesso al momento giusto e “
Passaggio al limite” di Vincenzo Villani
ci riporta alle gioie del viaggio,
un viaggio che inizia in Iran e termina in Iran in un giardino il kianpur's
luogo di armonie tra strutture architettoniche e mondo vegetale quasi
una dimensione paradisiaca dove ritrovarsi e incontrarsi.
Nel “cerchio” che inizia e si chiude ( ma solo temporaneamente perché il
nostro Paolo è sempre pronto a ripartire) il protagonista Paolo, che altri non
è che l’ autore stesso, ci porta per l Italia: a Perugia,
a Firenze, a Roma, a Salerno, a Peastum, in capitali europee: Vienna, Budapest ma anche nel bosco…. ed in ogni meta ecco che si riannodano i legami con il tempo con le
civiltà in una ricerca continua che ci lega anelli unici ed irrepetibili e indissolubilmente legati !
…” amavo la
profondità della vita superare le apparenze le superfici—“ Filosofo?
Scienziato? Poeta? Insegnante innamorato della vita e del suo lavoro Paolo incarna
l’ essere umano alla ricerca della verità, della
felicità, come in una caccia al tesoro e a me lettrice piace l’ immagine della sera quando si alza la luna o “vedere”,
attraverso le parole scritte, il
rosso vermiglio i fiori rossi dell' azalea o l’ ultimo petalo prima di diventar fragola e
a ferragosto sulle corolle gocce di
rugiada che gridano bellezza dove la
brezza accarezza immersa anche io nella poesia idillio incantata nella vita il
dono più grande miracolo tra le mani…. mi incuriosisce quando Paolo ricerca il giusto rapporto tra la circonferenza e il
raggio e mi fermo a Yazd mimetizzata nel deserto labirinto di
bazar “lo specchio immerso nella musica del mare e nella luce del sole che
sfavillava in infinite stelline nell' acqua increspata.”.
Grazie Vincenzo in modo particolare in questo
momento marzo 2020 per donarci la speranza
e confermarci nell’ amore unica forza che ha permesso, permette e permetterà la sopravvivenza
Carmelina
Rotundo Auro anche io nel mio viaggio tra l’ immaginario e il reale ho
incontrato te che fortuna
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