BADIA A SETTIMO, nuovo splendore per l’antico Refettorio dell’Abate
E’ nel mese di Marzo,il mese in cui l’inverno lascia il posto alla primavera,al nuovo germogliare della vita che torna alla sua originale bellezza il Refettorio dell’Abate del
XIII secolo nell’Abbazia di San Salvatore a Settimo.
Un ricupero architettonico,artistico archeologico di grande importanza culturale in
quanto risorgono alla naturale altezze le colonne e le lesene ricostruite nelle parti man-
canti con tecniche e tipo di materiali dell’epoca,ritornano la sinopia e l’affresco raffigu-
rante la deposizione del Cristo ( purtroppo nell’affresco è quasi sparita la figura di Cristo
del quale è rimasta l’aureola,mentre è ancora visibile la Maddalena col motivo dei due an-
geli che si strappano le vesti in segno di disperazione) opera attribuite ad Agnolo Gaddi
( figlio di quel Taddeo Gaddi,discepolo di Giotto),Inoltre,dato che durante gli scavi sono
stati riportati alla luce reperti di ceramica,lapidei,elementi di metallo,si pensa di realizza-
re un Museo nella futura biblioteca sopra la sacrestia,
Un ricupero storico che però è già proiettato verso il futuro ,avendo una sua funzionalità,
in quanto il refettorio sarà adibito a sacre letture e riunioni pastorali ( in antichità era l’Abate
a fare gli onori di casa e a sedersi proprio sotto l’affresco del Gaddi)
Sempre il17 Marzo sono state riaperte le antiche scuderie,anch’esse ricuperate come spazi
al servizio della Comunità,in quanto potranno accogliere conferenze,cineforum,rassegne tea-
trali ,iniziative che possano fungere da incontro e confronto tra culture per un dialogo co-
struttivo a favore della crescita del genere umano nei valori della fraternità,della solidarietà
e della pace.
Completa questo secondo momento del ricupero dell’Abbazia di Settimo,iniziato per volontà
e coraggio da don Carlo Maurizi,l’attuale parroco, il restauro del chiostro del Melarancio in cui
convivono armoniosamente tre stili : la parte trecentesca. in cotto, quella quattrocentesca e la
Loggia dell’Abate del’600 ,eseguita seguendo un motivo che riprende la cappella dei Pazzi del-
la Basilica di Santa Croce a Firenze.
“ Oggi ,grazie al coraggio e all’inventiva di ognuno - ha detto il cardinale Piovanelli alla benedi-
zione - si è aperto un capitolo nuovo per la nostra cultura che è entusiasmante “
Determinante è stato il contributo offerto dall’Ente Cassa di Risparmio e di valido supporto
l’ appoggio dell’associazione Amici della Badia di Settimo che sarà a disposizione anche per
eventuali visite guidate ( tel. 055 7310537)
In occasione della inaugurazione è stato presentato anche un bozzetto in bronzo dedicato a
San .Pietro Igneo,opera dell’artista Marcello Tommasi.
Carmelina Rotundo ,
( articolo pubblicato su Toscana Oggi ,in mese di Marzo )
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