Maggio 1980 )
FIRENZE > LIDO DI CAMAIORE
Col boccone diviso,l’angelo si siede )
Alla biglietteria la fila è lunga e appena in tempo riusciamo a fare gli undici biglietti per Camaio-re.
Di corsa poi tutti al binario 2 in cerca di uno scompartimento vuoto dove poter restare insieme
Ne troviamo uno dove c’è un distinto signore che dorme saporitamente il sonno dell’innocenza-.
Qualcuno dice “ ci mettiamo in nove un po’ stretti a sedere e tentiamo di stare zitti”.
Ma l allegria non si trattiene , basta l ‘inizio e cominciamo le barzellette a mitraglia.le canzoncine.
Il distinto innominato a dispetto di tutto sembra non accorgersi di niente, ma è quasi impossibile
non svegliarsi alla sonora risata di Salvatore.
L’innominato in cravatta si guarda intorno un po’ spaventato e poi richiude gli occhi inutilmente
il suo destino di non dormire è ormai segnato
Alla stazione di Camaiore scendiamo e cominciamo a camminare verso la spiaggia., ma quattro chilometri sotto il sole sono un po’ troppi e ci dividiamo allora in gruppi e chiediamo un passaggio
La spiaggia di Maggio e qualcosa di splendido.
Caldo ,caldo , ancora non è , tira una .leggera brezza marina
Le cabine sono quasi tutte chiuse , niente ombrelloni e pochi bagnanti in costume
C’é quell’aria di inverno lontano e dell’estate che bussa alle porte.. Il mare è azzurro,leggermente
increspato. Le onde vanno e vengono a bagnare i piedi di Donato
Anna Gianni Elisabetta Vincenzo che sono lì a bella posta sulla riva. disposti a muro tra l’acqua
e la sabbia ,Il pranzo naturalmente sul mare : frittura di pesce. vongole e tanta armonia.
Mariano con il suo colorato linguaggio sardo aggiunge che a tavola
CUM SU INCOI PREZZIU’ S’ ANGIU SI SEIDE
Col boccone diviso l’angelo si siede
Nel pomeriggio non c’ è niente di meglio che sedersi sui prati riposarsi e poi perché no ? fare
al gioco del mimo magari dopo aver gustato un gelatone ?
C a r m e l i n a
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