domenica 27 novembre 2022

39° Congresso Nazionale della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie)

 S i è svolto  a Firenze (Fortezza da Basso) da  giovedì 24 novembre la tre giorni di sessioni in presenza del 39° Congresso Nazionale della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) 

partito con sessioni on line si è  attuato in presenza 

 Attesi circa 700 clinici con oltre 200 relatori. 


Qui tutte le informazioni a riguardo: https://congresso2022.simgvirtualcongress.it/
“I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi” spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG Al via la fase in presenza del 39° Congresso Nazionale della SIMG - Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, che si tiene a Firenze presso la Fortezza da Basso da giovedì 24 novembre a sabato 26 novembre, dopo i primi giorni di sessioni online, che proseguiranno fino al 31 dicembre oltre mille medici di famiglia provenienti da tutta Italia si sono confroTnati emi scientifici e politica sanitaria al centro dell’attenzione, con particolare riferimento alla formazione professionale. LA PROPOSTA DI UNA NUOVA MEDICINA TERRITORIALE – Dopo due anni e mezzo di pandemia è giunto il momento di bilanci e di proporre un nuovo modello di medicina del territorio. Il Decreto Ministeriale 77 determina una ristrutturazione organizzativa e una ridefinizione di ruoli e compiti, che dovrà essere declinata soprattutto all’interno dei nuovi distretti e delle Case di Comunità. L’assegnazione di fondi del PNRR, le diverse impostazioni che verranno proposte e attuate dalle regioni, i diversi modelli organizzativi legati ai fondi disponibili e a diversità territoriali andranno a riconfigurare nuovi modelli organizzativi di cure primarie. Questa situazione molto dinamica richiede risposte adeguate sia in termini di capacità organizzativa che in termini di qualità di cure. “Occorre costruire una nuova e moderna Medicina Generale – afferma il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Attualmente c’è ancora molto da fare. La nostra proposta è di convogliare una maggiore quantità di servizi nella medicina del territorio, negli “spoke” periferici, piuttosto che negli “hub” centrali. I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi e che divenga l’alternativa allo spostamento fisico verso unità mastodontiche, come i distretti e le Case dalla Salute. Il modello oggi proposto è costoso e inefficiente”. FORMAZIONE DEI NUOVI MEDICI DI FAMIGLIA, TRA SIMULAZIONE E SIMG LAB – L’impegno della SIMG per la formazione del nuovo medico di famiglia si è recentemente arricchito di nuovi strumenti quali la certificazione delle competenze e la simulazione ad fedeltà, che trova nel SIMGLab una struttura di riferimento a questo proposito. “Il SIMGLab è da anni una presenza fissa dei congressi SIMG – spiega il Prof. Claudio Cricelli – Ma i simulatori evolvono e diventano sempre più pratici e facili da utilizzare. Stiamo pensando di farne un uso intensivo, al fine di apprenderne le tecniche dalle basi della medicina fino ai livelli più avanzati. In questo congresso abbiamo una grande partecipazione e cogliamo l’occasione per promuovere, accanto alla formazione teorica delle conoscenze, anche una formazione pratica, consistente nel saper fare delle attività, dimostrando di saperle fare. Il SIMGLab quindi non sarà solo all’interno del congresso, ma diventa una struttura permanente all’interno della nostra sede, come un laboratorio continuo di apprendimento”. Dal 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, alla Fortezza da Basso a Firenze, davanti a oltre duemila delegati. A confronto medici, politici, sanitari e manager sulle priorità delle politiche della nuova sanità SIMG – Appello all’esecutivo e alle Regioni. Cricelli “Urgente una riforma strutturale del Sistema Sanitario” “La sinergia tra il sistema sanitario pubblico e i medici di famiglia è la chiave per poter offrire un servizio che sia il migliore in termini di quantità e qualità nella prestazione che si offre al cittadino”, ha sottolineato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani È un grido di realismo e concretezza quello che promana dal 39° Congresso Nazionale della SIMG - Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, che si tiene a Firenze presso la Fortezza da Basso fino a sabato 26 novembre. Presenti oltre duemila medici di famiglia, il 12% di tutto il territorio nazionale. Il Presidente SIMG Claudio Cricelli si è appellato alle istituzioni nazionali e locali per la necessità di immediate riforme strategiche che intervengano strutturalmente sul sistema sanitario, anche in virtù dei fondi a disposizione con il PNRR. Nella sessione inaugurale, coordinata dal vicepresidente SIMG Ovidio Brignoli e dal Consigliere Luigi Galvano, sono intervenuti il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani; Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO; Alberto Oliveti, Presidente di Fondazione ENPAM; Silvestro Scotti, Presidente FIMMG, incalzati dal giornalista scientifico Cesare Fassari. “A mio avviso, la tutela della salute, costituzionalmente garantita dall’articolo 32, è tra le esigenze più importanti tra i diritti dei cittadini e per la costruzione di una società più evoluta. La sinergia tra il sistema sanitario pubblico e i medici di famiglia è la chiave per poter offrire un servizio che sia il migliore in termini di quantità e qualità nella prestazione che si offre al cittadino”, ha affermato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “In questa fase si presentano tre scenari possibili, dove la politica sanitaria si intreccia con aspetti sociali e politici – ha sottolineato il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Il primo scenario consiste nella gestione degli affari correnti, senza realizzare investimenti, limitando le riforme alle necessità improrogabili affinché l’attuale sistema continui a funzionare. La seconda opzione è data da una possibile riforma infrastrutturale limitata ad alcuni miglioramenti importanti, ma senza la reale capacità di investire sullo sviluppo e sulla reale crescita del sistema. Il terzo scenario invece è quello più dirompente: approfittare di questa situazione di discontinuità politica per andare verso una vera stagione di riforma del SSN del Paese. Questa riforma non dovrebbe essere limitata solo al SSN, ma dovrebbe tenere conto del fatto che l’assistenza sanitaria viene erogata da diversi pilastri, che in questa fase stanno crescendo e devono necessariamente interagire tra loro. Bisogna partire dalla domanda dei bisogni dei cittadini e dare risposte strutturali attraverso una profonda riforma che rappresenti un punto di partenza in grado di superare le ideologie preesistenti per definire un nuovo modello di assistenza sanitaria. Occorre poi definire i ruoli dei vari comparti delle cure primarie e specialistiche, stabilendo la metodologia di allocazione delle risorse. La SIMG auspica che si concretizzi il terzo scenario: si devono coinvolgere tutte le parti sociali, senza che il pensiero medico prevalga sulle altre componenti, al fine di lasciare la politica ai suoi compiti”.

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