lunedì 1 luglio 2024

Bontà e simpatia al mercato centrale di Firenze per il primo store del Consorzio Mortadella Bologna ovvero cronaca di un grande successo

Bontà e simpatia al mercato centrale di Firenze per il primo store del Consorzio Mortadella Bologna ovvero cronaca di un grande successo. Quando -dove  tutto è primo:: primo giorno di luglio, primo piano del mercato Centrale di Firenze, luogo internazionale dove da ogni parte del mondo  approdiamo per  farci tentare da proposte di gusto  sempre sorprendentemente uniche, primo store del Consorzio Mortadella Bologna!  Mortadella Bologna  che debuta  In un clima di simpatia  e bontà dove hanno brillato  per capacità organizzative  Montano  e tutta la sua equipe,  il fantastico chef Daniele Reponi, (lo chef dei panini e volto noto della Prova del cuoco) che da eccellente creatore di Panini ne  ha proposto  alcuni: il  “Summer Mortadella Bologna 2024”, che lega alla regina rosa dei salumi il caciocavallo, cuori di bue, maionese, senape e un trito verde. o  il “Panino europeo”,  nato dall’unione della baguette francese con sapori provenienti da tutto il continente: mortadella Bologna tagliata "fina", scrambled eggs, cheddar (Inghilterra), cavolo cappuccio bianco marinato (Germania), aceto di mele, salsa speziata di pomodoro e cetriolo (Spagna) senza dimenticare il classico pane e mortadella tagliata "fina " come ha più volte sottolineato Daniele.  Molti altri  abbinamenti   potranno  essere gustati fino al 12 gennaio 2025 nel  temporary store   dedicato allo speciale prodotto Igp.  Curiosità:  Geograficamente  la Mortadella Bologna nasce  nei territori dell’antica Felsina etrusca e della Bonomia dei Galli Boi, ricchi di querceti che fornivano ottime  ghiande  ai tanti  maiali locali. da cui appunto  nasce la tradizione della Mortadella Bologna. Riguardo al nome  due le  ipotesi : nel Museo Archeologico di Bologna è conservata la prima testimonianza di quello che si ritiene essere stato un produttore di mortadelle: una stele di epoca romana imperiale nella quale sono raffigurati da una parte sette maialetti condotti al pascolo e dall’altra un mortaio con pestello. Dal momento che il mortaio era utilizzato dai romani per pestare e impastare le carni suine con sale e spezie, se ne potrebbe dedurre che il nome della gustosa specialità salumiera nasca da “mortarium” o “murtatum”, che significa appunto carne finemente tritata nel mortaio. Una  seconda ipotesi deriva dalla parola myrtatum, il termine latino che designava il mirto. Questo aroma costituiva infatti l’ingrediente chiave di un insaccato chiamato proprio farcimen myrtatum. Si trattava evidentemente di un salume largamente apprezzato, dal momento che ne parlano sia Plinio il Vecchio che Varrone.La prima vera ricetta della mortadella la fornisce, nei primi anni del XVII secolo, l’agronomo Vincenzo Tanara con indicazioni degli ingredienti precise e un quantitativo di grasso molto maggiore di quello di oggi. Nel 1661 viene ufficialmente riconosciuta l’unicità e l’esclusività del prodotto e della città di Bologna, grazie al cardinale Farnese che emise un bando che codificava la produzione della mortadella fornendo uno dei primi esempi di disciplinare simile a quelli attuali delle denominazioni a marchio DOP e IGP.Un paio di secoli fa la Mortadella Bologna era un prodotto riservato a un'élite di buongustai, nobili e ricchi borghesi che potevano permettersi un salume dal prezzo elevato. È solo a seguito del graduale sviluppo dell’industria salumiera, avviato nell’Ottocento, che diventa un prodotto accessibile a tutti, “democratico” e popolare tra i più amati.   Anche l'inaugurazione di questo store  si  incastona nella filosofia del mercato Centrale gusto cultura divertimento e molto molto di più Carmelina Rotundo Auro 
il gruppo della Master class e i protagonisti Montano in primis
al taglio del nastro la riuscita dell'inaugurazione dovuta a tanti fattori capacità organizzative professionalità e ttanta tanta simpatia dello CHEF Danile
una MASTER CLASS IN ROSA

Nessun commento:

Posta un commento