lunedì 7 aprile 2008

IL COMPLESSO ABBAZIALE DI SETTIMO

IL COMPLESSO ABBAZIALE DI SETTIMO
IN MINIATURA


Duecento foto, trecento chilogrammi di peso,mille e cento giorni di lavoro
per realizzare un plastico in ottone che per le sue particolari caratteristiche
è da considerarsi unico al mondo
Carmelina Rotundo intervista Umberto Niccolai
Tutto torna alla perfezione in questo modello che fedelmente riproduce l’ in-
tero complesso abbaziale di Settimo in scala 1 / 50
Umberto Niccolai l’inizia nel 1997 e lo termina.nel 1999,
Per tre anni tutti i sabati viene a rivederselo questo monumento
le cui origini risalgono al mille.
Scattate duecento foto, misurata ogni linea con un sistema antico
quello della canna. la Badia entra a far parte di lui ,della sua mente
come del suo cuore
“ Da dove ha cominciato?”
“ Dal campanile : mi ha sempre affascinato questa struttura particolare ter-
minante a piramide , intorno ad essa ho lavorato per due mesi”.
Nel Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana del Repetti ( sei volumi del 1800) il
Padre Ricotti così lo descrive “ a torre rotonda alla base di forma ottagonale nel rimanente
e che termina in piramide”
Mentre mi risponde, Umberto non distoglie lo sguardo dal suo plastico che si
trova proprio accanto al campanile dove un tempo sorgeva la cappella di San
Bernardo,;lo sta ripercorrendo con gli occhi quasi a ricontrollarlo nella sua ar.
moniosità poi allungando la sua mano sopra i tetti delle case mi invita a toccare i tegolini fatti uno per uno e ad aprire i cancelletti,il cassonetto della spazzatura. A toccare le finestre tutte con i vetri a ripercorre le file dei merli
a condurmi al chiostro grande,al pozzo ottagonale, gli alberi,il filare dei pioppi.
Il primo plastico in ottone Umberto,lo realizza e lo dedica a San Martino alla Palma.luogo singolare dove egli vive.e quel plastico in ottone è esposto nella sala consigliare del comune nuovo a Scandicci dove Niccolai si augura che i ragazzi delle scuole possano vederlo
Anch’ io non so staccare lo sguardo da quel gioiello,,,,perché chiunque si
avvicina a questo complesso monumentale architettonico ed urbanistico non
potrà più dimenticarla !
Storia infinita questa della Badia che ad ogni passo in ogni angolo fa risuonare echi, d à voce a queste mura ad ognuna di queste pietre; Anche la natura gioca un ruolo importante ed una suggestione unica abbraccia il visitatore quando si avvicina al grande complesso ora immerso tra caldi colori d’ortensie e da sfumature di gerani e tra i gialli violenti dei girasoli,da i verdi delle mie tonalità o dalla nebbia d ‘inverno che mentre ne cancella i contorni ne fa risaltare la memoria dei secoli passati.
Umberto Nicolai è felice , lo guardo negli occhi ,lo sento mentre parla che egli
ha conquistato il segreto di quel luogo!
La sua esperienza artistica viene da lontano perchè è lui a divertirsi a creare scenografie a dipingerle + lui il solerte artigiano che dà vita alla ditta di insegne luminose che oggi con tanto entusiasmo continua a portare alto
l’onore del lavoro della ditta Niccolai & Company di San Martino alla Palma

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