LA CHIESA DI S. FRANCESCO A PISTOIA
30 aprile 2004
Vetrate colori
Fughe di note
di una intensità talmente travolgente
da portarti dentro
coinvolti
leggerezza,gravità,sonorità
forse che la spiritualità non sia colore e nota
o insieme colori e note
mi abbandono
acqua,respiro,volo
dentro l’anima
Da un fiore all’altro insieme
parole,note,arcobaleni
gioia pensiero
l’acqua che scorre
farfalle che volano
correre per tornare indietro
e innalzare alte le lodi all’Onnipotente
poter volare
dovere potere
librarsi
questi voli tentati, non riusciti,riuscitissimi
soffio,pensiero amore
come,dove ?
dentro ascoltare
grave intenso tintinnio leggerissimo
le foglie accarezzate dal vento
azzurro angeli
sonora sonorità di pensiero anima
raccontano vibrano
tempeste di note
unirsi ancora
forte altissimo,profondamente
dolore vibrazioni ancora ancora
fuga dove sono ? Non lo so non
voglio saperlo. CARMELINA ROTUNDO
Ascoltando l’organo Hill
suonato dalla prof, Mariella MOCHI
docente al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze,
maestosi imponenti monumentali impalpabili leggerissimi incredibilmente organi
Piccolo diario di come
quando
perchè
ho conosciuto gli organi
nel 1992
Quanto amo piazza ss. Annunziata
quante volte sono ritornata in questo salotto dove ai tondi preziose invenzionu
bianchi o blù si vanno unendo gioielli di fontane del TACCA il correre snello
di archi e colonne con la storia umana di speranza dell’ospedale della SS,Annunziata
del Santuario curato dai Servi di Maria del suo chiostro della sua spiritualità che
porta in ginocchio in preghiera davanti alla Madonna madre preziosissima di Gesù
Nella SS, Annunziata l’inaugurazione dell’organo tra i più antichi d’Italia ed il
concerto tenuto meravigliosamente dal maestro Pier Paolo Donati in una perfor-
mance che mi condusse a dedicare al tocco delle mani del maestro Donati sulla tastiera
un racconto .
Nell’estate 2003 il viaggio in Sardegna dove a Segariu (CA) incontro uno dei più grandi
maestri organari per la storia veder il sito http://it. geocities. com /elanus2003 creato dal
prof. Giulio Prevedello.
28 Aprile 2004 Scoppia una bomba d’amore la camerata dei poeti presieduta da Marcello Fabbri
mi onora di presentare la mia poetica nella Sala Convegni della Cassa di Risparmio in via Folco
Portinari 5
30Aprile 2004 a Pistoia ;un fascino sottile mi attrae verso questo avvenimento , l’organo è
inglese ritrovato a Londra a cui ho dedicato la prima dichiarazione d’amore che abbia mai scritto
per una città
Giungiamo a destinazione partendo da Firenze in un pullman gran turismo organizzato dall’uf-
ficio stampa dott.Davide Annachini e Maddalena Torricelli attraverso un paesaggio toscano
in un clima più caratteristico di Inghilterra che di Toscana . pioggerellina grigio,perla.
Accoglienza nella chiesa di San Francesco alla grande : fotografi,cameramens.
Presidenti : dr .Riccardo Chelucci.presidente della Fondazione Accademia di musica italiana per
organo al presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Ivano Paci.all’Assessore alla cultura del comune di Pistoia,alla prof.Mariella Mochi che suona l’organo è divina ; ci porta nella musica,non più parole ma note che si animano vibrano. ci trasportano per pentagrammi
L’uscita è nel chiostro dove il verde è prorompente con quel fascino del clima tra Londra e Toscana, i colori degli affreschi, la sinopia ,l’albero della vita San Francesco, isole nel cielo della serenità anche noi divenuti note dialoghiamo insieme. mi ritorna in mente il cantico delle
creature
Di Carmelina Rotundo
ALTRA SERIE
A Pistoia 5 Giugno ‘83
Svetta il campanile
fino a perdersi nelle nuove aperture,
l’orologio circolare segna le 15,15 ;
ora calda,il sole che batte,
Vicino, il Battistero
uomini in manica di camicia
passeggiano ; è caldo,
un bimbo beve alla fontana.
ha appena lasciato la sua bicicletta
Che bello questo sole che brucia,
ampi voli di piccioni
che vanno a poggiarsi su
giochi di archi
le porte del grande palazzo
son chiuse , austere marroni
gli anelli ; le inferriate
delle grandi finestre.
Che bello questo sole che brucia,
riscalda,illumina
fa da signore nel pomeriggio d’estate
in piazza a Pisa
GIOCHI
Giardini pubblici a Lecce ( Luglio ’82)
Un cielo uniforme
celestone,
Chiame di alberi verdi
che fra poco diventeranno nere,
I lampioni, lucciole sparse:
Calzette bianche
Triciclo
La mosca cieca
li tuddi
lu surdatu ntustatu.
Un attimo la luce
illumina i protagonisti dei 4 cantoni. I nomi di alcuni giochi sono ripresi
Un venticello leggero da disegni realizzati
fiocchetti per il museo cose d’altri tempi
la corsa raccolti dal comitato museo Nardò
ricerca un pallone
le cumete
la rota
nu zzumpassarde.
fra poco perderanno i contorni
anche le voci .
SENZA
Apri i tuoi pensieri
butta giù la maschera
comprati una cometa
Quante ore sono passate ?
Troppe senza amore.
Apri le tue mani
getta via il fango
comprati un gabbiano
Quante ore sono passate ?
Troppe per non essere vere.
Schiudi la tua bocca
getta via il sale
comprati un sorriso
Quante ore sono passate ?
Troppe senza sorridere,
Apri i tuoi occhi
getta via la rabbia
comprati un fiore.
Quante ore sono passate ?
Troppe senza essere sinceri.
CIAK SI GIRA
la notte entra in scena
A domani forme e colori.
Fantasmi e giochi di luce
ci riserba la notte
Rumori ovattati e giochi indistinti,
Che strano di notte !
Sagome buffe e ombre di fiaba
sotto il rotondo lampione
si divertono sempre a fare del buio
il primo attore, dopo il tramonto
dell’astro diurno. ##
l
di Carmelina Rotundo
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