lunedì 19 maggio 2008

PORTOGALLO

PORTOGALLO



Um pouco de azul
um pouco de vento
um pouco de porto
um pouco de bacalhau
um pouco de verde
a cima de todo o Oceano
faz Portugal.


DE ..SI ..DE .. RIO DITE .
Con negli occhi e nel cuore una straordinaria avventura ………
----l’approdo da Castelfiorentino della Balenottera nel museo di mineralogia e paleontologia di Badia a Settimo.accolto nell’edificio Benozzo Gozzoli grazie
all’operosità e tenacia del fantastico gruppo AVIS ( Mineralogia e Paleontolo-
gia)di Scandicci
----- e la “luce” dei dipinti della mostra dedicata ai Macchiaioli a Castiglion-
cello nel Castello Pasquini –
ero partita alla“scoperta” del Portugal per ritornare conquistata dalla prodezza
e dal coraggio di questo popolo di navigatori dagli “azulejos”,dall’oceano, dalla
Biblioteca Municipal José Régio de Vila do Conde « das Rendas des Bilros
dal « Bacalhau » dal Verde, dal Porto dalla stazione ferroviaria S.Bento das
Pasteis de Belèm.da Rossio, del Monastero dei Jerònimos dal Padraodos De-
scobrimentos. dal Galo di Barcelos, dagli agapantos a tutto ciò che solo il cuo- re sa
tua Carmelina.

.
Il primo contatto con questo per me “nuovo” paese europeo è, appena decollata dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ( dove abbiamo modo di
riapprezzare la gentilezza e la simpatia degli abitanti della regione Emilia Romagna)
conoscendo in volo la parola che in percentuale ascolterò di più in Portogallo:
“ obrigado ,,, “ obrigada “
Celeste cielo d’Italia, di Francia,di Spagna, serenissimo,… volare staccandomi da
terra … essere tra le impalpabilmente bianche nuvole.lasciando tutta la zavorra a terra ..respirare l’azzurro.forse dimenticare..
Dopo l’atterraggio del volo Portugalia Air Line all’aeroporto Francisco Sà Carneiro
della città di Porto,l’accoglienza è delle migliori ; incontriamo Antonella ( da Venezia
atterrata il giorno prima) poi subito dopo Cidàlia Ramos.due care amiche che avevo avuto modo di conoscere ed apprezzare per il loro carattere a Cambridge durante un corso di aggiornamento sulla “ormai nota “lingua da noi insegnata : l’inglese.


“Altri”paesaggi durante il percorso nella macchina pilotata alla grande da Cidàlia.
Ci abbracciano verdi. molti verdi ; foreste, “pompose” campagne coltivate a rigo-
gliose distese di granoturco. vigne a mo’ di pergolati dai grandiosi pampini ;mi pia-
ce tutto : l’aria, la strada,le abitazioni.i paesi che attraversiamo.il ritmo delle no-
stre conversazioni.
L’ arrivo, a casa di Cidàlia . all’inizio di Fradelos è salutato da noi tutte con gioia:
è amplissima e luminosissima questa gialla (amarela) abitazione che vive tra la foresta e la vigna, tra un campo di giochi per bimbi ed una serie di altre casette gial-
le uguali disposte a fila le una di fronte alle altre.
Scopriamo anche che la dimora di Cidàlia è ancora “incartata” : Lei l’ha acquistata
da poco e ogni cosa è ancora linda funzionale, luminosissima …per ventura a me ad Antonella,a Sara e Nadia, le bambine. toccano le due camere con terrazza nella
foresta.
Cidàlia, che ci fa gustare il primo di una lunga e felice serie di piatti prelibati al
“bacalhau “ con squisite patate le più buone d’Europa. .. ed è la sera che Cidàlia ci regala il colorato gallo di Barcelos in ceramica raccontandocene la storia.
Una volta a Barcelos,piccola città del Nord del Portogallo,un uomo fu condannato
alla forca.Convinto della sua innocenza.per provarla implorò alla Madonna di com-
piere un miracolo. Nel suo ultimo desiderio chiese di essere portato alla casa del giudice.Questo lo ricevette nella sala da pranzo ; il condannato in un subitaneo im-
pulso di fede e vedendo un gallo arrostito sulla tavola del giudice affermò che il gallo si sarebbe alzato e avrebbe cantato come prova della sua innocenza: Immediatamente il gallo si alzò e cominciò fortemente a cantare.
Questa la leggenda che viene tramandata di generazione in generazione e il tipico
Galo de Barcelos è diventato un simbolo di fede,giustizia e buona fortuna.
Vila do Conde.
Cidalia ci spiega che vila in portoghese significa “città”; rua sono le strade piccole.
le più ampie estrada,.avenida.
I saluti bom dia, boa tarde ,boa noite, Adeus atè logo ( arrivederci)
Boas festas de Natal . Boas entrada do Ano Novo.
Mi affascina questa lingua : è colorata come sono le lingue neolatine.
Vila do Conde a diciotto chilometri da Fradelos mi piace da impazzire. Incorniciata com’è dai resti maestosi dell’antico acquedotto romano che da Est ad Ovest attraversa tutta questa “vila” de Portugual “monumental”ricca di “charm”.
Il Monastero di Santa Clara si libra quasi in volo nel cielo.tanto è alto ed è lì che si conservano i resti do Infante Alfonso Sanches e sua mulher
D.a Teresa Martins, due delle più belle opere di scultura funeraria nello
stile manuelino..Ci fa da guida il gentilissimo sagrestano che ci
mostra anche l’organo, le grate che dividono gli spazi della clausura
la sacrestia con opere sacre dove spicca un ritratto di don Bosco,
gli occhi,il naso,la bocca si scopre da vicino che sono realizzati
con fiori e farfalle. Scoprirò che gli elementi della natura.di ogni
specie della flora e della fauna,sono dentro l’architettura porto-
ghese.
Prima di uscire è il sagrestano a regalare la più bella rosa bianca,
delle grandi composizioni che abbelliscono il santuario . alla piccola
del gruppo, la Nadia. la quale ha dieci anni.
Dall’alto un paesaggio mozzafiato. Vila do Conde che si allarga sulla foce del fiume Ave per poi concedersi all’oceano per diciotto
chilometri di spiaggia.
Al ritorno a casa di Cidàlia, la piacevolissima conoscenza con Caro-
lina. insegnante di inglese ; lei figlia di padre portoghese e madre austriaca ci parla dell’isola di Madera dove ha insegnato quattro anni, del suo struggente desiderio di approdarvi sempre per il ca.
lore di quella gente


2° azulejos dedicato all’Oceano
Bagnarmi in te completamente perché il tuo profumo sia sulla
mia pelle tra i miei capelli.
Sto scoprendo una delle“costanti” delle città del Portogallo.”vivono”
tra fiume e mare.guardando sempre oltre gli orizzonti
L’epoca delle scoperte iniziata nel XV secolo ha proiettato i confini
geografici del Portogallo.da Madera alle Azzorre ,passando dall’Afri- ca e dalle Indie, sino al Giappone.arrivando ad occidente al Brasile.

La passeggiata ci permette di conoscere meglio questa cittadina an-
cora a misura di uomo con ruas strette su cui occhieggiano finestre
di numerose abitazioni decorate con “azulejos”.Sulle rive del rio Ave
le statue dedicate alle lavoratrici del merletto, un’arte che rimane grazie all’impegno dell’Associaciao para defensa de artesanato e pa-
trimonio de Vila do Conde.Intorno a “lei”in bronzo le foto. poi la Biblioteca Municipal josè Réjo, inaugurata il 21 Aprile 2001 che si propone alla nostra attenzione come centro multimediale all’avanguardia : da luminose sale di lettura si può passare a sale computer con videogames a quelle dove si ha la possibilità di vedere films in lingua originale inglese con sottotitoli in portoghese od ascoltare musica di ogni provenienza e tipo.



Nel salone dell’entrata c’è una bella esposizione della pittrice por-
toghese ALBERTINA BIZARRO. Per la gioia del palato una “cafeteria” che fa buonissimi “cachorri” vere spremute d’arancio.
Antonella si mette in comunicazione con il mondo attraverso“Inter-
net” pubblicizzando anche l’evento della Mostra dal titolo:
“ Attraverso il diario di Carmelina io devo sempre ringraziare que-
sta ragazza così gentile ! “
E’ alla Biblioteca Municipal José Régio che incontriamo un’altra
amica di Cidalia.insegnante anche lei di inglese che. simpaticissima,
ci bacia e ci abbraccia subito con un affettuoso saluto ; la gente del Portogallo è così calorosa …
Sappiamo intanto che ha un bimbo di dieci anni ed una piccolina di appena due mesi.
Incomincio a navigare in superficie: La cultura di questo popolo caloroso ,simpatico,aperto ( nei saluti usano ancora baciarsi !) religioso che ama ben tenere le “sue” chiese,santuari,che vive tra fiume e mare sempre pronto a partire per “ esplorar” che colora le
case di azulejos che alla TV ha quattro canali e vede films in lingua
originale inglese con sottotitoli in portoghese ( perché da loro non usa il doppiaggio)

Dopo l’avvento della Repubblica nel 1910 e del regime di Salazar.durato circa 40 anni.
nel 1974 è stato instaurato il regime democratico.. Dal 1986 il Portogallo è
uno dei dodici stati membri della CE .Con circa 800 Km. di lunghezza dal Nord al Sud
ed un terzo di larghezza il territorio continentale ha una popolazione di circa undici milioni di abitanti. Nelle isole Azzorre ed in quella di Madera vivono 500mila abitanti.

Simpaticissima ed affascinante la scoperta del MUSEU DAS RENDAS de bilros
nella rua de S.Bento che ci permette di conoscere ed apprezzare
la storia antichissima e quella più recente del merletto attraverso ogni tipo di decorazione usata per tappeti centrini,capi di abbigliamento a quelli fol-
kloristici a camicette da sogno agli abiti da sposa .
Nell’ ” Oficina” donne intente a lavorare con mille e più fili, a intrecciare ..:
al piano superiore esiste anche la scuola di merletto che funziona tutto l’anno e che conta 48 allieve, anche di 4 – 6 anni , così che quella antica e nobile
arte non venga dimenticata e passi dalla esperienza di mani adulte a quelle ancora inesperte, ma promettenti verso il futuro , di giovani.
“ Conhecer o passado, preparar o futuro”
Si racconta che fino dal tempo delle caravelle ( lindas caravelas ) costruite sulla riva sinistra dell’Ave anche le donne partecipavano alle scoperte intessendo
sogni di merletti e che Vila do Conde è il centro dei merletti più importante
della nazione.
Mi affascina entrare in questo mondo delicatissimo ,conoscerne gli
utensilios usados pelas Rendilheiras. Almofada. Bilro Cavalete ,Pique,Alfinete Agulha de arrastar i Pontos usados ;dois pontes ba-
se : a “volta” o “ Meio ponto” a partir da qui è possivel formar novos pontos :os “sapinhos” o”crivo” os salientes ou a “ serrilha”
Vengono proiettate per noi le diapositive che vediamo con gli
speciali occhiali attraverso cui appaiono tridimensionali le bellezze di Vila do Conde.

Ritorniamo tutte e cinque , Cidàlia.Antonella ,io con Sara e Nadia nella Rua Antonio Josè Sousa Pereira perché,oggi c’è la possibilità
d’incontrare la direttrice di questa straordinaria Biblioteca Municipal
la D,Marta Miranda, tornata dalle ferie … Ma il gentilissimo bibliote-
cario informa che oggi non verrà, Le lascio un messaggio scritto con la speranza di instaurare delle collaborazioni sia attraverso TU-
RISMO NOTIZIE che l’Associazione del mio cuore “ Lib(e)ramente”
che il fantastico gruppo AVIS,mineralogia e paleontologia di Scan-
dicci che la mostra sul diario,

Di sera ,la visita alla 25.a Feira nacional artesanato Vila do Conde
“um pais que perde a Sua memoria,perde a sua alma” toccando il forte de S. Joao Baptista,costruzione militare del secolo XVII è cosi ricco di ” charm ” affacciato com’è sull’Oceano a quest’ora deserto con gli ombrelloni chiusi. Intanto è arrivato Giulio l’impareggiabile Julio ed insieme andiamo a gustare al ristorante” CASA NOSTRA il più buon “ Bacalhau”della lunga serie con porzioni sorprendenti per proporzioni ; due sole bastano ed avanzano per sei persone “ Bacalhau”accompagnate dalle ormai di moda patate lesse. arrosto, a purè. cipolle pomodori. tutte verdure della fertile terra portoghese
La passeggata di notte ci rivela la bellezza di Vila do Conde tutta illuminata,la Cattedrale aperta,le abitazioni che si vanno addormentando lente sulle acque dell’Ave.
Sull’Oceano il vento solo padrone delle acque e della sabbia si diverte a muoverle per raccontare.
Um, dois, tres,quatro,cinco.seis,sete,oto,nove, des …. cem ..mil.

Pòvoa de Varzim

La notte che fa perdere i contorni distinti e le luci che si accendono
tutte stanno rendendo questa spiaggia incantevolissima , quanto mi
piace girare intorno al grandioso monumento, di Pòvoa dove donne hanno in mano il “peixe”,poi al bar Lota , dove molte sono le foto in
bianco e nero d’epoca che ci permettono di rivivere l’animosità al mercato del pesce , .entriamo quasi correndo con in prima fila Sara e Nadia nel Casino,prima immergendoci nella
fontana di fronte dai chiari spruzzi che sembrano cristalli.
Musica,luci..poi alla mostra del libro dove tante sono le case
editrici qui rappresentate. Sara si affascina per una collezione di
giornalini di Topolino, Nadia per i simpatici librettini con giochi in
lingua portoghese…
“ Portugal” come ti sento !
ed intanto la conversazione di allarga con altre amiche di Cidàiia


3 ° Azulejos dedicato ad Emilia Lopez alla sua simpatica famiglia e
agli AGAPANTHOS.
Risaliamo il maestoso fiume Douro attraversando autostrade e
paesaggi verdi sino ad Entre os rios,

Marco de Canaveses.
Magrelos Laparico . Per conoscere questa eccezionale amica di Ci-
dalia Emilia Lopez e tutta la sua famiglia, il marito, due figlie vera-
mente carine ( il figlio è partito per la Spagna) loro stanno trascor-
rendo alcuni giorni in questo luogo tra i monti,sospeso tra il fiume
e il cielo nella foresta. Sara e Nadia entusiaste della piscina e natu-
ralmente di Vania e Rachele. le due splendide figlie di Emilia.
Una puntatina a Marco de Canaveses ci permette di scoprire, solo
purtroppo dall’esterno la chiesa.,ardita costruzione all’avanguardia
bianca geometrica e le statue dedicate ai vigili del fuoco al lavoro
realizzate da Emilia mi piacciono molto rivelano forza e delicatezza,capacità compositiva e tecnica.
Ritornate ci inoltriamo nella foresta raccogliendo “Agapanthos”(.belli questi fiori dallo stelo alto e diritto che portano in cima nuvole di petali, se avessi potuto inventare dei fiori. così li avrei inventati) parlando dei nostri figli, e il desco
ci riunisce di nuovo.Cidàlia,Antonella. la famiglia inglese ospite di
Emilia e Sara e Nadia. Il tempo non esiste, il tempo siamo noi. tanto l’armonia della conversazione a casa sua….
Guimaraes “azulejo di bellezza”,che splendido e suggestivo paese
tutto qua è favola !
Basta toccarli con gli occhi .il parco del Duca di Braganca. il castello
che spazia nell’infinito.il mercatino all’ aperto .l’arrivo dei cavalli e
delle carrozze. Ogni strada racconta una fiaba,tante le luci,grandiosi
addobbi di fiori, figure di santi San Francesco archi,volute,giochi da
affascinare gli occhi, profumi, aria di festa in paese e nei cuori e naturalmente il pranzo al “ bacalhau” delizioso anche questo in un
ristorante tipico molto familiare.
Nel pomeriggio il Brazilian folkgroup, la Samba travolgente—potrei innamorarmi qui … la maestosa Cattedrale i rintocchi
delle campane …i bar ,i ristoranti nella piazzetta di Guimaraes più
bella del mondo dove ogni cosa sembra raccontarci di avventure lontane di paesi..
Mercatino per regalarti sogni di braccialetti, sogni di borse.


Due giorni a Porto
Dalla stazione ferroviaria di Trofa in treno raggiungiamo la “grande”
Porto. La stazione de comboio di S.Bento tutta coperta è una mera-
viglia;prima di lasciarti andare per la città t’imprigiona per lo charm
dei suoi azulejos bianchi ed azzurri su ogni parete a raccontarci di
storie quotidiane ed avventure della terra fertile e dei suoi frutti ,di
scoperte di uomini,di donne,di santi …Rimarrei delle ore a cercare
e ricercare su quelle piastrelle un particolare, un altro,un sogno ,un
disegno.
Cidàlia ci spiega che la tradizione degli azulejos risale alla pre-
senza araba durante il Medioevo. essendo risolta in modo folgorante nel secolo XVI e che il termine deriva dalla parola araba
“ al Zuleigh” che vuol dire pietra levigata.
Visitiamo la chiesa di San Francesco ;l’interno è in stile barocco
molto prezioso perché il legno nella sua arabescata architettura
è tutto ricoperto d’oro.
Entrare nelle catacombe e pregare in ginocchio riconoscere le no-
stre piccolezze di fronte all’infinito .Sentirmi un “pouco”regina al
al Palacio da Bolsa.nella rua Ferreira Borges proprietà e sede della Camera
de Comercio e Industria do Porto,un bellissimo esempio architettonico in stile
neo classico, da qui sono passati i principali statisti del XX secolo. monarchi
presidenti della Repubblica,Primi Ministri.
Passeggiare per i quartieri tipici per giungere a Cais da Ribeira e mangiare al Restaurante Filha da Mae Preta in mezzo agli”azulejos” splendidi ; alzare
lo sguardo al cielo per ammirare questo grandioso ponte di ferro che riunisce
due sponde del grande rio Douro
Passano battelli,” rabelos” , alcuni trasportano botti,altri imbandierati imbar-
cano turisti.
Mentre l’attraversiamo scopro sulle spallette vasi di fiori rossi,vivaci gerani …
..ed eccola Vila Nova de Gaia con le sue cantine.musei.


Sandeman al largo Miguel Bombarda 3 ,Graham’s Calem nell’Av. Diego
Leite 26 , mi affascina la storia raccontata dalla guida Ivone Soares che
brilla per simpatia e gentilezza.
Ruby Porto ,Tawny Porto.White Porto, Vintage Porto
La storia del vino in Portogallo che conosco per un incontro con L’Inghilterra
che trovando molto costoso provvedersi di vino dalla Francia decisero di spo-
starsi verso,il Portogallo,ma dato che , durante il viaggio in mare il vino si alterava,dal secolo XVIII certi negozianti inglesi ebbero ,l’idea di mescolare
il vino della regione del Douro con acquavite a 75 gradi
Nella zona Nord-Ovest del Portogallo regione del rinfrescante “Vino verde”, i vitigni sono coltivati non solo con il metodo tradizionale “ Enforcado” (arrampicandosi sugli alberi) ma anche
in filari e pergolati
Ad Est il rio Douro,assieme della stessa regione che attraversa e segna le montagne del Nord,dove per secoli si sono piantati i vigneti a terrazzo,formando una immensa scalinata naturale.
La regione del Douro è famosa per la produzione del vino di Porto.
un vino dotato di intenso sapore quando è giovane e che si rende
soave e vellutato con l’età il celebre “Vintage”!
Proviene anch’esso dalle coltivazioni a terrazzo della regione del
Douro,portos (vini ) rossi e bianchi
L’assaggio e l’ acquisto di “porto” è inevitabile.
Ivone ci spiega che Calem in greco vuol dire bello e ha dato il
nome a Portogallo.
Qui potrei ubriacarmi !
La seconda giornata a Porto, donne per la strada che vendono “grembiulini”,alla scoperta del Mercado da Bolhao ; fiori,fiori
pinte di ogni colore , io compro le calle azzurre,i miei fiori prefe-
riti.borsette di paglia.vestiti,pesce ,emozioni,profumi, odori.gioia
per gli occhi; mi piace camminarci dentro tra esseri colorati di profumi, profumati profumati di colori : al piano superiore sulla scalinata,dominata dall’azulejo
con il vino Porto . “gigantesca” la verdura,i frutti venduti.
Ci sediamo al tavolino per godere , all’alto delle coperture a per-
gola di ferro,del mercado delle voci,del calore di quel luogo, poi per le strade eleganti una puntatina al Cafè Majestic..
La cattedrale il chiostro dall’alto paesaggi della città,
Poi il trenino OFF LEY ci riporta per la città al Belvedere, alle caves
per assaggiare il Porto , questa volta la guida è un attore ; tanta
la sua simpatia vicino alla stazione ferroviaria degli azulejos.Nella
rua Mouzinho da Silveria. il negozio Pascal che prendiamo d’assalto per il suoi asciughini.i suoi grembiulini e la tovaglietta bianca su cui è ricamato il “gallo di Barcelos”… e a Nadia la fanciulla giapponese che celebra il suo compleanno regala una rosa rossa. Nadia si sa in Portogallo è usa a ricevere omaggio di fiori
*************

Per qualcosa che la mente non può spiegare e solo il cuore sa.
Come vorrei raccontarti per a z u l e j o s ,
Azulejo verde ,per narrare delle pompose campagne che ostentano al cielo d’estate rigogliosi campi di granoturco, vigneti dai grandiosi pampini…
foreste di alti pini. di fiori di campo di quei meravigliosi agapanti che sui
diritti steli portano in cima con leggiadria il “mondo”.
Desidero di attraversarli i tuoi rigogliosi campi per toccare le foglie e dei
tuoi petali d’agapanto coprirmi, distendermi a terra sentendo le forze della
tua fertilità, Portogallo.

Azulejo di merletto per rivederlo tutto il museo de Rendas de bilros a Vila
de Conde e imparare qui quell’antica e nobile arte par fare il più bel ve.
stito da sposa che si è mai visto. Rimanere per ore nella Biblioteca Municipal
Josè Regio per conoscere meglio i suoi letterati, i suoi pittori ,la sua musica…
Azulejo azzurro per narrare dei tuoi colori :” azul claro” nella luce del sole,
“ azul escuro”con la falce della luna.dell’ immenso oceano,profondo onda
dopo onda che ha portato su “ lindas caravelas” il tuo popolo oltre,oltre gli
orizzonti, per merito di Vasco de Gama.; dei tuoi rios Ave, Douro,Tejo,navi-
gi da “rabelos” carichi di vino, carichi di spezie ,ho allora desiderato di bagnarmi in te,perché i tuoi azzurri restino sulla mia pelle.tra i miei capelli.

Azulejos del “Verde” del “Porto” per narrare dei tuoi vigneti delle
rigogliose terrazze di pampini tra il Douro e i monti,immaginando
il magico momento in cui il mosto – per causa di quella storia con
commento con gli inglesi - si unisce all’acquavite. Vigneti,pampini,
uva,botto,tini,caves , sapori di legno,di frutti di bosco; alzare il calice per sussurrarti la leggenda del “Galo de Barcelos” poi fuggire
alla stazione di S.Bento della città di Porto per baciarti di fronte a
quegli azulejos che raccontano fatti quotidiani,imprese di uomini e
donne comuni di Re e di Santi.
Azulejo verde, azul rosso,amarelo,perché ho voglia di andare con te
al Marcado do Bolhao dei fiori,del pesce “raccogliendo” i mazzetti
di piccole calle azzurre per passare la notte al Bairro Alto di Lisboa
nei tuoi ristoranti,nei tuoi bar,ascoltando il FADO
Azulejo di “pietre” par raccontare dei tuoi castelli,della magia di Guimaraes e di Sintra,paesaggi oltre la nebbia.torre di Belèm,Mona-
stero dos Jerònimos, desiderando passare sui tuoi ponti con il corpo
nel vento stringendo la tua mano senza sapere perché
da Cais de Ribeira Vila nova de Gaia sul Douro,sulla riva sinistra dell’Ave dove costruivano le “caravellas”sul ponte Vasco de Gama sul ponte Salazar oggi deno-
minata 25 Aprile
Azulejo de architettura per raccontare delle bellezze del tuo stile manuelino così
ricco di elementi di ogni parte del globo terrestre e dal mare mentre gli esploratori
ritornando raccontavano di “altre cose viste”… dei tuoi pilastri che si aprono a
stella su volte.

Azulejo di sapore
di Marescos e di Bacalhau con patate,fagiolini,carote
dei tramezzini “Romeo e Giulietta”
affascinata dai tuoi uomini.
Sant’ Antonio ( da Padova)
Vasco de Gama
Salazar
Fernando Pessoa
Francesco Magellano
Luiz Vaz de Camoes
Marchese de Pombal

Azulejos per la piazza,per le strade percorse da automobili e treni
tram. con le tue cabine bianche e rosse dal telefono.le tue cassette
postali simili a quelle inglesi per il tuo metropolitano toccarle tutte
le tue 4 linee: nemmeno l ‘ Oceano potrà cancellare un solo attimo vissuto con te perché io ora so il segreto de pasteis de Belèm . un velo di cannella,un velo di spezie per partire ancora alla
scoperta di te.
Siamo approdate in Portogallo
perché lì c’erano le amiche
Cidàlia,Zina,Emilia
E’ vero,da una pianta è difficile
distinguere una città dalle altre:
le persone però possono rendere
quei luoghi desiderabili
per quel qualcosa che solo il cuore sa.

Obrigada
tua C a r m e l i n a

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