lunedì 5 maggio 2008

PATATONE CENERENTOLA TOPO GIGIO e GIULIO DEL SERE

PAPATONE, CENERENTOLA  TOPO GIGIO e GIULIO DEL SERE

Il simpatico personaggio tutto testa che ha per capelli veri fili d’erba verdi, verdi tutti ritti attrae l’ attenzione di Nadia la quale lo vorrebbe toccare .
Wanda, la signora Wanda Bartoli Masini, amorevolmente lo solleva dal piatto di fine porcellana e dalla ciotola in cui “patatone ” è immerso, per farlo non solo vedere, ma toccare a Nadia e a Sara.
E’ veramente giovanile la signora Wanda, la quale è “APPENA “ vicina ai novant’anni; ma la vita, si sa è un cerchio dove l’ infanzia e la vecchiaia si toccano, come per miracolo, dolcemente, con affetto e tanta, tanta tenerezza.
E’ bellissimo godere di questo momento di poesia !
L’arrivo di Mariella Cambi ravviva la conversazione e allieta le bimbe con simpaticissimi doni:
l’appunta lapis che fa le bolle di sapone per Sara e il libro dei colori per Nadia.
Vieri Masini, impeccabile padrone di casa, rallegra tutti mettendo il video di Cenerentola, video che calamita l’attenzione di Sara, Nadia è più difficile, un po’ più incostante e passeggia per la casa, ora andando in cucina da Giovanna, ora nello studio fina ad approdare a Topo Gigio che, miracolo di miracoli, parla.
E’ grande come Nadia questo personaggio simpatico, troppo simpatico che mi ricorda tanto la mia infanzia, quando Topo-Gigio era tra i miei preferiti e gli facevo anche l’imitazione.

Che bella questa giornata del primo Novembre con patatone rosso con i capelli verdi,verdi e ritti, ritti;
Cenerentola col principe azzurro: Topo Gigio, tutto vestito di celeste, celeste come i sogni più belli e sereni: Nadia, Wanda, Vieri, Isabella, Mariella e Giovanna.

Una splendida avventura dove un po’ tutti siamo diventati personaggi da favola, o No ?


Del vento che fa dondolare le cose, i rami spogli dei grandi alberi talvolta si sente la sua voce e i pensieri si sommano ancora si sommano !
Le bimbe riescono, però a distogliermi dai pensieri per condurmi allegramente nel mondo dei giochi, della festose canzoni .
Il cielo sfumato di bianco; in alto nuvole che sembrano di morbida bambagia, morbidissime e tra quei colori gioca ancora il vento !
La telefonata di Dina che non si fa aspettare ; il ritrovarmi ad augurare buon anno da mamma a papà con Cesare ; i tanti biglietti d’auguri giunti che, con Sara e Nadia riguardiamo alla fine della serata prima che la luna illumini nuovamente il cielo… ed allora ecco affollarsi alla mente i momenti
sereni e quelli meno e la fatidica domanda : “ Chissà che cosa ci riserverà questo 1995 “ ?

CHE DIO CE LA MANDI BUONA E SENZA VENTO

C a r m e l i n a R O T U N D O
1* Gennaio 1995.

Non avevo mai cessato di attendere questo libro come nella vita non si cessa mai di
aspettare cose belle e felici, giornate serene, piene di luce e il libro è uscito puntuale!
• * * * *
Per me che sono una innamorata della radio la voce di Giulio Del Sere l’avevo negli orecchi da sempre, da quando ero approdata a Firenze-
L’ incontro era poi venuto nelle sede RAI di Firenze “The Voice” aveva espresso il desiderio di conoscermi, dopo avere letto le mie poesie, una in particolare che riporta ( che onore per me !)anche nel volume ,
L’intervista per Toscana Oggi dopo 38 anni di servizio alla RAI, mi aveva permesso di focalizzare più da vicino quel personaggio

Uomo colto, sensibilissimo, amante della poesia, della musica, dell’arte, della natura.
Tutta la sua casa, dall’alto si apre verso Firenze e mi ricordo, come se fosse oggi, l’entusiasmo dimostrato nell’aprire le sue finestre dalle quali si possono godere scorci di Firenze, bellissima, stupenda.
Nel libro ritrovo la voce, la modularità di toni caldi, l’anima di una creatura meravigliosa, l’amore verso Firenze, gli amici, la madre.
Una biografia scattante senza pause, pulita nel linguaggio e nel contenuto, interessante storicamente
per il panorama della gloriosa RAI che ci presenta ( dal 1945 al 1983 ) e bella, delicata come una poesia piacevole all’orecchio come una partitura musicale.
Alcune di queste immagini ora pubblicate, Giulio di sfuggita me le aveva già descritte a voce quando ci incontravamo, come quella della Cupola “ La vedi da ogni parte ti trovi, gigantesca, maestosa, elegante..
Io la vedo come una nobildonna fiorentina, con una striscia di velluto attorno al collo, fermata da un cammeo color rosa, il Campanile di Giotto, granitico, maschile, direi, le fa da buon guardiano.
E Firenze sotto, sotto sorride e sa di essere bellissima.”
Ed in mezzo ad un continuo martellare di cattive notizie, ben venga questo libro a dare scandalo di cose belle, pure serene e ad esprimere la gioia per il miracolo della primavera, la gratitudine verso chi la lavorato al suo fianco, l’amore per la madre, per tutte le madri incredibili creature, per  il padre, per il mare, per gli amici, per l’agave della passeggiata a mare di Nervi.
Tra i sogni irrealizzati di Giulio, quello di costruire anche un solo portale di quel meraviglioso cortile del Bargello a Firenze !
“ Abbiamo trasmesso “… rivela un Giulio tenerissimo attraverso “quadretti” di parole di una incredibile bellezza, dove, come nel narrare di un mitico cantastorie tutto si armonizza: voci, immagini, colori, parole, toni
E la cosa che riesce di più ad intenerire Del Sere  ? “ Niente – scrive Giulio riesce ad intenerirmi quanto un rammendo! Non ridete, vi prego”,
Perché dietro a quel rammendo ci sono quasi sempre le mani di una donna,di una mamma .Quelle piccole mani prodigiose che ti hanno raccolto appena nato, cullato, lavato accarezzato e protetto
Gilio Del Sere intona cosi' il suo grazie al Signore, al Creatore. Che dire di fronte ad
                                               “Abbiamo trasmesso”?
Almeno “grazie” con i complimenti di eccezionale, Giulio, te li meriti davvero
Carmelina Rotundo


Un libro bellissimo questo scritto da Abramo Giulio Del Sere, una biografia “con qualcosa in più “un dono
meraviglioso di un uomo che adora “il mare con la sua forza misteriosa e indomabile, le onde che corrono verso la riva, si schiantano sulle rocce, diventano schiuma bianca” di un essere umano capace di assaporare la dolcezza di camminare a Novembre …
“ Gialle foglie sotto i piedi e odore di nebbia e di terra bagnata”.
In uno stile piacevolissimo che non conosce mai brusche calate di tono. Giulio “canta! la sua vita come l’antico cantastorie, costruendo con parole “quadri” in cui si bilanciano: capacità pittoriche,
Giulio ama profondamente l’arte ; armonie musicali “Mozart mi mette allegria e Beethoven è il mio autore preferito “capacità d’attore, Del Sere,prima della radio realizza in Liguria una compagnia di giovani e, delicata sensibilità poetica, le poesie d’amore sono il cavallo di battaglia di Giulio .
“e,allora signore e signori ,soprattutto signore si mettono buone, buone accoccolate sui tappeti,sui divani e ascoltano. Questo amore ..! di Prevert
Vuoi la voce impostata, vuoi un pizzico di gigioneria e il gioco è fatto.!
Sei al centro della serata .. e questo ti fa sentire qualcuno !
Il lettore scopre attraverso questi “quadri”i segreti di un passaggio di un’anima nobile e di cui ritorna chiaro alle orecchie anche il tono di una voce inconfondibile calda e modulata nelle sue impeccabili interpretazioni.
Il sogno divenuto realtà e attraverso la trasparenza di questa anima , si ripercorre la storia della“grande”radio dal 1946 al 1983 l da Radio Genova nell’Aprile del ’45 , a Roma a Firenze dove Giulio approda nel 1950
Firenze è stata per me una scoperta, una rivelazione, una fortunata circostanza, un grande amore”
e....la storia continua.. Carmelina Rotundo  Auro

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