di Carmelina Rotundo.
E' l'azzurro intenso turchese profondo a penetrare gran parte della parete di fondo del Salone nel castello dei Marchesi di Malaspina a Fosdinovo dove "impeccabilmente" il signor Fausto Vallerini, direttore del Programma
Italia,introduce i lavori della giornata di presentazione delle vacanze studio mirate all'apprendimento della lingua inglese per ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni in Italia :
a Stresa nella Lunigiana sul Gargano.
E' Nick Dawson, autore ed esperto Longman Italia, ad evidenziare al folto gruppo di insegnanti (più di cento) provenienti da ogni parte della Penisola il valore, sia sotto il profilo didattico che umano di una esperienza " nuova" costruttiva e gioiosa per bambini e bambine
Lo seguono Nicola Di Bari, coordinatore del Centro di Rodi Garganico, Simona Attanasi coordinatrice del Centro di Stresa. Pier Paolo Vallerini responsabile operativo del Lunae Viaggi, Valeria Bucci responsabile operativo Beehive Nord Anglia
Mentre i volumi del cavallo e del cavaliere si vanno staccando dall'azzurro intenso dello sfondo, bianchi, rosa, verdi chiarissimi illuminano con gli affreschi, testimonianza della presenza di Dante, in questa sala.
E' un rapporto tra colori che ben segue la visione del tramonto appena vissuto con i nostri occhi prima di "espugnare" il castello. Un rosa acceso intensissimo stacca la terra dal cielo turchino trasparente chiaro. Vette irregolari, ora aguzze, ora stondate delle Apuane brillano bianche di nevi mentrele pendici di queste leggendarie Alpi si concedono all'azzurro più scuro prima di toccare la terra.
Intensità di colore rubata al sogno; eppure noi siamo presenze fisiche corporee, pellegrini qui giunti per toccare con mano la validità dei programmi vacanze studio in Italia portati avanti dall'Educational Lunae Viaggi in collaborazione con Longman Italia ed il British Council, programmi che interessano da vicino il futuro delle nuove generazioni sempre più coinvolte nell'apprendimento della lingua inglese (non a caso per i concorsi pubblici è richiesta la conoscenza delle lingue straniere.)
La storia data ogni cosa terrena e costui che ritorna è una "interpretazione " di Dante ; ed è il Sommo Poeta a
ricondurci sulle tracce del suo esilio, sulla sacralità dell'accoglienza, sui versi della Divina Commedia : Nadia si è addormentata in braccio a Stefania che amabilmente la coccola, Sara vuol veder impaziente il castello.
E' sera quando lo visitiamo, ci fa da guida una signora dalla testa a riccioli biondi, vestita da un lungo paltò a bottoni grandi di madreperla; è lei stessa parte di quel "tutto" il castello non potrebbe più fare a meno della sua presenza.
Dall'alto, oltre le vetrate, un paesaggio di luci tremolanti: alcune piccolissime, altre più grandi : il mare, blu notte, lenterre, le città, La Spezia, il golfo dei poeti Porto Venere ... prima di uscire all'aperto, di costeggiare gli spalti protetti dai merli, tutti noi tuffati in un blu di cielo che ha dell'incanto. Ridiscendiamo a terra per ritornare ai pullmann dove gli autisti Cristoforo e Lodovico attendono per portarci al Castello Don Rodrigo; Dal manto azzurro escono luccichii di stelle tante tantissime; Sara e Nadia con Arianna che le inseguono correndo stan saltando di gioia, i bimbi, si sa, sono "stelline " d'amor anche loro..
Davvero sono tante le stelle lassù e la luna che bella occhieggia anche lei in questo incredibile sette Dicembre in Lunigiana, più bello delle mille e una notte.
Dal pullman è il castello di Fosdinovo a calamitare ancora gli sguardi. Possente, potente sovrasta tutte le terre che lo circondano ed è lui l'illuminato da luci artificiali a staccarsi dalle tenebre, a contendere alle stelle il primo piano tra cielo e terra. Situato su ridenti colline di Fosdinovo con enormi vetrate a mezzaluna anche il castello Don Rodrigo è "espugnato" dal gruppo, capitanato alla grande da Pier Paolo e Fausto Vallerini.
E' la tavola appesa all'entrata divisa a riquadri a richiamare i Promessi Sposi. Alessandro Manzoni, un mondo di conoscenze che fa parte di noi: la storia di Lucia Mondella e di Renzo Tramaglino.
Tutto è stemperato da una ottima cucina servita "impeccabilmente", cortesia e qualità qui van ben d'accordo, stemperato dalla vivacità canora di John; dall'ammirato spettacolo del "giullare Giuseppe" quiz, premi Eko. Gecko puppet verde a pois neri sul dorso bianco sotto la pancia e bocca rosso fuoco conquista tutti i bambini che indossandolo come un guanto lo fanno muovere.
Viverla così questa notte al castello Don Rodrigo tra trasparenze di bicchieri, colori di vini,sapori prelibati di vivande gustosissime con un sorriso ed una speranza per il futuro che tutti ci auguriamo pieno di stelle.
E' notte fonda quando ripartiamo e la campagna che attraversiamo lascia intravedere invenzioni luminose di alberi di Natale che giocano a nascondino tra folti boschi.
La nuova notte al Golf Hotel,- dove già avevamo goduto di un impeccabile servizio e di una grande
cortesia, letteralmente immerso nel verde di una pineta sulle colline che dominano
Pontremoli, anch'esso impreziosito da una bellissima cascata di luci sul grande albero vicino all'entrata; la " grande fuga" per concedersi poche ore di sonno nella terra di Lunigiana, terra segreta che avevo percorso pilotata alla grande da due impareggiabili Vallerini, Fausto e Pier Paolo Zeri l'avevamo " incontrata" dopo una salita a tornanti per un nastro d'asfalto come inserito d'incanto tra alte pendici a strapiombo e vallate incredibili dove nascono alberi quasi sfidando la forza di gravità. I tronchi come sprofondano le radici nella terra, come si divertono a delimitare loro i pezzetti d'azzurro giocando ad intricarsi ora sottilissimi, ora più robusti.
Miniature di linee spesso spoglie, talvolta con foglie dalla tavolozza autunnale, altri verdi ,verde intenso.
Gruppi di alberi sotto la luce di oggi, appaiono d'argento, altri con le chiome d'oro, preziosità,capolavori della Natura, profusi a piene mani.
A Coloretta di Zeri (MS) l'Hotel Pianelle, ristorante e pizzeria è lindo accogliente come Lucia che ci riceve sulla soglia e ci introduce nelle camere.
Chira l'enorme canone è davvero gentile e Sara e Nadia non possono non accarezzarlo .
Che bello! Vorrei restare ancora un po', ma il tempo corre ed è Pontremoli, l'altra nostra meta..
Il professore Giuseppe Benelli dell'Università di Genova, appassionato storico della Lunigiana, ci incontra nella
piazza già addobbata per il Natale: la lumiera che la sovrasta è davvero speciale; lo sguardo viene conqui-
stato dal biancore della facciata della cattedrale.
Di fianco, le bancarelle con la verdura Tutto qui appare disposto "a modino".
Il tuffo per le stradine lastricate, sconosciute ai rombi delle auto fino al ponte a tre arcate per fermarci sotto il grandissimo albero ora spoglio a scoprire che carezze il vento regala ai fili d'erba che mormorii regala ai sassi del letto il fiume..
Sara e Nadia ed Arianna seguite da Giorgio gettano sassolini nelle acque.
Equi Terme è favola,adagiata com'è nella piccola vallata della zona tosco-ligure,contornata dalla maestosa parete
del Pizzo d'Uccello, vetta delle Apuane nella cui propaggine si apre un canion naturale detto" Il solco".
La Buca, le grotte di Equi dove scorre un fiume sotterraneo che proviene dalle più interne profondità delle Apuane.
Le terme di acque minerali solforose con proprietà terapeutiche per la salute,bellezza e relax
Il gruppo , dopo il prelibato pranzo all'Hotel Terme, giunge alla grotta dove ( per la 12.a edizione) preparano il Presepe vivente organizzato dall'Associazione "i paesani".
L'ultima mattina, ad Aulla, centro sportivo grandioso dove vengono organizzate le mini-olimpiadi di ragazzi e ragazze provenienti dai vari centri della Lunigiana.
Poi Lerici col suo castello dove è allestito il Museo geopaleontologico (da Febbraio sarà visibile una sala dove si
potrà assistere ad una simulazione del terremoto) il mare, le vele bianche, quelle possenti mura del castello progettato dai Pisani delimitano lo spazio volumetrico nel cielo.
Ritornano gli azzurri, un Regista davvero unico
ne aveva dato una buona mano su per il cielo
e giù sulla terra.
Terra di Lunigiana
Sogno e realtà tu sei !
Carmelina Rotundo
All'arrivo alla Stazione di La Spezia l'accoglienza clamorosa a casa Seletti.
il pranzo principesco preparato da Antonina in piacevolissima compagnia di
Manuela, del papà, il pittore Sergio Seletti e di Aldo Arena..
Al ritorno alla Stazione di La Spezia, in attesa del diretto per Firenze delle 17 e
35 una piacevole sorpresa. nella sala d'aspetto passeggiano, eleganti come pinguini, i piccioni intenti a gustarsi le briciole, avanzi delle merende ed a fare
piccoli voli, inseguiti da Sara e da Nadia.
Cenno sulle località.
A u l l a: Borgo alla confluenza dell'Aulella con la Magra.
Sull'eminenza di Gabbro rosso che domina la strada di Fivizzano e del Cerreto, pittoresca antica fortezza ora villeggiatura
detta la Brunella costruita da Adamo Centurione nella prima metà del XVI secolo Nell'884 vi fu fondata l'abbazia di S .Caprasio " in loco et finibus Lunensis"
Di qui a F o s d i n o v o , bellissima escursione per varietà di panorama con rovine di un castello già dei Malaspina di Aulla e dei marchesi di Fosdinovo.. Paese di 4.000 abitanti dominato dal castello medioevale ,conserva la parrocchiale barocca di San Remigio e il sepolcro gotico di Galeotto Malaspina
Vi risiedeva un ospedale del XIV secolo ed il fabbricato della zecca : i Malaspina per privilegio imperiale vi battevano moneta.
L u n i g i a n a, nome generico di un territorio che corrisponde in sostanza al bacino della Magra: Il nome deriva dall'antico centro di Luni.
P o n t r e m o l i cittadina dominata dall'antico castello in una cerchia di colline coperte da vasti castagneti su una lingua piana nella confluenza della Magra e delVerse, con tre ponti sull'una e tre sull'altro: Tra le due piazze si trova la Torre dell'Orologio centro di una luna cortina terninante con due altre torri comunicanti una sul Verde, scomparsa, l'altra sulla Magra ,mutata in campanile; cortina fatta costruire da Castruccio nel 1322 per separare il paese, di sotto ghibellino, di sopra guelfo.
E q u i T e r me, alla confluenza del Lucido di Vinca e del Lucido di Equi. Residenza di uno stabilimento di bagni d'acqua termo-solforosa: Nei dintormi di Equi: la "Buca" caverna spaziosa, scavata nel marmo che ha rivelato importanti resti di antiche civiltà il "Solco", stretta forra che ha origine dal Pizzo d'Uccello, in cui si trova incastrato un grosso macigno chiamato il "Paiolo".
( dal volume Toscana di SELEZIONE )
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