VIVERE D’ARTISTA
di Carmelina Rotundo
Le attività culturali e sportive rendono particolarmente
interessante e piacevole l’andare a Loro Ciuffenna, dove
dal 25 Aprile al 5 Maggio si può partecipare all’apertura
del Museo Comunale Venturino Venturi e visitare la mo-
stra nell’ex filanda divenuta centro espositivo comunale
dedicata ad un altro grande artista contemporaneo : Dino
Migliorini : una lunga vita, una ricerca senza fine.
Nello stesso periodo sono numerose le attività sportive :
dal 25 al 30 Aprile la sagra della trota con gara di pesca
nel torrente Ciuffenna e degustazione della trota.
Per il 28 Aprile è previsto l’arrivo della seconda tappa
(Fabriano – Loro Ciuffenna) del 27° giro ciclistico (dilet-
tanti) della Regione;
per il 1° Maggio la seconda maratonina della gara podisti-
ca internazionale nel percorso Reggello- Loro
Un invito a vedere cose belle e interessanti a partecipare
a sagre e gare, a vivere momenti sereni per testimoniare
quell’essere noi uniti agli altri ed insieme a tutti come scri-
ve il sindaco Franco Bagnolesi .
“Io ho sempre pensato che un popolo si esprime con le
forme, siano esse suoni, parole, colori, che da sempre si
osserva e si ascolta
I mezzi espressivi vanno sempre a formare un solo ba-
gaglio di conoscenze tecniche coerenti con l’ambiente
dove l’uomo vive ; si pensi, ad esempio.alla lingua.alle
tecniche produttive e costruttive che col passare dei se-
coli vanno a creare come un cromosoma particolare che
resta costante anche in presenza della naturale evoluzione
dei popoli e della civiltà. “
Un invito questo ad andare a Loro Ciuffenna, piacevole
curioso che si accompagnerà alla scoperta di un itinerario
incredibile : Il corso del corrente coperto da erbe lunghe
ciuffi da cui appunto il nome ed intorno l’oro della terra
fertile coperta da alberi con buoni frutti ed ancora tornando
indietro nel tempo immaginare il mare che nel passato re-
moto doveva ricoprire questa terra dove sono stati ritrova.
ti resti di balene: fascino e mistero, realtà, ambiente ed es-
seri umani che scelgono di fare o il medico, o il musicista
o il contadino, o il pittore o per quel desiderio di comuni-
care al di là delle barriere del tempo e dello spazio.
Con Dino Migliorini,l’artista contemporaneo nato il 17
Febbraio 1907 ed a cui è dedicata la mostra nell’ex filan-
da abbiamo aperto un dialogo per riscoprire il percorso
della sua lunga vita immersa in una realtà contadina che
ha caratterizzato e forgiato la sua tempra di pittore.
Da piccolo è la mamma Ida Bigazzi ad aver paura che
possa soffrire per quella profonda passione di dipingere
ed è il nonno Santi a dargli fiducia a credere in lui, a so-
stenerlo; a scuola il maestro Angelo Ballerini ammira il
piccolo Dino che fa aiutare dalla moglie, brava
disegnatrice.
Un periodo felice il tempo della fanciullezza ed è allora
che il paesaggio toscano, cipressi ed olivi, diventano i mo-
tivi ispiratori della pittura di Dino che dalla finestra della
casa del nonno dipinge il suo primo quadro :
“La Torraccona”
con i colori che gli presta l’amico Dario Bruschini.
“Delle volte dipingo di getto: l’idea che guida il mio pen-
nello non è isolata…si accompagna alla scelta dei temi
dei toni caldi o freddi, dello studio della prospettiva,di ciò
che è materico; le sensazioni non te le fabbrichi studiando o
mettendoti a pensare; mi guardo intorno e sento questi
palpiti che dà l’aria che respiro’l’ambiente in cui vivo,
la visione o l’incontro con persone…Il quadro può pia-
cere o non piacere per chi lo compone, per lui espres-
sione di ciò che uno ha dentro, espressione di stati d’ani-
mo che cambiano”
“ Una lunga vita,tanti incontri : quali i più significativi ? “
Dario Bruschini. Garibaldo Cepparelli di San Gimignano e
Baccio Maria Bacci mi hanno cambiato la vita. Soffici
che era di Rignano come me e l’ho frequentato conoscen-
do così De Chirico, Vagnetti, Carena, Annigoni,Rosai
mi stimava anche perché gli piaceva il mio modo di par-
lare “ contadinesco”
Nelle varie correnti, i macchiaioli, i divisionisti, i futuri-
sti Dino si inserisce. In Francia visita il Louvre:
è colpito in modo particolare dai due Botticelli che introducono
alla visita del Museo. In Spagna Dino visita il museo Picas-
so.
Percorre la Toscana in bicicletta, spingendosi in Liguria
e in Umbria.
Tra i suoi soggiorni particolari,tre anni trascorsi a San Do-
menico di Fiesole dove c’era padre Spinillo e dove fre-
quenta Lisi e Bargellini.
Tra i grandi amori di Dino Migliorini : Paolo Uccello
Schopenhauer. Hegel, Kant, Omero, Dante, Michelangelo,
sopra tutti Francesco e tra le pagine meravigliose i dieci
comandamenti e il Cantico del cantici e, naturalmente ri-
manendo nella terra aretina l’amicizia e stima reciproca
tra Dino e Venturino Venturi.
Vivere d’artista, palpitare per ciò che ci circonda. Portare
fuori quella emozione dentro di noi per un dialogo al
di là del tempo e dello spazio.
@@@@@@@@@@@ carmelina rotundo
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