Il
mito di Pinocchio il best seller per ogni età, in gara con la Bibbia
e la Divina Commedia, in fatto di traduzioni in altre lingue, compie
131 anni, 131 anni splendidamente vissuti in un escalation di
successo in successo che non ha, però, finito di rispondere ancora
alle mille curiosità che, la lettura di questo capolavoro, sa
suscitare!
131
anni: era il 7 luglio 1881 quando sul primo numero del “Giornale
per i bambini” apparve la prima puntata con le avventure del
celebre burattino.
Per
il particolare anniversario i festeggiamenti hanno coinvolto il
tessuto culturale,
produttivo
artigianale e persino culinario della città di Firenze con una serie
di iniziative che, partite la mattina del 7 luglio alla
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si sono protratte per tutto
il giorno nel quartiere di San Lorenzo.
La
mostra “Pinocchio in prima visione: con Giunti in Biblioteca
Nazionale”, curata da Silvia Alessandri, Roberto Maini, Francesca
Socci, durerà fino al 27 ottobre a ingresso gratuito. Ha stupito per
l'originalità delle esposizione nella Sale Galileo e Dante e nei
corridoi antistanti.La Sala Galileo è dedicata al Gatto e alla
Volpe, i due personaggi che appaiono più volte nell’opera di Carlo
Collodi, divenuti nell’immaginario collettivo simbolo
dell’imbroglione e del falso amico. Sono qui esposte le tavole
originali degli illustratori Enrico Mazzanti, Giuseppe Magni, Carlo
Chiostri, Attilio Mussino, Giorgio Mannini, Piero Bernardini, Futiqua
(Giocondo Faggioni) e Attilio Cassinelli che ripercorrono il momento
dell’incontro con Pinocchio, l’andata all’osteria del Gambero
rosso, quando si travestono da assassini per rubargli le quattro
monete d’oro e poi quando lo portano nel paese di Acchiappacitrulli
per fargliele sotterrare convincendolo che così diventeranno
migliaia, fino all’ultimo capitolo quando, prima di diventare
bambino, Pinocchio l’incontra di nuovo ridotti in miseria.
Nel
corridoio sono esposti oggetti della collezione Giovanni Greco. E’
presente anche la collezione MONTBLANC writer edition dedicata
interamente allo scrittore Carlo Lorenzini (Collodi).
Nella
Sala Dante sono godibili le 36 tavole a colori di Attilio Mussino
dell' edizione Bemporad 1911, la prima edizione di lusso in grande
formato e la prima a colori. Attilio Mussino, torinese, per il suo
amore per Pinocchio è stato definito lo “zio del burattino”. Il
grande disegnatore di Pinocchio eresse Vernante a sua dimora, Paese
che unico al mondo ha dipinte le sue case con i murales raffiguranti
la storia di Pinocchio riprendendoli proprio da quelli del 1911.
Una mostra importante di grande interesse ed originalità alla quale
hanno voluto essere presenti la Direttrice della Biblioteca
Nazionale, Maria Letiza Sebastiani, Dario Nardella, vice sindaco del
Comune di Firenze, Domenico Papalia, sindaco di Vernante, Andrea
Barducci, presidente della Provincia di Firenze, Mario Lubatti,
prefetto di Pistoia, il Marchese Lionardo Ginori Lisci e Monica Baldi
Presidente dell' Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini. E’
toccato a Roberto Maini illustrare il filo conduttore della mostra.
Molto
partecipata la deposizione di una corona di fiori alla casa natia
di Carlo Lorenzini in via Taddea 21 alla presenza di autorità e di
una rappresentanza del corteo della Repubblica fiorentina con i
bandierai degli Uffizi e la festa in Piazza del Mercato centrale
e sotto i portici in via Sant' Antonino: giochi mostre, iniziative,
laboratori , come: Mangiafoco, la Fata dai Capelli turchini arte del
trucco di Gabriele e Gherardo Filistrucchi,
a
tavola con Pinocchio a cura dell' Associazione Pinocchio Carlo
Lorenzini, Italia 7 e Associazione Cuochi Fiorentini con assaggio di
piatti ispirati a Pinocchio creati dai ristoranti in gara e la
giuria che ha avuto l' arduo compito di decretare il vincitore
tenendo conto della creatività, abilità, gusto e presentazione. L'
immagine di copertina è di Paolo Favi.
Carmelina Rotundo
Carmelina Rotundo
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