martedì 16 ottobre 2012

INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

Un paesaggio a dir poco mozzafiato ci accoglie all' uscita di una giornata epocale nella storia della Giustizia Italiana:
             INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.
 Al di là della balconata di Villa Castelpulci  le luci della città di Scandicci, luci che risaltano ancor più in questa tarda serata del 15 ottobre sotto la pioggia insistente, copiosa.
 Paesaggi di verdi colline si aprono dalle  ampie finestre dell' aula in cui ci troviamo: giovani magistrati e giornalisti, paesaggi  dove un cipresso, un unico cipresso quasi a mo' di sentinella silente fa la guardia a colline punteggiate da chiome rotonde di ulivi, da filari ordinati di viti , a quella meraviglia di verdi oggi dai toni bagnati da gocce di pioggia che insieme ripetutamente, insistentemente continuano a cadere!
Il clima all' interno dell' aula, in attesa del Presidente Napolitano è vivace, molto, molto partecipato "universitario":  giovani magistrati  dialogano  rispondono alle mie interviste con l' entusiasmo di uomini e donne consapevoli della loro grande missione: dare risposte ad uno dei bisogni primari della società di ogni tempo: vivere per- in- con  Giustizia! Nella giustizia, nella bellezza di una vita serena dove i rapporti siano regolati dalla fiducia gli uni verso gli altri e non dalla paura di diffidare uno  dell' altro, di essere sereni, di rispettarsi, di  scambiarsi un abbraccio, una carezza piuttosto che una spinta, uno sgambetto, uno schiaffo  hanno loro per primi ,questi giovani magistrati  e lo dimostrano le  risposte cariche di speranze,-grandi aspettative!

Gli abiti eleganti: giacca e  pantaloni o gonne  quasi tutti tendenti a tonalità di  scuri  con qualche interruzione di impermiabili verdi, eccezioni di colori azzurri chiari-intensi di cravatte, camicie bianche o  gessate a righe dai polsini chiuse da  gemelli dorati anche a forma di cuore ; qualche scialle  viola- vernaccia....l' attesa permette di conoscerci, di dialogare  sulle aspettative che i giovani magistrati nutrono nei confonti della Scuola Superiore e sull' impatto emotivo del luogo, la Villa di Castelpulci.
 Antonella da Roma:
"Mi aspetto dei corsi molto formativi che riescano il più possibile a farci fare molta pratica"
Maria Assunta Pescara:
"Fare più partica in vista del nostro futuro lavoro"
Silvia di Lecce:
:" .....ci aiutino ad affrontare i problemi di un lavoro sempre più impegnativo"
Linda di Firenze:
" Per me è andata benissimo io vivo a Firenze, il posto, che vedo per la prima volta, è bello ed all' altezza delle mie aspettative,  ho grande fiducia!"
Intanto da un gruppo di magistrati da diverse città italiane: Milano, Brescia..vengo a sapere che c'è stato un
sorteggio per i 18 Magistrati, un rappresentante per ogni corte di appello, per essere presenti nell' aula dove arriverà il Presidente... e che qui ci sono: avvocati,  dottorandi,  persone  che vengono da corsi post universitari
Agata Palermo:
"Spero che sia una esperienza utile e proficua"
 Filippo Agrigento:
"Spero di trovare dei docenti che mi aiutino a collegare la pratica e la teoria.".continua attribuendo, talvolta ai corsi universitari, la qualifica di dottrinari dove si parla dei massimi sistemi ed aggiunge:" speravo che avessero trovato una stanza talmente grande dove tutti potevamo vedere il Presidente cosi' è una differita.... però penso che hanno fatto  quello che potevano"
Andrea da Roma:
"Che vengano perseguiti gli obiettivi che la scuola si è prefissata: la formazione del magistrato e
 la sua apertura alla società civile per comprenderne appieno i meccanismi,  il magistrato non deve essere piu' isolato, ma interagire con il coircostante, dare spazio al dialogo al confronto prima di decidere;
peccato per il tempo!  Il luogo è isolato c'è un  disagio logistico.
Paolo Crotone:
"Mi aspetto soprattutto una formazione al punto di vista umano più che tecnico conoscendosi con i colleghi di tutta Itaia  e i docenti, spero si possa crescere dal punto di vista della sensibilità verso chi chiede Giustizia vorrei che la parola Giustizia la scrivesse con la maiuscola".
 Marco Catania:
.."di dare  un contributo al miglior funzionamento della giustizia nell' esclusivo interesse della comunità.
 La sede è prestigiosa
Andrea Catania:
"...di poter dare un servizio alto, dare una risposta alla domanda di giustizia e di allontanare la litigiosità che spesso caratterizza le aule, siamo molto curiosi di verificare questa esperienza di formazione che abbiamo la fortuna di inaugurare
questa struttura viene da molto lontano fin dal 2005.. e la sua localizzazione unitaria valorizza l' unità della funzione della magistratura!"
 Antonello e Antonio da Salerno:
" Tante le aspettative di questa esperienza fiorentina... che, prima di tutto ci consenta di acquisire il bagaglio sia tecnico, che personale- emotivo per affrontare il futuro di una grande professione cosi' impegnativa.
La struttura, già dal di fuori ci inserisce in una prospettiva di interesse storico- artistico ed architettonico notevole:"

 Angela Salerno:
.."di formtre dei magistrati migliori rispetto anche all' ecellenza che c'è oggi"
Elena Brescia:
" Le mie aspettative sono molto alte  come persona che da domani inzierà i corsi ho fiducia nei docenti , sono gente di primo piano per esperienza e bagaglio culturale molto ricchi che spero siano in grado di insegnarci a camminare in questa strada della magistratura
riguardo al posto è un luogo che si raggiunge in maniera difficile e sono auspicabili dei migliori collegamenti
 Roberto Bologna:
"..le aspettative altissime... siamo convinti che avremo molto nella formazione della nostra futura impegnativa missione"

...... è con forte senso costituzionale e personale.. che il Presidente Napolitano partecipa a questa inaugurazione....
  ed in attesa delle responsabilità che ci attendono Napolitano ha sottolineato:
"....Abbiamo bisogno del vostro sguardo limpido e lucido..."
La realizzazione della scuola è stata possibile grazie alla sinergia con il C.S.M e con le istituzioni locali della Toscana,  in essa è possibile  utilizzare di tutti i software applicativi normalmente in uso preso gli uffici giudiziari
Carmelina  Rotundo

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