venerdì 28 settembre 2018

NIKLA PER OCEANI D' AMORE


OCEANI D'AMORE

L'immagine è evocativa: una distesa immensa di acqua turchina, profondissima. Ma l'oceano che noi trattiamo non parla di acqua, parla d'amore. L'amore curiosamente insapore, incolore, inodore. Difficile immaginarlo e tutte le rappresentazioni che possiamo darne non sono veritiere, non sono “lui”. Ma, la creatura umana, anzi meglio dire che tutto il creato ha bisogno d’amore per nascere, crescere, sviluppare il proprio progetto di vita. Amore a volte solo una parola troppo usata, a volte impoverita. Non sempre si è parlato di questo  sentimento, in altre epoche veniva spesso celato, non si pronunciava, troppo sdolcinato e comunque relegato alla sola sfera sessuale. Ma l’amore, vento impetuoso si esprime in svariate sfaccettature: l’amore agape, eros, filia. Capace di dare all’agire umano un senso profondo e trasformarlo in “dono”. Quanti cuori, quante mani si muovono intorno a noi ecco che in essi cogliamo i cambiamenti prodotti, che cambiano la storia, nelle tante situazioni di disagio, di sofferenza, di solitudine, di dolore. Alcuni persone sanno vivere nella dimensione dell’amore più di altre, ed è da queste  che dovremmo cogliere l’esempio. Maria Cristina Ogier, giovane fiorentina, morta giovanissima nei suoi appena diciotto anni, è uno di questi esempi. Una vita semplice, breve, una vita di malattia e di sofferenza, vissute con gioia,  che  porta dentro di sé significati misteriosamente profondi.  Una vita legata ad un filo, un filo-miccia che poteva esplodere da un momento all’altro.” Avrà tre o quattro anni di vita” sentenziò Olivecrona, il Prof svedese  dopo avere inutilmente sperato di asportare il tumore alla base dell’ipotalamo, un tumore inoperabile. Maria Cristina aveva all’epoca quattro anni e arriverà a compierne 18. Diciotto lunghi anni d’amore.Via, Via, che il male rodeva implacabile il suo giovane corpo, la sua anima cresceva, si dilatava nel donarsi agli altri, Giovanissima dama dell’Unitalsi,
che farà con la vita di tutti giorni onore alla sua divisa: il buon samaritano, essere prossimi ai sofferenti a coloro che non hanno voce, ai tanti “Cesare” di oggi che la società offende e l’indifferenza uccide. I malati, i poveri, i resi brutti dalla malattia, che Maria Cristina vedeva bellissimi riconoscendo in essi il volto di Gesù.  A sette anni l’antico crocifisso ligneo le era apparso in sogno e le aveva chiesto: “mi vuoi aiutare a portare la croce, la corona di spine, i chiodi e aiutarmi alla salvezza del mondo? ” Con infinita gioia la piccola aveva risposto di sì, un SI totale , e a questo era rimasta fedele tutta la vita. Da lei volute, sono nate due Case-famiglia che portano il suo nome, che lei aveva promesso ai suoi hamici, dove l’acca sta per handicap, per diversità, per richiesta di tenerezza.  Altre strutture in Italia e all’estero, testimoniano in terra di missione il suo impegno che non ha confini, come confesserà al suo diario il 5 marzo 1972: l mio amore per gli altri non deve avere confini, ma amare l’uomo di qualsiasi nazione lontana e vicina, amare nel Tuo amore, amare per ringraziarti del Tuo grande Amore verso di noi”. Sollecitato da tanti,  il suo processo di beatificazione in corso, spande intorno un profumo di santità e di speranza. Una speranza giovane, per ognuno di noi, ma soprattutto per i tanti giovani sempre alla ricerca di sfide, non facili. Quella che Maria Cristina lancia con il suo esempio non lo è, ma vale la pena di raccoglierla. Vale la pena di diventare protagonisti autentici e consapevoli, senza scorciatoie effimere, ma scegliendo quello che vale,  che ci cambia dal dentro e  ci fa diventare persone nuove, I nuovi guerrieri dell’AMORE

Nikla Salsetta Balestra Vice postulatrice della causa di beatificazione

martedì 25 settembre 2018

CLAUDIA una collega docente compone un trittico su CESARE in pochi anni come è cambiato


Sono un'insegnante di scuola primaria e amo molto il mio lavoro perché adoro stare con i bambini. Ho dedicato una buona parte del mio insegnamento all'Arte che ritengo una forma di comunicazione altamente educativa nella quale i ragazzi possono esprimersi con creatività e dare spazio alla propria sensibilità nell'uso del segno, della forma, del colore.

Ho sempre desiderato disegnare e dipingere e ho coltivato questa passione fin da piccola. Ho frequentato un corso di disegno per 8 anni con il Prof. Del Bono e ho conseguito la laurea in Belle Arti presso la L.A.B.A. di Firenze.

Prediligo la tecnica del chiaro-scuro che applico ai ritratti quando mi sento particolarmente ispirata.

Mi diverto a condurre laboratori artistici nella scuola lavorando anche con altre classi e ogni volta i bambini mi stupiscono per ciò che riescono a realizzare in modo semplicemente geniale.

Ho avuto il piacere di conoscere Carmelina come collega diversi anni fa condividendo progetti educativi molto interessanti, come il Comenius che nel 2003 ci ha portati a fare una bellissima esperienza di viaggio in Finlandia per realizzare con  le scuole della Finlandia, Belgio, Spagna  e  Italia il progetto:”  WE ARE EUROKIDS DIFFERENT BUT EQUAL”.  Con la collega Carmelina Rotundo  non solo abbiamo viaggiato e realizzato progetti didattici, ma ho avuto modo di apprezzare le sue qualità di poetessa e giornalista partecipando ad eventi che l'hanno vista coinvolta come presentatrice di scrittori, poeti e artisti,compresa la sottoscritta che nel 2011 ha esposto alcune opere in  una mostra a lei dedicata.

Da qualche anno
ho testimoniato  solidarietà nel dramma che ha sconvolto la vita di suo fratello Cesare 
 
conosciuto prima dell'inizio della sua triste "storia".
L'amicizia nei confronti di Carmelina e Cesare mi ha spinto a partecipare con altri artisti alla mostra "Oceani d'Amore".

 Claudia Cinciripini

martedì 18 settembre 2018

Allegri -Tocchetti -ColziNunzi- Sognado lo scrirocco- Guidotti -Calabresi -Villani -Mariucci -Zanchini -Lilly




  OCEANI D' AMORE 
Oceano

e mi vien in mente l' immensità, una immensità d' azzurri, immensità d' amore che si attiva in momenti duri durissimi terremoti inondazioni ... cosi gli OCEANI d' AMORE circondano me e CESARE…. GIUSEPPE TOCCHETTI




Arriva l’ immagine del tondo   dove in una ricchezza di conchiglie vere incastonate come gioielli,  di foglie  dagli splendidi colori autunnali  e di  ARCOBALENI c’è  un profilo di donna il mio  Direi il profilo  di “ Sirenetta” ( e guarda caso  è le Sirenetta la mia favola preferita)  lancio messaggi d’ amore al di là del tempo e dello spazio  Il tondo del diametro 60 cm è racchiuso in due cornici:  nell’ esterna i segni zodiacali nell’ altro incise le parole che ho creato in questo percorso


             CAPACI DI ATTRAVERSAR TEMPESTE PER COSTRUIRE ARCOBALENI .. Giuseppe tocchetti manager  docente universitari da tempo collabora con me  ispirandosi  a mie poesie   intonando con le sue creazioni  un discorso sociale forte intenso



 Ed è bellezza amore  la  fiaba di  Hans Christian Andersen “In mezzo al mare l'acqua è azzurra come i petali dei più bei fiordalisi e trasparente come il cristallo più puro; ma è molto profonda, così profonda che un'anfora non potrebbe raggiungere il fondo; bisognerebbe mettere molti campanili, uno sull'altro, per arrivare dal fondo fino alla superficie. Laggiù abitano le genti del mare…….. Nel punto più profondo si trova il castello del re del mare. Le mura sono di corallo e le alte finestre a arco sono fatte con ambra chiarissima, il tetto è formato da conchiglie che si aprono e si chiudono secondo il movimento dell'acqua; sono proprio belle, perché contengono perle meravigliose; una sola di quelle basterebbe alla corona di una regina più recentemente ho  scoperto RAFFAELLO Gianesi  che scriveva :  Una fiaba


 Ritroverò più l’ estasi


 di un primo meriggio estivo ,


 nei campi ormai nudi  di messi le cicale


 musica –luogo senza tempo


 esistere dentro un sogno

Indefinibile nobiltà dell’ uomo

ma unica grandezza possibile

 Accettare il mistero

 Priivilegio di far parte d’ una fiaba?

Per gentile concessione della vedova Francesca


 GIUSEPPE TOCCHETTI Professore  universitario, manager di industria,  pensatore - artista a tutto tondo: pittore- scultore- mosaicista scrittore poeta sperimentatore in pittura scultura in ceramica   di tecniche  antiche rinnovate da idee geniali GIUSEPPE TOCCHETTI Cavaliere dell’ arte   ha avuto mostre in giro per il mondo da Roma, Firenze, Tokio, New York, Parigi ….

 Da anni  ha  intrapreso un percorso artistico con la poetessa scrittrice giornalista  Carmelina Rotundo  in un connubio artistico che ha visto  l’ organizzazione  di  mostre  all' Impruneta ( galleria IAC e il Pruneto ristorante )  GIUSEPPE TOCCHETTI  è socio di ART- ART e collaboratore della rivista ART ART diretta da Carmelina Rotundo; è  socio di LIB(E)RAMENTE -POLLICINO   ASSOCIAZIONE AMICI DELLA BiblioteCaNova Isolotto - Comune di Firenze e scrive  articoli per il periodico AGHI DI PINO( rivista anche questa diretta  da  Carmelina) ;  dal 2018 collabora con il mensile  ECHI LIBERI grazie ad Annitta Minneo ed a molte altre testate giornalistiche  nel mondo .

  Per Oceani d’ Amore presenta  un tondo  dove con particolare sensibilità e vicinanza alla storia di Cesare e Carmelina  unisce le conchiglie ( nell’ ultima estate insieme felici CESARE e Carmelina avevano raccolto conchiglie  e  la favola preferita da Carmelina: “ la Sirenetta”)  e molto,  molto di più: i messaggi di speranza  trasmessi attraverso conchiglie vere  dipingono arcobaleni tra il “flutuare” di foglie   nel cielo  in una unione  di armonie  è il caso di dire tra cielo terra e mare!



















ALFREDO ALLEGRI


Nasce nel popolare quartiere di S. Frediano a Firenze, il nove ottobre del 1944.


Attività poetico letteraria



Conduttore di laboratori di introduzione alla scrittura poetica presso scuole Medie e Superiori.

Ha condotto per tre anni laboratori di scrittura per l’Università dell’Età Libera presso il Comune di Montecatini Terme.

Viaggia e permane in America Latina, dove raccoglie e registra per il progetto “La Voce Regina” di Bologna le letture dalla viva voce dei maggiori poeti latinoamericani.

Si occupa di teatro poesia mettendo in scena numerosi reading, portando alla ribalta la vita e le opere di poeti internazionali che lottano per l’amore della loro terra.

Ha realizzato documentari sia di genere poetico che d’impegno civile.

In questo ambito si inerisce il recente filmato intitolato “La Poesia si Racconta” dedicato alla poetica di Carmelina Ruotundo, come contributo alla mostra “Oceani d’Amore” ideata dalla stessa autrice.

Attività di scrittura


Redattore negli anni 90 della rivista di letteratura “Collettivo R” nella quale pubblica una numerosa produzione poetica, saggi e interviste ai protagonisti della lotta di liberazione in Italia e, interventi di didattica sulla poesia.

Nel 1991 pubblica un testo poetico teatrale dal titolo “Dove comincia il mare” in una edizione stampata con il contributo del Comune di Arezzo.

Nel 1999 raccoglie in un libro una parte della sua produzione poetica. “La trota di luglio” per le Edizioni Polistampa di Firenze.

Nel 2009 pubblica per le edizioni Nerbini Firenze una raccolta poetica dal titolo: “L’Evento del Fuoco”.

Questa attività di scrittura ha avuto molti ed importanti riconoscimenti come “Il Fiorino d’oro” della Città di Firenze.
Nadia Berni ha frequentato l'Istituto d'Arte di Firenze, sezione pittura. I suoi lavori spaziano dall'acquerello alla pittura ad olio su tela, negli ultimi anni si dedica soprattutto all'uso degli acrilici su carta.


 Scrive poesie e dipinge preferendo pennellate istintive dettate da un particolare stato d'animo, piuttosto che usare una qualche tecnica in particolare. L'incontro con Carmelina Rotundo a Villa Salviati, sede degli archivi storici dell'Unione Europea, nella giornata dedicata all'Europa, alla solidarietà, segna l'inizio di un'amicizia.  "Conoscere la storia di Carmelina e Cesare, leggere le sue poesie dedicate al fratello, ed infine conoscere personalmente quest'ultimo mi ha portata a realizzare quest'opera per Oceani d'amore." Una finestra sull'oceano da cui scorgere due bambini che giocano sulla sabbia intenti a costruire arcobaleni, come cita la frase di Carmelina riportata sul vetro, costruendo una speranza futura. La mano che ha lanciato un ipotetico sasso, rompendo il vetro, ha infranto una felicità passata fatta d'amore fraterno e innocenza, testimoniata dal clown sorridente disegnato da Cesare prima del ricovero.








  "Costruendo arcobaleni" di Nadia Berni, tecnica mista: acrilici e sabbia su carta; vetro e legno. Misure 40x50



















Anna Paparella  SOGNANDO LO SCIROCCO

Così come il vento porta con sé ciò che trova sulla propria strada, le mie creature sciroccate sono la vera espressione iperbolica di sovrapposizioni, mescite, incastri e impetuose emozioni. Nella scelta e nell’impiego dei materiali  uso differenti e varie tipologie di materiali, come i bottoni, il sughero, i tessuti e le pietre dure, i materiali di riciclo: ogni cosa che mi colpisce. L’uncinetto costituisce per me una necessità esistenziale in quanto questo strumento ha scandito delle tappe fondamentali nella mia vita. Nel realizzare manufatti all’uncinetto, due anni fa ho dato vita a un progetto “RRXX”, volto alla realizzazione di accessori e borse con lastre raggi X, RMN e TAC. Ho brevettato il progetto alla Camera di commercio di Bari come modello d’utilità.Grazie a questo mio progetto ho conosciuto Carmelina Rotundo all'82° mostra dell'artigianato a Firenze a cui ho partecipato questa primavera. Un giorno una signora con un sorriso coinvolgente si é fermata al mio stand incuriosita dai miei segnalibri. Sì, era lei, la poetessa, scrittrice, giornalista Carmelina Rotundo.Sui miei segnalibri scrivo spesso frasi di celeberrimi autori e li realizzo con lastre raggi X lavorate all'uncinetto. Ad entrambe é venuta in mente un'idea interessante: perché non collaborare realizzando dei segnalibri con frasi di un autrice contemporanea? Avremmo potuto anche farli firmare da lei stessa per conferire loro un valore aggiunto. Da quel momento ho preso a cuore la sua campagna di sensibilizzazione per un dramma cosí grande come quello che ha vissuto Cesare, il fratello della poetessa .




I miei occhi brillano nel donare una seconda vita ad un oggetto dismesso ed é per questa ragione che ho pensato di realizzare per la mostra "Oceani d'amore " un'opera dove i materiali di riciclo fossero i protagonisti. Ho realizzato dei segnalibri  con i colori dell'arcobaleno (in seguito saranno firmati dalla poetessa Carmelina Rotundo) poggiati su una spugna nera che rappresenta il dolore. A far compagnia all'arcobaleno ci sono fiori, cuori e farfalle in carta riciclata che vincono il dolore insieme ai segnalibri , "Non abbiamo altre strade che quelle dell'amore".
LUCIANA ZANCHINI INFERMIERA PER  PREDISPOSIZIONE GENETICA
 
                                                              Passione dedizione  rispetto  le vengono dall' esempio dato da nonna Lia (1915-1991) la grande Lia che  diceva sempre pane al pane, vino al vino e che era cresciuta con la famiglia nella parrocchia di Argenta al servizio di don Minzoni.  Un esempio fulgido di una generazione che ha  visto  la morte in faccia e che aveva perso,  a causa dei bombardamenti, i propri cari  e ogni bene materiale:  Argenta,  in provincia di Ferrara, nel ' 45 veniva rasa al suolo dai bombardamenti , Lia, che nel frattempo col marito aveva trovato lavoro in ferrovia a Russi, in provincia di Ravenna, fu avvertita dello sterminio della sua famiglia, da un conoscente, che l’aveva raggiunta in bicicletta(60km) per darle la notizia.  Lia e Nino con coraggio  si rimboccarono le maniche e superarono il dolore  prodigandosi in ogni modo per i più deboli , specie per i malati, consapevoli che è donando che si riceve e trasmettendo con convinzione questi valori alla nipote Luciana alla quale  è venuto naturale svolgere la professione infermieristica.
Le  foto di Luciana Zanchini  fanno pensare, commuovono, stimolano  e più si guardano e più  si scoprno dettagli particolari, trasparenze,  giochi   per intonare  il ” suo” cantico delle creature lodando  il Creatore,  ponendoci di fronte a  qualcosa che non è solo immagine e tecnica, ma  sentimento per coinvolgerci ancora. 
Il poster che dedica alla vicenda Cesare- Carmelina  mette insieme arte  e storia,  passato e presente in una attualità sconvolgente:  la Piagnona  richiamava a raccolta  i seguaci del Savonarola, la   Piagnona dava l' allarme e radunava  per mettere  a conoscenza e  riunire nel dialogo.
  VIVA SAN MARCO  ESEMPIO FULGIDO PER L' UMANITÀ !

Carmelina Rotundo Auro .


 Per  OCEANI D' AMORE: due grandi artiste Elisabetta Colzi e Marina Nunzi hanno ideato una bambola “Saggia”,  che ha sotto 100 poesie di Carmelina Rotundo,  una versione moderna e più “filosofica” del gioco vittoriano della “madame amoreuse” che divinava la fortuna amorosa alle ragazze dell’ 800 francese; questa versione della bambola non è la classica “madame amoreuse” con i messaggi scritti sui fogli di carta piegata che compongono la gonna; in questa versione, all’ interno della gonna, legati con dei nastrini si trovano i numeri da 1 a ……; chi vuole provare a “parlare” con la bambola non deve fare altro che aprirle il suo cuore in silenzio, dopo di che, al momento giusto prendere uno dei foglietti della gonna e leggere il numero corrispondente; fatto questo non si dovrà far altro che aprire il libro fatato della bambola saggia alla pagina corrispondente, leggere il messaggio d’ amore che la bambola ci ha destinato e portarlo con sé nel cuore. Questa bambola saggia, con la sua magica gonna ed il suo libro “saggio” è nata unendo il fascino di un antico gioco vittoriano all’arte piena di amore e dedizione delle sapienti mani di Suor Gaudenzia Dal Pozzo; che vestendo vecchie Barbie “abbandonate” raccoglie fondi per le missioni delle Carmelitane di Campi Bisenzio dette “Bettine”; missioni che in Brasile aiutano bambini e famiglie in difficoltà; La grande gonna che caratterizza gli abiti di queste “Barbie ambasciatrici missionarie” è infatti perfetta per nascondere ad occhi indiscreti la magia dei 100 fogli piegati che permettono alla bambola di parlare al cuore di chi la interroga.


Il tutto è partito dalla volontà di onorare la storia di sofferenza, coraggio e gioia di Cesare e Carmelina Rotundo.
Tra le frasi presenti nel “libro delle risposte” che correda la bambola c’è la celebre frase:

 “NON ABBIAMO ALTRE STRADE CHE QUELLE DELL' AMORE”;  FRASE CHE VENNE SCELTA DALLA VENERABILE ARCICONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA PER ESSERE STAMPATA IN UN TELO ESPOSTO POI SULLA FACCIATA DELLA  MISERICORDIA PIAZZA DEL DUOMO FIRENZE ……. “OCEANI D' AMORE” PER  UN PERCORSO  D' AMORE E DI DIALOGO

Graziella Guidotti insegnante di progettazione tessile, conduce ricerche per riscoprire le antiche tecniche di lavorazione dei tessuti aulici e di quelli della tradizione popolare. Collabora con gli archeologi per la ricostruzione degli intrecci di antichi reperti tessili, inventa e produce pezzi unici.
Descrizione  l’immagine  in verticale
Ondeggianti diatomee in oceani d’amore
Descrizione  l’immagine  in orizzontale
Non lascia traccia della sua forma ma soltanto del suo amore l’incessante rincorrersi delle onde.
L’idea di comporre delle forme ad onda è nata dalla storia di violenza, dolorosa e assurda, vissuta dalla poetessa Carmelina Rotundo e da suo fratello Cesare. Una storia sconcertante perché ha separato i due fratelli interrompendo il legame d’affetto che li univa e dal quale ambedue traevano gioia di vivere in serenità. OCEANI D’AMORE di amici e sconosciuti attualmente inondano i due fratelli per dar loro conforto, per far riflettere chi poteva e doveva aiutarli e perché simili situazioni non si verifichino più.
Nel 2017, in una biografia di Graziella Guidotti, Carmelina scriveva: “Nord e Sud, Oriente e Occidente si riuniscono …” si spera per modificare le disposizioni seguite con superficialità da funzionari che hanno il compito di aiutare ad alleggerire le situazioni non ad aggravarle. Un compito paragonabile al “rito” del pane che, come  scrive  Carmelina nella stessa biografia “impastare con quel gesto antico della mano di aprirsi, ora come a far una carezza, ora chiusa come a dare un pugno”.
 Pannelli  dimensioni   cm 40 X 110 e possono  essere  esposti in verticale oppure in orizzontale, uno solo( cm 40X110),
 oppure due insieme (dittico cm. circa 85X110).


















 






Vincenzo Villani, nato nella ridente cittadina di Capua, è cresciuto in un ambiente socialmente e culturalmente stimolante. Conseguito il diploma liceale sotto la guida di indimenticabili docenti, si è laureato in Chimica all’Università di Napoli in un prestigioso gruppo di Ricerca. Dopo la laurea ha lavorato a Milano al Centro Ricerche della Montedison dove ha approfondito le conoscenze in Scienza dei Materiali Polimerici. Attualmente insegna e ricerca all’Università della Basilicata. Vive nell’allegra città di Cava de’ Tirreni con la sua famiglia. Oltre all’abbondante produzione scientifica professionale, ha scritto numerosi libri di poesie e racconti (Aracne editrice) in cui ha approfondito le sue riflessioni etiche e filosofiche sull’Amore e sulla Conoscenza. È stato promotore di innumerevoli manifestazioni di divulgazione della cultura e curatore di libri e riviste. Coltiva la passione per la fotografia e la grafica al computer. Ha esposto le sue opere in mostre d’arte. Appassionato di comunicazione e di viaggi, ha visitato più volte l’Iran. Impegnato socialmente, segue da anni il caso di Carmelina e Cesare Rotundo, promotore di una lettera aperta alle istituzioni e di
manifestazioni culturali per tener viva l’attenzione sulle vicissitudini dei due fratelli.
 Vincenzo30 x 42 cm Il fiore dolceamaro della vita
Elio Mariucci nasce a Città di Castello in provincia di Perugia.

Inizia il suo percorso artistico con una prima mostra nell'aprile 1973 nella sua città.Frequentando l'ambiente artistico cittadino viene in contatto con tutti i suoi protagonisti e con alcuni di loro fonda i Gruppo 13x3. La compagine, con un ritmo di due mostre ogni anno, rimane attiva fino al 1998, cioè fino alla scomparsa di due dei quattro protagonisti: Piero Pellegrini prima (1991) e di Corrado Ottaviani (1999) poi. Da allora, Elio Mariucci ha continuato da solo la sua ricerca artistica, che nel frattempo si orientava anche verso il concetto di arte applicata. È proprio durante un' esposizione dei propri manufatti, alla Fortezza da Basso di Firenze, (maggio 2003) che conosce Carmelina Rotundo, raffinata poetessa, innamorata della natura, del colore e di ogni altra forma espressiva, ma anche intellettuale sensibile alle problematiche sociali.  Questa mia opera, intitolata “Cuore”, la dedico a lei, al suo impegno e al fratello Cesare, in segno di solidarietà per la loro vicenda umana. 

“Cuore” – acrilico su tela – cm. 40,5 x 30,5 – anno 2018




Maria Patrizia Calabresi, per 36 anni bibliotecaria responsabile della Sala Bibliografia, Biblioteconomia e Repertori di base presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, è ora  pensionata.
Si è laureata in Lettere classiche, con una tesi su Moschione (tragico greco del III secolo d. C.) e ha una specializzazione in Biblioteconomia presso l’Università La Sapienza di Roma.
Conosce diverse lingue straniere e ha viaggiato in vari paesi del mondo, sempre curiosa degli usi e costumi di altri popoli.
E’ sempre stata interessata ad ogni forma di arte e di cultura, appassionata di letteratura, di teatro, di musica e di fotografia.
Viaggiatrice e sognatrice, fotografa e poetessa per hobby, è autrice di articoli di carattere artistico, letterario e storico.
Ha collaborato con Carmelina Rotundo in varie occasioni (presentazioni di libri, articoli su riviste, eventi culturali vari, ecc.).
Desidera partecipare all’evento “OCEANI D’AMORE” per dimostrare la sua solidarietà ai fratelli Carmelina e Cesare Rotundo in questi momenti di grande difficoltà.


Come le gocce d’acqua, unendosi e accumulandosi, formano i mari e gli oceani, così i pensieri e le opere di tutti gli amici possono costituire un vero “oceano” di amore e di solidarietà per aiutare chi soffre

RICOMINCIARE


(dedicato a Cesare)




Che cos’è la dipendenza ?!


E’ davvero sofferenza:


si perde contatto,


questo certo è un fatto


che cambia la vita,


che scorre fra le dita,


e il tempo sereno


è sempre di meno,


l’angoscia prevale,


il corpo sta male,


allontana la gente,

non puoi fare niente,

lontano da tutti,

la vita … la butti;

non c’è più l’amicizia,

c’è solo mestizia,

sei solo nel mondo,

un dolore profondo,

il pianto ti assale,

non c’è più niente che vale,

non hai più speranza,

è buio nella stanza,

è buio nel cuore

se non c’è più l’amore !

Non ci sia chiusura

per l’umana creatura,

aiutar con pazienza

a ritrovar la coscienza,

guarir la ferita,

riprender la vita !

E allora diamoci la mano,

e come i fiumi piano piano

vanno sempre verso il mare,

anche noi per superare

tempeste e uragani,

unirem le nostre mani,

ed un oceano d’amore

riempiremo con il cuore !




Perchè è solo l’Amore

che cambia l’umore,

che può sollevare

e pace portare:

se l’affetto ti avvince

è l’Amore che vince !


                                                                Maria Patrizia Calabresi 


LILLY
BROGI