Perché la felicità di aver conosciuto LE ANTICHE DOGANE
e di dialogare con aldo sara
VERSO LE ANTICHE
DOGANE
mi
son sentita subito attratta per quel richiamo alle radici, alla MAREMMA a quell' humus di terra e di girasoli, a quel
profumo di salsedine a quel piacere
di qualcosa che nasce e cresce
con te in te dalle radici, dal profondo e ti fa crescere
albero di Susina Verdacchia, di Mela Ramata
o sparto pungente o erba
medica marina o calcatreppola marina o giglio di mare….
Ore magiche,
ore che ci stanno
traghettando da un anno verso uno nuovo!
Tempo! Dimensione che non riusciamo né a fermare, né
ad accelerare (ci è concesso solo
tentare di
” misurarlo " ed
ogni civiltà è andata per tentativi ( i Sumeri(
IV/III millennio a.c.) in Mesopotamia attraverso
l’uso della meridiana, poi i gli Egizi decisero che era più utile, ai fini
pratici, suddividere il giorno in 24 ore invece che in 12. Il giorno egiziano,
tuttavia, pur essendo diviso in 24 ore era molto diverso da quello odierno.
Innanzitutto in esso si distinguevano le ore di luce che erano 10, da quelle di
buio che erano 12 ed oltre a queste 22 ore venivano conteggiate altre due ore a
parte per i crepuscoli: un'ora per l'alba ed un'altra per l'imbrunire; chi per conteggiare il tempo usava i
nodi, la clessidra, le candele, i bastoncini segnatempo e come non accennare, parlando di tempo, a la
leggenda della lampada di Galileo: lo scienziato elaborò a Pisa la legge del
pendolo nel 1641, Galileo propose l'utilizzo del pendolo come meccanismo regolatore
degli orologi e ne abbozzò un progetto. Tuttavia, ormai anziano e non
vedente , non riuscì a realizzarlo, e
l'orologio a pendolo venne costruito solo nel 1657, da Christiaan Huygens.“ gli
orologi meccanici evolveranno al quarzo atomici....
in queste magiche ore di transito tra il 31
dicembre e il primo giorno del nuovo
anno che sono ritornata con la mente
indietro, indietro alla mia nascita ad Orbetello ( da pochi anni, essendo stato ristrutturato l'
ospedale non vi si nasce e, di conseguenza la denominazione Orbetello non comparirà più nella carta d' identità)
Quel 24 novembre venni consegnata a mio padre Rosario in un fagottino :
"la
vada a seppellire non c'è niente da fare"
mia madre dilaniata
dal forcipe giaceva distrutta nel letto di ospedale, ma perché Dio ha voluto infondendo la forza dell' amore, coraggio tenacia a
mio padre riuscii a salvarmi e anche mia madre Maria si riprese :
un miracolo per amore , ma perché
racconto questa storia ?
la racconto perché
nella terra dove vengo alla luce nasco
anche come giornalista:
da sempre scrivevo
poesie che solo a 17 anni leggerò a mia madre Maria Auro, la quale indirizza
i contenuti del mio futuro poetare: "non devi opprimere gli altri
con i tuoi dolori, si soffre già nella vita... racconta le cose belle; ama, fai
il bene... perché il tuo scrivere profumi! " Mio padre, Rosario Rotundo ci
infonderà coraggio insegnando a me e a mio fratello Cesare ad
essere capaci di attraversar tempeste
per costruire arcobaleni; insieme due
genitori stupendi per costruire una società
felice sicuri che:
“ non abbiamo altre strade che quelle dell’ amore !”
“ non abbiamo altre strade che quelle dell’ amore !”
non ho mai vissuto in
Maremma , ma vi sono capitata più volte
ed a GROSSETO io e mamma , un
giorno in Cattedrale dopo la Santa Messa abbiamo incontrato
mons Umberto Ottolini al
quale chiesi il permesso di mandare
alcune mie poesie e grande fu la
gioia che le valutò degne di essere
pubblicate su RINNOVAMENTO giornale
della diocesi di Grosseto fu cosi che, allora erano lontani a venire i
tempi di internet che cominciai a
scrivere articoli dietro anche indicazione di Ottolini e a trascrivere interviste che facevo per strada
tra la gente su argomenti quali: ” la tua prima sigaretta”
“ il tifo” il viaggio”” la famiglia” “il Natale “, “il cibo”…
Rinnovamento era incluso nelle pagine generali di TOSCANA OGGI
e da
RINNOVAMENTO alla REDAZIONE
di FIRENZE in via
de’ PUCCI, punto di riferimento
anche di MONS OTTOLIN, il salto fu
casuale e simpatico! ( ad una cena di redazione
Andrea Fagioli nel
conversare cosi si esprese “sarei
curioso di conoscere l’ autore di una poesia
sul Gelato pubblicata su Rinnovamento “ io che ero vicina gli risposi : “sono
io “) e da li nacque al
frequentazione di un grande giornale
TOSCANA OGGI che da sempre mi ha affiancato e sostenuto !
Con MONS OTTOLINI
nasceva , una corrispondenza , delle lettere sopravvissute le prime risalgano al 1983, lettere di alta poetica, non sono passati secoli , ma lo stile sembra
molto lontano nel tempo:
le affido con fiducia ai lettori di LE ANTICHE DOGANE
le affido con fiducia ai lettori di LE ANTICHE DOGANE
l' arcano si sta dunque svelando :” verso le antiche dogane arrivo per un richiamo alle radici, a ciò che di più profondo c’è in me pensando a LE ANTICHE DOGAN è come sentirsi fiume che ritorna alla sorgente, pianta alle radici
testimonianze della mia felicità le foto scattate da NADIA BERNI alla galleria
I.A.C. all ‘ Impruneta Associazione che ha scelto me come direttore della propria rivista ART
ART espressione
del fecondo operare di artisti
che sempre in numero maggiore si uniscono animati dal senso del bello per condividere emozioni per lanciar messaggi
..
note biografiche
su MONS
UMBERO OTTOLINI
Nato nel 1923 a Rocca di Papa (Roma), è ordinato sacerdote nel 1948, nella diocesi di
Grosseto. Parroco, rettore del seminario di Grosseto, consigliere del Centro di
azione liturgica, collaboratore presso la Congregazione per il culto divino e
presso l’Ufficio delle celebrazioni pontificie, direttore per molti anni del
settimanale diocesano, prima "Vita nuova", poi
"Rinnovamento", fu il pioniere della Messa in tv. Dal 1981
presiedette la Messa prefestiva nella cattedrale di san Lorenzo, trasmessa in
dirette da Telemaremma, poi da Tv9. ”
TEMPI, i miei in
cui il giornalismo nasceva occhi negli occhi,
quando a TOSCANA OGGI ci si riuniva per
correggere a mano le bozze: penna in mano e al margine
segnalare gli errori, quando dipendeva dal tuo modo di porti anche di convincere portando tesi , l’
accettazione di un articolo; le proposte erano condivise con i Direttori e la Redazione
e la lontananza era colmata dal
tel fisso o telefonando dalle cabine dove usavi i gettoni telefonici, quando la scrittura a mano dell’ articolo era poi
passata alla macchina da scrivere (a tale proposito ricordo la collaborazione sempre pronta di
mio fratello Cesare il quale ha persino battuto a macchina la mia tesi di
laurea un aiuto prezioso il suo ed anche qualificato in quanto Cesare ha conseguito un diploma tipo
compositore di giornali ) dove
-quando i consigli erano diretti ad un arricchimento di stile e
di contenuti, la severità di chi riceveva e leggeva l’ articolo creava un dialogo in cui il no
si poteva trasformare in si ‘ tutto dipendeva dalla propia capacità dialettica
di presentazione: palestra di scambio e
di insegnamenti scuola di crescita e di
arricchimento oggi delegata ad un comporre
su una tastiera all’ invio dal pc in uno “scontro” con il tempo
che brucia la notizia, perdendo
il tempo dell’ ascolto tra e con la gente
attingendo sempre più spesso direttamente da un
comunicato stampa talvolta senza
verificare e con il risultato che anche
su testate diverse la notizia grosso
modo è espressa nella stessa forma e stil:
un giornalismo al servizio forse sarebbe il caso di discerne al servizio della gente o del potere ?? …. e la libertà sempre di più si trova nelle piccole oasi di giornali che ancora credono alla forza di un giornalismo al servizio delle persone che racconta narra la realtà ed offre stimoli e strumenti per viverla o cambiarla ……. Carmelina Rotundo
un giornalismo al servizio forse sarebbe il caso di discerne al servizio della gente o del potere ?? …. e la libertà sempre di più si trova nelle piccole oasi di giornali che ancora credono alla forza di un giornalismo al servizio delle persone che racconta narra la realtà ed offre stimoli e strumenti per viverla o cambiarla ……. Carmelina Rotundo
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