giovedì 23 maggio 2019

con PAZZI DA FILARE progetto INCOMPLETA FILIPPA GIUSEPPE TOCCHETTI MARCO FAGGI


GRAZIE  mille per la fiducia  a cui aggiungo la speranza di non deludervi!
  Questa che mi state offrendo è una grande carta da giocare. Rimettersi in gioco per inventare qualcosa  e per questo percorso  mi è venuto in mente MICHELAGELO e il nonfinito  pensando al non finito come qualcosa che rispetta la materia e ne asseconda  la vocazione  in questo caso ho pensato a:
                                                            “ INCOMPLETA”
 riferendomi ad una poesia incompleta  a qualcosa che abbia bisogno dell’ altro per completars nel dialogo  l’ arricchimento   proprio come nella coppia  madre figlio; padre figlia;  sorella fratello;  amici amiche  un progetto che vede la realizzazione di  due maglie una per lei una per lui, una per la madre una per la figlia e  inserita nel cartellino o stampata discreta una parte di frase che  rimandi ad una seconda  su  una altra maglia  che la completi esempi pratici :
non abbiamo altre strade che ….
 2° maglia quelle dell’ amore …
 Secondo esempio:
 noi capaci di
 Seconda maglia
 attraversar tempeste per costruire arcobaleni
 Per gli abbinamenti si potrebbe giocare sui colori complementari o in contrasto o dal chiaro allo scuro allo sfumato ,  su un particolare che definito difetto potrebbe divenire identità:  un bottone diverso, una asola chiusa,  ma sui particolari ci dilungheremo in seguito se il progetto
                                                 incompleta
soddisferà le vostre esigenze.
  Il progetto Incompleta  potrebbe essere preceduto da il
 MANIFESTO 
 il  FILO
 La magia del filo che lega le parole,  tieni il filo del discorso  si sa quel che si dice  ci si fa capire:
  i fili  usati per muovere le marionette o peggio ancora le persone:  più fili che creano una trama la trama del romanzo,  la trama del filato per poi far notare che  le  tre parche Figlie di Giove e Temi (la Giustizia) stabilivano il destino degli uomini. In arte e in poesia  raffigurate come vecchie tessitrici scorbutiche o come oscure fanciulle. In un secondo momento furono assimilate alle Moire (Clòto, Làchesi e Àtropo) e divennero le divinità che presiedono al destino dell'uomo. La prima filava il filo della vita; la seconda dispensava i destini, assegnandone uno a ogni individuo stabilendone anche la durata; la terza, l'inesorabile, tagliava il filo della vita al momento stabilito. Le loro decisioni erano immutabili: neppure gli dèi potevano cambiarle. Venivano chiamate anche Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato (dal latino Fatum  "destino” proposte di Carmelina Rotundo  Auro  realizzano le maglie

GIUSEPPE TOCCHETTI
CON  IL QUALE DA ANNI  è IN ATTO UNA ATTIVA COLLABORAZIONE
  PER QUESTO PROGETTO EGLI REALIZZA 3 MAGLIE  UTILIZZANDO 
                          noi capaci di attraversar tempeste per costruir arcobaleni  la scelta del carattere gotico valorizza  il significato profondo della frase  nel segno della speranza e del coraggio  un messaggio
  CON   MARCO FAGGI 


CI CONOSCIAMO DA ANNI ma 

 LA COLLABORAZIONE INIZIA  CON OCEANI D' AMORE  e con ESISTENZA CIELO 
A come artista, A come amore, A come ...
 tornare alle radici  per riscoprire  forza, coraggio 
essere se stessi  sempre nonostante tutto
                                  ESISTENZA CIELO
  NESSUNA COSA CHE HO AMATO MI HA DIMENTICATA 
                            REMO E MARCO FAGGI 
 l' arte  s' impara ? l' arte si tramanda? l' arte .... spesso alla mia domanda: “Come potesse  il grande compositore Ludwig van Beethoven, nato a Bonn il 16 dicembre 1770,  affetto da sordità che nel 1819, otto anni prima della morte era completamente sordo, a  continuare a comporre: la celebre nona sinfonia con l'Inno alla gioia fu scritta nel 1824.—“
 una volta un amico rispose:  “ la musica l’ aveva  dentro” 
                      c' è un modo che va ed uno che vorremmo 
  Remo e Marco Faggi 
                                           stanno lottando per il  mondo che vorremmo  un mondo di bellezza non solo esteriore, ma  quella che  c'è  in ognuno di noi pur profonda che  traspare dagli occhi , dalle labbra quando parliamo,  quando con la mano doniamo una carezza ed è "azzurra" la capacità di esistenza cielo di trasmetterci coraggio di cercare insieme risposte al nostro anelito la volo
BASTA.

Basta guardare il cielo
cinque minuti al giorno
per essere felici.

Basta cadere
nella trappola del possesso
per condannarci all' inquietudine.

Basta non aver paura di amare
sempre e comunque
per essere felici.

Basta cadere nella ragnatela della menzogna
per condannarci alla disperazione.

Basta guardarci negli occhi
per aprire le strade del cuore.

Basta l' omertà: non vedo, non sento, non parlo
per renderci complici.

Basta la forza del coraggio dell' onestà
per essere sereni.
     Solidarietà, amore, rispetto
    comprensione, aiuto reciproco, apertura
 
  bellezza , onestà ascolto
    perché insieme possiamo vedere oltre, questo e molto di più è esistenza cielo
Carmelina Rotundo Auro
 

1 commento:

  1. ci si avvia verso un organizzazione globale abbandonando lungo il suo divenire molte tradizioni legate
    alle origini locali e,pertanto, molti tabù crollano,molti "credi" una volta pilastri di una esistenza si annullano.
    Una parte del mondo si grociola in un barcollante benessere mentre una sostanziale sua parte vive momenti di travagliata disperazione costellato di guerre ,di malattie,di sopprusi e di menzognere chimere.
    le nuove tecnologie se da una parte tendono ad un ipotetico miglioramento della esistenza umana di converso creano drammi di obsolescenza che riducono alla terrificante mancanza di lavoro la stragrande maggioranza dei cinquantenni mettendo sul lastrico interi nuclei familiari.
    lo stesso concetto del rapporto umano si evolve verso una realtà virtuale,non più il contatto viso a viso ma tramite whats-up.
    Di qui l'originalità del motto ispiratore inciso su due maglie "intime" a contatto diretto con il cuore di chi le indosserà affinchè egli possa con adeguata forza attraversare i momenti difficili della transizione verso un futuro che si spera denso di fluorescenti arcobaleni novelli ponti di raggiunti tempi di sereno vivere.

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