giovedì 11 febbraio 2021

DIPENDENZA con MODIFICHE di STEFANO TORRE

 

23 luglio, 2018

DIPENDENZA

 

Nella deriva assurda di questa sera feroce

NERA COME VELLUTO, CON LE STELLE CHE SONO LAMPADINE SPENTE

libere e soggiogate anime alle porte del Tuo Paradiso o DIO bussano insieme.

Quel leggero alito di vento che DIO mi donò

nel giardino dell’ eden fiorito si ferma attonito ai margini della voragine

TAGLIATA NELLA TERRA TRA ROSE E TULIPANI DI PLASTICA SBIADITA,

DAL MOTORE URLANTE UN BULDOZER CHE CHIAMA

mio fratello sta precipitando:

dipendenza.

Enormi serpenti unghiati con ali messi a guardia del debole

COME CALABRONI ROBOTICI

Iniettano, a ciclo continuo nebbia, penetrando in profondità

la scatola cranica, immobilizzando il cervello

LO FASCIANO STRETTO COME UNA VALIGIA NELLA PLASTICA PROTETTIVA

perchè non riceva più stimoli:

dipendenza

pece liquefanno su le corde vocali del debole per ridurlo

AD UNA CHITARRA IMPASTATA, MUTA, CONDANNATA

a un silenzio implosivo ad un urlo interiore che solo chi lo ama può percepire

dipendenza

Catrame mettono in circolazione nelle vene e nelle arterie del debole

CHE DIVENTANO TUBI INTASATI

perché

non circoli in lui la passione del colore rosso e il cuore non conosca amore.

Nebbia- pece- catrame con false promesse di salute

il debole muore alla vita

COME UN VECCHIO EDIFICIO CHE SCOSSO DA UN SISMA, CROLLA

tra le risa di chi

SCAVA VORAGINI CON LE RUSPE E

alleva enormi serpenti unghiati con le ali a guardia di ogni (BUCA) voragine

Cesare oggi ti amo di più e alzando gli occhi al cielo in ginocchio prego perché anche io sia capace

dio onnipotente di accettare la tua volontà.

la sorella di cesare

Ambedue controllati a vista nella voragine!

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