lunedì 31 maggio 2021
ANIMA DI VOLTERRA NOVE SECOLI DI ARTE E DI FEDE nella CATTEDRALE DIario
Oliveti, ancora oliveti e dietro alberi che han la chioma di foglie rosse, Volterranea, cipressi a gruppi, campagne arate, vigne, salice piangente, roseti, Campiglia, 2° tornante.
Bagnoli; papaveri, papaveri ancora papaveri, 1° tornante, nella campagna si aprono sentieri, i cipressi ora son disposti a filare, oliveti, rose rosa, gerani ai balconi, rose gialle ; Ristorante Tre Archi; una grande Botte mi ritorna i mente l’incontro dell’imperatore Alessandro Magno col filosofo Diogene di Sinope al quale chiese che cosa desiderasse e, secondo la versione narrata da Diogene Laerzio, Diogene rispose "Stai fuori dalla mia luce” …
… ancora vigneti; Colle Val D’ Elsa, Comune di San Gimignano, esplosione di Ginestre, Mazolla, un cerchio che incornicia il verde, il cielo; cartolibreria l’Antico Papiro, una parata di ginestre, piccoli fiori viola che nascon sulla roccia introduce all’approdo a Volterra dove il paesaggio mozzafiato che, da qui si allarga e la grande conca con alte margherite mi affascinano, altissime margherite a formare un manto in quella ampia conca….
Le parole dì introduzione nel salone che ha le volte a mattoni, le pareti di pietra poi l’ arrivo in piazza San Giovanni popolata di edifici che, se resto in silenzio, posso sentire sulla pelle fin dalle voci, dall’alacrità dei cantieri quando vennero edificate dalle fondamenta, al gioco di linee forme di volumi: architetture di spazi e volumi in un gioco di luci grazie al sole oggi splendente anche lui che condivide con noi l’ascolto dell’Anima di Volterra città che ha dato i natali al primo successore dell’ apostolo Pietro, San Lino. Piazza san giovanni una meraviglia dell’ingegno umano; il battistero a forma ottagonale dove ancor oggi vengono battezzati i bambini che nascono nella città di Volterra e…. la scoperta del “paradiso di Volterra” mirabile soffitto a cassettoni commissionato dal vescovo di Volterra Guido Serguidi opera dell’ architetto di Volterra Francesco Capriani realizzato a partire dal 1580; sullo sfondo celeste si trovan: croci, rombi, ottagoni, rosoni in oro allusivi alla gioia della resurrezione; al centro della navata in un fregio ovale vola la colomba simbolo dello Spirito Santo e, a proporzionata distanza, sono rappresentati i busti dei santi volterranei: Clemente, Attinia e Greciniana, Giusto e Ugo in abiti vescovili e Lino con la tiara pontificia; al centro del transetto, proprio sopra l’ altare è la Vergine Assunta in Cielo titolare della cattedrale, sul lato destro il busto di Sant’ Ottaviano con lunga barba e dall’altro il busto di San Vittore con abito da soldato. Percorriam l’interno della cattedrale per esser, di volta in volta affascinati e sorpresi da capolavori come “La deposizione dalla Croce” gruppo scultoreo in legno policromo e dorato l’opera più antica o l’ altare al centro del presbiterio realizzato in acciaio corten e alabastro l’opera più recente consacrato il 22 settembre 2019 dal vescovo Alberto Silvani in occasione dell’apertura dell’anno giubilare per i 900 anni della dedicazione della cattedrale: la decorazione gioca su forme geometriche degli intarsi della lunetta del portale d’ingresso che si legano, in un alternarsi di pieni e di vuoti, a formelle quadrate, in cui sono ospitati sculture ad alto rilievo raffiguranti i santi protettori della città e della diocesi di Volterra alcuni dei quali presenti anche nel ”Paradiso di Volterra”. A fianco della cattedrale a testimonianza della carità l’antico ospedale oggi centro espositivo Santa Maria MADDALENA in cui è allestita la mostra temporanea nove secoli di arte e di fede nella cattedrale di Volterra che inaugura un nuovo percorso: “L’ anima di Volterra” progetto di valorizzazione della parte che pulsa nei secoli dei secoli per amore fede e dedizione quella parte immortale che ben si può chiamare anima ed è in piazza San Giovanni nella sala dell’ ospedale Santa Maria il punto di partenza dell’ itinerario di visita con questa prima di una serie di mostre temporanee:”Nove secoli di arte e di fede nella cattedrale di Volterra per celebrare i 900 anni della dedicazione della basilica cattedrale di santa Maria Assunta. Resto ammirata davanti alla testa reliquario in argento di San Vittore, donata nel 1120 da papa Callisto II al vescovo di Volterra Rogerio per poi toccare con lo sguardo il manoscritto conosciuto come il calendario di Sant’ Ugo redatto nel 1161 e contenete la descrizione di come all’epoca si svolgevano le celebrazioni liturgiche nella cattedrale nella piazza antistante primo documento in cui si trova ricordato l’ Ospedale di Santa Maria (oggi centro espositivo della Fondazione Cassa Di risparmio di Volterra e sede della mostra) un tuffo indietro indietro nel tempo dal XII secolo fino a giungere al XXI secolo attraverso documenti e manufatti. la pergamena del 1228 in cui si fa riferimento alla realizzazione de Crocifisso della cattedrale, una croce astile riccamente incisa, un grande piatto elemosiniere; un lacerto d’affresco superstite dell’antica decorazione parietale della cattedrale uno dei preziosi antifonari miniati e realizzato nel rimi del xv scolo per il cardinale Francesco Soderini ; una coperta per messale in velluto con borchie in argento del Vescovo Carlo Filippo Sfrondrati, un cratere in ceramica dipinta una palmatoria porta candela, un calice, una lampada votiva in argento un Cristo alla colonna in alabastro del XIX secolo e pezzi di arte contemporanea: il pastorale dei Santi e le formelle servite da modello per il nuovo altare della cattedrale. Itinerario corredato da didascalie mirate a spiegarne storia e utilizzo nel contesto delle celebrazioni liturgiche e da un video che ripercorre fasi di realizzazione della opere esposte e del restauro-
Nascita morte resurrezione in un percorso che dagli occhi porta all’ anima con lo sguardo verso quel soffitto dove si apron le certezze del credente. Andrea ci conduce per le stade di Volterra atmosfere indietro indietro nel tempo….
il pranzo al Volterra Bistrot I Ponti sulla terrazza da cui si può spaziare con lo sguardo fino al mare per veder la Corsica che meraviglia i tetti color cotto, la campagna, gli azzurri di cielo e di mare.. le isole… questo buon vino rosso delle Terre de’ Pepi: Rogaio con il 50% di Sangiovese, il 30% di Montepulciano, 20% di ciliegiolo: foto di gruppo ad immortalar il viaggio per rituffarmi anima e corpo in quella parata di ginestre !!!Non devo assolutamente chiudere gli occhi..... Carmelina Rotundo Auro foto di MARCO TAMBURINI.
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