Campane
Campane, campane di Badia a Settimo suonate
suonate, i rintocchi si ripetono e toccano,
ora il cielo, ora il campanile, ora i merli
dell’Abbazia in una fuga di note indimenticabili.
Campane, campane di Badia, suonate, suonate!
I rintocchi si ripetono e toccano
ora i pensieri, ora il cuore
ed io sono felice perché la piccola
Nadia vi cerca
con lo sguardo dalla sua carrozzina mentre
Sara alza istintivamente la testa
Campane, campane di Badia suonate,
suonate! I rintocchi si ripetono
a diffondere gioia, gioia. Gloria a Te mio Signore,
Carmelina con la piccola Sara.
Innamorata
Innamorata dell'Abbazia di Settimo
ho passato inverni, estati, primavere, autunni
costeggiandola dalla parte destra, da quella sinistra,
abbracciandone gli scorci dall'argine
del fiume Arno.
Ne ho scoperto così prospettive
ogni volta diverse e giochi geometrici sempre nuovi
luci ombre, ombre-luci, canti di uccellini in volo,
profumi, voci e rintocchi
la rendono ogni minuto diversa ed inafferrabile,
splendida e misteriosa.
Erano così passati sotto le sue possenti mura
gli anni in cui da giovinetta ero diventata madre
innamorandomi dell'Abbazia,
come il primo giorno e
ancora mi sorprendo a guardarla,
a giocare con lo sguardo sopra gli spalti
tra le finestre e i merli, ad immaginare
la cappella di San Bernardo,
dove venne sepolto Dino Campana,
ad ascoltare il suono delle campane
che splendidi questi rintocchi
che sospesi fra il cielo e la terra
parlano al cuore!
Carmelina Rotundo Auro
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